Foglie rosse in Giappone

Momijigari, quando le foglie degli aceri regalano colori strepitosi al paesaggio
Scritto da: antonella.p
foglie rosse in giappone
Partenza il: 03/11/2017
Ritorno il: 15/11/2017
Viaggiatori: 6
Spesa: 2000 €
Le stagioni migliori per visitare il Giappone sono la primavera (per ammirare le fioriture dei ciliegi – Hanami) oppure l’autunno, periodo nel quale le foglie degli aceri regalano colori strepitosi al paesaggio (Momijigari è la parola che significa ammirare i colori dell’autunno); noi scegliamo questa seconda stagione nella speranza, che si rivelerà però vana, che ci sia nei luoghi turistici un po’ meno folla rispetto alla primavera.

Purtroppo non abbiamo molti giorni a nostra disposizione e quindi siamo costretti a fare un concentrato del nostro itinerario, tornando con la speranza di rivivere in futuro una nuova esperienza in questo paese pulito e ben organizzato visitando altri luoghi magari un po’ più remoti rispetto al tour classico.

1° GIORNO: VOLO ITALIA – TOKYO

Abbiamo prenotato con qualche mese di anticipo un volo diretto Alitalia con una buona tariffa. La tratta è lunga, 12 ore e non avevamo nessuna voglia di aggiungere tempo e stress con uno scalo. Arriviamo al Tokyo Narita International, aeroporto piuttosto distante dal centro di Tokyo ma ad esso ben collegato con diverse soluzioni di mezzi pubblici.

Noi scegliamo il Narita Express, un treno pulitissimo e frequente (come tutti o quasi i treni giapponesi) che ci collega con la Stazione di Shinjuku dove abbiamo il nostro albergo. Ci fermeremo lì 5 notti e visiteremo una parte della città, facendo inoltre 2 gite fuori porta.

Arriviamo in albergo intorno alle 15 (del giorno successivo alla partenza a causa del fuso orario di 9h), giusto in tempo per concederci un pisolino di un paio di ore per poi farci il primo giro a piedi per il quartiere di Shinjuku, compreso il Tokyo Metropolitan Government Building, dove gratuitamente si può salire alla terrazza panoramica; la vista e le luci della città ci inebriano e ci caricano. Cenetta e poi a nanna!

2° GIORNO: TOKYO

Il fuso orario – 9 ore – si fa sentire, alle 4 siamo svegli e iniziare presto la giornata non ci pesa. Visiteremo i quartieri di Shinjuku e di Shibuya, e a fine giornata totalizzeremo 16km di camminata… non male per essere il primo giorno!

Raggiungiamo come prima meta il santuario di Meiji-jingù, una vera oasi di pace in una città che non può non lasciare a bocca aperta per la quantità di gente che si incontra in ogni luogo, dalla metro ai negozi alle strade, ovunque un formicaio ben organizzato e silenzioso che si muove in maniera sorprendentemente ordinata. Siamo fortunati, a novembre si celebra una ricorrenza chiamata “3-5-7”; i bambini di queste età e le loro famiglie sono nel parco vestiti a festa con gli abiti tradizionali e felicissimi di essere osservati e fotografati ci regalano serenità e sorrisi.

Proseguiamo la nostra giornata addentrandoci nelle vie del caos e dello shopping: Takeshita Dori (imperdibile il negozio di zucchero filato, coloratissimo e grande come un ombrello), Harajuku Street, Omotesando, Cat Street e lo spettacolare e famosissimo incrocio di Shibuya, il più trafficato del mondo! Quello che vediamo è incredibile, la gente che incontriamo è incredibile… si potrebbe e si dovrebbe passare ore seduti semplicemente ad un bar o su una panchina e osservare la gente che passa, tutti curatissimi nei loro outfit particolari, con le scarpe 2/3 numeri più grandi, i cosplayer e tutte le follie del Giappone che avete visto nelle immagini tv o nei cartoni animati della vostra infanzia sono qui…ecco il mio pensiero del giorno sarà ‘io da grande voglio vivere a Tokyo!’

Terminiamo la lunghissima giornata partecipando a un Festival religioso (una specie di sagra di paese in pieno centro di Tokyo con bancarelle di ogni genere), è il Torino-ichi Festival. Nulla a che fare, ovviamente, con la città piemontese.

3° GIORNO: TOKYO

In diversi luoghi del Giappone è possibile usufruire di un servizio di Guide Volontarie con i quali si viene messi in contatto con l’ente del turismo. Si condividono insieme le scelte sull’itinerario e sulle cose che si preferisce visitare durante 1 o più giorni insieme; le guide lavorano per passione e non devono essere pagate, né tantomeno ricevere mance, che sono anzi una prassi considerata altamente offensiva in Giappone. Mai dare mance. Piuttosto, portate un presente dall’Italia, sempre gradito. Ovviamente, la Guida non ci deve rimettere e quindi è necessario pagare anche per lui/lei i mezzi utilizzati, il pranzo o la cena e gli ingressi nelle eventuali attrazioni/musei.

Per noi sarà una giornata indimenticabile insieme ad un signore preparatissimo e attentissimo alle nostre esigenze, non sbaglierà un colpo e farà breccia nei nostri cuori!

In sintesi, e per chi volesse prendere spunto, la nostra giornata sarà così articolata: visita al mercato del pesce di Tsukji (il colpo allo stomaco…), salita alla terrazza panoramica sui grattacieli di Shindome e orologio dello studio Ghibli (alle 12 l’orologio suona e le statuine ballano), passeggiamo nei meravigliosi giardini di Hamarikyu dove prendiamo un tè nell’incantevole casa da tè sul laghetto vista grattacieli, prendiamo poi il waterbus in direzione Asakusa, sosta per il pranzo, visita al templio Senso-ji e per finire la giornata una corsa notturna sulla Yurikamome, una monorotaia che passa in mezzo ai grattacieli e che ha ispirato le atmosfere di Blade Runner… che dire… giornata ricchissima e indimenticabile !

4° GIORNO: TOKYO – HAKONE (MONTE FUJI) – TOKYO

Si può venire in Giappone e non tentare di vedere il Fuji? Sicuramente si può tentare di vederlo e non riuscirci, cosa che capita a molti ed è capitata anche a noi! Il Fuji è un monte timido, spesso avvolto da nubi, ci si può accontentare di vederlo dal treno Shinkansen durante lo spostamento Tokyo/Kyoto, ma noi comunque, visitando il paese in autunno quando le possibilità di vederlo sono maggiori rispetto all’estate vogliamo comunque provare ad avvicinarci un pochino (il trekking sul Monte è fattibile solo nei mesi estivi).

Ci sono diversi luoghi con punti panoramici in cittadine diverse tutte raggiungibili (con un paio di ore di viaggio) in giornata da Tokyo; tassativo è scegliere una giornata limpida altrimenti le possibilità di vederlo sono nulle. Noi abbiamo scelto Hakone come destinazione, non perché sia il punto panoramico migliore, ma semplicemente perché è quello che nel caso in cui il Fuji non si vedesse (come poi è capitato a noi…) offre un paio di attrazioni di ‘ripiego’: la crociera sul lago Ashi e la valle vulcanica di Owakudani.

Non avendo ancora attivato il Japan Rail Pass, acquistiamo dalle biglietterie delle linee Odakyu a Shinjuku l’Hakone Free Pass, una sorta di abbonamento che comprende tutti i mezzi e gli ingressi nella zona di Hakone e il viaggio A/R da Shinjuku. La visita comprende una articolata opzione di mezzi che, vista da casa, ci sembrava complicatissima ma in loco si è rilevata guidata e semplicissima, basta seguire l’itinerario proposto nell’opuscolo del pass e le indicazioni. I mezzi che si susseguono sono: 2 treni, bus, barca per la crociera, funivia, funicolare e altri 2 treni per il rientro.

Consiglio: non dimenticate di mangiare le uova sode nere – cotte nelle ceneri vulcaniche in cima a Owakudani – pare regalino 7 anni di vita!

5° GIORNO: TOKYO – NIKKO -TOKYO

Da oggi attiviamo il nostro Japan Rail Pass da 7 giorni e proviamo il primo Shinkansen – treno proiettile, la cosa che ci colpisce di più non è tanto la velocità quanto la pulizia di vagoni e bagni…e un pensiero non può non essere rivolto con un po’ di vergogna e rammarico alle nostre ferrovie…

Molto bella l’antica Nikko anche se la giornata è un po’ uggiosa e non valorizza i colori dell’autunno…peccato, sarebbe stata molto più bella con il sole!

Rientrati a Tokyo ci rimangono ancora energie (poche a dire il vero..) per visitare il quartiere dei manga e dell’elettronica: Akihabara, rimanere un po’ perplessi dai maid caffè e mangiare un ottimo ramen vegano !

6° GIORNO: TOKYO – KYOTO

La mattinata la passiamo in treno, sul comodo shinkansen che frequentemente collega Tokyo e Kyoto. La giornata è serena e limpida e oggi si, nettamente dai finestrini del treno riusciamo a vedere il Fuji in tutta la sua maestosità.

Arrivati a Kyoto ci spostiamo con la metro ad Higashiyama, quartiere centrale adiacente a Gion dove abbiamo affittato per 5 notti una machiya, una casa tradizionale giapponese (unico lusso il letto occidentale anziché il futon). La casa dobbiamo dire che è si caratteristica ma non ideale per i mesi invernali, è dotata di riscaldamento ma i serramenti in carta di riso…eh no, non sono proprio ermetici!

Sistemati in casa ci rimane l’ora del tramonto (sicuramente la migliore) per visitare il Kiyomizu Temple, bellissimo ma troppo troppo affollato di turisti! pare di essere più in un parco giochi che non in un luogo sacro…questo purtroppo sarà un aspetto che scopriremo rovinare gran parte dei luoghi da visitare di Kyoto… troppa troppa gente, forse il numero chiuso sarebbe da valutare altrimenti così significa dover fare la coda per scattare una foto (e non sto estremizzando, è la normalità).

Con il senno di poi, e magari più coraggio, bisognerebbe saltare completamente tutti i luoghi più famosi e dedicarsi a templi minori, meno blasonati ma con più fascino e meno l’impressione da ‘turistificio’. O quantomeno evitare i luoghi battuti dal turismo organizzato cinese, con file di autobus che scaricano incessantemente gruppi.

7° GIORNO: KYOTO – FUSHIMI INARI – NARA – KYOTO

Decidiamo di alzarci presto e provare ad anticipare un pochino altri turisti durante la visita di Fushimi Inari; il famoso cammino spirituale si inerpica sulla collina con una serie innumerevole di torii (portali) rossi, il nostro obiettivo è di arrivare in cima per poter anche superare la prima parte, quella più affollata. La scelta si rivelerà azzeccata e la breve distanza da Kyoto agevolerà il raggiungimento del nostro obiettivo! Consiglio, quindi: arrivate all’ingresso prima delle 9, e percorrete i 5 km dell’anello sino all’ultima parte, non frequentata dai tour organizzati. Un po’ ripido, ma verrete ripagati in larga misura dalla pace e dalla vista.

Riprendiamo poi il treno in direzione Nara dove visiteremo il parco con i famosissimi e numerosissimi cervi sacri e diversi templi fra cui il bellissimo Todai-ji, reso sicuramente ancora più bello dalla spettacolare giornata di sole e dai colori autunnali che accendono il parco di mille sfumature.

Ci avevano avvisato di fare attenzione ai cervi che, un po’ invadenti, non esitano a rosicchiare tutto ciò che avete in mano compresi biglietti di ingresso, cartine e il preziosissimo Japan Rail Pass… cosa che non sapevamo e che dovevamo fare altrettanta attenzione alle ‘nubi’ di bambini delle scolaresche giapponesi che fermano tutti i turisti con un buffissimo e improbabile inglese per raccogliere informazioni per le loro ricerche scolastiche… deliziosi!



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