Karpathos, mitica karpathos

Siamo arrivati di martedì. L’aeroporto è molto spartano (sala d’attesa esterna con tetto di paglia molto rustico). Trasporto dall’aeroporto in pullman. Abbiamo alloggiato all’hotel Sophia (Amopi, 10 km dall’aeroporto), una struttura molto tranquilla e confortevole con bella piscina adatta per adulti e bambini, camere essenziali con...
Scritto da: Silvano Tampieri
karpathos, mitica karpathos
Partenza il: 03/08/2004
Ritorno il: 10/08/2004
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 1000 €
Siamo arrivati di martedì. L’aeroporto è molto spartano (sala d’attesa esterna con tetto di paglia molto rustico). Trasporto dall’aeroporto in pullman.

Abbiamo alloggiato all’hotel Sophia (Amopi, 10 km dall’aeroporto), una struttura molto tranquilla e confortevole con bella piscina adatta per adulti e bambini, camere essenziali con bagno senza bidet e acqua non potabile (salata).

Primo pranzo alla “Farm-house” (Amopi) prezzo ok bella vista.

Cena a Pigadia alla taverna “Oréa Kàrpathos” situata in fondo al molo vicino al porticciolo. Piatti tipici: saganaki (formaggio fritto ottimo), stifado di manzo o di verdure con riso o grano saraceno, sardine Kàrpathiane, yogurt con miele e noci e baklava (dolce tipico). Da segnalare l’ottima birra greca. Non guasta, a fine cena, il conto: veramente contenuto.

1° giorno mercoledì Attraverso un bellissimo canyon sterrato (20 min da Amopi) siamo arrivati ad Ahata, piccola spiaggia servita che riserva una bella visuale all’arrivo.

Anche a Kira Panagia (30 min da Amopi per una bella strada asfaltata) la spiaggia, sassosa, è servita. L’acqua è cristallina, molto cristallina, il fondale è a picco, bello il contrasto di colore tra rocce e mare.

Sicuramente da VEDERE, con contorno fantastico quasi un paesaggio dolomitico a 50 metri dall’acqua, è la spiaggia di Apella (45 min da Amopi): servita, molto ampia ed attorniata da pini marittimi, con acqua cristallina e grossi sassi.

La sera abbiamo attraversato l’isola da est a ovest passando per Menetes (bel paesino) e Arkasa siamo giunti a Finiki piccolo paesino caratteristico di pescatori con buoni ristoranti di pesce. Cena al “Finiki view” vicino alla spiaggia (molo e porto) in angolo; gentilezza, qualità e cortesia. Buoni il polpo (oktopus) e la cicala di mare (crostaceo).

2° giorno giovedì Attraversando l’isola verso ovest (Othos e Volada bei paesini caratteristici tutti bianchi) siamo arrivati a Lefkos: varie bellissime spiaggette di sabbia e sassi (la principale è servita e con taverne caratteristiche).

Partenza verso nord su bella litoranea asfaltata: merita una visita Mesohori.

Continuando sulla strada principale dispiace vedere 4 o 5 km. Di bosco bruciato dal fuoco. Arrivati a Spoa, paesino caratteristico, siamo scesi a destra per Agios Nicholaos (spiaggia di sassi con bel fondale, mini-servita, si può fare anche una doccia).

Ritornando verso est (Spoa) riprendiamo la strada per Pigadia: panorama bellissimo con vedute mozzafiato di baie (tipo Sardegna) e rocce (tipo Dolomiti). Peccato che il conducente non possa distrarsi per ammirare il paesaggio.

La sera cena a Pigadia nel rinomato ristorante “Archontiko”: all’aperto in varie terrazze servono con cortesia ottimi piatti tipici (anche flambé).

3° giorno venerdì Siamo andati all’avventura verso sud, zona aeroporto, tutte spiagge non indicate. Prima spiaggia (a 5 km) a sinistra prima dell’aeroporto: ben servita (merita assolutamente una puntatina). Da segnalare un’enorme ancora visibile sul fondo di queste acque cristalline.

Seconda spiaggia ad ovest dell’aeroporto (circa 1 km dal fondopista). Bellissima caletta con grotte formate da conchiglie e cunicoli scavati dal mare. Da non perdere!!! Proseguendo verso ovest per la incredibile sterrata!! abbiamo trovato un’imprevista ed inaspettata taverna (si fa per dire): “cantina Manolis”. Ottima cortesia dell’anziano gestore. Postazione per surfisti.

Terza spiaggia: siamo ritornati verso est. Costeggiando il fondopista a sinistra per 2/3 km., all’incrocio abbiamo girato a destra e seguendo la strada siamo arrivati ad una spiaggia di sabbia bianca con sfumature rosa, acqua limpidissima e fondale tipo piscina, mentre, essendo una lingua, la spiaggia alle spalle è di sassi con fondale roccioso molto degradante. La sera, cena al ristorante “Pelagia” (imboccando la strada per Menetes: circa 2 km. Prima del paese): da segnalare per i makarounes (gnocchetti tipici con cipolla gratinata) e per l’ottimo agnello.

4° giorno sabato Siamo partiti presto prendendo la strada superpanoramica fino a Spoa, poi 18 km. Di larga sterrata, molto accidentata con vista finale su Olimpos: tipico paesino bianco di montagna con vista sul mare dove il poco turismo sembra essere l’unica fonte di guadagno. Caratteristici gli abiti che indossano le donne. Ritornando per la stessa ed unica strada, a metà circa si svolta a sinistra per due spiagge (Agios Minas e ????). Fare molta attenzione alle stradine sterrate, strette e molto difficoltose (assolutamente indispensabile il fuoristrada). La bellezza di queste due calette assolutamente poco frequentate giustifica però la difficoltà per arrivarci.

Cena alla taverna “Orea Karpathos” di Pigadia: forse ci eravamo trovati molto bene la prima sera!!! 5° giorno domenica Dopo aver girato l’isola in lungo e in largo, visitiamo Amopi, la spiaggia di casa. La prima spiaggia a sinistra è ampia, sabbiosa e con mare lievemente degradante, ma ci sono varie piccole calette a destra servite, ghiaiose e adatte per nudismo.

Da segnalare la bella passeggiata, sopra le spiagge, attraverso un sentiero recintato a picco sul mare. Con curiosità notiamo una nave da guerra ancorata sempre al largo.

Nel pomeriggio abbiamo rivisitato la spiaggia con sabbia rosa vicino all’aeroporto e la taverna del “vecchietto”.

Cena al ristorante “Pelagia”.

6° giorno lunedì Escursione in auto a sud dell’aeroporto, zona assolutamente selvaggia ed impervia, riconsigliata la jeep. Litorale roccioso e frastagliato a picco sul mare con enormi onde che si infrangono. Uno spettacolo della natura da non perdere.

Giornata rilassante nella spiaggia delle “conchiglie”.

La sera, cena al “Mike’s restaurant” di Pigadia: particolare per i tavoli apparecchiati in strada completamente chiusa al traffico.

Ottima la cucina con souvlaki di carne e pesce.

Considerazioni finali: cucina ottima (a dispetto delle malelingue) clima più che buono (non troppo caldo e vento solo l’ultimo giorno) paesaggio incantevole



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