Magica SAMOS

SAMOS, l’isola dell’arte, della scienza e dell’amore Da diversi anni trascorro una parte delle mie vacanze nell’isola di SAMOS; quest’isola è unica e misteriosa, affascinante, molto particolare e diversa da tutte le altre isole dell’Egeo. E’ un’isola dal clima mite, dove c’è pace e tranquillità e dove si respira ancora...
Scritto da: leila2000
magica samos
Partenza il: 13/09/2005
Ritorno il: 27/09/2005
Viaggiatori: fino a 6
SAMOS, l’isola dell’arte, della scienza e dell’amore Da diversi anni trascorro una parte delle mie vacanze nell’isola di SAMOS; quest’isola è unica e misteriosa, affascinante, molto particolare e diversa da tutte le altre isole dell’Egeo.

E’ un’isola dal clima mite, dove c’è pace e tranquillità e dove si respira ancora l’atmosfera di altri tempi; per fortuna, il turismo non è ancora riuscito a stravolgere usi, costumi e tradizioni popolari. Anche se è un’isola turistica ognuno può trovare un angolo di paradiso o una baia nascosta e poco frequentata dove poter trascorrere delle giornate indimenticabili nuotando in un mare blu, pulito e cristallino.

Le spiagge hanno la prerogativa di non essere mai affollate, neppure in piena estate. A Samos ci si può concedere un periodo di vero relax oppure si possono praticare sia sport acquatici come il windsurf come pure “greek trekking” senza seguire percorsi tipicamente turistici ma vivendo in modo personale questa meravigliosa isola dell’Egeo.

In quest’isola non vi annoierete e di quest’isola vi innamorerete! Sàmos ha una superficie di circa 475 Kmq. Ed una lunghezza costiera di circa 160 Km.; l’isola incanta il turista con le sue belle spiagge di ciottoli e di sabbia e con la sua lussureggiante vegetazione costituita da ulivi, vigneti, lentischi, ginestre, abeti, pini, castagni, oleandri, palme, gelsomini, bouganvillae e tamerici anche se, negli ultimi anni, la vegetazione è stata in parte danneggiata dagli incendi.

Samos fa parte delle Sporadi meridionali; è una delle isole più orientali dell’Egeo e dista circa 18 miglia marine dalla costa anatolica. La città turca di Kousadasi, poco distante da Efeso, si può raggiungere in battello in circa un’ora e mezza di navigazione (i battelli partono sia dal porto di Samos città come pure dal porto di Pythagorion, più volte alla settimana).

Dal porto di Samos partono pure traghetti per il trasporto di auto e moto (nonché l’aliscafo “Dolphin” per soli passeggeri) che più volte alla settimana collegano l’isola di Samos con altre isole dell’Egeo come Patmos, Fourni, Mykonos, Paros, Syros, Naxos, Chios, Lésbos, Kos, Rodi, Léros, Kàlymnos, Lipsi, Agathonissi. I traghetti collegano pure l’isola con il porto del Pireo, con la Turchia e con Salonicco, nella penisola Calcidica.

Samos diede i natali ad Hera (Giunone) ed il mito narra che la dea soleva fare il bagno con le sue ninfe nel fiume Imvressos che scorre nei pressi del luogo dove sorgono le rovine del Tempio a lei dedicato che era un Tempio maestoso, tra i più belli ed imponenti dell’antichità; un giorno, mentre faceva il bagno, il dio Zeus la notò, si innamorò di lei e quindi la sposò. Qui trascorsero i giorni più belli della loro luna di miele.

Persino Antonio e la regina Cleopatra si innamorarono di questa affascinante isola e qui trascorsero la loro luna di miele, inebriati dal dolce vino di Samos e dai mille profumi di fiori e piante aromatiche.

Su quest’isola nacquero il grande filosofo e matematico Pitagora, il matematico Aristarco, Epicuro, Aristide, il favolista Esopo, il navigatore Colaio, il mosaicista Dioscuride (creatore di alcuni dei bellissimi mosaici di Pompei).

Samos è conosciuta come l’isola dei vasi : infatti l’arte popolare più considerevole è l’arte del vasaio che ancora oggi è fiorente in alcuni villaggi come Koumaradei, Mavratzei e Karlovasi.

Nei laboratori di ceramiche troverete utensili vari per la casa come anfore, piatti, scodelle, brocche, tazze ed altri oggetti, alcuni di particolare bellezza. Prima di partire non dimenticatevi di acquistare la tazza di Pitagora la “Dikìa Koupa” ovvero la “tazza giusta”. E’ una specie di bicchiere che, pur avendo la base bucata trattiene dentro l’acqua che viene versata; il segreto è che l’acqua non deve oltrepassare l’altezza che è indicata da un piccolo segno praticato all’interno del bordo. Anni addietro, alcuni maestri vasai creavano anche un altro curioso vaso, il “maskàra bardàk”, sempre ideato da Pitagora ed ora introvabile; questo vaso aveva una serie di buchi e serviva per bere l’acqua ma per non bagnarsi bisognava necessariamente chiudere alcuni buchi con le dita.

L’isola è rinomata per i suoi vini, soprattutto per il vino “moscato” che viene prodotto dalla Cantina Produttori di Sàmos, vino molto dolce, prodotto con uve passite, succose e dolcissime, ed anticamente veniva chiamato il “nettare degli dei”. Qui si produce anche dell’ottimo “ouzo” (Iocharinis, Frantzescos e Zarbani), molto più amabile di quello che si trova normalmente in Grecia Il territorio è molto vario : porti, spiagge, colline e montagne si alternano in un paesaggio molto armonioso. In una parte dell’isola si erge il monte Kerkis, verso la parte occidentale dell’isola, con burroni, baratri e ripide rocce; la sua cima più alta “Vigla” si innalza fino a 1440 m.; poco distante, una bella strada asfaltata dalla baia di Limnionas raggiunge Ag. Kiriaki e conduce ai paesi di Kallithea e Drakei. In questa parte dell’isola, ancora selvaggia, poco frequentata dai bus di turisti, si può ammirare un panorama mozzafiato, davvero unico : sembra infatti che alcune rocce del “Falzarego” siano state come per incanto trasportate in un’isola greca ed il contrasto che producono con l’intenso colore blu del mare è un quadro di rara bellezza.

Il capoluogo dell’isola è SAMOS e sorge sui verdeggianti versanti di un grande golfo, il più profondo dell’isola. Una strada ripida e lastricata unisce il Porto alla parte vecchia della città “Ano Vathy”, la parte alta, un vecchio quartiere sulla collina, dalle strade molto strette, con case molto tipiche bianche e azzurre e con i tetti rossi.

A Samos si può visitare il Museo Archeologico che ospita sculture arcaiche; merita una visita perché qui si può ammirare il famoso “Kouros di Sàmos”, una statua imponente e di rara bellezza, di quasi cinque metri di altezza, risalente al 580 a.C., che venne rinvenuta nei pressi del Santuario di Hera; inoltre una bella statua femminile, una “Kora”, mentre invece l’Era di Samos si può ammirare al Louvre di Parigi.

Poco fuori la città una strada asfaltata, in circa 8 Km., conduce al Monastero di Zoodòchos Pighì, in cima ad un colle : dall’alto si può ammirare un bel panorama dell’isola e delle baie sottostanti.

Le spiagge a nord di Vathy non sono molto grandi ma sono abbastanza frequentate. Una baia bella e tranquilla è invece quella di Kerveli.

Da Samos, seguendo la strada che porta a sud dell’isola, si arriva a PYTHAGORION, soprannominata “Tigani”, un porticciolo molto pittoresco, a forma di tegame appunto, che è stato costruito sul sito dell’antica capitale dell’isola. A lato del porto, la statua dedicata a Pitagora vi darà il benvenuto.

Questa cittadina dista circa 3 km. Dall’aeroporto e 14 Km. Dalla città di Samos. Nella parte destra del porto, si trova il castello di Likourgo Logotheti con la torre, risalente al XIX secolo, che venne costruito sul sito dell’acropoli più antica dell’isola.

Lungo la salita si trova pure la chiesa della Metamorfosis (della Trasfigurazione) ricca di arredi e di icone argentate.

Nel porto di Pythagorion approdano numerosissimi yacht perché questo è un porto sicuro, lontano dalle correnti del Golfo di Sàmos.

La zona del porto di Pythagorion è molto animata, ricca di botteghe, di caffè, di ristorantini e di “estiatori”, le tipiche taverne greche; la sera è illuminata, vivace ed allegra e la gente passeggia o si accoccola nelle soffici poltrone dei bar che accolgono i turisti ascoltando le note del “sirtaki” o la musica di qualche “bouzuki” che accompagna “Yannis Loulourgas” e le sue dolci melodie samiote.

Da Pythagorion partono giornalmente i caicchi che portano i turisti a fare il giro dell’isola o all’isoletta di Samiopoula per fare il bagno dove l’acqua è pulita e trasparente, colore verde smeraldo o nella baia di Tsopela o nel tratto di mare dell’Aspropetra; fare un giro in caicco in questo tratto di mare sarà un’esperienza indimenticabile sia per l’atmosfera, per il mare e soprattutto perché, se sarete fortunati, verrete accompagnati dai delfini veri che vi saluteranno con guizzi festosi. Io ho avuto la fortuna di vederli e di fotografarli anche perché, il lupo di mare Yannis, li salutava suonando la sua magica conchiglia (il caicco di Yannis lo troverete ormeggiato nella parte destra del porticciolo di Pythagorion).

A Pythagorion, di fronte alla fermata dei bus di linea, merita una visita la tipica “ouzeri -O Statmòs” frequentata sia dai greci che dai turisti, dove potrete degustare un ottimo “ouzo” e dei “mezèdes”.

A 2 Km. Da Pythagorion, sulla collina, ci sono i resti dell’antico Teatro.

Poco più sopra una stradina conduce al Santuario della Panaghia Spilianis all’ingresso di una caratteristica grotta; la chiesa è scavata nella roccia mentre all’entrata ci sono le celle dei monaci del convento. Una antica leggenda narra che in questa grotta si trovava l’oracolo della sibilla samiota chiamata Fotos.

Poco distante si potrà visitare la Galleria di Eupalino o “Efpalineo Origmatos”, miracolo della tecnica, una tra le più grandi e splendide opere dell’antichità : questo è il primo acquedotto sotterraneo del mondo antico, scavato nella roccia e risalente al VI secolo a.C.

E’ stato costruito sotto la direzione di Eupalino di Megara e serviva per convogliare l’acqua dalla sorgente, situata dietro alla montagna, fino in città ed era lungo circa un chilometro. (E’ visitabile solo il tratto iniziale).

E’ molto indicato soggiornare nella zona di Pythagorion perché questa località è un’ottima base di partenza per le escursioni all’interno dell’isola.

ESCURSIONI CONSIGLIATE .

I° GIORNO : Al mattino potete visitare il capoluogo dell’isola, Samos, il Museo Archeologico ed Ano Vathy.

Nel pomeriggio potrete concedervi un meritato relax nella baia di Poseidoni o Possidonion, sulla punta orientale di Sàmos (dista circa 11 km. Dalla città); questa piccola perla è una tranquilla baia di fronte alla costa anatolica. Qui funziona pure una buona taverna dove potrete gustare del buon pesce ed altre specialità della cucina greca, da Nico. Un consiglio : fate attenzione alle ordinazioni e consultate bene il menù perché i prezzi sono alti! Il localino è caratteristico ed i tavolini sono posizionati all’ombra, su una terrazza sull’acqua. Alla sera, durante la settimana, organizzano delle serate greche con cena, musica, canti e balli tradizionali.

Qui vicino potrete scendere in un’altra tranquilla baia seguendo le indicazioni per Klima Bay.

II° GIORNO : Nella mattinata potrete visitare Pythagorion ed inoltre la galleria di Eupalino, la chiesa della Panaghia Spiliani ed i resti dell’antico teatro posti sulla collina a ridosso della baia di Pythagorion.

Nel pomeriggio, potrete concedervi una bella nuotata nelle limpide acque della baia di Mykali che dista pochi chilometri da Pythagorion. Se poi avrete fame potrete concedervi una meritata sosta all’Oasi, tipica taverna sulla spiaggia, dove Triandafillos e la Maria vi ristoreranno. E’ un locale frequentato dai samioti, molto pulito. Qui potrete degustare manicaretti della cucina greca, sotto un pergolato, contemplando uno splendido mare, la costa turca con il monte Mykali.

III° GIORNO : In mattinata potrete recarvi nei pressi di Ireon (dista circa 6 km. Da Pythagorion) per visitare l’Heràion, il santuario di Hera. Del tempio di Giunone attualmente rimane in piedi soltanto una colonna, simbolo di Samos; questo tempio, opera dell’architetto samiota Roiko e di suo figlio Theodoro, fu fatto innalzare da Policrate nel luogo dove si narra che fosse nata la Dea.

L’Heràion di Samos era un tempio molto ricco, di stile misto, dorico e ionico, ed era considerato il tempio più grande della Grecia antica, molto imponente, più grande di quello di Olimpia.

Nell’antichità una “strada sacra” lunga circa sei chilometri partiva dalla città collegando Pythagorion (antica Capitale dell’isola) all’Heràion; ai suoi lati erano state posizionate diverse statue imponenti, una sola delle quali, il già menzionato “Kouros”, dopo il restauro, si trova conservata nel Museo Archeologico di Samos.

Tra i canneti ci sono pure i resti delle terme; si possono ammirare il Grande altare, un portico ellenistico e molti altri reperti di templi, ruderi di edifici del periodo ellenistico e romano.

Poi potete proseguire per il tranquillo villaggio di Ireon e fare un giro per la pittoresca località situata in riva al mare (un buon localino che posso segnalare è situato poco distante dal lungomare e precisamente nella seconda parallela, si chiama ristorante Ancora “ÁGHIRA” tel.22730/95255).

Al ritorno potrete fermarvi a gustare ed acquistare l’ottimo miele che si produce in questa località: il produttore ha una piccola casetta all’inizio del paese, in località Kolona, poco prima dell’Heràion. Di solito ha sempre l’asinello davanti alla casetta. Qui potrete acquistare anche il sapone all’olio di oliva e delle ottime e profumatissime erbe aromatiche (l’azienda si chiama Skaliaris-Mansfeld).

Nel pomeriggio potrete recarvi nella località di Psili Ammos, che si trova a circa 10 km. Da Pythagorion. Qui c’è una bella spiaggia di sabbia, il mare è trasparente; vicino all’acqua c’è una tipica taverna, dalla cucina autentica, frequentata sia dai greci che dai turisti, dove si mangiamo ottimi calamari, le salse greche come “tzazichi” o “scordaglià”, del buon pesce ai ferri e soprattutto “l’octapodi”, il polipo che potrete anche ammirare e fotografare mentre è appeso ad essiccare.

IV° GIORNO : Potete optare o – per una gita in caicco, nell’isola di Samiopoula (circa 1 ora di viaggio) con sosta nella baia di Tzopela e nel tratto di mare dell’Aspro Petra, – oppure per una gita verso il villaggio di Aghios Kostantìnos, dalle case di pietra in riva al mare. Da questo villaggio, una strada in salita, attraverso il bosco, dopo circa 8 Km. Conduce al villaggio di Manolàtes, un paesino montano molto caratteristico.

Fate un giro ma non dimenticatevi di recarvi da “Lucas”, una terrazza panoramica sul mare; qui funziona un buon “estiatorio”. Manolis vi servirà dell’ottimo vino “moscato” e vari manicaretti come “keftèdes” polpettine di ogni tipo, yogurt con miele, koriàtichi salata e molto altro. E’ una taverna molto gettonata, aspettate che si liberi un tavolino e godetevi il panorama.

Scendendo da Manolàtes potrete fermarvi a fare un bagno nella baia di Tsambou, una meravigliosa baia di sassi con un mare pulitissimo e trasparente (potete scendere con l’auto fino sulla spiaggia dove si possono noleggiare sdraie ed ombrellone); anche qui funziona una taverna sulla spiaggia e potrete affidarvi alla Kirìa Fotinì ed alle sue specialità.

Se volete prendere il sole cercate di andare nelle prime ore del pomeriggio perché verso le ore 17.00 (a seconda del periodo) il sole scende dietro alla montagna e la spiaggia resta all’ombra.

Nella stessa zona ci sono altre due bellissime baie di ciottoli come Tsamadou (è una baia frequentata anche dai naturisti, ma non fatevi alcun problema, non sono invadenti!) oppure Lemonakia, un autentico e incantevole paradiso dove l’acqua è splendida. Anche qui il sole va a nascondersi presto dietro il monte e pertanto se volete prendere un po’ di sole fermatevi pure all’andata, prima di salire a Manolates.

V° GIORNO : Se la giornata non è molto ventosa potete recarvi nella parte nord dell’isola e dopo aver fotografato il panorama lungo il percorso potrete soffermarvi in un centro molto pittoresco, uno tra i più belli dell’isola : KOKKARI (dista circa 10-12 Km. Da Samos città). Questa località è un porto peschereccio, attualmente una località turistica frequentatissima.

Questa località è molto battuta dal vento ed è considerata il paradiso per gli amanti del “windsurf”; lungo la spiaggia ci sono molte strutture che li noleggiano.

Kokkàri è un piccolo gioiello ed alla sera merita venire a passeggiare tra i vicoli oppure godersi il chiaro di luna sprofondati in una comodissima poltrona in riva al mare o cenare a lume di candela in una delle innumerevoli taverne.

Se decidete di fermarvi a pranzo potete andare all’estiatorio “Ammos Plaz” da Dimitri e Maria (Nicos parla un po’ di italiano).

Se invece vi fermerete a cena dovrete prenotare (tel.22730/92463) perchè è un locale molto frequentato dai turisti, amanti della buona cucina greca. Qui troverete carni come l’agnello o le verdure ripiene di carne come “ ta papuciàkia”; ottimi pure l’insalata greca “Koriàtichi salata”, il polipo e gli “juvarlàkia”. Il pesce è sempre freschissimo, affidatevi a Maria che ve lo farà scegliere prima di cucinarlo e dopo averlo pesato e profumato di spezie finirà sulle braci : tra un aperitivo ed un “mezè” sarà presto sulla vostra tavola.

Sulla spiaggia di ciottoli potete noleggiare sdraie ed ombrellone, fare qualche bagno, godervi lo splendido sole e poi pranzare, a qualsiasi ora, sui tavolini nella veranda con vista mare.

Se poi volete godere uno spettacolare tramonto, potete proseguite in auto lungo la costa fino ad Aghios Nikolàos – Kontakeika (poco prima di Karlòvassi). In questa località, una stradina stretta, sulla destra, scende in riva al mare, fino alla “Taverna Psaràdes”. E’ un angolino molto caratteristico, una taverna di pescatori, vicino agli scogli. Troverete i polipi appesi ad essiccare e dalle finestre della taverna potrete ammirare il sole mentre tramonta sul mare. Qui si mangia solo il pescato della giornata ( Per la cena è meglio prenotare al n.22730/32489).

VI° GIORNO : Una località molto caratteristica è il villaggio di Platanòs situato a 520 s.L.M. E da quassù si gode una vista meravigliosa. Qui si produce il miglior vino dell’isola, l’uva passa e miele.

Per raggiungerla, da Pythagorion si prende la strada che conduce a Chora, poi si prosegue per Koumaradei e quindi si raggiunge Pyrgos, si oltrepassa il paese e poi si prosegue alla volta di Platanòs. Concedetevi una sosta nella piazzetta del paese, sotto il grande platano; questa è una località pittoresca e gli abitanti di questo villaggio trascorrono molte ore delle loro calde giornate estive riposando all’ombra del grande albero, seduti ai tavolini delle “ouzeri”, sorseggiando un “ouzo” e manipolando il loro passatempo preferito, quella piccola coroncina di pietre colorate che viene chiamata “Kombolòi” (è una sorta di scacciapensieri, distensivo ed antistress; le pietruzze vengono fatte scorrere tra le dita di una mano per rilassare lo spirito e la mente).

Al ritorno potete scendere fino a Koumeika e quindi raggiungere la baia di Balos.

Se invece volete proseguire, anzichè scendere alla baia di Balos potete seguire le indicazioni per Karlovasi, il secondo porto importante dell’isola; da qui poi potrete raggiungere il villaggio di Aghios Kostantinos ed il villaggio di Avlakia, sempre nella parte nord dell’isola. Proseguendo fino a Kokkari e quindi a Samos raggiungerete infine Pythagorion : avrete fatto in una giornata quasi tutto il giro dell’isola.

VII° GIORNO : Da Pythagorion salite fino a Chora, attraversate Koumaradei, Pyrgos, quindi seguite le indicazioni per Maratocampos ma seguite la strada che porta sul mare, a Kampos e quindi proseguite sul litorale raggiungendo località turistiche con taverne e spiaggia di sabbia tra cui Votsalakia e Psili Ammos Beach ed infine la tranquilla baia di Limnionas dove l’acqua è la più trasparente dell’isola. Infine potete proseguire per Ag. Kiriàki e raggiungere le località di Kallithea e Drakei attraversando uno dei paesaggi più pittoreschi e di cui ho già accennato nella prima parte.

Per il ritorno seguite al contrario lo stesso itinerario dell’andata.

VIII° GIORNO : Partendo sempre dalla località di Pythagorion potrete recarvi a Chora per una visita alla parte interna del villaggio. Fate una piccola sosta alla “Taverna Antonis” di Antonios Papatheodorou (anche lui parla un po’ di italiano) per sorseggiare un ouzo ed un “mezè”, all’ombra, sotto la bella pergola. Quindi proseguite alla volta di Koumaradei per ammirare i laboratori di ceramiche.

Dopo aver fatto i vostri acquisti potete proseguire alla volta del Monastero della Megali Panaghìa che si trova, uscendo da Kumaradei, a destra, sulla strada che scende verso il villaggio di Myli. Questo Monastero è il più ricco di Samos e veniva anticamente chiamato il “Monastero delle cinque case” perché a Koumaradei c’erano soltanto cinque case.

Infine, dopo aver visitato il Monastero potete proseguire per Myli e quindi scendere ad Ireon e fare ritorno a Pythagorion.

Oppure, potete ritornare indietro verso Koumaradei, proseguire fino a Pyrgos e quindi seguire le indicazioni per Skureika; da Skureika una strada, in parte sterrata ed un po’ ripida scende fino alla baia di Pefkos dove troverete l’ouzeri “Bella vista” e pesce fresco di giornata.

DELIZIE DELLA CUCINA GRECA DA GUSTARE A SAMOS : Koriàtiki salata : (insalata alla paesana) È la tipica insalata greca con pomodori, cetrioli, peperone, rondelle di cipolla, olive nere, origano, olio di oliva ed una fetta di formaggio “fèta”.

Briàm fùrno : Verdure varie, tra cui melanzane, zucchine, patate, carote, pomodori, cipolle affettate, qualche spicchio d’aglio, prezzemolo, cotte al forno. A volte questa pietanza viene servita con del formaggio feta.

Melitzàno salàta : (purè di melanzane) Melanzane cotte al forno, quindi sbucciate e schiacciate con la forchetta e poi servite come una salsa, con l’aggiunta di aglio, prezzemolo tritato, olio di oliva e succo di limone o aceto Tàramosalàta : Insalata di uova di pesce, una specie di salsa molto cremosa, che viene servita con le olive.

Anghinàres ala Polìta : Carciofi cotti in casseruola con patate, cipolla, carote ed aneto, serviti con salsa “avgolèmono”, una salsa molto gustosa fatta con uova e succo di limone.

Bàmies ghiachnì : Cornetti greci, una particolare verdura come una grossa taccola, che si coltiva in Grecia; vengono cotti con pomodoro, cipolla e prezzemolo. In certe preparazioni di carne in umido vengono uniti a fine cottura e serviti come piatto unico.

Papuzàchia : Barchette di melanzane (o zucchine) ripiene di carne macinata, tipo ragù, con besciamella e formaggio grattugiato, cotte al forno.

Ghigàntes plaki : Fagioloni bianchi tipo “bianchi di Spagna” cotti al forno con pomodoro, cipolla, aglio, prezzemolo.

Ghiemistà me kimà : (verdure ripiene con carne) Pomodori, peperoni e zucchine ripieni con carne macinata e riso.

Ghiemistà laderà : (verdure ripiene) Pomodori, peperoni, zucchine ripieni con riso, cipolla tritata, prezzemolo e mentuccia Mussakàs : una specie di pasticcio fatto con melanzane e patate fritte, a strati (talvolta con zucchine e patate), con carne macinata magra e pomodoro, tipo ragù , formaggio grattugiato, rifinito con uno strato di salsa besciamella all’uovo e successivamente passato in forno per la cottura.

Yiuvarlàkia : Polpettine di carne e riso, cipolla tritata e prezzemolo, cotte in brodo e servite con la salsa “avgolèmono”.

Dolmàdes : Foglie di vite ripiene con riso, cipolla tritata ed aromi, oppure con carne macinata e riso, cipolla e prezzemolo o aneto. A volte vengono servite con la salsa “avgolèmono”.

Làchanodolmàdes : Sono degli involtini simili alle dolmàdes ma vengono utilizzate le foglie di verza bianca (cappuccio), anziché quelle di vite.

Saghanàki : Formaggio “feta” od altro formaggio impanato e fritto. In certi locali il formaggio feta viene cotto al forno con dadini di pomodoro ed origiano.

Souvlàkia : Spiedini fatti con carne di vitello ( suvlàki moscharìssio) o di maiale (suvlàki chirinò) alternata con pezzetti di pomodoro, peperone e cipolla, cotti sulle braci.

Soutzukàkia : Polpettine di carne, di forma allungata, cotte nel pomodoro e servite con del riso pilaff.

In alcune taverne le polpettine vengono infilate, tre per volta, sugli spiedini e poi cotte sulle braci.

Revithocheftèdes : Polpettine fritte di ceci con cipolla tritata, prezzemolo e uovo.

Kolokithokeftèdes : Polpettine fritte di zucchine con formaggio feta, uova e prezzemolo.

Arnì Yuvètsi : Stufato di carne d’agnello cotto al forno con pomodoro e con la pastina tipo risoni.

Kotòpulo psitò : Pollo arrostito Kotòpulo tiganitò : Pollo fritto SALSE : “Skordalià” (agliata greca); “Tzatzìki” (salsa allo Yogurt con cetrioli ed aglio); “Tirokafterì” (salsa di formaggio cremoso con peperone piccante) PESCI : Astakòs schàras : Aragosta alla griglia Karavìdes : Scampi Gharìdes : gamberi Fagrì sta kàrvuna : Dentice alla brace Cipùra : orata Litrìni : Pagello Soupiès : Seppie Octapòdi crasato o stifado : polipo cotto con il vino o stufato in casseruola.

Octapòdi psitò : polipo ai ferri Octapòdi Xidàto : polito in insalata Mìdhia : Cozze Marìdhes tiganitès : zerri piccoli fritti.

Ghavròs : Alici Kalamaràkia tiganità : calamaretti fritti Kalamaràkia ghemistà : calamaretti ripieni Barbùnia : triglie Galèos tiganitòs : palombo fritto DOLCI : Baklavàs, Kataìfi, Kurabièdes, Lukumàdes

QUANDO VISITARE SAMOS ? Il periodo più bello per visitare questa meravigliosa isola è senza dubbio maggio, giugno e settembre; in primavera l’isola è una esplosione di colori, perché oltre al mare ed al verde di pini, abeti, palme ed ulivi iniziano a fiorire mimose, ginestre, gelsomini, oleandri e bouganvillae. L’aria che si respira a Samos, in questi periodi dell’anno, è carica di profumi; anche quando ritornerete a casa, socchiudendo gli occhi e fantasticando un po’ con la mente, li potrete risentire. A Samos, nella zona dopo Mykali, quella che porta verso Psili Ammos, ci sono delle vecchie saline, ma in realtà è un’Oasi ambientale protetta; qui, vengono a svernare i fenicotteri rosa e nelle vecchie saline trovano degli animaletti, una specie di piccolissimi gamberetti rosa, di cui loro si cibano. Questi gamberetti rendono molto intenso il rosa delle loro piume e gli abitanti del posto dicono che questo luogo, in quel periodo, diventa una macchia di colore rosa spettacolare.

Una ragione in più per andare a Samos anche in primavera!

SPOSTARSI SULL’ISOLA : Siccome il mezzo più comodo per raggugere Samos è l’aereo (ci sono voli charter dall’Italia oppure voli diretti dall’aeroporto di Lubjana), per spostarsi sull’isola il mezzo più pratico, soprattutto per i giovani è lo scooter con il quale possono raggiungere anche le baie più selvagge. C’è la possibilità di noleggiare pure le mountain bikes. Altrimenti c’è la possibilità di noleggiare sia l’automobile con o senza climatizzatore, oppure un comodo fuoristrada o dei mini bus. Ci sono ovunque agenzie che noleggiano ogni sorta di mezzo di trasporto. Ci si può appoggiare alla ditta “ARAMIS”, sia a Pythagorion, a Samos città e a Kokkari; pratica buoni prezzi, dà un buon servizio ed inoltre, il giorno della partenza si può lasciare tranquillamente l’auto all’aeroporto, all’orario prestabilito ( per informazioni e prezzi rivolgersi ad Aramis rent a car : tel.22730/23253 – 22730/23620 – 22730/62267; e-mail: aramis@otenet.Gr / aramis40@otenet.Gr ) Qualche hotel è fornito di bus-navetta che, più volte al giorno, fa la spola con i turisti dall’albergo fino al centro più vicino. Su richiesta, fanno servizio anche da/per l’aeroporto.

Nei centri più grossi dell’isola ed anche a Pythagorion ci sono vari bus di linea; questi bus collegano le varie località con il centro di Samos e viceversa .

Per ogni altro tipo di informazione, per ricevere mappe od altro materiale illustrativo ci si può anche rivolgere all’ENTE NAZIONALE ELLENICO PER IL TURISMO con sede a Milano fax:02/72022589 e-mail: turgrec@tin.It www.Ente-turismoellenico.Com Vi auguro una buona vacanza!



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche