GUADALUPA: spiagge, natura e rhum

Siamo arrivati in Guadalupa da Roma il 15 agosto volando Air France fino a Parigi e poi Corsair da Parigi (Orly) a Point à Pitre, nota: il prezzo la navetta che collega i due aeroporti (Charles de Gaulle-Orly) è di 16 euro! i primi tre giorni siamo stati nell'hotel 'la maison creole' a Gosier , stanze su due piani che si affacciano su una...
Scritto da: GMan
guadalupa: spiagge, natura e rhum
Partenza il: 15/08/2006
Ritorno il: 30/08/2006
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
Siamo arrivati in Guadalupa da Roma il 15 agosto volando Air France fino a Parigi e poi Corsair da Parigi (Orly) a Point à Pitre, nota: il prezzo la navetta che collega i due aeroporti (Charles de Gaulle-Orly) è di 16 euro! i primi tre giorni siamo stati nell’hotel ‘la maison creole’ a Gosier , stanze su due piani che si affacciano su una piscina centrale, sinceramente le stanze non erano un granché , odore di muffa e condizionatori un pò vecchiotti.. Anche la colazione non era delle migliori; dopo aver affittato una macchina ci siamo messi alla ricerca di una sistemazione dove trascorrere i restanti 11 giorni, prendendo direzione Saint Anne seguendo la N1 dopo vari perlustramenti e diverse ore di vana ricerca abbiamo trovato in maniera casuale un posto molto accogliente e confortevole a SAINT FRANCOIS, una cittadina vicino alla punta orientale dell’isola (Pointe de château) gestito da una coppia di signori francesi; Michel e Brigitte, il loro sito è www.Aloes-vacances.Com. Ci siamo resi conto diversamente da quanto ci avevano detto che Gosier sta perdendo la sua caratteristica di centro turistico dell’isola mentre le cittadine di Saint Anne e Saint Francois stanno assumendo tale ruolo, in effetti le abbiamo trovate molto più carine; Saint Anne ha un simpatico mercatino dove comprare oggetti, souvenir, frutta e il mitico ti-punch, la bevanda nazionale composta di rhum e zucchero di canna e aromatizzata con molteplici frutti tropicali e a volte anche spezie; Saint Francois è stata parecchio valorizzata dalla costruzione di un campo da golf, che l’ha resa leggermente più chic rispetto alle altre cittadine, anche se molto più europea.

SPIAGGE (GRANDE TERRE): LA CARAVELLE (SAINT ANNE) è la spiaggia del club med, molto bella, lunga , piena di palme, ci si può rilassare e fare il bagno nella splendida ansa , quando c’eravamo il club med era in ristrutturazione in vista dell’alta stagione; c’è un chiosco per mangiare sandwich e un simpatico omino che attraversa tutta la spiaggia vendendo i tipici “beignets”, una specie di brioche semplice o farcita.

SPIAGGIA DI SAINT ANNE – acqua bassa e cristallina, caratteristica, molto affollata il fine settimana; BOIS JOLAN – veramente estesa , si può arrivare praticamente in spiaggia con la macchina cosa che rovina sicuramente l’impatto ambientale, il mare è molto basso e quindi impedisce chi vuole fare delle nuotate, però i colori sono veramente eccezionali; spesso è battuta dagli alisei; PETIT HAVRE – suggestiva situata al termine di una discesa che porta ad un piccolo porticciolo di pescatori, merita una visita per qualche foto; ANSE DES ROCHERS – la spiaggia è utilizzata da un resort, noi siamo riusciti ad arrivarci perché ad agosto il villaggio era semi-deserto e ci hanno permesso di entrare, la spiaggia è un’ ansa incantevole attrezzata con lettini e ombrelloni di legno; SALINES (POINTE DE CHATEAU) – molto bella, notevole la vista sull’isola de La Desirade e la pointe de château , attenti perché non c’è ombra, bel mare anche per fare un pò di snorkeling; LA CHAPELLE (ANSE BERTRAND) – spiaggia molto bella , su di una estremità vi sono un paio di ristorantini dove si mangiano cose creole a buon prezzo; PORT LOUIS – PLAGE DU SOUFFLEUR spiaggia della cittadina con un caratteristico cimitero sulla spiaggia.

ANSE TARARE : caletta bellissima ma frequentata da nudisti, quindi…Decidete voi! BASSE TERRE: DESHAIES – GRAND ANSE – lunga spiaggia dorata contornata di palme, suggestiva al tramonto, venendo da sud (dalla route de la traversé per capirci, la strada che percorre trasversalmente Basse Terre) non girate subito a sinistra alla prima indicazione (questa è una lunga strada sterrata che porta all’inizio della spiaggia) proseguite per qualche centinaio di metri lungo la strada principale e c’e’ un altro ingresso dove ci sono svariati ristorantini e locali dove mangiare o prendere qualcosa da bere; LE ESCURSIONI: CASCADE AUX ECREVISSES : si raggiungono lungo la route de la traversé , facilmente accessibili tramite un viottolo di un centinaio di metri sono molto pittoresche , non molto alte si gettano in una piscina naturale dove è possibile fare anche il bagno; ILET DE PIGEON – RISERVA COUSTEAU : premessa : per chi ha visto il mar rosso non si aspetti la stessa varietà e molteplicità di pesci – vicino alla piccola spiaggia nera vulcanica di fronte all’isolotto ci sono diversi chioschi dove si prenota una gita per la riserva con il battello con il fondo di vetro , 19/20 euro, noi abbiamo preferito fare l’escursione in cayak (31 euro a persona) che dura 3 ore circa e c’e’ una partenza la mattina e una nel pomeriggio alle 14,30; il tragitto per l’isolotto sono circa 800 metri ma si percorre abbastanza agevolmente con il kayak da 2 , ci si ferma ad una prima spiaggetta e si fa cira una 50na di minuti di snorkeling , successivamente dalla spiaggetta ci si incammina per una passeggiata di 10 min per raggiungere l’altra parte dell’isola per fare un’altra mezz’ora di snorkeling; il tutto con una guida di nome Patrice.

PARCO DELLE MAMELLES – si trova a Basse Terre lungo la strada della traversé, circa dopo 10-15 km; l’ingresso si paga 12 euro, la visita è carina e consente di vedere tramite un percorso guidato la foresta pluviale con le varie specie di piante e di animali tenuti in cattività (iguane, ratti lavatori,uccelli di vario genere…), molto carina la passeggiata finale con imbragatura per raggiungere la parte alta degli alberi (passeggiata chiamata “la canopée”da 20 o 40 minuti); CHUTES DU CARBET: da Basse Terre si percorre una suggestiva strada che si inerpica su per la foresta pluviale dopo alcuni chilometri si raggiunge un’area dalla quale è possibile visitare il Grande stagno a 400 metri di altitudine la passeggiata è di circa 10 minuti, attenzione alle zanzare particolarmente fastidiose! proseguendo la strada per altri 2/3 km si raggiunge il parcheggio , lasciata la macchina ci si incammina per raggiungere la seconda cascata , il percorso è di 25 minuti molto agevole, in pratica c’e’ proprio un viottolo che giunge fino ad un ponte qui il sentiero è stato interrotto qualche anno fà a causa di una frana e quindi è possibile ammirare la cascata da uno scorcio prima del ponticello; per chi ha voglia di un pò di avventura e di camminare si può proseguire per raggiungere la prima cascata, il percorso dalla seconda cascata è di circa 1 ora e 40 di cammino, bisogna essere muniti di acqua, cibo e naturalmente di buone scarpe da ginnastica ( meglio se da trecking) il sentiero sempre segnalato è impegnativo ma molto suggestivo. Inerpicandosi nella foresta si sale , il primo tratto è quello più ripido con due punti dove ci sono delle corde per tenersi durante la salita, la seconda parte è più agevole anche grazie a delle passerelle e scale in legno; attenzione a dove mettete i vostri piedi: il fango e le foglie formano una patina molto scivolosa…(durante la salita ci siamo imbattuti in due vigili del fuoco che si erano calati da un elicottero e stavano cercando una persona che era scivolata per almeno 20 metri nella scarpata dentro la foresta e che non riuscivano a trovare…Comunque non ci hanno scoraggiato e ci hanno consigliato di proseguire per il nostro cammino naturalmente usando molta prudenza) ; ad un certo punto si raggiunge un torrente , a quel punto vorrà dire che alla vista della cascata vi mancherà poco (una 10 di minuti), diciamo che noi ci siamo accontentati della vista e non abbiamo proseguito per raggiungerne i piedi (ancora una 20na di minuti di camminata).

LES SAINTES – Queste isole che fanno parte dell’arcipelago della Guadalupa sono un vero gioiello. Sono composte da due isole, in genere se ne visita una soltanto, Terre du Haut. Noi abbiamo preso una barca da Saint Francois alle 8 di mattina al costo di 30 euro, A/R, ritorno alle 15.45. L’impatto dell’isola quando la barca entra in porto è davvero molto gradevole, casette con tetti rossi disseminate lungo le colline di un verde intenso e rigoglioso, la tipica casa a forma di prua di una barca a sinistra e la piazzetta colorata e incorniciata da un faro a sinistra. Consigliamo di noleggiare un motorino (25 euro per tutto il giorno) per girare l’isola, che comunque è tutta un sali-scendi, quindi a piedi è impensabile.

In effetti la visita dura poche ore, quindi consiglio di vedere 2-3 spiagge, noi abbiamo cominciato da quella più a est, la PLAGE DE POM PIERRE, ansa bellissima, con palme da cocco e molto nota per la presenza di iguana, che però sono separate dalla spiaggia da una rete metallica e convivono armoniosamente con caprette, mucche e tori.

Successivamente siamo tornati indietro verso ANSE MARIGOT, a cui si arriva dall’alto attraversando una specie di residence con vari bungalows a picco sul mare. Si può fare un po’ di snorkeling. L’impatto è davvero suggestivo, i colori spettacolari. L’ultima spiaggia della giornata è stata BOIS JOLI, si scende costeggiando un albergo e si trova una linguetta di mare con un pontile, con vista sul bellissimo Pain de Sucre a destra. Consiglio comunque di fare una passeggiata nel centro della cittadina, che affascina per le sue stradine strette e costeggiate da casette che sembrano finte, curatissime e armoniose tra loro, tutto sembra piccolo e a dimensione umana e vagamente fiabesca.

Al ritorno il viaggio è stato parecchio movimentato, il mare era molto agitato e alla prima onda ci siamo quasi completamente bagnati, però il rollio ha reso più divertente la traversata che dura un’ora e mezza.. .Certo, bisognava avere un po’ di coraggio.

CONSIDERAZIONI: La Guadalupe è un arcipelago bellissimo, dove si può fare una vacanza ideale coniugando mare e natura, passeggiate nella foresta a dormite sulla sabbia bianca, acque meravigliose e vegetazione lussureggiante e colorata. La vita si svolge davvero al ritmo del sole, dalla mattina alle 6-7 alla sera quando tramonta verso le 18.30 (ad Agosto). Ciò che ci ha colpiti molto i primi giorni è che sembra un angolo occidentale (francese) ai carabi, e il contrasto è molto netto. La cultura ha subito influssi anche di altre culture, come quella giamaicana, ma la cultura francese è quella predominante. Non aspettatevi molto dalla vita notturna, né tantomeno il classico passeggio serale delle cittadine di mare: la vita sembra fermarsi al tramonto del sole, troverete poca gente anche nei ristoranti, insomma non è una meta dove andare se cercate la confusione, i locali, la movida.

La popolazione è molto tranquilla e riservata, non sono particolarmente espansivi nei confronti dei turisti, ma comunque gentili e rispettosi. Non essendoci un turismo di massa, in pochi parlano l’inglese, quindi consiglio di andarci preparandosi almeno qualche parola in francese.

Il costo della vita non è basso, assolutamente, la benzina costa 1,50 euro/litro, i supermercati, che sono in tutto e per tutto francesi, hanno più o meno i nostri prezzi. Per quanto riguarda i ristoranti vi renderete conto che c’è una grande varietà: troverete quelli molto “genuini” dove si mangia con 10-12 euro e quelli più chic in cui si spendono anche 40 euro. I ristornati vicini alle spiagge sono spesso chiusi la sera. Il pesce comunque è il piatto principale, noi ne abbiamo mangiato sempre di fresco e cucinato grigliato, sempre con cipolle e magari anche condito con le loro spezie. Tra l’altro i bungalows hanno quasi sempre la cucina, quindi avete anche l’opportunità di mangiare a casa e soprattutto di farci colazione, anche perché il caffè espresso, come in tutti paesi francesi, è caro (ca. 2 euro). Noi abbiamo mangiato tanta frutta tropicale, ananas dalle forme bizzarre, banane saporitissime, mango davvero gustoso, il mango-mela, un incrocio tra i due frutti che risulta buonissimo, cocomeri, cocco ( che tra l’altro viene usato molto in cucina, soprattutto con il pollo!).

Il tempo è stato bello, malgrado la paura per gli uragani che ci spingeva tutte le sere a guardare il bollettino meteorologico dei cicloni subito dopo il telegiornale. Bisogna sempre informarsi sulle condizioni del tempo se si vogliono fare le escursioni sul vulcano o comunque a Basse Terre, perché qui in genere si addensano tutte le nuvole e si concentrano le perturbazioni. In conclusione per noi è stata davvero una bellissima vacanza, che consigliamo assolutamente, in 14 giorni non siamo riusciti a vedere proprio tutto ma direi che possiamo essere soddisfatti, adesso farei qualche escursione in più a tornare indietro, o approfondirei la visita di Basse Terre che è eccezionale.

Buona Guada a tutti!



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