Rodi: la costa est

Rodi è un’isola abbastanza estesa, molto a sud (40 km dalla Turchia) e quindi calda (ma il vento soffia spessissimo), piena di storia (e testimonianze italiane), località da vedere, spiagge da girare, locande in cui mangiare, club in cui divertirsi. Bella, molto bella, adatta sia a chi cerca tranquillità sia – forse più – a chi vuole...
Scritto da: raggiods
rodi: la costa est
Rodi è un’isola abbastanza estesa, molto a sud (40 km dalla Turchia) e quindi calda (ma il vento soffia spessissimo), piena di storia (e testimonianze italiane), località da vedere, spiagge da girare, locande in cui mangiare, club in cui divertirsi. Bella, molto bella, adatta sia a chi cerca tranquillità sia – forse più – a chi vuole l’esatto opposto. Parecchio affollata ad agosto, la cosa che mi ha colpito maggiormente è il gran numero di greci che ci passano le vacanze, isolani e non; il che – unitamente ai turisti tedeschi, britannici ed europei in genere, anche dell’est – assicura di non sentirsi in ogni momento circondati di soli italiani.

Vi diranno – a ragione – che la costa orientale è più calda e tranquilla, quella ad ovest più battuta dai venti ed agitata, e per questo paradiso dei surfisti. Da Rodi, all’estremo nord, dovrete percorrere circa 100 km per raggiungere Prasonisi, che è la punta a sud dove si può ammirare l’incontro dei due mari.

Date le distanze, sceglierete per girare l’isola il motorino, la moto o l’auto secondo i gusti. Io preferisco la terza soluzione: è vero che parcheggiare non è sempre agevole, tuttavia spostarsi di 30 km col motorino a notte fonda o sotto il sole di mezzogiorno (che picchia!) può non essere propriamente comodissimo. Prima di noleggiare comunque informatevi sui prezzi – magari anche dall’Italia via web – onde evitare fregature.

Per conoscere Rodi due settimane sono meglio di una, per calarsi appieno nell’atmosfera e cogliere al meglio le sensazioni, i colori, i sapori e gli odori dell’isola. Il mio albergo era a Faliraki, località turistica ad est tra Rodi e Lindos, molto amata dai britannici. Ampia spiaggia sabbiosa, taverne greche ma anche steck house, fast food americani e immancabili ristoranti cinesi; niente di peculiare da citare, se non la notte animata della club street (una via – com’è intuibile – piena di clubs che sparano musica a tutto volume) e poi delle discoteche. Al tramonto (che comunque è dall’altra parte dell’isola!) una birra sulla spiaggia al lounge bar Chaplin non è male, se non altro per la buona musica.

L’albergo era l’Atalanti, venduto come 3 stelle ma che in realtà ne vale forse 2; piccolo e spartano, in posizione defilata rispetto al paese (verso Ladiko Beach), bella vista panoramica sulla baia, con piscina e aria condizionata in camera (ma solo dalle 19 alle 9!); adatto ad una clientela non esigente. Meglio comunque un appartamento, per il rapporto qualità/prezzo.

Spiagge: a Faliraki vicino al fishing harbour c’è una spiaggia di sabbia carina, Kathara beach; sempre seguendo la strada litoranea verso sud troverete la spiaggia di nudisti, più bella secondo me; ad ogni modo stare vestiti – sia pure solo di un costume – tra i nudisti può provocare un qualche imbarazzo, e se andate in spiaggia per fare conoscenze (etero) non è decisamente il massimo.

Continuate verso sud e a 3 km da Faliraki troverete la celebre Antony Quinn bay: è piccola e si riempie presto (soprattutto di italiani), ma un salto val la pena farcelo, per cercare un posto tra sabbia (poca) e scogli; si trova vicina a Ladiko Beach (anche questa bella, piccola, rocciosa e amata dagli italiani).

Proseguendo il cammino verso Lindos, troverete Traganou beach (grande spiaggia di ciottoli) e – dopo Afandou – l’ampia spiaggia sabbiosa di Tsampika, posta tra due costoni di roccia, con un piccolo monastero che la guarda dall’alto, molte taverne ed una clientela da tutta Europa, soprattutto tedesca. Sulla costa orientale verso sud ci sono altre spiagge di sabbia, ciottoli o roccia; nessuna mi ha colpito particolarmente, neanche le due spiagge di Lindos, peraltro molto affollate anche se suggestive per via dell’acropoli in alto e le barche a vela e gli yachts alla rada.

Le baie più interessanti le ho trovate più a nord, tra Faliraki e Rodi, per la precisione a Kallithea (dove c’è anche uno stabilimento termale costruito dagli italiani, in fase di ristrutturazione); partendo da Faliraki, poco prima di arrivare allo svincolo per le terme (50-100 m.) troverete una generica indicazione di spiagge, e qui ci sono 3 calette molto belle, ognuna con la sua taverna. La migliore a mio avviso è Tassos beach: rocce, sabbia e una taverna con gente simpatica e ottimo pesce (aperta anche a cena fino alle 23); davvero un gran bel posto.

Le spiagge di Rodi città invece non sono nulla di speciale, se non per fare conoscenze tra i molti giovani che le popolano.

E’ la città di Rodi che va visitata assolutamente: in special modo la ‘old town’; vincete il caldo e giratela a lungo, ne vale davvero la pena.

Lindos, che è l’altro centro turistico importante dell’isola, è caratteristica e suggestiva: case bianche, vicoli che si arrampicano e si incrociano pieni di negozietti (che vendono – anche – imitazioni di grandi firme, come del resto anche al supermercato in tutta l’isola!), bar e le taverne con incredibili terrazze panoramiche, l’acropoli (da raggiungere a dorso di mulo se non volete rischiare le coronarie). Ma Rodi – almeno secondo me – è un’altra cosa.

Anche per la sera e la notte. Nella old town (peraltro incantevole anche la sera) si alternano negozi eleganti, botteghe artigiane, ristoranti più o meno turistici, taverne più o meno economiche, e soprattutto un numero incredibile di bar e clubs per tutti i gusti e con tutti i tipi di gente e di musica, con tavoli, divani o almeno sgabelli all’aperto. Un vero spettacolo, specialmente se avete degli amici (/amiche) greci con i quali concludere la nottata al Vogue, dove dopo una certa ora si balla rigorosamente ed esclusivamente musica greca (moderna, non il sirtaki!).

Anche a Rodi non mancano i clubs più ‘scatenati’ e frequentati da una clientela giovane e tipicamente nordeuropea, nella via Orfanidou, la strada che parte dalla piazzetta del ‘Blue Sky Hotel’ (che è sul lungomare): qui va citato il Colorado, per la musica live ottimamente suonata e le due sale dove si balla house o black.

Dall’altra parte della città, sul lungomare verso l’ospedale, c’è il Taj Mahal, se proprio non riuscite a rinunciare alle discoteche piene di italiani col dj che parla come le peggiori parodie di ciaobelli (della serie ‘sullemmanni!!!’). Personalmente, preferisco i club della città vecchia.

Non lasciate la costa nord-est di Rodi senza un salto a Koskinou: piccola località in collina, tra Faliraki e Rodi, tranquilla e suggestiva soluzione per affittare una casa a prezzi abbordabili (anche qui potrete trovare incantevoli pavimenti italiani e panorami mozzafiato) e per mangiare benissimo senza farvi spellare dai cacciatori di turisti fessi: da consigliare Giannis – nel reticolo di vicoli – e, a pochi passi, Tasos, gestito da Jane, dove ho mangiato le migliori cheeseballs e polpette dell’isola.

Ovviamente Rodi è tanto altro ancora: farfalle, montagna, costa ovest, etc; ma i giorni sono volati. Magari la prossima volta. Spero che il racconto vi sia utile. Per info, vedi tra gli altri www.Rodi.It



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