Syusy in Guatemala: “Yo valgo, yo puedo: vamos a perder miedo!”

La storia di un gruppo di artigiane che ha guadagnato la libertà con il commercio equo solidale
Turisti Per Caso.it, 28 Apr 2010
syusy in guatemala: yo valgo, yo puedo: vamos a perder miedo!
Lo scorso gennaio Syusy ha fatto un viaggio molto interessante in Guatemala, al seguito di Altromercato. Un viaggio antropologico e archeologico, per conoscere i discendenti (anzi, le discendenti!) delle etnie Maya oggi coinvolti in progetti di commercio equo solidale. Dal viaggio Syusy ha realizzato un documentario, che verrà presentato in anteprima al Festival del Cinema Archeologico di Trento il prossimo 8 maggio (Giornata Mondiale del Commercio Equo e Solidale promossa dalla World Fair Trade Organization) e successivamente in altri appuntamenti a Bologna (Cinema Lumière, 10 maggio) e a Roma (Auditorium, 23 maggio). Il titolo del filmato è “Yo valgo, yo puedo: vamos a perder miedo!”, che tradotto significa “Io valgo, io posso: bisogna perdere la paura”.

Il documentario

Il film racconta la storia di un gruppo di artigiane maya del Guatemala, sopravvissute all’operazione di pulizia etnica attuata negli anni ottanta dal governo golpista del generale Rios Montt. Organizzatesi in gruppi di base, queste donne hanno trasformato la propria ancestrale capacità di tessere al telaio in un’occupazione vera e propria, che ha permesso loro di vincere l’isolamento e l’esclusione derivata dalla loro situazione di donne e di indigene in un paese escludente, razzista e sessista. Promuovendo vincoli di solidarietà e di mutualità con altre donne vittime della violenza del regime, la artigiane hanno dato vita ad Aj Quen, un’associazione senza fine di lucro per la promozione dell’artigianato tessile guatemalteco nel circuito equosolidale, che ha permesso loro di garantire un futuro per i propri figli, contribuendo così a rafforzare la propria identità frustrata e permettendo loro di affrancarsi dalle relazioni commerciali inique con gli intermediari locali. Attraverso lo stile leggero che ha reso famosi Turisti per Caso, il documentario segue idealmente il percorso di un filo di cotone, dalla materia prima al prodotto finito, gettando uno sguardo d’insieme sulla storia del pueblo maya da prima della Conquista e fino ai giorni nostri, raccontando del connubio fra natura e cultura, della cosmogonia e della produzione tessile come strumento simbolico di attribuzione di senso e di appartenenza etnica. In un viaggio fra Messico e Guatemala, Suysy Blady questa volta sul posto non come turista ma come documentarista sulle tracce delle antiche civiltà perdute, visita i discendenti degli antichi maya Lacandoni che vivono in connubio con la natura, pregando le proprie divinità mentre il mondo attorno cambia rapidamente. E’ così che,andando oltre lo stereotipo dell’eterna primavera con cui la propaganda turistica descrive questi mondi, si scopre quanto delle antiche tradizioni maya sopravvivano nei lavori delle donne che Syusy incontra al mercato di Cicicastenango sul lago Atitlan.

Syusy: “La storia che Vittoriana ci racconta mi ha regalato forza e speranza, per questo motivo il filmato ha preso il titolo dalla frase che ci ha detto lei alla fine del nostro incontro: io posso, io valgo io sto perdendo la paura!” Il film è stato prodotto da Mandacarù Onlus in collaborazione con Ctm altromercato, organizzazioni per la promozione del commercio equosolidale, che importano e distribuiscono i prodotti delle artigiane organizzate dell’Associazione Aj Quen.

Il sito di Mandacarù Onlus: http://www.mandacaru.it/ Il sito di Altromercato: http://www.altromercato.it/it

Crediti del filmato

Genere: documentario-fiction (Italia, Messico, Guatemala) Durata: 35’ ca. Regia: Maurizia Giusti (Syusy Blady) Soggetto: Maurizia Giusti, Lorenzo Boccagni Aiuto regia : Aykan Begendi Coordinamento artistico: Aykan Begendi, Maurizia Giusti Riprese: Giuseppe Ghinami, Aykan Begendi Montaggio: Laura Torre Sound designer: Diego Schiavo Una produzione: Mandacarù, con consorzio ctm Altromercato Produttore esecutivo: Lorenzo Boccagni Co- produzione: José Victor Pop Bol per AjQuen (Guatemala) con la collaborazione di: Fabiola Adriana Sanchez e Jan David Hollingshead per “xanvil” (Messico) Realizzato da: Officina Multimediale O.M. Srl Co-finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento, Servizio Emigrazione e Solidarietà Internazionale (L.P.10/88 – Progetto Redes)

Filmato in Messico e Guatemala, con la partecipazione di: Elvia Pichiyá, Victoriana Sipac Mactzul, Cristina Par Güit, Antonio Martinez, Pepe Vasquez, Sakor Garcia Paniagua

Ringraziamo i gruppi di artigiane guatemalteche Chaquijyá, dipartimento di Sololá, Artesanas Maya, dipartimento di Chimaltenango, Artesanas Simajhuleu,dipartimento Chimaltenango e in particolare: Victoriana Sipac Mactzul, Elvia Pichiyá, Evangelina Colaj Cristina par Güit

Foto: Lorenzo Boccagni, Altromercato