Fuori porta… Saragozza

La città più spagnola della Spagna.
Scritto da: Valerioviaggia
fuori porta... saragozza
Partenza il: 10/02/2011
Ritorno il: 12/02/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Inizio il diario di viaggio con una citazione dalla guida Lonely planet: “Si dice spesso che Saragozza, capitale dell’Aragona, è la città più spagnola della Spagna. Il suo fascino risiede principalmente nel fatto di essere relativamente poco frequentata dai turisti, per i quali in genere è solo una stazione ferroviaria lungo il percorso da Madrid a Barcellona. Chi decide di scendere dal treno, però, raramente resta deluso”.

Siamo partiti in 2, io e Rudy, grandissimo compagno di vacanza, abbiamo dato un’occhiata alle destinazioni di Ryan air da Bologna e… da porta Saragozza, una delle 12 porte di accesso della Bologna medievale … alla città di Saragozza il passo…anzi meglio, il volo è stato breve e puntuale. Il soggiorno pure, 2 -3 giorni nella città Aragonese sono sufficienti per godersela in pieno relax e in un ottimo alloggio, l’Hotel San Valero in Calle Manifestacion 27 che consiglio a chi vuole prendersi qualche giorno a Saragozza.

Saragozza è famosa per l’immensa Plaza del Pilar dove domina l’imponente e affascinante Basilica de Pilar.

La Basilica del Pilar è uno dei santuari mariani più importanti del mondo cattolico, al quale giungono annualmente migliaia di pellegrini. La parola Pilar nella lingua spagnola significa letteralmente “pilastro”. La leggenda vuole che la Vergine il 2 gennaio 40 d.c. Si recò a Saragozza da Gerusalemme per confortare l’Apostolo Giacomo deluso dall’inefficienza della sua predicazione; nel fare ciò si dice posò i suoi piedi sul pilastro (pilar) principale della cattedrale.

In seguito la tradizione popolare ha dato ulteriore significato al nome, quale l’essere colonna portante e guida della famiglia. Il Santuario intitolato alla Virgen del Pilar di Saragozza è il più antico di Spagna e forse dell’intera Cristianità.

L’attuale chiesa è un edificio di proporzioni gigantesche con una grande cupola centrale, altre dieci cupole minori e quattro campanili; fu eretta a partire dal 1681 su progetto di Francisco Herrera il giovane. Tradizionalmente in onore della Madonna del Pilar si celebrano grandi feste dall’11 al 18 ottobre, in cui si balla l’antichissima “jota” danza sacra e popolare.

Gli orari per la visita sono: inverno dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 16.00 alle 18.30 con possibilità di salire su una delle torri.

Un luogo particolarmente suggestivo per scattare fotografie panoramiche con vista sulla Basilica che si specchia sul fiume Ebro al tramonto è il Ponte di Pietra.

Sempre in Plaza del Pilar c’è l’ Ayuntamiento de Zaragoza, tipico palazzo rinascimentale con cornicione in stile Aragonese. Al suo fianco sorge il palazzo de La Lonja, la borsa dei mercanti con di fronte la coppia di statue in bronzo ispirate a Goya dalle quali la foto, per i lettori di TPC, sulla Plaza del Pilar è davvero suggestiva

Proprio all’artista, di cui Saragozza è città natale, c’è la statua dedicata.

In Plaza del Pilar c’è anche uno dei tanti uffici del turismo sparsi per la città di Saragozza dove potete trovare, piantine, guide, orari di visita musei e informazioni anche in italiano.

In fondo alla piazza, alle spalle della statua dedicata a Goya, c’è il Foro di Caesaraugusta. Saragozza è stata città romana ed è l’unica città che ebbe il privilegio di detenere il nome completo dell’imperatore Cesare Augusto.

I musei dedicati al Foro sono 4 sono:

Foro di Caesaraugusta; Porto fluviale di Caesaraugusta; Terme di Caesaraugusta; Teatro di Caesaraugusta.

Tutti insieme configurano un percorso di musei dedicati dove è possibile rivivere la citta’ ai tempi romani. Per l’accesso ai 4 musei è disponibile un biglietto cumulativo dal costo di 7 euro.

Il Museo del Foro di Caesaraugusta è situato sotto il pavimento dell’attuale Plaza de la Seo e ospita, nella loro sede originale, i resti archeologici trovati negli scavi realizzati durante gli anni 1998-1991. Il foro era il centro nevralgico della vita della città romana, qua sorgevano la Curia, destinata ad uso politico-amministrativo, la Basilica, il Tempio, gli archivi, le Taverne ecc.

Le ampie strutture del Foro proseguono nel vicino Museo del Porto Fluviale.

In epoca romana il fiume Ebro e Caesaraugusta era il nucleo di distribuzione nel centro della valle, sia della merce proveniente dall`interno (grano, legno, ferro, pelli, lino, ecc.), sia dalla costa (vino, carne e pesce sotto sale, ceramica, marmo, gioielli,ecc.).

Il Museo delle Terme contiene i resti dei vestiari, sale calde, temperate e fredde, palestra e le piscine in una grande sala porticata.

Il Teatro è sicuramente la parte romana meglio conservata della città, difatti è molto ben visibile tutta la struttura dello stesso.

Gli orari per la visita dei 4 musei sono:

Da martedì a sabato, dalle 9.00 alle 21.00.

Biglietto d’ingresso: 2.50 euro

Biglietto ingresso complessivo per gli spazi archeologici della città: Foro, Terme Pubbliche, Porto Fluviale e Teatro di Cesaraugusta: 7 euro www.zaragoza.es/museos

Dal Foro di Caesaraugusta alla Cattedrale de la Seo il passo è breve. E’ stata la prima Cattedrale cristiana di Saragozza e si innalza sullo stesso spazio che prima avevano occupato il tempio romano del Foro, la chiesa visigotica e la Moschea Maggiore musulmana. Molto bella sia nell’esterno dove si ammirano gli influssi arabi, che nell’interno dove colpisce la varietà di reliquiari e di altari finemente decorati.

Merita una visita l’interno museo degli arazzi.

Orario: Da martedì a venerdì, dalle ore 10.00 alle 14.00 e dalle 16.00 alle 18.00 Sabato, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00 Ingresso cumulativo La Seo + Arazzi tariffa individuale: 4 euro

www.cabildodezaragoza.org

Chiudendo la sera alle 21 ed avendo l’ingresso libero, il Museo Camon Aznar acquisisce interesse. All’interno custodisce diverse opere di Francisco de Goya.

Orario: Da martedì a sabato, dalle ore 10.00 alle 14.00 e dalle 17.00 alle 21.00; domenica e festivi, dalle ore 10.00 alle 14.00. Ingresso libero

Saragozza è capitale di Aragona e sede dell’omonimo e il Castillo de la Aljaferia ne è la sede. Dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 2001, è un palazzo fortificato costruito durante la seconda metà del IX secolo. In origine adibito a residenza della dinastia Banu Hud durante l’epoca di Al-Muqtadir, la residenza riflette lo splendore raggiunto dal taifa (regno) di Saragozza all’apice della sua grandezza. Il palazzo è attualmente sede della Cortes de Aragon, il parlamento regionale della comunità autonoma d’Aragona.

All’interno si rimane incantati e affascinati dai i suoi portici finemente decorati come ricami dal Patio di Santa Isabel, il Salón Dorado e l’Oratorio.

Da notare il Palazzo mudéjar di Pedro IV e la cappella di San Martín, entrambi appartenenti al periodo posteriore alla Riconquista.

La ristrutturazione più importante dal punto di vista artistico è quella realizzata dai Re Cattolici nel 1492.

Il palazzo, comprese le sue prigioni, fu dal 1485 sede del Tribunale dell’Inquisizione e dal 1706 in avanti fu usato come alloggio delle truppe.

Da non dimenticare la Torre del Trovador, dell’ IX secolo, in cui Verdi ambientò la sua famosa opera Il Trovatore.

Orario: Dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 16.00 alle 18.30. Visite 10.30, 11.30 e 12.30, pomeriggio 16.30, 17.30 Ingresso: Biglietto d’ingresso: 3.00 euro

www.cortesaragon.es

non solo tapas:

chiudo il diario con qualche spunto culinario. Un’ottima zona per le tapas è quella del Calle de los Estebanes, noto come “el tubo”, brulicante di taverne, piccoli ristoranti e bar aperti fino a tardi.

Tra questi segnalo: Taberna Dona Basca (Calle Estebanes 6), Majares (Calle Estebanes 7), La Migueria (Calle Estebanes 4), Papa Mar (Calle Estebanes 11), La Republicana (Calle Mendez Munez 38).

Saragozza vi aspetta, 2-3 giorni nell’ordinata e pulita città Aragonese valgono il prezzo (basso) del biglietto.

Buon viaggio

Valerioviaggia

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