Atene e Peloponneso

Pochi giorni fra la storia e i paesaggi incantati del Mani
Scritto da: sundani
atene e peloponneso
Partenza il: 19/06/2016
Ritorno il: 30/06/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €

DOMENICA 19

Dopo un’oretta scarsa di auto arriviamo all’aeroporto di Orio al Serio dove lasciamo l’auto al parcheggio prenotato.

In dieci minuti poco più siamo all’imbarco, il volo Ryan Air è puntualissimo, arrivati ad Atene prendiamo immediatamente il bus davanti all’uscita e in un’ oretta siamo in Piazza Syntagma. Il nostro Hotel, l’unico prenotato dall’Italia, è lì a pochi passi. Abbiamo prenotato una doppia per tre notti, l’ultima al ritorno dal nostro tour. L’Hotel Astor non è un granché per 87 euro a notte con colazione, camera doppia un po’ fatiscente, ma abbastanza pulito e il personale molto cortese e disponibile. La cosa più bella è l’indomani mattina la colazione all’ultimo piano con vista spettacolare sull’Acropoli, ne vale la pena, e la colazione è perfetta.

Lasciati i bagagli ci avventuriamo nella torrida Atene per un primo giro senza meta siamo in Piazza Syntagma ed è impossibile non assistere al cambio della guardia degli evzones davanti al Parlamento, poi arriviamo a Plaka con le strette vie lastricate che portano su fino all’Acropoli, tutto il quartiere è in fermento pieno di negozi e taverne per turisti, noi abbiamo cenato lì tutte due le sere, discretamente, fra musica e balli, finalmente siamo in vacanza e cominciamo a rilassarci.

LUNEDì 20

Partiamo prestissimo, perché il caldo è notevole, ma quando arriviamo alla biglietteria dell’Acropoli c’è già una bella coda. E’ spettacolare, dopo averla vista per tanti anni in foto e sui libri, ora siamo qui. Non nego che credevo di emozionarmi di più, ma il caldo, la fatica della salita, tutta al sole, e troppi turisti chiassosi non ti permettono di assaporare appieno la magnificenza del luogo. Il Partenone è lì finalmente davanti a te, l’Eretteo, la storia è lì ti passa davanti agli occhi.

Il pomeriggio lo trascorriamo al Museo Archeologico Nazionale, lo raggiungiamo comodamente con la Metro. Non si può non andare è come nei grandi musei del mondo ci sono dei reperti che vedi solo lì: il tesoro degli Atridi, la maschera di Agamennone, non importa se Schliemann ha sbagliato di 400 anni, è lì è quella del tuo immaginario, e poi meravigliose collezioni di vasi e statuine, gioielli d’oro e d’argento, vasi di vetro trovati nei vari santuari di Hera ad Argo, di Artemide Orthia a Sparta, nomi che solo a evocarli ti emozionano. Non usciresti mai, infatti usciamo che è sera.

MARTEDì 21

La voglia di andarsene dalla città è tanta, abbiamo bisogno di spazi e meno caos, così dopo colazione in cinque minuti siamo alla Hertz dove noleggiamo una Peugeot 208 nuovissima per dieci giorni… tutto compreso per 350 euro e partiamo.

Uscire dalla città non è stato difficile non lo sarà altrettanto al rientro, e in un’ oretta arriviamo a Capo Sounion dopo una settantina di Km .

Prendiamo alloggio all’Eden Hotel ad Anavyssos in mezzo ad una pineta direttamente

Su una bella spiaggia, spendiamo 79,00 euro con colazione e lettini al mare. Subito ci concediamo un bagno e ci riposiamo in attesa del tramonto. Il Tempio di Poseidone si erge su uno sperone a picco sul mare, la vista è spettacolare. Il tramonto a Capo Sunio è una delle cose da non perdere.

Scendendo dal promontorio ci fermiamo dopo qualche tornante in una bella taverna dove su una terrazza mangeremo un’ottima orata grigliata, sarà la prima di una lunga serie spendendo in due, con la solita insalata greca di apertura, 50,00 euro. Scopriremo anche che la frutta e i dessert saranno sempre offerti….

MERCOLEDì 22

Dopo una meravigliosa colazione lasciamo la costa e ci dirigiamo verso CORINTO, attraversando colline e villaggi, con scorci magnifici. Ci fermiamo solo per una breve visita allo stretto, il caldo è soffocante, vogliamo arrivare alla nostra meta SPARTA. Attraversiamo paesaggi stupendi con una strada che corre attraverso le montagne quasi deserta. Ci fermiamo per pranzo in quello che noi chiameremo autogrill e mangiamo i nostri primi souvlaki il cui sapore mi ricorda la carne della mia infanzia… stupendi.

Attraversiamo la valle dell’Eurotàs e arriviamo a Sparta, dritti davanti alla statua del grande Leonidas. Il caldo non da tregua ben 42°. Sparta, in una conca circondata dai monti del Taigeto, è una città ordinata, attraversata da due arterie principali che si incrociano in una bella piazza.

Troviamo subito posto all’hotel I dioscuri, camera con due stanze, forse la più bella, visto che è quasi vuoto, per 70 euro con colazione che sarà ottima.

L’accoglienza è come sempre (gentili ed efficienti). Ci danno subito molte informazioni, così nonostante il gran caldo usciamo subito e a piedi andiamo a visitare quello che resta dell’antica città.

In realtà è molto poco, e ci vuole un po’ di fantasia per ricordare gli antichi splendori, ma a noi non manca, forti di letture come Lo scudo di Talos, Euripide e altri.

In un grande oliveto saliamo all’Acropoli, al santuario di Artemide Orthia, all’antico teatro con una vista mozzafiato su monti del Taigeto, laggiù bianca nel sole accecante la città.

Il silenzio è assoluto, solo il frinire delle cicale e non è difficile per noi sentire le antiche voci… grande l’emozione.

La città, che di giorno sembrava deserta, la sera si rianima, i negozi aprono e tantissimi giovani e bambini per strada e nella piazza giocano e si divertono fino a notte fonda.

GIOVEDì 23

Fatta colazione andiamo a piedi a visitare il piccolo museo archeologico, poco distante, in un parchetto nel verde, è una chicca, davvero poche cose e manca anche il busto che si dice di Leonidas, prestato per una mostra ad un museo in Canada, peccato.

Poi torniamo all’hotel, carichiamo l’auto e via sulla strada che salendo le pendici del Taigeto porta a MISTRAS con le sue antiche rovine bizantine.

Saliamo in auto fin dove parte un sentiero che sale alle mura della fortezza e poi giù alle chiese e al piccolo museo.

La vista dall’alto sulla piana è grandiosa, il cielo nonostante il caldo cominci a farsi sentire è terso, c’è un’aria frizzante che ogni tanto ti rincuora e così tutto diventa poco faticoso.

Siamo quasi soli ed è molto suggestivo, poi dopo aver girato in lungo e in largo riprendiamo l’auto direzione GITHIO il porto di Sparta. Arriviamo in una mezz’oretta, pronti a sederci in una taverna sul lungomare per riposare e mangiare calamari e polipo, in realtà non un gran che, ma l’oste è simpatico e continua a chiacchierare. Il piccolo paese si stende tutto sul lungo mare e non c’è altro da vedere per cui partiamo subito giù lungo l’appendice del MANI. Non avrei mai immaginato di trovarmi in un posto così stupendo, ho visitato molti Paesi nel mondo e poche volte ho visto paesaggi di una bellezza così struggente. Il Mani desolato, incantato, selvaggio. I villaggi come Vathia, case torri fatte di pietra, si confondono sulle montagne, per alcuni versi mi ricordano i villaggi del nord dello Yemen, alcuni disabitati, altri in ricostruzione. Penso infatti che molti desidereranno star qui, fuori dalle rotte turistiche, in un paradiso fra cielo, mare di cristallo e monti.

Ci fermiamo ad ACROTIRI e scendiamo in una spiaggetta sassosa per un bagno ristoratore in un’acqua verde smeraldo. Di fianco un gentile signore ci offre una camera, molto originale. E’ tutta in pietra, anche l’interno e ceneremo proprio lì, sulla spiaggia, con pesce appena pescato, olive e pomodori del suo orticello.

La serata trascorre chiacchierando nella frescura di una leggera brezza che sa di mare, ci racconta che molti tedeschi in pensione stanno ristrutturando alcune case per venirci a svernare. In estate, infatti, fa troppo caldo, ma l’inverno è mite.

VENERDI 24

Partiamo e dopo pochissimi km scendiamo a PORTO KAJIO in un piccolo golfo. Sulla spiaggia c’è una Taverna dove puoi pernottare, noi facciamo un’abbondante colazione, in pratica un pranzo sulla bella terrazza proprio sul mare. Anche qui il paesaggio è da sogno.

Riprendiamo la strada perché, prima che il caldo diventi insostenibile, vogliamo arrivare a Capo xxxxxxx dove gli antichi ponevano l’Ade. Arrivi in uno spiazzo dove parcheggiare dopo pochi km. E’ un’ora di buon cammino in un paesaggio lunare sferzati dal vento che sale dal mare in cui sei immerso, camminando spesso sul crinale, spettacolare. Alla fine arrivi al faro, il punto più a sud d’Europa. La sera dopo aver attraversato tutta la Laconia arriviamo a NAUPLIA, dove pernotteremo per due notti all’Hotel Amalia, un pò fuori città, ma tranquillo e pulitissimo in posizione strategica sulla strada per Micene Argo ed Epidauro. Il centro storico di Nauplia è grazioso e pieno di turisti per cui dopo un ottimo gelato italiano ce ne torniamo in hotel a riposare.

SABATO 25

Dopo l’ottima colazione in meno di mezz’ora siamo a MICENE. E’ ancora presto e ci sono pochissimi turisti, anche l’aria è ancora fresca. Il sito si trova su una collina da cui si gode una magnifica vista, ed è bellissimo trovarsi fra le varie rovine la Porta dei Leoni e le tombe di Clitemnestra e di Egisto, nomi che solleticano il nostro immaginario, poi sotto la collina la tomba di Agamennone, magia. Ritornati sulla strada basta seguire le indicazioni turistiche e si possono vedere altre tombe micenee sperdute nella campagna.

Sulla strada del ritorno ci fermiamo ad ARGO, antica capita dell’Argolide. Saliamo in auto fin sopra l’Acropoli e poi sulla collina di Larissa dove sorge l’omonima fortezza dai tempi della Grecia arcaica, poi bizantina, veneziana, turca. La strada è molto dissestata, forse poco praticata, ma da lassù si domina tutta la città e un vicino monastero ortodosso. Torniamo in Hotel aperitivo e cena poi a nanna.

DOMENICA 26

Partiti dall’hotel siamo in dieci minuti a TIRINTO con le sue ciclopiche mura, come ad Argo le rovine sono veramente poche ma è la magia della storia e non si può non andare…

Poi dopo circa trenta km siamo a EPIDAURO in mezzo ad un bosco dopo una strada molto bella. Che dire… il Teatro è un incanto e le emozioni anche per oggi sono molto forti. Tutto il sito è una meraviglia e si respira un’aria di pace non vorresti più andar via.

Invece dopo aver pranzato in uno dei posti super turistici che si trovano all’interno partiamo verso ERMIONI dove trascorreremo i nostri ultimi giorni di vacanza.

La strada è tutta un susseguirsi di curve, ma i paesaggi sono bellissimi, seguiamo la costa e ci fermiamo al Makiis Inn dove prendiamo un appartamentino nel verde direttamente sul mare. Il posto è magnifico, gestito da mamma, cuoca eccezionale, e dal figlio di una gentilezza estrema, attenti ai nostri bisogni, ma per nulla invadenti.

La sera ceniamo con i piedi praticamente nell’acqua e una magnifica orata con stuzzichini vari pagando in due 50 euro.

LUNEDì 27

La colazione preparata dalla signora è superba, tutto cucinato da lei. Ottime le uova delle sue galline ruspanti, poi relax in spiaggia e bagni in un’acqua cristallina.

La sera per cena andiamo a Ermioni che dista circa sette km. E’ un paesino carino con molte taverne e negozi di souvenir, al porto sono attraccate magnifici yacht, ceniamo in una taverna proprio sull’acqua. E’ sempre tutto buono persone gentili e sorridenti.

MARTEDì 28

Anche oggi relax completo in spiaggia, il sole picchia e fa molto caldo, il mare è un favola. Di fronte abbiamo l’isola di Hydra, dove si potrebbe andare dal porto di Ermioni con un battello che fa la spola. Deve essere molto bella, senza auto… ma per quest’anno basta così.

MERCOLEDì 29

Subito dopo colazione partiamo, la signora nel salutarci ci regala una bottiglia del loro olio.

Torniamo ad Atene la strada è scorrevole, ci fermiamo a Corinto per un pranzo veloce, ma quando arriviamo in città il traffico diventa insostenibile: auto che sfrecciano da tutte le parti e dopo aver evitato per un pelo un tamponamento e aver girato a vuoto in quartieri affollatissimi arriviamo finalmente alla Herzt dove restituiamo con gran sollievo l’auto, tutto bene, con taxi torniamo all’hotel dove avevamo soggiornato prima del tour.

Sono solo le quattro del pomeriggio così depositate le valigie, usciamo subito per andare al quartiere turco di Monastiraki, molto pittoresco, con le sue ex moschee e il bazar è tipico, rumoroso e affollato.

Ceniamo in un ristoranti, ce ne sono uno dietro l’altro, di fronte a nuovi scavi, e infine torniamo al tempio di Zeus per vederlo al tramonto, e poi a Plaka per gli ultimi acquisti, ormai è buio e torniamo all’hotel.

Anche questa vacanza è finita, è stata bellissima abbiamo visto cose che fanno parte del nostro passato e provato fortissime emozioni che porteremo con noi per sempre.

GIOVEDì 30

Alle sette facciamo colazione velocemente, un ultimo sguardo all’acropoli che tanto ci ha fatto sognare, prendiamo il solito bus per l’aeroporto dove arriviamo dopo un oretta, il volo del rientro facile e puntuale.

Arriviamo a Orio al Serio dove ci aspetta la navetta che ci porta al parcheggio, tutto perfetto, nel primo pomeriggio siamo già a casa.

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