Gran Canaria a gennaio

Partiti per una breve fuga dall'inverno
Scritto da: giulianaeffe
gran canaria a gennaio
Partenza il: 28/01/2013
Ritorno il: 04/02/2013
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
Una meta facile, abbastanza economica, e senza grandi aspettative, per fuggire via dall’inverno, anche solo per un po’. E, invece, Gran Canaria si è rivelata molto di più di quello che ci si aspettava! Clima ottimo, gente cordiale, buon cibo e, se si esclude l’ipercementificazione che ha devastato gran parte della costa meridionale, paesaggi suggestivi e belle spiagge! Siamo partiti da Bergamo la mattina del 28 gennaio; c’era la neve! Un volo tranquillo di 4 ore e siamo all’aeroporto di Las Palmas, al sole, e al piacevole tepore dei suoi circa 23 gradi! L’autobus ci porta a Playa dell’Ingles dove alloggeremo in Aparthotel per una settimana.

Questa è forse la località più turistica dell’isola; col senno di poi avremmo scelto una zona diversa come base, un po’ meno cementificata e anonima; ma il noleggio di un’auto ci ha tuttavia consentito di spostarci agevolmente ogni giorno per visitare buona parte dell’isola rientrando alla base la sera! La spiaggia di Playa dell’Ingles, vicina al nostro alloggio, seppur bella, si è rivelata inadeguata alla balneazione a causa del troppo vento; così, per le nostre due giornate dedicate interamente alla vita da spiaggia abbiamo preferito Playa Amadores a circa 15 minuti di distanza. Abbiamo trovato giornate soleggiate e calde; siamo persino riusciti a fare il bagno nelle gelide ma invitanti acque dell’oceano antistante Playa Amadores!

Una mattinata l’abbiamo trascorsa a Puerto Mogan, graziosissima località a sud ovest dell’isola. Qui abbiamo passeggiato tra i suoi viali pedonali che sono paragonati, in maniera un po’ azzardata, alle calli veneziane. A noi, che vicino a Venezia ci abitiamo, l’appellativo di “Venezia delle Canarie” che viene attribuito a questa località ha fatto un po’ sorridere… ma ciò tuttavia nulla ha tolto al fascino particolare e proprio di questa località che, anche se molto turistica, si presenta assai più gradevole e curata rispetto a Playa del Ingles! A Puero Mogan ci si può fermare alla Cofradia de Pescadores a gustare dell’ottimo pesce appena pescato!

Altro luogo da non perdere, se si arriva a Gran Canaria, è Maspalomas. Qui ci siamo incantati alla vista dello spettacolo offertoci dalle dune di sabbia che formano un piccolo deserto di circa 25 km quadrati. Siamo arrivati a Maspalomas a pomeriggio inoltrato; un deserto con in lontananza il mare! Che emozione camminare, correre, scivolare in questo mare di sabbia.

Anche la giornata dedicata alla visita di Las Palmas e precisamente al quartiere antico di Vegueta, non ci ha delusi! Abbiamo passeggiato tra le vie di questo quartiere storico della città; visitato il mercato coperto che con i suoi colori, odori, rumori, richiama atmosfere sudamericane, e visitato la Casa de Colon, che fu la residenza dei primi governatori dell’isola, e pare anche che Cristoforo Colombo vi avesse soggiornato nel 1492 mentre una delle sue navi veniva riparata! Per motivi di tempo abbiamo dovuto tralasciare la visita della capitale nel suo complesso; cosa che ci siamo però ripromessi di fare in un prossimo viaggio!

Da Las Palmas ci siamo poi diretti verso Agaete, caratteristica cittadina dalle case candide, e Puerto da Las Nieves, pittoresco villaggio di pescatori, sulla costa nord occidentale di Gran Canaria. Le case bianche e blu, la spiaggia di ciottoli neri, l’atmosfera tranquilla che si respira passeggiando lungo le sue strade, rendono questo borgo un luogo piacevolissimo per una sosta, e per gustare l’ottimo pesce fresco proposto dai numerosi ristorantini di mare che qui hanno sede. Noi ci siamo fermati al ristorante La Granja, dove ci hanno servito dell’ottimo pesce fresco alla griglia contornato dalle sempre presenti e squisite patas arrugadas!

Nella nostra breve ma intensa settimana a Gran Canaria non potevamo farci mancare una visita alla zona interna dell’isola! Così il mattino del penultimo giorno, abbiamo percorso la strada che da Playa del Ingles conduce al Roque Nublo, uno dei monumenti naturali più caratteristici dell’isola. Si tratta di una roccia vulcanica alta circa 80 metri e collocata a un’altitudine di circa 1813 metri sul livello del mare. Pare che nell’antichità costituisse un luogo di culto per gli antichi abitanti dell’isola. Molto bello il paesaggio che si incontra percorrendo la suddetta strada! Inizialmente brullo e nero, ad un certo punto si veste di vegetazione, conifere comprese! Uno spettacolo! Peccato non avere avuto più tempo per percorrere uno dei diversi sentieri segnati che si incontrano il loco!

La nostra settimana di vacanza è davvero volata! Sicuramente con qualche giorno in più a disposizione si sarebbe potuta approfondire la visita dell’isola e godere ulteriormente della spiaggia e del mare. E’ una meta che merita, per il clima, la gente, il cibo e non ultima la spesa, che può rivelarsi veramente abbastanza contenuta! Il cemento… effettivamente gran parte della costa meridionale è deturpata da colossi di cemento abbarbicati ai versanti della montagna; e questo è davvero un peccato. Chissà come doveva essere la costa prima dell’avvento del turismo di massa…

Basta però spostarsi verso l’interno dell’isola, oppure nei paesini del nord, ma anche semplicemente passeggiare nel “deserto” di Maspalomas, per respirare un’aria più autentica. E questo è ciò che, nella nostra breve settimana, abbiamo cercato di fare! Riuscendoci!



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