In Corsica da Bastia ai Calanchi di Piana

Base a Calvi con sosta nelle migliori spiagge e gita in barca nelle riserve naturali di Scandola, Girolata e Capo Rosso
Scritto da: f.silvia81
in corsica da bastia ai calanchi di piana
Partenza il: 28/08/2016
Ritorno il: 04/09/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €

1° GIORNO

Siamo partiti domenica 28 agosto 2016 da Livorno con la Corsica Ferries alle ore 8.00. Alle 12.05 puntuali come un orologio svizzero siamo arrivati al porto di Bastia. Subito abbiamo preso la D81 con direzione Calvì, lì a pochi km dal centro città avevamo prenotato il residence dove avremmo alloggiato per l’intero soggiorno (Residence Padro che consiglio vivamente – avevamo un bilocale a piano terra con cortiletto privato con accesso alla piscina e parcheggio auto davanti all’ingresso). C’erano altre strade più veloci che conducevano a Calvì ma noi appositamente scegliemmo questa strada parecchio tortuosa ma con dei panorami mozzafiato. Abbiamo attraversato tutto il desert des Agriates, per poi riprendere la strada che costeggia il mare fino ad arrivare alla Plage de Bodri, poco più a sud della Ile-Rousse dove abbiamo passato l’intero pomeriggio. E’ una spiaggia di sabbia chiara con un mare meraviglioso, facilmente accessibile. C’è un parcheggio a poche centinaia di metri a 2,50 al giorno, ma non c’era posto e abbiamo pertanto lasciato la macchina sulla strada principale (500mt in più a piedi). La sera l’abbiamo passata nella marina di Calvì, piena di ristoranti, localini, negozietti di souvenirs, una vera chicca.

2° GIORNO

Siamo partiti alla volta dei calanchi, direzione porto-piana. La strada è bruttissima ma ripagata dai panorami che si intravedono. Ci abbiamo messo due ore abbondanti, strada tutte curve molto stette, prestavamo la massima attenzione quando incontrare altre macchine o ancor peggio camper, e non sono mancate mucche e capre che attraversavano o giacevano in mezzo alla strada. Loro sono le padrone della strada! Quindi prudenza e massima attenzione soprattutto nelle curve cieche. Ci sono piazzole dove è possibile fermarmi per fotografare i bellissimi panorami sulla Scandola, Golf di Girolata e Porto. Appena passato Porto proseguite in direzione Piana e da lì a poco inizieranno i Calanchi. C’è un parcheggio sulla destra dove proprio sopra di voi c’è rappresentato la testa di una cane (tete du chien) e li sono indicati tutti i sentieri. Noi abbiamo parcheggiato la macchina lì e imboccato il sentiero più breve che parte proprio da sotto la testa del cane. 30 minuti ma forse ce ne abbiamo messi anche 40. Assolutamente consigliate scarpe da ginnastica e macchina fotografica. Arriverete in un “piazzale” a precipizio sul mare che vi lascerà senza parole. Al ritorno dal sentiero abbiamo ripreso la macchina e proseguito per i calanchi. Potete anche lasciare la macchina lì e andare a piedi, sono giusto un paio di km. Noi ci siamo permessi di salire e fermarci con la macchina nelle piazzole più avanti perché c’era poca gente ma non sempre è così. Gustateveli in santa pace e in tutta calma, sono magnifici. Poco prima di arrivare a piana sulla destra si intravede il famoso “cuore”. Abbiamo proseguito fino a piana per poi scendere alla spiaggia di Ficajola. Anche questa una meraviglia. Ci sono calanchi in mezzo alla spiaggia e si ha una veduta dal basso verso l’alto sui calanchi. Mare azzurro trasparente con i ciottoli. Proseguendo una 10ina di km più avanti c’era la spiaggia di Arone, di sabbia, ma non siamo mai andati. Siamo risaliti a metà pomeriggio, abbiamo gustato una crepe in piazzetta a Piana e poi abbiamo ripreso la strada verso Porto, qui abbiamo ammirato nuovamente in calanchi, una prospettiva diversa. Arrivati a Porto, abbiamo fatto un giro nella città, nella marina, saliti sulla torre genovese al prezzo di € 2,50 e ci siamo prenotati una gita in barca per il sabato nella riserva naturale della Scandola, Golf di Girolata, Calanchi e Capo Rosso. Lì c’è stato davvero l’imbarazzo della scelta. Sono tutte abbastanza costose ma regalano visite in riserve protette dove si può andare unicamente in barca. Avevamo valutato anche l’idea di prendere una barca a noleggio di quelle senza patente che per la mezza giornata costavano solo 80€ ma poi ci hanno detto che c’erano delle zone vietate per fare il bagno e altre zone pericolose essendoci la roccia sotto. Non abbiamo voluto rischiare guai e abbiamo prenotato con la Compagnia Porto Linea (45€ per 4 ore dalle 9.15 alle 13.15). Riprendiamo la strada per Calvì, ma ci fermiamo a vedere il tramonto e a fare cena a Galeria, a l’Artigiana. Posto bellissimo che consigliamo! (ci sono amache e sdrai e offrono piatti ben presentati e dal gusto ottimo a prezzi non elevati).

3° GIORNO

Siamo partiti la mattina abbastanza presto per fare il giro di Cap Corse. E’ la cosa che ci è piaciuta di meno di questa vacanza. Siamo arrivati a Bastia, ma questa volta tramite la statale (se così si può chiamare) è più lunga ma ci sono meno curve ma alla fine il tempo di percorrenza è simile. Da Bastia iniziamo il giro del “dito” in senso antiorario. Nel libro guida che avevo comprato erano consigliate delle soste in diversi paesini, ma io ve le sconsiglio, ci sono veramente 4 casa e una chiesa. Ci siamo fermati a Porticciolo e poi abbiamo tirato dritto fino a Macinaggio, dove siamo andati diretti alla spiaggia di Tamarone. Sabbia bianca e un mare bellissimo, il sole andava e veniva, era leggermente nuvoloso quel giorno, ma quando usciva il mare assumeva dei colori fantastici. La strada per arrivarci non è delle più pratiche perché siamo già nel Sentiero dei Doganieri. E’ sterrata di terra con parecchi buchi e sassi, ma con un po’ di calma si fa. Piccola sosta per un bagno e ripartiamo verso Rogliano. Il paesino non è nulla di chè, ma di lì conviene arrivare fino a Vignale che c’è un panorama spettacolare sul Cap Corse. Tempo di due foto e ripartiamo verso Barcaggio. Da lì si ha una veduta bellissima sull’isola di Giraglia. Anche qui ci fermiamo per una sosta alla spiaggia, cercavamo da mangiare ma il bar lì sulla spiagga (di cui non ricordo il nome) si è rifiutato di farci da mangiare (erano le 14.30) e ci siamo dovuti accontentare di un gelato. Proseguiamo a sto punto verso Tollare (4 case in croce) non scendiamo neanche dalla macchina e ci dirigiamo verso il Moulin Mattei. Ecco questo merita davvero una sosta. Ci si arriva a piedi con una camminata di 10 minuti, meglio avere le scarpe da ginnastica. Bellissime vedute! E sulla destra c’è una piccola Madonnina, arrivate fino a lì, sotto un altro splendido panorama. Riprendiamo la macchina e con la strada che costeggia la costa scendiamo fino a Nonza, dove c’è una bellissima spiaggia nera. Merita assolutamente fermarsi per un bagno. Finiamo la nostra giornata qui. Al ritorno, stanchi, ci fermiamo per una pizza a Calvì, non alla marina ma in un posto sulla strada comodo per tornare al nostro al residence, che vi sconsiglio vivamente Pizzeria El Patio. Pessimo!

4° GIORNO

Oggi decidiamo di rimanere in zona nella regione Balagne. La mattina ci dirigiamo a Calvì, visita della Cittadella, del Porto e della Marina. Di giorno ha tutto un altro aspetto. Ne approfittiamo per compare anche qualche souvenirs. Poi direzione Point de la Revellata. Allora qui non mi ero informata molto bene e ci imbattiamo in una strada sterrata pessima, piena di buchi e quant’altro. Ma ormai l’avevamo imboccata. La strada è lunga 4,5km e noi ne abbiamo fatti 2 con la macchina e 2,5 a piedi, era impossibile proseguire anche perché poi arrivati ad un certo punto, circa 1km prima c’è una corda per cui si è costretti a lasciare la macchina e proseguire a piedi. Il tutto merita assai. C’è anche una spiaggiola sotto a metà strada, siamo andati ma non era il massimo, bello il posto ma c’erano abbastanza alghe scure (non a caso si chiama Plage de l’Alga) c’è un ristorantino carino dove pranzare. Piccola sosta, poi ci dirigiamo verso Notre Dame de La Sierra. E’ a pochissimi km da Revellata e merita davvero tantissimo. E’ questo Santuario bianco in mezzo al nulla che regala panorami spettacolari, bella la chiesa e la madonnina che si erge in cima. Una breve visita e poi ci spostiamo a Ile-Rousse, un altro splendore di città. Nella strada che da Calvì porta a Ile-Rousse sulla sinistra c’è un posticino dove vendono macarons caserecci al prezzo di 1,20€ l’uno. Sono fantastici. Arrivati a Ile-Rousse vediamo i primi campi da bocce. Anziani e giovani che giocano a bocce in questi appositi campi di terra rossa. Facciamo un giro per le vie del centro e poi ci spostiamo a piedi a Point de La Pietra. Non sembra ma la strada è lunga, si fa piacevolmente ma volendo ci sono posti auto anche più vicino. E’ l’ora del tramonto ed è meraviglioso. La punta assume un colore rossastro. Noi la percorriamo tutta e arriviamo in cima proprio mentre il sole muore nel mare. Abbiamo poi cenato nel ristorante sul Porto. Non male! Ce ne erano altri in centro che ci attizzavano di più ma eravamo affamati ed era troppo lontano tornare fino al centro.

5° GIORNO

Gli ultimi giorni li abbiamo tenuti appositamente per la spiaggia, il mare e il relax. L’idea era quella di andare alla spiaggia di Saleccia e Loto ma strada facendo iniziamo a valutare se andare in barca fino a Loto e poi a piedi alla Saleccia oppure andare con la Jeep 4×4 a Saleccia e poi a piedi a Loto. Insomma optiamo per la Jeep ma quando arriviamo era appena partita e il prossimo giro ci sarebbe stato alle 11.00 – troppo tardi per noi, così ne prenotiamo una per il giorno dopo alle 9.00. Ci sono diversi servizi Jeep che portano giù alla Saleccia, noi siamo andati non ricordo il nome purtroppo ma i signori marito e moglie erano adorabili, un italiano perfetto (le uniche persone corse che parlavano l’italiano). Per farvi capire, venendo da Calvì, lungo l’unica strada carrozzabile che attraversa les Agriates, non è il primo sulla destra con gli ombrelloni rossi, ma il secondo che si incontra e rimane sulla sinistra. Qualche km prima di imboccare la sterrata che porta alla Saleccia. Il tutto andata e ritorno e un mucchio di simpatia ci è costato 20€ a testa. Dovendo quindi cambiare programma torniamo indietro e ci fermiamo alla Plage dell’Ostriconi. Una spiaggia favolosa di sabbia bianca che si trova alla fine del deserto. Sulla spiaggia non c’è nulla quindi organizzatevi. Lì si parcheggia la macchina e si scende per 500-600 mt a piedi. Si fa abbastanza bene. L’intera mattinata la passiamo qui poi decidiamo di spostarci alla Plage di Lozari, 10km più a sud. A pranzo ci fermiamo in questo baretto sulla strada Licciola fantastico tutto. Panini enormi a 3,50€ un panorama da lasciarvi a bocca aperta, gestori simpaticissimi. Appagati dal nostro pranzo e dalle foto scattate proseguiamo per la Plage de Lozari. Se l’Ostriconi ci era piaciuta, questa ci è piaciutissima. Un’acqua trasparente che neanche in piscina si trova. Al contrario de l’Ostriconi qui ci sono dei sassolini finissimi bianchi. Il parcheggio è comodissimo a pochi metri dalla spiaggia e noleggiano jet ski o altre divertimenti acquatici. Per concludere questa bellissima giornata di mare decidiamo di tornare al Licciola a gustarci 2 calici di vin rosè (al prezzo di 7€ entrambi) e ad ammirare un tramonto meraviglioso sul mare. Siamo talmente appagati da questa giornata che rincasiamo senza cenare.

6° GIORNO

E’ arrivato il giorno della Saleccia. E se l’Ostriconi e Lozari ci erano piaciute non sapevamo ancora cosa ci aspettava. Un vero paradiso. Partiamo dal viaggio in jeep però. E’ solo per sei persone, quindi vi conviene prenotarla. Noi avevamo prenotato anche il ritorno alle ore 18.00. La discesa è tosta. 50min per una strada che non si può definire strada. Arrivati giù.. il “paradiso all’improvviso”. La prima cosa che abbiamo visto sono stati dei cavalli sulla spiaggia che mangiavano e i loro padroni che si riposavano. Abbiamo poi piantato il nostro ombrellone e ci siamo fiondati in mare….e chi ne usciva più! Certe cose non si riescono a descrivere. Non so bene il motivo ma poi siamo voluti arrivare fino alla spiaggia di Loto, con 45 min (solo andata) di camminata nell’interno del deserto, in alternativa c’era quella sulla costa di 1h 30min (solo andata). Il tragitto è ben segnalato, ci siamo persi solo una volta ma con il gps siamo subito tornati sulla retta via. La spiaggia di Loto è bellissima, ma non dopo essere stati alla Saleccia. Quindi sosta di mezz’ora, il tempo di riposarci e torniamo alla meraviglia, dove finiamo il pomeriggio e aspettiamo le 18.00 che la jeep torni a prenderci. La risalita per quel che mi riguarda è stata traumatica. La sera l’abbiamo passata a cena nella marina di Calvì, da Chez Dumè. Proprio nella piazzetta della chiesa. Menù con 3 portate a 20,50€. Non male!

7° GIORNO

Partenza all’alba veramente, alle 8.45 dovevamo essere a Porto e come ben sapevamo ci volevano 2 ore. Arrivati puntuali. Abbiamo aspettato la nostra barca “mare nostrum II” che partisse alle 9.15. Siamo partiti da Porto, arrivati sotto i Calanchi, proseguito lentamente per Capo Rosso con tutto il tempo per ammirare e fotografare le bellezze, attraversato con più velocità il golfo per arrivare fino alla Scandola, lentamente di nuovo con qualche spiegazione anche in italiano del Comandante della barca (alla scandola ci sono dei calanchi che rappresentano due che si baciano “french kiss” la nostra guida non ce l’ha detto ma io sapendolo l’ho individuato subito) ritorno con sosta di 30min al Golfo di Girolata e poi ritorno al Golfo di Porto. Vedute fantastiche in mezzo al mare che solo con una “promenade en bateaux” potete ammirare, quindi a parer mio assolutamente da fare! Siamo rientrati al Porto che erano le 13.15. Abbiamo pranzato al porto e poi abbiamo ripreso la strada per Calvì e ci siamo fermati nella spiaggia di ciotoli a Gradelle (si scende da Osani). La spiaggia è molto bella, la più bella della zona dicono, ma dopo aver visto la Saleccia a noi non è piaciuta granchè. I ciotoli sono scuri e di conseguenza l’acqua era scura seppur pulitissima. Siamo tornati a Calvì, siamo andati alla marina che essendo l’ultima sera dovevamo ancora comprare dei souvenirs, e abbiamo comprato anche una baguette, mozzarelle di bufala e una confezione di affettati misti che ci siamo gustati con tutta calma in appartamento.

8° GIORNO

Finito di riorganizzare le valigie e lasciato libero il residence ci siamo diretti a Saint Florent dove ci abbiamo passato l’intera mattinata, tra le viuzze del centro, il porto e i lussuosi yatch. Abbiamo pranzato proprio sul porto in un posticino grazioso sulla strada principale, Casanova. Panini e piatti economici e buoni. Nel primo pomeriggio abbiamo preso la strada per Bastia, fermandoci in qualche piazzola a fare le ultime foto prima della partenza. Alle 17.00 la nostra nave Corsica Ferriers partiva con direzione Livorno.



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