Corfù, un’isola incantevole

Ciao, siamo Claudio e Arianna e vi vogliamo raccontare la nostra vacanza da sogno a Corfù. L'unica nota negativa del ns viaggio è stata affidarsi ad un'agenzia che scambia le persone per degli animali (con tutto rispetto verso quest'ultimi). Non possiamo fare il nome di tale agenzia per non ricevere querele ma se volete evitarla basta...
Scritto da: Subclaudio
corfù, un'isola incantevole
Partenza il: 19/08/2006
Ritorno il: 26/08/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Ciao, siamo Claudio e Arianna e vi vogliamo raccontare la nostra vacanza da sogno a Corfù. L’unica nota negativa del ns viaggio è stata affidarsi ad un’agenzia che scambia le persone per degli animali (con tutto rispetto verso quest’ultimi).

Non possiamo fare il nome di tale agenzia per non ricevere querele ma se volete evitarla basta contattarci tramite email.

Siamo partiti il 18 sera da Bari con il traghetto della Blue Star Ferries e siamo arrivati a Kerkira (Corfù città) la mattina del 19 alle 5.

Siamo rimasti in porto fino alle 7:30 quando è arrivato l’autobus per il trasferimento in appartamento a Ipsos.

Una volta arrivati, abbiamo dovuto aspettare fino alle ore 12 che ci si liberasse l’appartamento.

Nel frattempo sono andato con l’addetto dell’agenzia di viaggio a noleggiare lo scooter e lo abbiamo pagato un pò caro visto che poi ho scoperto che a Ipsos lo trovavi anche a 70€ a settimana (€ 15 al giorno per un 50cc), forse perchè ci prendeva la percentuale.

Quando siamo entrati in appartamento ad Arianna veniva da piangere per lo schifo in cui eravamo capitati.

Ci siamo tirati su di morale e senza disfare le valigie (l’armadio puzzava e quindi non l’abbiamo mai utilizzato) siamo andati a mangiare la famosa pita, veramente molto buona e conveniente (da €1,80 a €3,00).

Tornati in appartemento per riposarci abbiamo cercato di riaprire la porta-finestra che dava sul balcone (quando siamo andati a pranzo l’abbiamo giustamente chiusa visto che avevamo lasciato tutto, soldi e valori compresi) e ci accorgiamo che non si apre più. Vado a chiamare la padrona di casa e dopo aver notato il problema anzichè scusarsi di averci dato un monolocale pessimo ci ha detto che non avremmo dovuto chiudere la finestra!! Comunque le note negative si concludono qui, visto che da quel momento in poi abbiamo utilizzato la casa solo per dormire e lavarci (il bagno è meglio che non vi racconto in che condizione era).

Concludiamo il primo giorno passeggiando per Ipsos tra i moltissimi negozi e andando a cena da ‘Costas’ a Dassia, un locale piccolo ma con gente che ti fa sentire veramente a casa dove abbiamo mangiato l’insalata greca, la Moussaka, le polpette di zucchine, i funghi alla griglia, da bere birra, caffè e amaro greco. Spesa totale 30 euro, porzioni enormi e cibo fantastico! La mattina dopo verso le 9:30 decidiamo di andare alla scoperta delle spiaggie di Barbati ma essendo affolate ci spostiamo verso Nissaki e dopo un tratto a piedi ci compare dinanzi una caletta piccola e stupenda dove rimaniamo fino alle 15. Incredibile ma vero per tutto il tempo la spiaggia e solo nostra, il mare un specchio d’acqua trasparente, limpido e cristallino con i pesci che arrivavano fino a riva. L’abbiamo ribattezzata il nostro piccolo paradiso terrestre.

Dopo aver lasciato la spiaggia decidiamo di farci un giro per tutta la costa nord-orientale visitando, fotografando e riprendendo i vari paesini quali: Kalami, Kouloura, Agni, Kerasia. Tutti paesini con spiaggie veramente molto belle e tanti negozi pieni di souvenir. Per raggiungere queste località c’è un’unica strada che salendo e scendendo dalle pendici del monte Pantokrator (il più alto dell’isola) permette di osservare panorami fantastici. L’ultima tappa di questo giro è a Kassiopi dove prendiamo l’aperitivo in uno dei numerosi bar e pieno di turisti tedeschi e inglesi presenti in tutta la zona nord.

La sera torniamo a Ipsos e decidiamo purtroppo di andare a mangiare una pizza (prima e ultima volta) in un ristorante italiano consigliatoci dalla guida dell’agenzia. La pizza non era male ma vi consigliamo di andare a degustare le specialità greche.

Terzo giorno destinazione Paleokastritsa, uno dei posti più belli che abbiamo mai visto in vita nostra. Tutte calette piccole, tutte diverse le une dalle altre (puoi trovare dalla sabbia più fina ai ciottoli enormi), alcune già attrezzate con sdraio e ombrelloni e altre dove non c’è niente. Tanti consigliano di cercare bene e trovare quelle più deserte ma noi che ci siamo andati due volte non siamo riusciti a trovarne di semivuote. Il mare è bellissimo e non fidatevi di chi vi dice che l’acqua è fredda perchè quando ci siamo stati noi era caldissima.

Come il giorno prima verso le 15 andiamo via (anche perchè eravamo sotto un sole incandescente dalle 10) e deciddiamo di visitare la zona limitrofa andando al monastero di Paleokastritsa da dove si può ossevare un paesaggio fantastico, poi abbiamo proseguito per Lakones, siamo stati all’antica fortezza e poi siamo arrivati fino a Agios Georgios attraversando strade sommerse dagli ulivi dandoci finalmente un pò di fresco e passando per paesini dove gli abitanti sono solo anziani molto cordiali che cercano di venderti i loro prodotti tipici. Ad Agios Georgios c’è una lunga spiaggia che a sud e ciottolosa e a nord sabbiosa molto frequentata dagli amanti del surf e windsurf visto che c’è sempre molto vento. La sera rientriamo a Ipsos e andiamo a cena a Dassia da Alexandros, un posto molto accogliente con il personale molto simpatico dove proviamo la feta al forno e la grigliata di carne. Anche qui mangiamo veramente molto bene spendendo meno di 30 euro.

Il quarto giorno decidiamo di tornare al mare a Nisaski nella ‘nostra’ caletta ma dopo circa un’oretta che ci stavamo godendo il posto è arrivata altra gente svegliandoci dal sogno che potesse essere solo nostra. Questo non ha rovinato comunque il piacere di essere lì.

Il pomeriggio ci dirigiamo verso la capitale Kerkira, con le due fortezze, la spianada (niente di chè visto che è un prato con i bar di fianco) e la città vecchia un vero spettacolo di vicoli suggestivi pieni di negozi che vendono ogni genere di souvenir (sopratutto oggetti contraffatti a prezzi ridicoli) e con la gente molto cordiale, simpatica ed affabile anche se non decidi di comprare niente. Consiglio di provare in uno dei tanti negozi l’amaro tipico corfiota, il Kuom Kuat (spero di avrlo scritto bene) un liquore a base di mandarini cinesi davvero buono.

Tornando da Kerkira andiamo a cena a Dassia alla Taverna Corfiota dove tra l’altro proviamo lo stufado un piatto di carne simile alla ns pizzaiola ma molto buono con la carne che si spezzava con la semplice forchetta.

Quinto giorno ritorniamo a Paleokastritsa sdove scegliamo un’altra spiaggia affittando l’ombrellone e 2 sdraio a 9 euro. Decidiamo per la prima volta di pranzare per bene abbandonando per una volta la mitica pita e andiamo a Lakones dall’unico, mitico, e simpaticissimo ‘Boules’ e le sue figlie. Ci presentiamo alle 15:30 e chiedendo se possibile mangiare ci accolgono con un sorriso e un sì che pareva scontato. Mangiamo feta al forno, cotoletta di agnello (che credevo fosse una cotoletta come la nostra e invece era agnello alla griglia con sette pezzi in un piatto ed era una sola porzione), sofrito e per finire il galatobureko un dolce unico per bontà e dolcezza. Prima di andare via Boulis ci viene a salutare e parlando della nostra vacanza gli ho riferito che in Italia è diventato famoso per la sua ottima cucina e la sua grande simpatia.

Proseguiamo il viaggio andando a Liapades con spiaggia ciottola, Glyfada con la spiaggia sabbiosa, Pelekas (senza riuscire a vedere il trono del kaiser), passiamo per un piccolo paese di cui non ricordo il nome ma dove era in preparazione la festa del paese e su 2 carretti allestiti a braciere giravano negli spiedi gli agnelli interi. Purtroppo non ci siamo fermati perchè era tardi e abbiamo proseguito per il castello di Sissi (che abbiamo trovato chiuso perchè erano le 19 passate) e siamo andati verso la costa orientali arrivando fino a Messogi.

La sera siamo stati in giro per i locali di Ipsos.

Sesto giorno direzione Sidari nel canale dell’amore: un posto unico e totalmente diverso dai posti visitati fino ad allora. Posto di una bellezza indescrivibile sia per il mare che per il paesaggio. Vale la pena visitarlo. Il pomeriggio siamo andati a Roda pieno di inglesi e abbiamo visitato tutta la costa nord scendendo dalla costa orientale.

La sera a cena siamo tornati da ‘Costas’ mangiando nuovamente bene e provando tra l’altro l’octopurus, il nostro polipo fatto alla griglia e molto buono.

Il settimo giorno decididamo di fare il giro in traghetto andando nella baia della Laguna blu (nome preso dall’omonimo film che girò le scene in questo posto) e a Sivota. Abbiamo speso 28 euro a testa e siamo rimasti molto delusi, primo perchè la laguna blu non era assolutamente quella del film e soprattutto non era un granchè di per sè e poi perchè abbiamo dovuto fare un bagno avendo a disposizione solo mezz’ora mentre il resto della giornata l’abbiamo passando il traghetto e a Sivota un piccolo paesino porutale dove non c’era niente di straordinario.

La sera siamo tornati a cena da Alexandros dove abbiamo mangiato bene come l’altra volta e ci siamo salutati con i camerieri visto che il giorno dopo siamo tornati in Italia.

L’ultimo giorno dopo aver lasciato l’appartamento alle 9 siamo andati al mare a Nissaki e anche questa volta dopo circa un’oretta è arrivata gente, dopo siamo sati a fare un giro sul monte Pantokrator e poi a fare gli ultimi acquisti nei negozi di Ipsos.

La sera abbiamo presi il traghetto per l’Italia.

Spesa traghetto + appartamento e trasferimeto € 340 a testa.

Scooter € 120 otto giorni (ma lo trovate a meno) Pranzo o cena di carne € 30 a coppia (andate via pieni).

Souvenir a perzzi modici.

Gita in traghetto € 28 a testa per Laguna Blu (la sconsigliamo, andate invece a fare un giro per la costa nord-est).

Aspetti positivi: l’isola è fantastica e ve la consigliamo vivamente, uno spettacolo della natura da non perdere!! Unico aspetto negativo l’agenzia che ci ha organizzato il viaggio (se ci contattate vi diamo il nome così la evitate).

Consigli: andate a mangiare da Boulis e quando andate al amre cercate i posti più nascosti, sono sempre i migliori.

Ciao a tutti da Arianna e Claudio



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