Giordania indimenticabile

Abbiamo scelto un last minute con Viaggi del Turchese. Eravamo indecisi tra una mezza pensione con escursioni libere,o un all-inclusive .Abbiamo optato per la seconda scelta che a conti fatti si è rivelata economicamente la più vantaggiosa ; abbiamo scelto un tour in tre stelle e anche qui la scelta si è rivelata giusta perché i 3 stelle in...
Scritto da: Grazia Pereno
giordania indimenticabile
Partenza il: 25/09/2007
Ritorno il: 03/10/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Abbiamo scelto un last minute con Viaggi del Turchese. Eravamo indecisi tra una mezza pensione con escursioni libere,o un all-inclusive .Abbiamo optato per la seconda scelta che a conti fatti si è rivelata economicamente la più vantaggiosa ; abbiamo scelto un tour in tre stelle e anche qui la scelta si è rivelata giusta perché i 3 stelle in Giordania sono semplici, ma puliti ..

MAR.25 Siamo partiti da Bergamo con volo Eurofly (trattamento senza infamia e senza lode)alle ore13,30 e siamo arrivati in perfetto orario.Ad Aqaba con un volo di 4 ore .Fuori ci attendeva un comodissimo pulman gran turismo con la nostra guida e siamo partiti subito per Petra Wadi Mousa, 2 orette di viaggio .

L’hotel Edom,dove resteremo 3 notti ,è un po’trasandato,senza pretese, le camere sono piccole e carine, il ristorante offre cibo buono ma poco vario , ma è in una posizione invidiabile: a 100m dal sito di Petra .

MER 26.Alle 7 la guida ci accompagna alla città perduta: abbiamo sentito tanto parlare di Petra che abbiamo paura di esserne delusi ,ma non è così: dall’entrata nei cancelli in poi è una continua scoperta : la valle che precede il sito è selvaggia, il siq è bellissimo e al-Khaznah imponente. Di lì in poi ancora meglio:le tombe assire dalle geometrie elegantissime, le tombe reali dalle incredibili striature della roccia , la maestria dei nabatei che, non avendo il legno per fare le impalcature, hanno scolpito queste meraviglie cominciando sempre dall’alto,sezionando poco a poco le montagne, la loro capacità di immagazzinare e convogliare l’acqua piovana in ogni parte della città, il teatro dall’acustica perfetta e così via.

Abbiamo pranzato in un ottimo ristorantino vicino al museo, poi la guida ci ha lasciato il pomeriggio libero: siamo saliti per circa un’ora lungoun sentiero molto scenografico e abbiamo raggiunto Ad-Dayr,il monastero:escursione un po’ faticosa ma assolutamente imperdibile . Da lì,in 10 minuti si raggiunge un belvedere da cui si spazia sul wadi al-Araba fino ad Israele: una favola! Siamo stati a Petra fino al tramonto , quando le rocce assumono colorazioni arancio , lilla e rosa ed è uno spettacolo!.La sera piccola passeggiata per Wadi Mousa (che significa valle di Mosè) e poi a nanna.

GIO.27 Di buon mattino partiamo in pulman per il deserto colorato del Wadi Rum: il percorso è di circa 2 ore in un panorama aspro , pieno di saliscendi , spettacolare . Vediamo tantissimi accampamenti di beduini , un popolo che costituisce il 40% dei giordani , nomadi che hanno paura di vivere sotto un tetto di cemento e preferiscono una tenda , con vicino magari un pick up e la parabola satellitare. Alle porte del wadi Rum, lasciamo il pulmann per qualche ora di jeep , in un deserto che presenta montagne alte fino a 1800m., torrioni di roccia che spuntano da sabbie arancione, gialle , ocra , rosa e lilla, alternate a laghi di sale bianchissimo , il tutto in un silenzio irreale rotto solo dal rumore delle nostre jeep.

Dopo un tè alla menta in una tenda beduina , raggiungiamo un bellissimo campo tendato , incassato in una gola, orlato da palme e sabbia finissima e pranziamo con ottimo agnello e pollo allo spiedo :in Giordania si mangia molto meglio che in altri paesi arabi.Tornando a Wadi Mousa , sostiamo alla roccia che Mosè percosse , facendo scaturire l’acqua per dissetare la sua gente: i giordani credono sia acqua benedetta che guarisce le malattie.

Al pomeriggio andiamo a Beida , un sito preistorico che vale non tanto per i ritrovamenti , quanto per la spettacolare natura circostante; stupenda invece è Piccola Petra , lì vicino :si raggiunge passando per un piccolo siq, scavato dai nabatei seguendo la corrente fredda che spira da est verso ovest, assicurando quindi una temperatura fresca in ogni mese a tutto il villaggio: le tombe sono simili a quelle di Petra , ma qui vediamo anche le abitazioni scavate nell’arenaria che hanno resistito ai terremoti che invece hanno distrutto le case di Petra; all’uscita , in una tenda beduina una donna ci cucina sul momento un pane arabo sottilissimo e squisito.

Sappiamo che questa è la nostra ultima sera a Petra e vogliamo vederla ancora una volta : 2 volte alla settimana c’è la possibilità di visitarla di notte ( 12 euro circa): si percorre in silenzio il siq illuminato di candele messe per terra e sulle rocce , fino al tesoro , dove migliaia di flambeaux creano una atmosfera magica, strumenti tipici suonano mentre seduti sulle stuoie si sorseggia un tè guardando un cielo pieno di stelle : se volete avere per sempre Petra nel cuore , non dovete mancare questa occasione.

VEN 28 Partiamo per Amman ( circa 280 km)dove alloggeremo per 3 notti.

La strada è varia: si lasciamo le montagne del sud per la zona desertica della strada dei re , che copia l’antica via dell’incenso che collegava la Siria all’Egitto . Raggiungiamo Kerak , e visitiamo la fortezza crociata : è inespugnabile, costruita a forma di nave orientata verso Gerusalemme e di quassù si gode una vista incomparabile.

Riprendendo la strada dei re, ad un certo punto la strada si apre nello uadi al-Mawjib, un canyon profondissimo che ti lascia senza fiato , al fondo del quale c’è una diga che forma un lago vastissimo : in mezzo al deserto è una cosa incredibile.L’acqua di questa diga , attraverso delle canalizzazioni , va a servire tutti gli hotels del mar Morto.

Ci fermiamo a mangiare in un bel locale a Madaba:qui nella chiesa di San Giorgio è conservato un grande mosaico che raffigura la Palestina , ma molto belli sono anche i coloratissimi affreschi delle pareti .Saliamo poi sul monte Nebo , dal quale Mosè morendo ha veduto la terra promessa: il santuario è semplice, tutto ricorda Giovanni Paolo II , amatissimo dai giordani , anche musulmani..

Da lassù vedi veramente la terra promessa “dove scorre latte e miele” come dice la Bibbia: fattorie tra campi verdi , bananeti , orti,palme, pozzi e grandi riserve di acqua , la valle del Giordano, il mar Morto e laggiù in fondoGerusalemme:una meraviglia! Raggiungiamo Amman al tramonto: è tutta bianca , con case al massimo di 3/4 piani, costruita su 22 colli e quindi il panorama non è piatto , ma affascinante. Alloggiamo al Firas Palace , centralissimo pulito e con ottima cucina à la carte. Dopo cena immersione nella down town , il cuore di Amman: c’è molta gente , pochi turisti ,molte famiglie che comprano e passeggiano;alle 2 di notte giriamo con assoluta tranquillità dappertutto , molto meglio che nelle nostre città.

SAB 29.Bellissima mattinata in giro per Amman: i musei sono piccoli e non meritano : molto meglio raggiungere il bellissimo teatro greco-romano e di lì inerpicarsi per scalette fino alla cittadella : il tempio di Ercole, il palazzo degli omayyadi e soprattutto lo spettacolo di Amman a 360° valgono la fatica.

Verso le 11,30 torniamo in albergo perché partiamo per i castelli del deserto: percorriamo 100 km in direzione Iraq : il panorama di fa arido , ma dopo una mezz’ora di viaggio , la Giordania ci regala un altro spettacolo : il deserto nero ; millenni fa qui ci fu una eruzione tale che un vulcano si disintegrò , il vento portò cenere e lapilli dappertutto e ancora oggi la terra è nerissima : qui sorge il fortino di al-Azraq, dove soggiornò il mitico Lawrence d’Arabia: costruito in pietra nera è curioso perché non avendo legno a disposizione , gli antichi costruivano anche i soffitti e i portoni in pietra. Tornando verso Amman sostiamo al castello di Qusayr Amra che il califfo Walid si era fatto costruire come nido d’amore fuori da occhi indiscreti ; è patrimonio UNESCO essendo l’unico al mondo ad avere affreschi di soggetti umani a sfondo erotico,proibiti dal credo islamico;c’è ancora il pozzo con le norie per tirar su acqua per le terme e per i giardini ed è molto grazioso come architettura esterna , con le sue cupole tonde .Ma il più imponente tra i castelli del deserto è il bellissimo caravanserraglio di Qasr al- Harahana: costruito in mezzo al nulla , sulla via delle spezie verso la Persia , è un parallelepipedo che presenta 3 piani di camere che si affacciano sul cortile interno , un tempo fiorito di palme,gelsomini e ornato da fontane,con le scuderie per i cavalli, i recinti per i dromedari e un ingegnoso sistema idraulico che porta l’acqua dei pozzi fino al 1° piano : praticamente un albergo a 5 stelle di 1700 anni fa :visto e fotografato al tramonto è veramente stupendo.

Tornati ad Amman,per la sera abbiamo scelto una cena facoltativa con spettacolo beduino in un famoso locale tipico, ma a parte il cibo squisito , non vale davvero la pena di spendere 25 euro a testa per una cosa così.

DOM.30 Oggi visiteremo la parte nord della Giordania ,andremo fino ai confini con la Siria: verso nord il paesaggio cambia ancora una volta: dal deserto passiamo a vallate verdi , torrenti impetuosi, montagne coperte di foreste di pini di Aleppo, orti a terrazze e soprattutto vigneti:la vite qui è lasciata crescere a contatto col terreno per assorbire tutta l’umidità possibile , e l’uva la si raccoglie per terra.

Saliamo con ripidi tornanti fino alla fortezza di Qalat Ajlun, tutelata dall’Unesco: è stata prima palazzo dei califfi , poi sede dei mamelucchi: è una splendida costruzione a più piani dalla quale si spazia, sulle alture del Golan fino alla Samaria e sulle montagne del Libano in un paesaggio maestoso.

A 20 km abbiamo un’altra meta importante: Jerash ,una della città romane meglio conservate al mondo , patrimonio dell’umanità. A prima vista delude un po’, così incastrata sotto il paese moderno ,ma quando si comincia a percorre il cardo e i due decumani , tutto cambia e sembra di tornare indietro nel tempo : la piazza ovale, il tempio di Artemide con la sua scalinata imponente, il ninfeo , l’arco di Adriano sono imperdibili.

Pranziamo in un ristorante affacciato su una gola selvaggia e nel pomeriggio torniamo alle porte di Amman per visitare un sito piccolo ma graziosissimo: qui la Giordania ci offre ancora un panorama diverso : burroni e strapiombi intervallati da vallette coltivate a frutteto e la gente che, senza chiedere nulla in cambio , ci offre dei fichi staccati sul momento dalle piante:in mezzo ai frutteti , ilpiccolo castello di Wadi es Sir,costruito con pietroni enormi , con altorilievi raffiguranti leoni ,in un tramonto suggestivo.

Torniamo ad Amman, e dopo cena passeggiata notturna fino alla cittadella: Ci siamo innamorati di questa città che di notte è ancora più magica! LUN 01/10 Lasciamo la capitale per una giornata sul mar Morto : arriviamo ad un hotel molto bello, con piscina , zona per i fanghi ,spiaggia esclusiva e anche qui un’altra meraviglia giordana : galleggiare sulle acque è da provare una volta nella vita: la salinità è 25 volte superiore al normale e dà un galleggiamento stupefacente , inoltre la temperatura dell’acqua è sui 30° gradi , una pacchia!Ci dicono di non stare troppo a mollo , ma è troppo bello! Usciamo , ci desalinizziamo in piscina , pranziamo nel ristorante sulla spiaggia e torniamo in acqua. Verso le 16 è ora di partire ; la strada verso sud costeggia tutto il mar Morto e ancora una volta i paesaggi sono bellissimi : la gola del uadi al-Mawjib è fantastica.Ci fermiamo dove si dice sorgessero Sodoma e Gomorra:una curiosa roccia raffigura la moglie di Lot trasformata in statua di sale : qui le scogliere sono alte e ricoperte da formazioni saline bianchissime che sembrano corallo.

Più a sud passiamo tra verdissime piantagioni di banane dove assistiamo al tramonto sul mar Morto. Ed ecco l’ultima tappa del nostro viaggio:Aqaba.Soggiorniamo all’hotel Crystal , che sorge al centro del souk e a 2 minuti dal mare , belle camere e ottimo ristorante.

Giro serale per la città con negozietti tipici e localini caratteristici: anche qui si gira con tranquillità ad ogni ora.

MAR02 Passeggiata mattutina sulle rive del mar Rosso : Aqaba è la città più a ridosso d’ Israele ,c’e solo un torrente in secca che la divide da Eilat e molti israeliani vengono qui a fare acquisti o nei week-end : dicono che un israeliano è più sicuro ad Aqaba che a Eilat! Qui è curioso vedere come sotto le palme del lungomare , i giordani , approfittando dell’ombra,coltivano rapanelli , rucola,pomodori e melanzane! Purtroppo è ora di tornarein Italia: alle 14 parte il nostro volo ed è ora di lasciare questa terra staordinaria che non scorderemo più.

NOTIZIE UTILI -E’ bello vedere come in Giordania convivono in pace musulmani , ebrei e cristiani e ci ha colpito anche la notevole pulizia delle città e dei paesi -Nei negozietti e sulle bancarelle i prezzi sono onesti e , al contrario di molti paesi arabi, si contratta poco. La gente è molto dignitosa , non è invadente,non c’è assillo ai turisti, si gira dappertutto con assoluta libertà e calma e tutti sono gentilissimi.

-Non abbiamo avuto nessun problema di sicurezza : c’è molto controllo di polizia ;ai confini con Israele e sul mar Morto ci sono posti di blocco con mitragliatrici , ma non siamo mai stati fermati .

-Non è un viaggio faticoso perché le tratte generalmente non superano mai i 100/150 km.

-Il periodo di settembre /ottobre è ideale:c’è poca gente,la temperatura media è sui 25/30°sopportabilissimi (solo a Jerash e nel wadi Rum abbiamo sfiorato i 40°) e la sera ci vuole sempre un golfino.Anche la guida ci ha detto che questo è il periodo migliore per visitare la Giordania perché tra un mese comincerà a soffiare vento freddo, d’inverno a volte nevica e anche la primavera è rischiosa:ci ha detto di gente venuta ad aprile che ha patito molto freddo .

-Gli hotels a 3 stelle sono più che decorosi : (abbiamo avuto notizie di 4/5 stelle con brutte sorprese) , inoltre essendo i più vecchi sono centralissimi, mentre i nuovi sono sempre alle periferie delle città ( es.Il famoso Movenpick Nabatean Castle è a 10 km da Petra e il Golden Tulip di Amman è a 6 km dal centro storico!) e bisogna prendere il taxi ogni volta che ci si vuole spostare.

– Se soggiornate al Firas Palace di Amman , fatevi dare camere laterali , perché quelle sopra l’entrata sono le più disturbate.

-Il dinaro vale 1 euro , ma il cambio è molto “giordano”!!! -I tassametri dei taxi vanno a piastre , non a dinari: una corsa costa in media 1 dinaro.

-Il visto di uscita costa 20 dinari ( oppure 23 euro)ed è obbligatorio -Come in Egitto vengono sempre richieste le mance all’inizio del viaggio ( circa 15 euro a testa) anche se l’idea della “mancia obbligatoria” ci ha sempre urtato parecchio.

-Una bottiglia a pasto costa mediamente 1 dinaro in hotel e 50 cent. Fuori.

-Attenti agli alcolici perché sono molto cari : una birra sfiora i 3 euro , cifra esorbitante per il paese.

-A Petra si cammina tutto il giorno su pietre e sabbia: occhio alle scarpe adatte.

-Per quanto riguarda il volo,anche se il bagaglio dovrebbe essere di 15kg a testa , Eurofly permette fino a 20 Kg a persona . Andate in Giordania che è una terra indimenticabile!!!!!



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