Come organizzare un viaggio in Giappone

Informazioni utili e consigli pratici dalla A alla Zeta
come organizzare un viaggio in giappone
Partenza il: 09/08/2015
Ritorno il: 27/08/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €

A – Adattatore

La cosa più semplice ed economica è comprarlo direttamente in Giappone: costa circa 300¥ e lo trovate nei combini più forniti (i nostri mini-market) e nei negozietti di elettronica. Per far capire subito cosa state cercando portatevi dietro un caricabatterie da mostrare all’occorrenza. Perchè farsi capire in inglese non è sempre così semplice (vedi sotto la lettera E-English).

B – Bento box

L’equivalente della nostra schiscetta: utilissima se si vogliono ottimizzare i tempi negli spostamenti in treno. Per i giapponesi mangiare sul treno è infatti una cosa normalissima e nelle stazioni troverete tantissimi chioschi che vendono una varietà infinita di bento box tra cui scegliere. Da provare.

C – Coin lockers

Questi armadietti sono la salvezza per non trascinarsi dietro le valigie inutilmente. Noi li abbiamo usati due volte: a Shirakawa-go, dove abbiamo fatto tappa prima di proseguire per Kanazawa e ad Himeji, sulla strada per Hiroshima. Si trovano praticamente in tutte le stazioni dei treni e dei bus, ma anche della metropolitana. Hanno un costo giornaliero diverso a seconda della dimensione: per quelli grandi si spendono circa 600¥ e per intenderci ci stanno dentro una valigia di media grandezza e una cabin size. Comodissimi.

D – Dove andare?

Diciamo che se si tratta della prima volta in Giappone l’itinerario risulta essere più o meno obbligato sull’asse Tokyo-Kyoto. A Tokyo abbiamo dedicato 3 giorni e mezzo, più due escursioni in giornata a Kamakura e Nikko, mentre a Kyoto siamo rimasti 4 giorni pieni più l’escursione a Nara ed Uji. Del nostro itinerario in dettaglio ve ne avevo già parlato qui.

Noterete sicuramente un grande assente, il simbolo del Giappone per eccellenza: il Monte Fuji. Tagliarlo dal nostro giro è stata una scelta sofferta, dettata principalmente dal fatto che – con la foschia di agosto – anche solo intravederlo sarebbe stato molto difficile, per cui lo abbiamo lasciato da parte per un prossimo viaggio. Perchè in Giappone ritorneremo sicuramente.

E – English

Questo è un tasto dolente: l’inglese non è parlato benissimo dalla maggior parte dei giapponesi, nemmeno dai ragazzi più giovani. A domanda posta in inglese vi risponderanno in un japanenglish improbabile, ma si faranno davvero in quattro per aiutarvi. Arigatou Gozaimasu.

F – Frutta

In 18 giorni di viaggio ho mangiato due banane. Stop. La frutta in Giappone è costosa, costosissima: viene vista più come un prezioso regalo che come parte della dieta alimentare. Per questo la frutta che viene venduta è la migliore, avvolta in carta bellissima e così lucida da sembrare finta. Per darvi un’idea: un melone costava 9.000¥, col cambio attuale circa 67€. Follia.

G – Giapponesi

Avete presente i personaggi dei cartoni animati giappponesi che guardavamo quando eravamo piccoli? Ecco, i giapponesi sono proprio così! Di una genuinità disarmante. Un mondo a parte.

H – Hyperdia

Ovvero la Bibbia per organizzare gli spostamenti in treno. Dal sito www.hyperdia.com è possibile consultare tutti gli orari dei treni: noi prima di partire ci siamo segnati gli orari papabili di 3-4 treni con anche il binario di partenza, in modo da non perdere tempo in stazione e si è rivelata una scelta azzeccatissima. In Giappone abbiamo inotre scaricato gratuitamente l’app di Hyperdia in modo da aver sempre sottomano gli orari dei treni in caso di imprevisti o cambi di programma. Quando fate una ricerca ricordatevi di togliere il flag dai Nozomi e dalle Private Railways, non coperti dal Japan Rail Pass (vedi la voce J-Japan Rail Pass). Semplicemente indispensabile.

I – Irasshaimaseeeeeeeeee

È l’urlo di benvenuto con cui si viene accolti nei negozi e nei ristoranti. Ha un’intonazionae particolarissima e ve lo sentirete ripetere tantissime volte appena varcata la soglia di qualsiasi esercizio commerciale. Non è necessario rispondere a meno che non siate clienti abituali. Ci farete l’abitudine.

J – Japan Rail Pass

Se quello che state programmando è un viaggio itinerante in Giappone, questo Pass ferroviario vi servirà sicuramente in quanto vi farà risparmiare tantissimo rispetto all’acquisto delle singole tratte. E’ possibile acquistarlo online oppure in un’agenzia H.I.S. a Milano, Firenze e Roma (la differenza di prezzo è pressochè nulla). Il costo del Japan Rail Pass varia a seconda della classe (Green o Ordinary), della durata (7, 14 o 21 giorni di validità) e ovviamente del cambio Euro-Yen. E’ bene sapere che può essere acquistato solamente al di fuori del Giappone e a partire da 3 mesi prima la data di attivazione. Noi abbiamo preso il Japan Rail Pass Ordinary Class da 14 giorni a giugno per agosto pagandolo 328€ a testa. Arrivati in Giappone dovete cambiare il voucher in uno degli uffici turistici dedicati – ad esempio all’aeroporto di Narita, ma anche alle stazione JR di Tokyo, piuttosto che di Shibuya o Shinjuku. Una volta scelta la data di attivazione, che vi verrà stampata sul retro del Pass, per accedere ai binari dovrete sempre mostrarlo al personale addetto ai controlli. Con il Japan Rail Pass avete anche la prenotoazione dei posti a sedere gratuita per cui tanto vale approfittarne. Infine compreso nel Japan Rail Pass c’è anche l’utilizzo del Narita Express che collega il centro di Tokyo con l’aeroporto di Narita in meno di 1 ora. Avete ancora dubbi se acquistarlo o meno?

K – Konnichiwa/Konbanwa

Buongiorno e buonasera in giapponese. Non è moltissimo è vero, ma sarà sicuramente apprezzato il fatto di salutare nella loro lingua. In cambio inchini e grandi sorrisi.

L – Laundry

Se state pensando di stare in Giappone per più di una settimana dovete mettere in conto di fare almeno una lavatrice. Tenetelo presente quando prenotate gli hotel, privilegiando quelli con il servizio di laundry, in modo che non dobbiate mettervi a cercare lavanderie a gettoni in giro per la città. E ricordatevi: la lavasciuga NON asciuga, per cui vi ritroverete ancora i vestiti umidi. Armatevi di phon e santa pazienza.

M – Metropolitana di Tokyo

Quando ho visto per la prima volta la mappa della metro mi sono spaventata per il casino di linee, sembrava impossibile capirci qualcosa. In realtà usarla è molto più semplice di quello che sembra perchè tutte le linee e i nomi delle stazioni sono ben segnalati con cartelli e indicazioni bilingue. Inoltre se siete in difficoltà troverete tantissimo personale pronto ad aiutarvi. Tenete presente che se quando siete a Tokyo avete il Japan Rail Pass attivo potete utilizzare gratuitamente la Yamanote Line, la linea circolare che tocca i principali quartieri. Efficientissima.

N – Noodles

Dai soba, agli udon, ai ramen. Sono tutti diversi tipi di noodles, cucinati nei più diversi modi: saltati con verdura, carne e/o pesce, serviti in una zuppa fumante o ancora freddi per contrastare la calura estiva. Da mangiare rigorosamente con le bacchette e con un bel risucchio di apprezzamento. Perchè oltre al sushi c’è di più (vedi anche la voce O-Okonomiyaki).

O – Okonomiyaki

Letteralmente “tutto ciò che vuoi alla griglia“. Si tratta di una sorta di frittata a cui viene aggiunta della verdura (verza, germogli di soia, cipolla) e a proprio piacimento carne e/o pesce. Il tutto cucinato su una piastra posta direttamente sul bancone da cui si mangia. Talmente buono da creare dipendenza.

P – Pocket Wi-Fi

Un’ottima soluzione per avere sempre internet a disposizione, sia per comunicare a casa che per consultare Hyperdia e Google Maps. Noi lo abbiamo noleggiato dallo stesso sito del Japan Rail Pass: per 17 giorni abbiamo speso 80€, quindi poco meno di 5€ al giorno. Configurare la connessione è semplicissimo ed è possibile collegare fino a 10 dispositivi contemporaneamente. Potete ritirarlo direttamente all’aeroporto di Narita ma è anche possibile farselo spedire direttamente all’hotel dove alloggerete la prima notte. All’interno della busta contentente il dispositivo troverete un’altra busta pre-affrancata che vi servirà per la riconsegna: potete imbucarla in una cassetta postale oppure, come abbiamo fatto noi, riconsegnarla all’ufficio postale dell’aeroporto di Narita. Qui trovate tutte le caratteristiche tecniche. Straconsigliato.

Q – Quanto costa andare in Giappone?

Un viaggio in Giappone è un viaggio mediamente costoso, ma non così tanto come si potrebbe pensare e muovendosi in anticipo si può sicuramente risparmiare. Noi abbiamo prenotato il volo a gennaio per agosto con Aeroflot strappando il buonissimo prezzo di 532€ A/R. A questo bisogna aggiungere come costo rilevante quello del Japan Rail Pass, ma per quanto riguarda gli hotel abbiamo trovato delle ottime offerte con Booking.com che ci hanno permesso di dormire spendendo in media in due 60€ a notte: non male direi! Per quanto riguarda il mangiare fuori, difficilmente spendavamo più di 1000¥ a testa (circa 7,5€): considerate che acqua e tè verde sono generalmente gratuiti. Non fatevi spaventare da chi millanta prezzi folli. Un Giappone low cost (o quasi) è possibile.

R – Ryokan

Pernottare in una locanda tradizionale giapponese, un ryokan appunto, è un’esperienza che consiglio di fare. E’ sicuramente più costoso che pernottare in un hotel, ma ne vale davvero la pena. Noi abbiamo pernottato al ryokan Yamakyu nella deliziosa cittadina di Takayama: per una notte in una camera tradizionale giapponese con futon, cena e colazione tradizionale, nonchè libero accesso all’onsen – il bagno termale – abbiamo speso 18.360¥ in due (circa 135€). Indimenticabile.

S – Shinkansen

Da pendolare di lunga data non posso che guardare a questi treni superveloci e superpuntuali come ad un miraggio. Nella consapevolezza che qui in Italia non ce la faremo mai. Ma proprio mai. Abbiamo preso coincidenze di cinque minuti nella certezza assoluta che non avremmo avuto problemi. E così è stato. Se il treno deve partire a .01 state pur certi che partirà esattamente allo scoccare del minuto. Pura fantascienza.

T – Toilet

Ne vogliamo parlare? I wc giapponesi non sono dei semplici water. Water è un termine troppo riduttivo. Sono praticamente delle astronavi. Dalla tavoletta riscaldata a proprio piacimento, al deodorizer, al bidet incorporato, fino ai suoni per coprire “quei” rumori. Tutto un altro livello.

U – Umidità

Se anche voi avete la possibilità di prendere ferie lunghe solamente ad agosto non scoraggiatevi. Il nemico principale è sicuramente la forte umidità, che supera anche il 90%, mentre le temperature sono mediamente simili a quelle di una qualsiasi città italiana (anzi a volte anche più basse). Dopo il primo impatto, dove sembra di respirare praticamente acqua, ci si abitua. Si suda, tanto, ma si sopravvive.

V – Valigia Più è piccola meglio è

Dovrete trascinarla su e giù dai treni, su e giù dalle scale. In continuazione. Considerate poi che le camere degli hotel giapponesi sono moooooolto più picccole rispetto ai nostri standard e lo spazio per muoversi è veramente limitato. Inoltre portando valigie piccole farete meno fatica a trovare coin lockers liberi nel caso ne abbiate bisogno. Insomma viaggiate leggeri.

W – Wasabi

Mangiare il rafano è quasi un’esperienza auto-lesionista. Eppure tutte le volte mi ritrovo con un pezzettino di wasabi sulla punta della bacchetta che mi tenta. Anche se preso in quantità minime è in grado di liberare da qualsiasi ostruzione il dotto naso-lacrimale. Maledettamente portentoso.

X Ammetterete che la lettera X è proprio difficile. Passate direttamente alla Y.

Y – Yen

Avere un cambio Euro-Yen favorevole è uno dei fattori determinanti per contenere i costi di un viaggio in Giappone. Tra luglio e agosto eravamo su un cambio molto buono, con 1€ che oscillava tra i 135 e i 138¥. Prima di partire monitorate l’andamento dello yen e se raggiunge un buon livello cambiate già qualche soldino, considerando che in Giappone la carta di credito non è così diffusa come si potrebbe pensare.

Z – Zenzero

Premetto che non sono una grande fan dello zenzero per cui ritrovarselo un pò dappertutto non era una cosa che mi faceva impazzire. E’ utilizzato come il nostro basilico o il nostro prezzemolo. Quasi come guarnizione. De gustibus. Rispetto a quanto detto sopra aggiungo solo un’ultima cosa: il sistema sanitario giapponese è molto simile a quello americano per cui è consigliabile stipulare un’assicurazione che vi copra da questo punto di vista.

Noi abbiamo utilizzato Columbus, spendendo circa 110€ in due per assicurazione medica e bagaglio con abbattimento franchigia, ma per fortuna non ci siamo trovati nelle condizioni di doverla utilizzare.

Ora non resta che fare la valigia e partire!



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