Andalusia, caliente in ogni senso

Un incredibile viaggio tra la cultura cristiana e quella musulmana
Scritto da: Andrea&Floriana
andalusia, caliente in ogni senso
Partenza il: 18/08/2012
Ritorno il: 28/08/2012
Viaggiatori: 6
Spesa: 1000 €
Dopo averlo tanto rimandato, alla fine ci siamo decisi ad andare a visitare l’incantevole Andalusia. Di fatti, ci sembrava una buona occasione per unire un viaggio culturale ad un risparmio per le tasche, fortemente colpite dal viaggio negli States dell’anno prima, ma alla fine di tutto, ci siamo resi conto che l’aspetto culturale era stato pienamente ripagato, mentre quello economico ci aveva riservato qualche sorpresina.

Partiamo dal principio, o meglio, partiamo… Andrea, Floriana, Cristopher (10 anni ), Rachele (6 anni), più una coppia di amici Marco e Roberta, il 18 Agosto del 2012 con un volo Ryan Air da Ciampino (€ 200 a/r a persona) e dopo aver superato velocemente i controlli ( ormai viaggiamo solo con bagagli a mano ), siamo pronti per la nuova avventura. A Siviglia ritiriamo la macchina (Ford S Max, € 450 per 10 giorni) e ci dirigiamo verso il comodo e spazioso appartamento che abbiamo prenotato sul sito www.only- apartments.com ( € 360 per 3 notti ), in modo da poter far mangiare un piatto di pasta alla giovane Rachele, piuttosto restia ad assaggiare i piatti locali, proprio dietro alla Plaza de Toros ed a pochi minuti dalla cattedrale. Ci sistemiamo e poi a nanna. La mattina parte la visita e ci dirigiamo verso Alameda de Hercules, una delle piazze più antiche della città, facendo varie tappe nelle chiese piene di fascino e azulejos. Passiamo per l’immancabile Corte Ingles ed arriviamo in Plaza Mayor, sovrastata da una struttura che sembra un’enorme spugna che stride non poco con il contesto generale. Il pomeriggio lo dedichiamo al Parco di Maria Luisa e dopo un centinaio di metri appare ai nostri occhi la strabiliante Plaza de Espana con un palazzo in pietra rossa e marmo che lascia a bocca aperta. Ci prendiamo una dissetante granita per stemperare la temperatura sempre a cavallo dei 40 gradi e ci rilassiamo tra fontane e sculture. Di sera, passeggiata di rito e poi tra le braccia di Morfeo.

La mattina successiva si va alla cattedrale, che definire imponente non rende l’idea, ma che solo dalla torre della Giralda mostra la propria reale magnificenza. Ampia visita nelle zone limitrofe con stop & go di un’ora nel Palazzo di Alcazar. Nel tardo pomeriggio visita guidata nella Plaza de Toros ( la piu’ antica della Spagna, € 7,00 a persona )ed infine passeggiata verso la Torre dell’oro, ciò che resta delle mure difensive della città e l’archivio delle Indie. La sera abbiamo preso una piccola sola al parco giochi “Isla magica”, perché abbiamo pagato il biglietto intero ( € 23,50 adulti, € 16,50 bambini ) ma solo dopo ci siamo resi conto che la maggior parte dei giochi avrebbero chiuso di li’ a poco.

Partenza per Cordova ( circa 120 km ) ed arrivo dopo circa un’ora. L’albergo Alixares ( € 60 a notte per una doppia ) e’ confortevole e proprio davanti alla Moschea ed infatti proprio in quest’ultima ci dirigiamo e la fila che ci sorbiamo per i biglietti ( € 8,00 adulti, € 4,00 bambini ) viene poi giustificata dalla bellezza degli interni, con una mescolanza tra cristianesimo e islamismo che si integrano alla perfezione. Pranzo in un locale tipico a prezzi contenuti e poi si va verso il ponte romano ( dove rischiamo l’insolazione, poiche’ siamo a 46 gradi !!!! ) e l’adiacente fortezza di Guadalquivir. Nel tardo pomeriggio, stremati dal caldo, ci dirigiamo verso le mura dell’Alcazar ( € 4,50 adulti, € 2,25 bambini ) che all’interno ci offre il fresco di giardini e fontane di ogni tipo. Passeggiata serale e buonanotte. La mattina seguente ci siamo districati fra le strette e colorite vie del centro storico, arrivando alla Piccola Sinagoga, punta di diamante della Juderia, l’antico quartiere ebraico. Tornando indietro abbiamo trovato un piccolo fiume artificiale di epoca romana, proprio sotto le mura della città ed i miei figli si sono divertiti a camminarci dentro, fino a quando un paio di loschi figuri in divisa ci hanno chiesto di farli uscire, nonostante ci fossero almeno altri 20 bambini locali che facevano bagni e tuffi a pochi metri da noi. La sera siamo tornati all’Alcazar dove, con i medesimi biglietti del pomeriggio, prima abbiamo assistito ad una proiezione della storia della città e poi a giochi di acqua e luci dalle due fontane principali.

Mattina prestissimo partenza per Granada ( 202 km ) ed arrivo dopo circa tre ore nell’albergo, Eurostars Conquistador ( € 57 a notte per una doppia ) a 50 metri dal’ Alhambra. Dopo la rapida sistemazione, ci siamo diretti verso il centro città ed abbiamo incontrato la cattedrale, anche se purtroppo non ci è stato possibile entrare a causa di restauri in corso. Abbiamo deciso di salire una ripidissima salita che ha messo a dura prova la nostra forza di volontà e ci siamo ritrovati nei giardini del Generalife, la parte esterna del complesso dell’Alhambra. Pomeriggio di relax in piscina e cena nella terrazza dell’albergo. Ottima cena ad un prezzo ragionevole. La mattina il papà coraggioso, su consiglio di un dipendente dell’albergo, si è svegliato alle 7 per andare a fare la fila per il palazzo dell’Alhambra e già a quell’ora avevo almeno una cinquantina di persone già in attesa. Alle 8,30 ha aperto la biglietteria e dopo un’ora avevo i biglietti in mano ( € 14 adulti, gratis fino a 12 anni ). La piccola Rachele ha battezzato questo palazzo come la casa di Jasmine, la fidanzata del cartone Aladdin e devo dire che non si è sbagliata di molto. Stanze enormi con intarsi che non sembrano fatti da umani, tanto sono incredibilmente belli. La visita necessita di almeno 3 ore. Il pomeriggio abbiamo deciso per una visita alla Sierra Nevada. Da Granada ci vuole circa un’ora, ma è una gita che consiglio per chi ama montagne e paesaggi.

La mattina seguente ci siamo diretti verso Malaga e Marbella e devo dire che queste due località sono state le uniche deludenti, visto che avevamo deciso per un paio di giorni di mare, ma forse per colpa di qualche depuratore spento o per il vento, abbiamo trovato un acqua torbida che non è riuscita ad invogliare neanche Cristopher, il Thorpe nostrano, a fare il bagno.

Dopo 138 km siamo arrivati a Gibilterra e ci siamo sistemati in albergo. La voglia di vedere la Rocca ha prevalso su ogni altra cosa e ci siamo subito rimessi in macchina per dirigersi verso la dogana per entrare in territorio inglese. I controlli sono molto sommari e ci siamo passati in un attimo da cervezerias a pub molto british con le famose cabine telefoniche rosse ad ogni angolo. Stranamente si guida a destra come da noi. Giunti alla Base della Rocca, abbiamo fatto il biglietto per la cabinovia ( € 15,00 a/r ), però noi abbiamo optato per la sola andata, valutando di scendere a piedi. Appena su, ci accolgono le prime scimmie. Qui infatti vive l’unica comunità semi selvaggia di macachi, che ormai sono abituate ai turisti e quindi aspettano che si lanci loro del cibo e, se non si è attenti, hanno una certa tendenza a rubare tutto ciò che è a portata di mano. Sono comunque molto divertenti e, soprattutto per i bambini, sono un’attrattiva che non dimenticheranno facilmente. Una strada sconnessa porta sulla cima della Rocca e da li’ si gode un panorama mozzafiato e, se il cielo e’ limpido, si può vedere la costa del Marocco. La discesa neanche ve la racconto, perché ha fiaccato le nostre forze, quindi vi consiglio senza ombra di dubbio la cabinovia anche per tornare a valle… Il resto della giornata lo abbiamo dedicato a girare in macchina questa penisola e siamo giunti al Faro di Europa Point.Poi souvenir e fish & chips.

Tappa del giorno dopo, Tarifa ( 48 km ), una splendida cittadina sul mare sulla Costa de la Luz. Da vedere e’ la punta estrema dove ci si trova su di un lembo di terra che divide il mediterraneo dall’oceano atlantico. L’acqua e’ cristallina e ghiacciata, ma i locali sembrano non accorgersene e così anche noi ci facciamo coraggio e ci tuffiamo. Pranzo al ristorante italiano “La Burla”. Molto buono per qualità e prezzo. Dopo pranzo si riparte.

Arriviamo nel pomeriggio a Cadice ( 106 km ). Rapido giro della città con visita alla Cattedrala, al Palazzo Municipale ed ai Giardini Genoves.

In serata siamo a Jerez de la Frontera ( 40 km ). L’ albergo Guadalete ( € 60 per notte ) e’ stupendo. La giornata successiva e’ di relax tra piscina e ristorante interno. Nel pomeriggio si riparte per Siviglia ( 90 km ), dopo aver preso un paio di bottiglie del rinomato sherry locale.

Lasciamo la macchina nel parcheggio “Gold” ed una navetta ci porta in 3 minuti all’aeroporto. Si torna a casa.



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