Giordania nella settimana di Capodanno 2010-2011

Breve vacanza invernale soprattutto per vedere Petra e il Wadi Ramm. Entrambi un vero e proprio capolavoro che valgono il viaggio. Gli altri siti sono comunque interessanti.
Scritto da: Lurens55
giordania nella settimana di capodanno 2010-2011
Partenza il: 28/12/2010
Ritorno il: 04/01/2011
Viaggiatori: 2

Vacanza in Giordania

Viaggi del Turchese

28/12/2010 – 04/01/2011

Partecipanti: Lorenzo (io) e Franca

(Cambio valuta 1 € ~= 0.92253 JOD)

28/12/10 – Martedì (Italia-Aqaba)

Coda per ritirare i biglietti, coda per il check-in e finalmente le carte di imbarco! Quelli davanti noi in coda al check-in (coppia circa sui 55-60 anni) avevano i passaporti sbagliati!!!!! E quindi li hanno rimandati indietro. È stata una scena da incubo. Li abbiamo visti avviarsi piuttosto sconsolati verso l’uscita.

Alle 9.30 siamo in attesa di salire sul volo Meridiana IG2850. Visto il numero di persone in attesa mi sono chiesto come avremmo fatto a starci tutti in un Airbus 320. Saliti a bordo è stato subito chiaro. L’aereo ha un allestimento da charter, cioè con sedili molto ravvicinati. Per stare comodi bisognerebbe essere quasi senza gambe.

Alle 13 italiane avvistata la costa Nord dell’Egitto.

Alle 14 italiane (15 giordane) circa il comandante annuncia l’imminente atterraggio e ci rende noto che la temperatura ad Aqaba è di 27° (ventisette!!!). Arrivati in perfetto orario, scesi dall’aereo ci godiamo immediatamente questo inaspettato scampolo di estate. Le operazioni doganali sono abbastanza rapide e alle 16.30 siamo all’Aqaba Gulf Hotel; 4 stelle, più che decoroso. Mentre andavamo all’hotel la guida ci ha detto che la temperatura così alta non è normale. Lo scorso anno a fine dicembre aveva nevicato. Sembra che siamo stati fortunati.

Giretto esplorativo sul lungomare con il sole ormai al tramonto. Sulla spiaggia invece dei volgari teli da mare ci sono dei grossi tappeti. Ci sono anche due dromedari parcheggiati stile cavalli dei film western. Subita la riunione organizzativa. E quindi giro al suq dove abbiamo individuato negozi di spezie da visitare l’ultimo giorno.

Cena soddisfacente. Alcuni piatti particolari e ben cucinati.

Dopo cena breve passeggiata. C’è mancato un pelo che un cretino con mega SUV mi investisse.

Il programma di domani prevede la sveglia alle 5.45 (sigh!) e partenza del pullman alle 7.

29/12/10 – Mercoledì (Aqaba – Mar Morto – Amman)

La sveglia ha suonato alle 5.45 come da programma. Colazione e alle 7 siamo sul pullman per andare al Mar Morto. Qualche problema logistico dovuto agli immancabili imbranati che sono sempre presenti in ogni viaggio.

Alle 8.40 sosta in un approssimativo motel stradale.

Durante il viaggio la guida ci indica come curiosità la caverna del profeta Lot. Vale la pena riportare il dialogo tra i due (marito e moglie) seduti dietro di noi.

Moglie: che profeta era Lot?

Marito: uno dei tanti!

Moglie: sì, ma che profezie ha fatto?

Marito: beh! quelle di Lot!

Soddisfatta la propria curiosità la signora non ha fatto altre domande (nel prosieguo del viaggio abbiamo appurato che la signora fa la maestra. Mah!)

Verso le 11.15 siamo allo stabilimento balneare. La temperatura dichiarata dal termometro sul pullman è di 30°. Il cielo è molto velato e la sensazione è che i 30° siano un po’ troppo ottimisti. Infatti i 30° sono la temperatura interna al pullman. A mollo c’è un bel po’ di gente e ci buttiamo pure noi nonostante l’acqua freschina.

È una sensazione molto strana. Nuotare è impossibile, perché si sta troppo a galla. Provato ad assaggiare l’acqua. Ha un sapore veramente schifido (salatissima e amarissima insieme).

Pranzo nel ristorante dello stabilimento balneare (buono, piatti tipici arabi).

La temperatura comincia un po’ a calare.

Si parte per Amman con sosta in un supermercato del souvenir.

Arrivati in città facciamo un breve giro col pullman nella zona dei ricconi dove hanno costruito ville enormi di gusto un po’ discutibile. Poi all’hotel Grand Palace della catena Golden Tulip. Camera grande, purtroppo lato strada, quindi rumorosa.

Cena soddisfacente.

30/12/10 – Giovedì (Amman – Castelli del Deserto – Amman)

Oggi ci siamo alzati tardi (8.15). Piove! Ma non fa troppo freddo.

La colazione è di qualità un po’ scarsa.

Prima tappa Qusayr ‘Amra. Un piccolo castello arabo nel bel mezzo del nulla. Costruito in pietra calcarea e abbastanza ben conservato.

Seconda tappa il Castello romano in basalto di Al Azraq. In parte diroccato. Utilizzato da Lawrence d’Arabia.

Sosta pranzo. Terza tappa il caravanserraglio di al-Khareneh. Molto ben conservato. Tornati in albergo.

Questa sera la cena non è compresa, ma in compenso ne organizzano una in un locale tipico con cena tipica, spettacolo tipico e compagnia “tipica”. Noi decidiamo di farci un giro autonomo per la città cercando un ristorante non per turisti. Il fato questa volta non è stato proprio favorevole. Abbiamo percorso il vialone che porta dal nostro albergo fino alla cittadella (4 km) e non abbiamo visto nemmeno un ristorante. Ci sono decine e decine di negozi di abbigliamento e scarpe, farmacie, pasticcerie, e di tutto quello che si può pensare, ma nessun ristorante. Abbiamo trovato una specie di kebabbaro e quindi siamo entrati. Questo non spiaccicava una parola di inglese e il menù era scritto solo in arabo. Per superare il problema linguistico ha fatto una telefonata e dopo un minuto è arrivato un ragazzo a fare da interprete.

Due kebab (non buoni come quelli di Istanbul) con verdure e una bottiglietta di acqua sono costati, seduti al tavolo, in totale 5 €. Cioè circa come due coperti in pizzeria.

Tornando all’albergo siamo passati davanti ad un negozio di spezie dove abbiamo comperato i sacchetti di fango del mar morto per 3.50 JOD (anzichè 8 o anche 10 nel conveniente negozio indicato dalla guida).

Alle 22 siamo in camera. Domani sveglia alle 6!

31/12/10 – Venerdì (Amman – Iraq el Amir – Jerash – Ajlun – Amman)

Strano ma vero alle 7.05 ci sono tutti e si parte. È nuvoloso e c’è pure la nebbia (il 2010 non si chiude proprio bene). Per andare ad Iraq el Amir il pullman percorre alcune stradine di Amman dove passa a malapena.

Il Castello di Iraq el Amir è stato costruito con blocchi di pietra di dimensioni impressionanti (15-20 mc e quindi oltre 100 tonnellate di peso). Sempre incomprensibile come riuscissero a sollevare e posizionare blocchi così grandi e pesanti senza paranchi.

Il viaggio prosegue verso Jerash, un sito di origine romana conservato benissimo. C’è una piazza ovale con un bellissimo colonnato che la circonda.

C’è un teatro tenuto benissimo che aveva ancora intatta la scena (è il primo teatro antico che vediamo così ben conservato) e diverse chiese e templi.

Un teatro più piccolo era utilizzato come Senato. Evidentemente i senatori non erano degli ottuagenari come i nostri, che non ce la farebbero di certo a salire i gradoni da 35 cm (belli ripidi oltre tutto).

Proseguiamo per Ajlun, dove c’è il palazzo di Saladino. Il punto forte di questo sito è la vista dall’alto della valle del Giordano. Purtroppo la giornata tipo “2 novembre in Norvegia” (nubi 1 metro sopra la testa, nebbiolina, umidità del 200%) non ha permesso di vedere nulla.

Andiamo a pranzo che sono le 3 in un ristorante di qualità piuttosto discutibile.

Noiosa sosta in un bazar spenna turisti dove una ciotolina uguale a quella comperata a Istanbul per meno di 2€ qui costa 10 JOD (~11€).

Visto che abbiamo finito pranzo alle 4 e che oggi è San Silvestro, si concorda con l’hotel che a cena andiamo alle 21.30.

Programma di domani: sveglia alle 6.45 e partenza puntuali alle 8. Vedremo.

01/01/11 – Sabato (Amman – Madaba – Monte Nebo – Kerak – Aqaba)

Alle 8.10 siamo tutti sul pullman, ma mancano 2 chiavi così c’è la caccia al tesoro. Finalmente si restituiscono tutte le chiavi e si parte.

A Madaba andiamo a vedere la chiesa di S. Giorgio sul cui pavimento c’è un mosaico molto antico che rappresenta la carta geografica della Palestina. Madaba è una città molto graziosa e varrebbe la pena passarci un paio d’ore a girare, ma la guida vuole stringere i tempi per fare una sosta in una fabbrica di mosaici (ovviamente per vendere souvenir). Capeggio un piccolo gruppo di rivoltosi e strappiamo una mezz’ora scarsa che noi utilizziamo per andare a visitare il museo archeologico dove c’erano dei mosaici antichi molto belli. Per visitare il sito si pagano 2 JOD a testa. La cosa curiosa è che per avere i biglietti si deve compilare un registro con cognome, nazionalità, data, firma, numero di persone,…

Si parte per il Monte Nebo dove si ritiene che Mosè abbia annunciato la Terra Promessa e dove sia stato sepolto alla sua morte. Visitato il sito si riparte.

Alcune persone del gruppo, sponsorizzate dalla furbastra guida, vogliono vedere la fabbricazione dei mosaici. Discussione con la guida, che a questo punto cerca di mediare un po’ e la sosta si riduce al minimo. Però per recuperare tempo invece di fare la strada bella panoramica si fa l’autostrada. Altra discussione con la guida che poi viene per cercare di rabbonirmi. Spero abbia capito che i bazar si visitano se c’è tempo e non devono essere la priorità della gita. Probabilmente qualcuno dei gitanti mi detesta, ma ce ne sono diversi che mi ringraziano.

Raggiungiamo Kerak dove visitiamo la fortezza dei crociati. L’architettura non è di pregio. Interessanti le volte in pietra che sono ancora su dopo oltre mille anni.

Rispetto a Jerash è molto meno interessante, però nel circondario hanno realizzato un indotto di alberghi, ristoranti, venditori di cianfrusaglie, ecc. molto ampio.

Mangiamo pranzo in uno dei ristoranti vicini (King House o qualcosa del genere). Anche qui menù buffet con le solite cose (humus di ceci, agnello, riso, insalata, pomodori, …).

Sui tavoli del buffet ci sono le caraffe del te e del caffè. Uno pensa che siano a disposizione e le piglia dopodiché passa un cameriere a dire che il tè costa 2 JOD (un po’ farabutti) a tazza.

Dopo pranzo si parte con meta Aqaba e ovviamente per strada si perdono 40′ per fare sosta in uno dei numerosi (e identici uno all’altro) bazar con cui o i Tour Operator o le guide (o entrambi) sono in combutta.

Alle 19.30 siamo in hotel. Alle 22 a dormire perché domani mattina si parte di nuovo presto.

02/01/11 – Domenica (Aqaba – Petra – Aqaba)

Sveglia alle 6.

Siamo arrivati a Petra alle 10 e passeremo tutta la giornata qui.

Petra è un posto bellissimo.

Le parole non bastano a descrivere la bellezza del posto. È paragonabile alle Piramidi o alla Grande Muraglia.

Si percorre il Siq, una gola profonda e stretta con pareti di roccia. Al fondo si apre una piazza in cui appare il Khazneh, una tomba con un portale imponente (alto circa 40 metri) scavato direttamente nella roccia. Bellissimo. Dopo si incontrano le tombe dei re e dei templi e, dopo una bella scarpinata in salita, il monatero. Enorme. Scavato nella roccia e perfettamente conservato.

Nota del giorno: nel gruppo di gitanti c’è una tizia (nemmeno giovane) che gira sempre e solo con i tacchi a spillo o comunque belli alti. anche oggi che dovevamo camminare per circa 7 Km su sentieri sconnessi, lastricati, acciottolati, ecc.

03/01/11 – Lunedì (Aqaba – Wadi Ramm – Aqaba)

Sveglia alle 7.30 e partenza alle 9, per la prima volta puntuali, con meta Wadi Ramm (o Wadi Rum); il deserto di sabbia rossa vicino ad Aqaba.

La tizia dei tacchi a spillo anche oggi non ha rinunciato all’eleganza ed è sul pullman con un bel paio di stivaletti con tacco da 7 cm. (più tardi però l’abbiamo vista scalza con gli stivaletti in mano).

Il nostro tour non comprende il giro all’interno del deserto. Lo propongono a 33 euro a testa e prevede un giretto di due ore con sosta al baruccio beduino con annesso bazar di cianfrusaglie.

Franca aveva visto in un forum su Internet che c’è la possibilità di prendere il tour con le jeep in proprio, così con un gruppetto di dissidenti (Daniela 1&2, Valentina, Sonia, Giovanna e Giovanni) ci siamo organizzati un tour di 3 ore, molto più bello per 36 euro a coppia (cioè circa a metà prezzo, alla faccia di quei furbastri del Turchese).

Partiamo con le nostre lussuose jeep e raggiungiamo una alta duna di sabbia addossata ad una parete rocciosa. Siamo saliti fino in cima col risultato (io) di avere le scarpe piene di sabbia.

È un deserto molto diverso dal sahara (Grande Erg Orientale). Ci sono poche dune, ma in compenso delle formazioni rocciose incredibili.

Durante il tour il nostro autista si fa una serie di numeri “de paura”. Ad un certo punto ce la siamo fatta un po’ sotto quando ha fatto una bella discesa ripida sbandando sulla sabbia.

Verso la fine del giro abbiamo incontrato degli scalatori italiani (il Wadi Rum è il paradiso degli alpinisti) che ci hanno raccontato che il giorno prima hanno incontrato una vecchietta inglese che era stata dimenticata dal suo gruppo.

Il giro è stato bellissimo e siamo anche arrivati in tempo per fare alla veloce un pranzo “beduino” nel Captain Camp (una specie di campeggio per trekker o per impiegati del catasto desiderosi di sentirsi Indiana Jones). Rispetto agli altri pasti tutti uguali, oggi c’era il cous-cous e gli spiedini con un pane arabo farcito.

Rientrati all’hotel alle 15.30. Rapida riunione per il rientro di domani e giro in città per comperare spezie, sali del Mar Morto, saponette del Mar Morto, ecc.

Divertente cena con Daniela, Sonia, ecc. che hanno raccontato la loro esperienza (fantozziana) al bagno turco.

Dopo cena passeggiata al suq con i compagni di gita di stamane e poi a dormire.

La vacanza volge al termine.

04/01/11 – Martedì (Aqaba – Italia)

Sveglia naturale verso le 8. Colazione con calma.

Poi una lunga passeggiata sul lungomare (bruttino).

Ultime compere di spezie e caffè speziato per finire i JOD.

E per rilassarci siamo stati un’oretta al sole approfittando della bella giornata di sole molto calda (verso mezzogiorno c’erano quasi 30°). Sembra maggio in Liguria in una bella giornata di sole.

Alle 14.45 caricati i bagagli sul pullman andiamo all’aeroporto.

Operazioni di controllo sicurezza e passaporto molto rapidi. Imbarco incasinato a causa della tizia che, dopo aver girato a piedi con minimi problemi, si è fatta imbarcare con la sedia a rotelle.

La partenza avviene in perfetto orario alle 17.25.

Dopo poco ci propinano la cena che è assolutamente identica a quella dell’andata.

Nel complesso è stata una bella vacanza. Peccato che la guida fosse un lavativo, ma alla fine ci ha rimesso lui che non si è preso la mancia.

CAPITOLOVARIE”

ovvero il capitolo dove annotare impressioni, curiosità, ecc. sul viaggio.

Praticamente i giordani vivono quasi tutti ad Amman e dintorni. Ad Amman c’è un traffico bestiale. Non circolano moto e scooter perché vietati (agli stranieri che vengono in moto è però permessa la circolazione).

I semafori pedonali per attraversare i corsi di Amman sono una rarità. Per cui attraversare la strada è piuttosto problematico nonché pericoloso.

In Giordania, nonostante sia un paese arabo, i negozianti non ti rompono l’anima per venderti la loro merce e i prezzi sembrano fissi.

Le strade in salita. Ripidissime!

Pasti monotoni. Non male ma con minime variazioni tra uno e l’altro.

Benzina circa ~0.85€/litro, gasolio ~0.60€/litro – stipendio da ceto medio, stando a quanto ci ha detto la guida, ~800€/mese Paragonabile al ns. costo della vita.

Tour organizzati: per chi ama viaggiare in proprio sono una prova di pazienza da monaco buddista. L’unico vantaggio è che non ci si deve sbattere per trovare l’albergo, il ristorante, la strada, ecc. ma hanno diversi svantaggi tra cui quello che si mangia come dei tacchini.

Spese

~ 2450 € Pacchetto Viaggio

65 € hotel a BG

~ 70 € parking + Autostrada TO-BG-TO

~ 30 € gasolio

100 € custodia Oliver

spese extra in Giordania

120 € cambiati

40 € mancia obbligatoria

46 € tasse di uscita dalla Giordania

TOTALE: ~ 2920 €



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