Sopravvivere ad Atene

Parlar del luogo dove si è nati, porta sempre a un po' di commozione. Io non sono nato in questa città ma è come se lo fossi. Perché, se è il gioco del destino che assegna latitudine e longitudine, siamo noi, infondo, che decidiamo dove costruire il nostro futuro. Io sono nato in un’isola, vissuto poi in tanto altri posti, né simili, né...
Scritto da: marcomarmotti
sopravvivere ad atene
Partenza il: 27/12/2003
Ritorno il: 04/01/2004
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Parlar del luogo dove si è nati, porta sempre a un po’ di commozione. Io non sono nato in questa città ma è come se lo fossi. Perché, se è il gioco del destino che assegna latitudine e longitudine, siamo noi, infondo, che decidiamo dove costruire il nostro futuro.

Io sono nato in un’isola, vissuto poi in tanto altri posti, né simili, né estranei. Tutto il mondo è paese, forse. E’ certo che in ogni paese c’e’ un pezzo di mondo, con le sue varie espressioni d’amore e di morte, di passione e di noia. Atene è una città che almeno una volta nella vita vale la pena visitare. Se state cercando qualcosa, questo forse è il posto giusto per voi.

Attenzione però, questa città potrebbe rivelarsi sia un sogno che un incubo.

E’ ormai da decenni che Atene conta quasi metà della popolazione del Paese e più di metà delle automobili.

Lo sviluppo della città moderna ebbe inizio nel 1834 quando la città, che allora contava non più di 8000 abitanti, fu designata quale capitale del nuovo Stato greco . L’abitato si ramificò in ogni direzione con la costruzione di estesi quartieri suburbani, dapprima verso Nord, nella piana del Cefiso e verso Nord Est, sulle pendici del Licabetto e oltre, e successivamente verso Sud, fino a raggiungere il mare. Questa enorme crescita non è avvenuta senza gravi squilibri, assai evidenti così nella struttura urbanistica come in quella socio-economica. Paradossalmente, una delle più antiche e prestigiose città del Mediterraneo ha percorso, in epoca moderna, la vicenda delle grandi agglomerazioni tipiche dei Paesi sottosviluppati, evidenziando stridenti contrasti fra quartieri amministrativi o residenziali di altissimo livello e sobborghi privi di un’appena sufficiente dotazione infrastrutturale, dall’aspetto caotico e trasandato. Così Atene, che nel 1800 era poco più che un villaggio, per via di questo disordinato processo di urbanizzazione che ha prodotto una crescita talmente incredibile, è diventata ormai una colata informe di cemento che dal Pireo arriva sino alla baia di Maratona. Preparatevi lo spirito: la prima impressione per chi arriva è terribile; si rimane colpiti soprattutto dallo squallore dei palazzi, sporchi, probabilmente costruiti senza alcun piano regolatore e dall’inquinamento dovuto proprio dall’incredibile traffico: in queste strade circolano 500mila auto, camion, motociclette, migliaia di autobus e taxi gialli… Ci saranno volte allora in cui il rumore dei clacson e la confusione nelle strade vi sembreranno davvero intollerabili, altre volte, specie se salirete sulla sommità dell’Acropoli, rimarrete invece senza respiro persi tra la bellezza di quei tesori artistici.

Secondo gli usuali canoni estetici Atene non può quindi considerasi una città bella, eppure vedrete, avrà lo straordinario potere di avvolgervi con i suoi tentacoli e di sedurvi con il suo spirito levantino.

Atene comunque è tutto tranne una città morta. Anzi è decisamente l’opposto, piena di vita, persino brulicante o meglio ancora tentacolare, proprio come i polpi che i suoi abitanti ingurgitano in ogni occasione. Ma Atene è soprattutto una meta per viaggiatori curiosi, si… questo è proprio il posto dove puoi ritrovare te stesso o perderti per sempre… Aeroporto Il nuovo aeroporto di Spata è stato inaugurato il 29 marzo del 2001. Dista circa 40 minuti da Atene centro, non proprio vicinissimo insomma. Prendere un taxi per spostarsi da lì non dovrebbe essere troppo dispendioso. Se il taxista è onesto una corsa per il centro di Atene dovrebbe costare circa 20 euro, (si passa per l’Autostrada). Il problema potrebbe essere appunto trovare un taxista onesto… Comunque controllate ed esigete che l’autista metta in funzione il tassametro perché molti, soprattutto dall’aeroporto, cercano di fare i furbi. Se siete diretti in albergo fate attenzione, soprattutto se non avete prenotato. E’ peraltro la prima cosa che vi chiederà l’autista che tenterà in ogni modo di portarvi in un albergo di sua conoscenza dove si prenderà una bustarella per aver procurato all’albergatore nuova clientela. Inoltre probabilmente dovrete adattarvi ad accomodarvi in automobili non proprio nuovissime e se siete sfortunati con un’autista particolarmente disinvolto alla guida e che naturalmente non si metterà alcun problema nel fumare dentro l’automobile senza preoccuparsi di voi. C’è poi una usanza piuttosto curiosa. Il tassista ha facoltà di caricare durante il tragitto anche altri passeggeri che vanno nella stessa direzione, sempre che siate d’accordo, anche se non ve lo chiederà certamente. Comunque in questo caso potrete chiedere voi uno sconto. E comunque nelle ore di punta e in certe zone “calde” della città questa è la prassi normale. Spirito di adattamento! Bus Il mezzo più semplice e meno caro è comunque il bus. C’è solo la fatica di tirarsi dietro le valigie, per il resto sono frequenti, efficienti, comodi e persino climatizzati.

Ci sono tre linee del bus da e per l’aeroporto. La linea E94 collega con la stazione del metro di Ethniki Amina. Questo bus smette di funzionare prima che il metro smetta di funzionare a sua volta, cioè intorno alla mezzanotte.

Da e per Piazza Sintagma c’è linea E 95 . Linea E96 da e per Pireaus – Sia per Sintagma che per Pireaus i bus funzionano 24 ore su 24, generalmente ogni venti minuti ma ogni 40 minuti dopo la mezzanotte. Per le linee espresse E94- E95- E96, il biglietto costa 2,90 Euro ed è valido per 24 ore su tutto il trasporto pubblico (bus, filobus e metro). Gli autobus blu e bianchi sono quelli più numerosi e visibili, sono comodi e si trova quasi sempre posto a sedere. Dovrete acquistare il biglietto anticipatamente in una delle piccole cabine che vendono i biglietti, di solito vicino a una fermata dell’autobus o nei peripteros (quei chioschi che vendono di tutto, presenti in qualsiasi piazza o via). “Portoghesi” fate attenzione perché qualche volta gli ispettori salgono a bordo vestiti in borghese e la multa è 10 volte il prezzo del biglietto. Ci sono anche i filobus che sono generalmente color giallo ma possono essere dipinti in una varietà di colori e coperti dalla pubblicità. Le linee degli autobus e della metropolitana sono chiaramente indicati sulla cartina di Atene che è distribuita gratuitamente dall’Ufficio del turismo di odòs Amerikis. Esiste peraltro il biglietto valido 24 ore su tutti i mezzi pubblici di Atene e anche una tessera mensile che per i lunghi soggiorni risulta essere senz’altro interessante. Sempre presso l’ufficio del turismo potrete procuravi gratuitamente una abbondante ed esaustiva documentazione, come per esempio la cartina di Atene, molto dettagliata,scritta in Inglese, e assai più curata di quella in vendita nelle edicole. Inoltre sempre lì è possibile avere informazioni su tutti i mezzi di trasporto, gli orari per le navi dirette alle isole e inoltre programmi ed orari di tutte le manifestazioni, la lista degli alberghi e dei campeggi dell’Attica con i relativi prezzi… Metropolitana Sono occorsi 3000 anni ma adesso Atene ha finalmente una metropolitana coi controfiocchi. Forse la più efficiente e bella d’Europa. I lavori per la costruzione del metro sono andati molto a rilento per anni a causa di tutti i reperti archeologici che sono stati rinvenuti man mano. Ogni volta che si scavava si finiva per trovare una tomba, un’urna o qualcosa d’altro. Così il problema principale non era quello di scavare attraverso la roccia, ma quello di setacciare i reperti archeologici. Ne è valsa la pena aspettare perché oggi la piazza di Sintagma, ad esempio, è più di una stazione di metro. È un vero museo, gratuito e aperto tutti i giorni e a tutte le ore. All’entrata, oltre a delle bacheche in vetro con reperti archeologici di grande interesse, ci sono anche le foto di Atene di 100 anni fa, quando realmente era una delle città più belle in Europa. I lunghissimi corridoi di marmo che portano ai binari stranamente non hanno pubblicità alle pareti e nel percorrerli io ho ricordato quello che immaginavo sempre da bambino pensando all’aldilà, una sorta di camminata verso la luce… I treni invece non sono granché. In effetti assomigliano parecchio ai vecchi treni, soltanto più nuovi, più puliti, più lisci e soprattutto più veloci. Completamente automatizzati comunque, con una suadente voce femminile dall’altoparlante che avverte a quale fermata si sta giungendo.

Se siete arrivati in Grecia con un vostro mezzo o avete intenzione di noleggiarlo vi consiglio uno stile di guida prudente. L’asfalto greco infatti è molto diverso dal nostro, viene aggiunta sabbia all’impasto di catrame e questo rende la superficie decisamente poco aderente. Atene non è comunque il posto più adatto da visitare con l’auto. Il traffico è troppo frenetico e sostenuto, memorizzare le strade non è semplice e inoltre i greci hanno scarsa propensione a rispettare semafori e precedenze. Fate attenzione anche ai numerosi taxi che sfrecciano a tutta velocità e inchiodano all’improvviso per caricare passeggeri. Acropoli Poche parole riguardo l’Acropoli, di cui saprete già tutto. Un solo consiglio visitatela di domenica, meglio al mattino per non arrostire al sole, eviterete peraltro di pagare il biglietto! I monumenti che si sono conservati fino ad oggi sono opere che risalgono all’epoca classica, si ritiene che vennero eretti nel periodo tra il 447 ed il 406 a.C. L’artefice di tutto ciò può considerarsi Pericle che con il suo ambizioso programma edilizio aveva chiaramente lo scopo di promuovere l’immagine dello stato ateniese. Sulla cima della sacra rupe gli ateniesi eressero quindi una delle più perfette creazioni del genio umano, simbolo universale della bellezza classica.

Personalmente considero il partendone il metro stesso del mondo. La sua vista è una delle cose che è più profondamente penetrata in me in tutta la mia vita.

Neppure dopo aver visto mille fotografie si è preparati ad affrontare l’emozione che si prova davanti all’immensità di questo edificio che peraltro è probabilmente la struttura più riconoscibile nel mondo, insieme agli archi dorati di MacDonalds, naturalmente! Verso il 1450 i turchi lo trasformarono in una moschea e successivamente in un deposito di polvere da sparo. Per cacciarli un generale veneziano non esitò a sparare cannonate sull’acropoli: una di queste fece saltare in aria il Partenone. Gran parte del Partenone è stato quindi smontato ed è stato rimesso insieme alle parti che sono state sostituite per rimediare all’usura, alle cannonate e all’inquinamento atmosferico. Le numerose impalcature presenti attualmente vi rovineranno un po’ le foto. Insieme all’Acropoli e con lo stesso biglietto si visita il museo dove sono custoditi tutti pezzi che non sono interessati a Lord Elgin. Senza dubbio avrete sentito parlare della polemica che circonda i marmi di Elgin. Si tratta dei fregi del Partenone, e di molti altri manufatti che sono stati venduti al signore britannico Elgin dai Turchi che stavano occupando la Grecia. Sono ora conservati al British museum benchè il governo greco, la gente greca e chiunque altro al mondo, con l’eccezione del governo britannico, credano che queste opere debbano essere restituite. Facciamo un esempio: se qualcuno irrompesse in casa vostra, vi tenesse in ostaggio e vendesse i vostri quadri di Picasso al vicino, una volta liberi chiedereste al vicino di restituire i vostri quadri? Provate a pensare se il vicino rispondesse ” no, questi sono i miei. Li ho comprati! ” A nord del Partendone si erge l’Eretteo, il secondo tempio dell’Acropoli per grandezza, risalente ad un periodo posteriore. Si tratta di una costruzione parecchio originale. Quello che salta subito agli occhi, a sud della costruzione, è la loggetta con le cariatidi, le sei statue delle korai, le leggiadre fanciulle che sostengono con grazia la trabeazione. Le statue in realtà sono state sostituite da calchi e le originali si trovano al museo dell’Acropoli, tranne una che invece si trova al British Museum Quando sarete sull’Acropoli, guardate Atene laggiù 4 o 5 volte in momenti diversi. Vedrete così ogni volta una città diversa… antica, bizantina, neoclassica e moderna… Sotto l’acropoli c’è il teatro di Erode Attico costruito dai romani ed ancora oggi usato per i concerti classici, il balletti, le manifestazioni di alto valore culturale.

All’entrata dell’ Acropoli e lungo i percorsi che portano ad essa, pullulano le guide autorizzate che per una cifra intorno 30 Euro vi daranno delle informazioni su quello che vedete. Se siete degli appassionati può valerne davvero la pena Plaka Plaka è la parte più vecchia di Atene. La maggior parte delle vie sono chiuse alla circolazione dei veicoli. E’ soprattutto la zona dei ristoranti, dei negozi turistici e dei caffè. La quasi totalità dei ristoranti sono tipici posti turistici, in alcuni la qualità del cibo non è malvagia ma attenzione perché in qualche taverna servono spiedini duri come i marmi del Partenone… Per quanto riguarda i negozi turistici la maggior parte di essi ha paccottiglia ma può capitare anche di trovare qualche articolo interessante. Quasi tutti i negozi vendono le stesse cose e agli stessi prezzi ma ci sono alcuni che si diversificano e che vendono oggetti d’antiquariato, icone verniciate a mano, sculture in legno e pitture. Inoltre ci sono parecchi musei, per la descrizione dei quali vi rimando alle guide tradizionali. I caffè sono carissimi generalmente se sono sulle strade principali (Kydatheneon, Adrianou) ed intorno alle piazze, ma molto spesso eccezionali per la vista che offrono. Se vi sedete in uno di questi caffè abbastanza a lungo potrete capire molto della Grecia osservando chi cammina per queste vie. La gente è il più grande spettacolo del mondo! E soprattutto non si paga il biglietto.

Potrete notare che ci sono parecchi ristoranti con i menu esposti nella strada. In effetti sarà difficile da non notare perché ogni volta che passerete qualcuno del locale proverà a tirarvi dentro per vedere il menu. Molti di questi ristoranti non sono malvagi. Piatto tipico: mousaka, pastitsio e souvlaki, benchè vi consiglieranno di andare per il gambero e l’aragosta perché costano di più. Ma se desiderate mangiare qualcosa velocemente, è bene che sappiate che ad Atene, in ogni piazza e a qualsiasi ora ci sono dei piccoli chioschi (peripteri) che vendono di tutto, cibo, bevande e quant’altro, dalla gomma alle cartoline, compresi i giornali di lingua italiana e l’altra stampa internazionale.

Piazza Sintagma Al centro della città, è il posto migliore per orientarsi. La piazza di Sintagma ha una storia lunga. Sembra che ogni evento principale nella storia moderna della Grecia si sia celebrato qui. Una cosa è sicura ora è probabilmente la stazione di Metro più bella del mondo. Nella parte superiore di Sintagma, che significa costituzione, c’è il palazzo del Parlamento, precedentemente il Palazzo del re, costruito fra 1836 e 1840 dal re Otto e finanziato dal suo padre Ludwig I della Baviera. L’idea originale era mettere il palazzo del re sull’ Acropoli ma fortunatamente questo non è accaduto mai. Lo stile classico di architettura, conosciuto come neoclassico è lo stile dominante di tutti le vecchie costruzioni, case e edifici pubblici di Atene. Alla sinistra della piazza c’è il Grande Bretagne, un hotel straordinariamente elegante E’ considerato il posto migliore per alloggiare ad Atene, è stato costruito nel 1862 per ricevere i capi di stato, scopo per il quale è ancora usato. Del resto è uno degli hotel più noti nel mondo. Nella parte inferiore della piazza c’è invece il McDonalds.. È inoltre l’inizio della via Ermou , chiusa al traffico automobilistico e posto principale di shopping ad Atene, che conduce giù al mercato delle pulci di Monastiraki . Se vi trovate per strada e avete necessità di un bagno pulito, il primo posto che mi viene in mente di consigliarvi è appunto McDonalds. Troverete sapone e carta igienica. E comunque non è necessario consumare, anche perché per mangiare c’è sicuramente di meglio. Il Giardino nazionale Il giardino nazionale era riservato in precedenza esclusivamente alla famiglia reale. Ora è aperto al pubblico ma tenuto malissimo. L’entrata è proprio di fronte alla Piazza Sintagma. E’ un’orgia di piante lussureggianti! Ci sono aiuole, viali alberati, alberi altissimi, laghetti, ponticelli statue e innumerevoli panchine. Al momento della mia ultima visita era in condizioni indecenti. Speriamo che per le Olimpiadi lo rimettano in sesto. Uscendo dal Giardino ci si può immettere in viale Vassilissis Sofias una delle arterie principali di Atene, costeggiata da Ambasciate. Al n° 91 c’è quella americana del 1960, opera di Gropius. Adiacente al Giardino c’è lo Zappeio, un centro per congressi ed esposizioni in stile neoclassico. Le colonne doriche della sua facciata, l’imponente atrio, le scalinate dell’ingresso principale sono incorniciati da verdissimi viali alberati che servono a mettere in risalto la magnificenza dell’edificio. Questa zona è molto amata dagli ateniesi per farci le passeggiate.

Il mercato delle pulci intorno a Monastiraki Il mercato è dislocato tra le viuzze intorno alla chiesetta di Agios Filippos, tra le stazioni di metropolitana di Thissio e Monastiraki, proprio nella stessa area dove in tempi remoti si tenevano i commerci al dettaglio. La domenica mattina è il momento di essere qui. Tuffatevi tra la gente. Avrete l’occasione di rovistare tra la mercanzia più incredibile… sigari cubani, caviale iraniano di contrabbando, porcellane di limoges appena sbeccate, cellulari di ultima generazione e di dubbia provenienza, salami ungheresi in mezzo a frullatori usati, scarpe risuolate più volte e spesso spaiate, videocassette porno e ferri da stiro senza manico, accatastati sull’asfalto da bulgari, zingari, crimeani, transiberiani, transdanubiani. Un esercito cencioso che il naufragio di ideologie, rivoluzioni e controrivoluzioni ha arenato nelle vie di monastiraki e che vende qui tutto quello che ha trascinato con sé nell’esodo… I mercati generali Percorrendo la via Athinas dalla piazza di Monistiraki giù verso Omonia, vi troverete al mercato di Atene. Questo è il mio posto preferito! E’ un edificio bianco sporco, molto sporco, una specie di scatolone con la tettoia in ferro e vetro da stazione ferroviaria fin de siècle: esposizione perfetta delle delizie che giorno dopo giorno danno sollievo alla fame insaziabile di Atene. Il mercato del pesce e quello della carne si trovano proprio sotto questo gigantesco fabbricato: una vera e propria esposizione felliniana di ogni tipologia umana! La mattina è il momento di essere qui. È una scena da film. Alcuni dei macellai provengono dalle generazioni dei macellai che hanno avuti stalle nel mercato per un secolo. Poi c’è la parte dei pesci. In terra è tutto bagnato. Vaghi intorno e guardi tutti i pesci, qualcuno fresco, qualche altro congelato e ascolti le voci dei commercianti che sbraitano ad alta voce i loro prezzi. Confinante con il mercato di pesci per tre lati è il mercato della carne. Straordinarie poi le bancarelle che vendono le olive. Da vedere!… Assaggiatele tutte. Se amate le olive questo è il vostro paradiso. Ci sono inoltre negozi di spezie, negozi di formaggio, merci inscatolate, merci asciutte, polli vivi, Bè, se desiderate essere creativi con il vostro shopping e fare dei regali originali date pure un’occhiata qui intorno. Se poi vi dovesse venir fame… I miei punti di riferimento per mangiare si trovavano qui. Una taverna proprio all’interno del mercato, dietro alle bancarelle della carne, piena zeppa di tutti i negozianti del quartiere… Un’altra taverna da me amata è invece in un seminterrato là vicino (la porta si vede appena, è in quello che viene chiamato il “palazzo delle olive”), una saletta fumosa con le tipiche botti di retsina alle pareti… menù inesistente e unica lingua parlata… il greco… la cosa migliore è quella di avvicinarsi alle pentole e indicare quello che si vuole mangiare… Certo, posticini non adatti ad animi troppo sensibili, ma dove perlomeno si può, oltre che mangiare bene e spendere pochissimo, cogliere la vera essenza di questa gente. Se non fosse per queste cose, tutte da godersi, bisogna ammetterlo, Atene non sarebbe altro che un ipertrofico mostro di cemento soffocato da quella cappa tossica che le fa ombra da vent’anni. No, ecco la vera Atene, quella bulimica e insonne che seduce e stordisce con una overdose di sapori suoni e linguaggi. Piazza Omonia Se continuate a camminare giù per la via Athinas finalmente arriverete alla piazza di Omonia. Questa piazza fino a poco tempo fa era un disastro totale. Durante gli scavi per la costruzione di un parcheggio hanno scoperto dei reperti archeologici. Gli archeologi hanno subito scavato ed allora per anni questo spazio si presentava completamente recintato da lamiere e quindi inacessibile . Ma ora è stata riqualificata ed è una delle piazze più belle in Grecia, circondata peraltro da alcune costruzioni neo-classiche notevoli. Purtroppo si è anche trasformata in una sorta di ritrovo per i commercianti di droga ed i disperati della notte, ma è comunque sicura di giorno poiché è pur sempre la zona di shopping primaria di Atene . La piazza è circondata da fast-food, le vie pedonali dall’altro lato del piazza sono interessanti. Se poi entrate nella stazione del metro potrete vedere le vecchie foto dei giorni di gloria della piazza. Monte Lycavittos Vale la pena salire fino a qua per fare delle fotografie incredibili della vostra vacanza. Il panorama è assicurato! Da qui potete ammirare l’intera città, dalle zone del centro fino a quelle lungo la costa e alle montagne circostanti. In cima al monte si trova la chiesa di San Giorgio. Si può arrivare camminando a piedi, ma si suda parecchio, oppure con un funzionale servizio di funivia che parte dal quartiere di Kolonaki e che percorre il tragitto in due minuti. Sul monte c’è anche un ristorante e un bar all’aperto, dai prezzi, dicono, piuttosto alti.

E’ d’obbligo inoltre una passeggiata nelle strade di Kolonaki ai piedi del monte, il quartiere residenziale e modaiolo, il luogo d’incontro di tutta la gioventù dorata, per vedere ed essere visti! Un vero festival di look modaioli e abiti firmati. E’ qui che troverete le vetrine più a la page, le grandes maisons e le petites boutiques alternate a palestre di fitness e istituti di estetica. Attenzione a cosa consumate ai bar, perché qui vi spennano.

Due musei da non perdere Sapevate che Atene è la metropoli più giovane d’Europa? E’ capitale appena dal 1834 e la sua evoluzione urbanistica è tutta moderna. Bè, questa è anche città di musei prestigiosi, molti rinnovati di recente, tappe irrinunciabili di un tour della Grecia classica e bizantina da programmare passo dopo passo. Ma per questo ci sono le guide tradizionali. Permettetemi però di citarne almeno due.

Il Museo archeologico Nazionale è uno dei più importanti musei al mondo, in un tipico edificio dell’Atene neoclassica (Odos Oktovriou Patissìon). Attualmente è chiuso per restauri, ma prima o poi dovrà pur riaprire! Per visitarlo tutto ci vorrebbe almeno una giornata intera. La documentazione presente tocca tutta la produzione artistica dell’antica Grecia, dai periodi cicladico, minoico e miceneo, a quello classico. Tra le attrazioni principali spiccano gli ori micenei ritrovati dall’archeologo Heinrich Schliemann tra cui la famosissima maschera di Agamennone! In altre sale del Museo sono interessantissime da vedere le statue dei Kouros, rivelatrici della venerazione che i greci antichi avevano per la bellezza maschile e le statue in bronzo del cavallo con fantino e del Poisedon di Artemissio. C’è poi una sala con diversi piccoli idoli di marmo tra cui uno raffigurante un suonatore di arpa e un altro che si cimenta col flauto… sembrano opere di Picasso… ma risalgono al 2800 – 2200 a.C. Unico neo di questo museo, prima della sua chiusura per restauri, era il fatto che l’allestimento fosse pessimo e che vi fossero un po’ troppi oggetti accatastati nelle vetrine con spiegazioni assai lacunose… Altro museo assolutamente da non perdere è quello di Arte Cicladica e Greca Antica, tappa fondamentale per i cultori di quella particolarissima arte fiorita nell’arcipelago delle Cicladi dal III al I millennio a.C.: le figurine di marmo dalle linee essenziali, i cosiddetti idoli, straordinariamente godibili grazie anche ad un allestimento finalmente accurato e ad una illuminazione mirata. Vi consiglio di entrare dalla sontuosa residenza dei Goulandris, situata all’angolo di leoforos Vassilissis Sofias e odos Irodòtou.

Mangiare in Grecia Conosco parecchia gente che è spaventata soltanto dall’idea di arrivare in Grecia perché impaurita dal cibo locale. Bè non c’è niente da temere… tutt’altro direi. Non è come il cibo messicano per intenderci. Niente è così piccante ed i condimenti che usano sono proprio gli stessi che avete sulla mensola in cucina. L’olio di oliva è ottimo, ad esempio. Trovare di che sfamarsi poi non è assolutamente un problema, basterà guardarsi attorno… L’unico vero problema sarà riuscire a trovare quei locali effettivamente meno turistici dove si possono davvero gustare i piatti della cucina greca.

Il mio consiglio è quello di consumare i pasti nelle taverne. Soprattutto in quelle non frequentate da turisti (evitate allora i locali troppo coreografici) dove le influenze del cibo americano ed europeo non sono ancora arrivate… e nel caso non si riuscisse a decifrare il menu si va direttamente in cucina a scegliere il proprio piatto. Vedrete, la cucina è ottima e molto varia, la spesa difficilmente supererà i 10 euro (!) a persona… Tutto sta nel trovare i posti giusti! Meglio intendersi, quella che vi consiglio io è una cucina casereccia e i posti da me indicati non li troverete mai in nessuna guida Michelin… quindi non cercateli lì… Il più tipico dei ristoranti greci ad Atene che ho incontrato per ora durante i miei viaggi è la taverna Dafni, in Odos Loulianou 65, non lontano da Sintagma e Omonia. Cucina tradizionale in un ambiente rilassante.

Altro indirizzo interessante è l’Ouzeri di Odos Themistokleus al numero 11, inutile cercare l’insegna che non c’è. La clientela è greca, gente che vive o lavora nei paraggi, tutti all’assalto di uno degli ultimi caffè – mezedopolio veraci ancora rimasti. E i gatti fanno altrettanto, stufi pure loro di raccattare solo avanzi di Big Mac o pollo al curry o maiale in agrodolce nei sacchi di immondizia lasciati a notte fonda dai ristoranti etnici, fusion e post moderni che ormai, inesorabilmente, guadagnano sempre più spazio. Suschi e manicaretti tailandesi, si sa, non sono trippa per gatti!! Se non potete permettervi la taverna, potete mangiare lungo le strade spendendo pochissimo ordinando souvlaki me pita (carne allo spiedo di maiale farcita con cipolla pomodoro e salsa e racchiusa in una sorta di piadina piuttosto unta). Tutto ciò è molto gustoso, certamente più delle pizze industriali, e costa 1,50 euro… Il souvlaki è l’alimento principe per i greci, come l’Hamburger per gli americani. Almeno lo era, fino a quando gli hamburger hanno preso il sopravvento anche qui, soprattutto tra i giovani. I negozi di Souvlaki si sono così trasformati in posti di alimenti a rapida preparazione (i Goodis e i Mc Donalds ora impazzano!) più limitati e più globalizzanti. Comunque per fortuna non avrete troppa difficoltà a trovare un souvlaki se ne desiderate uno. Che cosa è un Souvlaki? È solitamente carne di una certa specie, manzo, agnello, porco o pollo che è cucinata su uno spiedo verticale gigante. Il “cuoco” affetta fuori della carne, quando è cotta, e la mette su un pane rotondo e unto chiamato pita con dentro lattuga, pomodoro, cipolle ed il zaziki, una salsa con cetriolo-yogurt-aglio che poi a mio parere è la cosa che rende i souvlakia sfiziosi. In alcuni negozi di souvlaki potete ottenere i souvlakia di pollo e perfino i souvlakia di pesce spada (molto rari. li ho visti in un posto vicino a sintagma). Il Souvlaki viene confezionato in carta paraffinata e si mangia come una banana, è un po’ unto e sudicio, ma buono ed economicissimo. A meno che non siate vegetariani militanti non dovreste lasciare la Grecia senza provarlo almeno una volta. Se dopo pranzo volete rilassarvi seduti al tavolino di un bar, ricordatevi che il caffè greco è quello che una volta veniva definito “turkikò caffè”. Personalmente non riesco ad apprezzarlo… è diluito ed amaro. La parola chiave per avere un caffè un po’ più simile al nostro è nescafé! E infine due paroline per la famosa insalata greca: è proverbiale e abbastanza nutriente da poter sostituire un pasto intero. Dentro vi sono, in misura più o meno marcata, pomodori, cetrioli, cipolle, peperoni verdi, formaggio feta, olio e origano. Non partite senza averla mai ordinata! Telefoni in Grecia Fare una telefonata in Grecia potrebbe crearvi qualche problema.. I telefoni funzionano a scheda e dopotutto a tariffe non eccessive, almeno se si chiama in Italia. Il problema è che ci sono troppi cellulari in circolazione. Chiunque ha un telefono cellulare. Anche i bambini piccoli. Così, poiché pochi utilizzano le schede del telefono, l’azienda greca del telefono non si preoccupa troppo di ripararli ed in alcuni posti li hanno pure rimossi. A proposito… Evitate accuratamente di telefonare dal vostro hotel a meno che non vogliate pagare cinque volte la tariffa normale! Il denaro e i costi La Grecia è non più così economica come era un tempo. L’Euro infatti è arrivato anche qui… La spesa per l’Hotel varia enormemente secondo la stagione – si può risparmiare ad esempio almeno il 30% delle tariffe ufficiali se si viaggia fuori dall’alta stagione (che va da metà-giugno fino alla fine di agosto). Per un albergo scadente a due stelle si può spendere da 35 fino ad un massimo di 90 Euro per una stanza doppia. Per una categoria “B” che sarebbe invece un tre stelle con aria climatizzata, televisore, asciugamani cambiati tutti i giorni e uno standard di igiene e pulizia più consono a quello a cui siamo abituati in Italia dovrete preventivare non meno di 90 euro per una stanza doppia.

Per mangiare si va assai meglio. I prezzi in molti casi sono rimasti eccezionalmente bassi rispetto al resto d’Europa, e rendono competitivo un pasto in taverna persino con uno a base di panini.

Quasi tutti i negozi, i ristoranti e gli hotel accettano le carte di credito. La maggior parte delle banche ha i BANCOMAT dove si può accedere al conto che si ha in Italia.

I prezzi, nella maggior parte dei negozi, sono chiaramente indicati e non negoziabili, ma l’arte di mercanteggiare potrà invece tornare utile nei mercati. È sempre consigliato inoltre contrattare il prezzo delle stanze di hotel, soprattutto se si intende prolungare il soggiorno per alcuni giorni.



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