Viaggio nella terra del Sol Levante

Ebbene sì: il sogno si è realizzato!!! VIAGGIO NELLA TERRA DEL SOL LEVANTE Partecipanti: Andrea/Ilaria Permanenza: 2 settimane Al ritorno dal Nostro viaggio in Giappone, voglio anchio cercare di aiutare chi come noi vuole intraprendere questa magnifica avventura raccontando la nostra esperienza personale. Non voglio dilungarmi troppo nelle...
Scritto da: ube79
viaggio nella terra del sol levante
Partenza il: 17/08/2008
Ritorno il: 30/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
Ebbene sì: il sogno si è realizzato!!! VIAGGIO NELLA TERRA DEL SOL LEVANTE Partecipanti: Andrea/Ilaria Permanenza: 2 settimane Al ritorno dal Nostro viaggio in Giappone, voglio anchio cercare di aiutare chi come noi vuole intraprendere questa magnifica avventura raccontando la nostra esperienza personale.

Non voglio dilungarmi troppo nelle descrizione dei luoghi in quanto per questo ci sono fior fiore di guide ma più che altro voglio dare un idea su comè realmente il Giappone, consigli utili per chi ha intenzione di partire, quelli che anche noi abbiamo cercato nei racconti degli altri viaggiatori.

Il viaggio è stato organizzato tutto fai da te – compagna di viaggio essenziale la mitica Lonely Planet – Giappone 3° edizione italiana 2008 – 17/08/2008 ore 14.45 PARTENZA!!!!! Finalmente ci siamo, da marzo avevamo i biglietti in mano e ancora non ci sembra vero si parte!!! Viaggio: Alitalia, volo diretto da MXP a Tokyo Narita acquistato con CTS per euro 792,00 (a mio parere ottimo affare visto il periodo).

Dopo circa 12 ore di volo e aver sorvolato tutta la “Madre Russia” iniziamo a intravedere uno scorcio di terra e dopo alcuni minuti il nostro AZ786 tocca terra all’alba delle 08.00 del 18/08/2008: WELCOME TO THE JAPAN!!!!! Sbrigate le rapide formalità di immigrazione e doganali, accolti con un sorriso dai poliziotti in servizio ci dirigiamo all’ufficio delle JR (compagnia delle ferrovie giapponesi) per ritirare il nostro Japan Rail Pass acquistato in Italia alla cifra di 180,00 € per una settimana che ci permetterà di viaggiare su tutti i treni per i nostri spostamenti compresi i mitici Shinkansen “treni a pallottola” (escluso il Nozomi).

Ritirato il pass e acquistato i biglietti per il Narita Express in poco meno di un ora eccoci in pieno centro a TOKYO: la stazione centrale è immensa e dopo qualche incertezza data l’estensione ci dirigiamo verso l’uscita sud per cercare un taxi che ci porterà al nostro hotel nel quartiere di Ginza.

New Hankyu Hotel, che dire… favoloso!!! Acquistato su Expedia a un prezzo veramente ottimo (circa 75 Euro a camera a notte) per un quattro stelle con stanze dal 32° piano con vista città.

L’hotel si trova vicino al famoso mercato del pesce e a circa 800 Mt dalla strada principale di Ginza.

Vorrei precisare che Tokyo, a mio avviso, non ha un centro vero e proprio ma tanti quartieri che formano questa meravigliosa città, tra cui appunto Ginza considerato il quartiere dello shopping e dei negozi stile quinta strada New York (effettivamente ci assomiglia…).

Depositate le valigie e con il fuso orario ancora da smaltire, partiamo all’esplorazione: data la stanchezza decidiamo come primo giorno di vagare senza meta nel “nostro” quartiere e iniziamo così la nostra avventura: Ginza i suoi negozi, i suoi ristoranti di lusso certo è bellissima ma non sicuramente lo stereotipo del Giappone che noi tutti immaginiamo ma questo già si sapeva… decidiamo di rientrare in hotel per un riposino e una doccia prima di affrontare la prima cena stile Japan: usciti alla ricerca di un ristorantino i sensi vengono confusi da odori, luci, suoni e immagini di locali che ci sembrava di aver già visto…Sì ma dove???? Forse nei film, nei cartoni animati chissà??? ed è per questo che i nostri occhi puntano un localino stile “marrabbio” di “kiss me licia”: mai fu scelta più azzeccata sembrava di stare veramente in un cartone animato .

19/08/2008 La mattina seguente ancora intontiti decidiamo di partire per la visita di Asakusa il quartiere storico di TOKYO!!! E così eccoci a prendere la metro davanti alle famosissime macchinette per i biglietti: tranquilli è semplicissimo, tutto è scritto in inglese (almeno nelle stazioni principali) e a caratteri cubitali è indicato la cifra in Yen…Linea Ginza diretta sino ad Asakusa, e dopo 20 min di metro eccoci arrivati: salite le scale ci troviamo di fronte ad un estasi di colori, emozioni, profumi finalmente ci siamo… camminando per la via centrale giungiamo al famosissimo Sensoji Temple, dopo le foto di rito e l’accensione dell’incenso della salute decidiamo di fermarci a pranzo in un locale fumoso nella zona: ottima tempura e ravioli alla griglia con birra ghiacciata (12 euro in due e poi dicono che il Japan è caro…Mà?!?!)… con insegnamento da parte della proprietaria sull’uso delle tanto temute bacchette… il quartiere di Asakusa ci porta via l’intera giornata, mentre la sera la trascorriamo girovagando per le vie di Ginza… 20/08/2008 Per il nostro terzo giorno a Tokyo decidiamo di visitare i giardini del Palazzo Imperiale: la temperature è veramente alta e il tasso di umidità terrificante ma questo non ci ferma e cartina in mano iniziamo a gironzolare per questo parco immenso.

Nel pomeriggio visitiamo anche la piazza e l’entrata del Palazzo Reale scambiando due parole con un poliziotto di guardia estasiato dall’Europa e soprattutto dall’Italia tantè che vuole fare anche una foto ricordo con noi … la sera decidiamo di prendere la metro e così via sino al capolinea della linea Ginza: Shibuya il quartiere del divertimento. Appena usciti dalla stazione ci ritroviamo in mezzo a una folla inverosimile: siamo al Shibuya Crossing, un incrocio di quattro strade che allo scattare del rosso automobilistico ed al verde pedonale è invasa tutti i giorni e a tutte le ore da migliaia di persone: incredibile sembrano formiche…Anzi sembriamo… Il quartiere è ricco di ristoranti, locali karaoke e sale Pachinko (specie di flipper dove i giapponesi ci perdono ore a veder palline scendere).

Come in tutte le cose positive c’è anche una nota dolente: la metro chiude irrevocabilmente all’una di notte (anche qualche minuto prima) e così abbiamo dovuto prendere un taxi per rientrare in hotel (costo circa 30 euro contro 1 euro per la metro pazienza).

21/08/2008 Oggi ci aspetta un’altra esperienza unica: raggiungiamo la baia di Tokyo Odaiba con la monorotaia senza conducente!!!!! Solita metro sino a Shinagawa Station e li seguiamo le indicazioni per la Yurimanote Line che ci condurrà ad Odaiba.

Saliamo e dopo esserci fatti spazio tra i bambini incuriositi nella prima vettura (io più curioso di loro) ci godiamo questo giro in mezzo ai grattacieli di Tokyo: spettacolare!!!! Arriviamo a destinazione passando sopra la riproduzione del ponte di Brooklyn e scendiamo di fronte al palazzo della Fuji Film. Camminiamo lungo la strada che costeggia il Sumida River ed intravediamo la copia della Statua della Libertà: ma siamo tornati a New York un anno dopo????? NO!!!…Copiano proprio tutto sti Japu!!! Foto di rito e dopo rapido giro nei mega centri commerciali della zona (Ilaria si sarebbe fermata di più…Sappiamo come sono stè donne) visitiamo il palazzo della Fuji allestito come parco divertimenti con mega personaggi dei Fumetti e attrazioni. Proseguiamo per il parco e giungiamo al Telecom Center, dove dopo un giro all’Onsen Monogatari riprendiamo la mitica monorotaia per la terra ferma. Questa sera per cena ci dirigiamo verso Roppongi altro quartiere famoso per i suoi divertimenti, trascorriamo la serata passeggiando per Roppongi Hills e alla ricerca dell’Hard Rock per l’acquisto della maglietta commissionatami dall’Italia dall’amico becca! 22/08/2008 Oggi finalmente attiviamo ed utilizziamo il nostro Japan Rail Pass con destinazione il Japan più antico e autentico: KYOTO!!! Sveglia presto, prendiamo l’autobus fuori dall’Hotel (il numero 15) sino Tokyo Central Station e qui cerchiamo il binario numero 12 da dove parte lo Shinkansen per KYOTO: che emozione uno dei treni più veloci al mondo…E noi fra poco ci saliremo… Tokyo-Kyoto 515 Km in 2 ore e 38 minuti e non è il più veloce… Il viaggio passa molto comodamente e la gentilezza del capotreno che fa l’inchino a tutti i passeggeri prima e dopo aver richiesto il biglietto ci lascia stupiti da veri italiani… Arriviamo a Kyoto in perfetto orario. Usciamo dalla stazione e ci dirigiamo al nostro Ryokan prenotato dall’Italia (Ryokan Motonago 150,00 a notte compreso colazione) consigliassimo dalla Lonely e situato a Gion il quartiere antico di Kyoto.

Precisazione: la città di Kyoto la possiamo dividere in città moderna dove si trovano il complesso della stazione ferroviaria, centri commerciali e vie in stile grande città e la parte antica, appunto, in Gion e zone limitrofe oltre che alla zona Nord e Sud anchesse piene di Templi e Santuari.

L’accoglienza è stata veramente fantastica: classica locanda stile Japan! Togliamo subito le scarpe e il padrone di casa ci accompagna nella nostra camera. Bellissima!!! Stanza di 12 tatami con giardinetto zen e bagnettino… un sogno… posiamo i bagagli e usciamo subito alla scoperta della città: sembra essere tornati indietro nel tempo e dopo esserci gustati un Ramen (tipica zuppa locale con spaghettini e “cose” galleggianti che non è dato sapere) ci dirigiamo verso il Kiyomizudera (Tempio dell’ Acqua Pura) uno dei luoghi più famosi di tutta Kyoto: foto davanti, dietro (fosse possibile anche sotto) la Pagoda, atto di purificazione con lavaggio di mani e bocca e poi finalmente entriamo ad ammirare il Tempio: regna una tranquillità inverosimile.

Passeggiamo un po’ per le vie di Gion ed abbiamo anche la fortuna di incontrare due Gheisce all’interno di un cortiletto. Rientrati nel nostro Ryokan verso le 19.00 troviamo già i Futon per la notte, ma la giornata è ancora lunga e la sera la trascorriamo nella Kyoto moderna Passeggiando un po’ per il Pontocho (strada colonizzata dai Portoghesi e ora ricca di Ristoranti) cenando in uno di essi.

23 agosto 2008 La giornata inizia alle 08.00 quando la gentilissima signorina del Ryokan ci sveglia, entra in camera toglie il Futon e ci prepara la colazione: io stile Japan, Ilaria Western Style. A posteriori forse era meglio la Western ma per provare… Infatti mi sono travato con: tofu galleggiante in brodaglia verde, zuppettina di cipolline e pesci crudi, salmone crudo e uovo ovviamente… crudo… più altre leccornie locali non meglio identificate… beh non il massimo secondo le mie abitudine, ma in viaggio si sà… si prova di tutto…

Oggi piove, quindi il nostro programma deve essere modificato, così decidiamo di visitare il centro moderno. Passeggiamo per la lunghissima galleria commerciale al coperto e i numerosissimi vicoli e strade scoprendo, a mia sorpresa, tantissimi tempietti situati in zone che mai avrei pensato potessero esistere come ad esempio tra un centro commerciale ed un altro o dietro a case di nuovissima costruzione.

La giornata scivola via tranquilla così come la serata trascorsa il un ristorante Brasiliano presso il Pontocho.

24 agosto 2008 Anche oggi la giornata inizia prestissimo con la solita colazione e per nostra grande fortuna il tempo si è rimesso.

La giornata viene dedicata interamente alla zona di Higashiyama sud seguendo il percorso di circa 5 Km riportato sulla Lonely. Questa è forse la zona di Kyoto più famosa e ricca di siti da visitare. Il susseguirsi di Templi, Giardini e Torii (portali di accesso ai Templi) che incontriamo lungo il percorso ci fa tornare con la mente indietro nel tempo e ci regala emozioni uniche che neanche avremmo pensato di provare.

Terminata la nostra “passeggiata” torniamo al nostro Ryokan a recuperare i nostri bagagli, infatti oggi ci spostiamo in Hotel nel centro di Kyoto (Monterey Hotel – 74,00 Euro a camera a Notte). Salutati i padroni di casa e fatto svariate foto con loro chiamiamo un taxi e ci dirigiamo verso la nostra nuova sistemazione per la notte.

L’hotel è bellissimo a pochi passi dal centro sulla Sanyo – Dori. Un quattro stelle pulito ed economico.

Sistemati i bagagli prendiamo la metro e ci dirigiamo in stazione per effettuare la prenotazione dello Shinkansen di domani mattina per Hiroshima. Grazie al Japan Rail Pass le prenotazione dei treni sono completamente gratuite e semplicissime da effettuarsi presso i numerosissimi sportelli dedicati presso le varie stazione (seganlati da un cartello verde). Svolta anche questa formalità e visitato il vasto centro commerciale presente nella futuristica stazione, trascorriamo la serata mangiando ravioli e bevendo della buona Asahai (famosa birra Japan) in uno dei tanti locali del centro.

25 agosto 2008 La sveglia oggi suona mooolto presto!!! sono solo le 06.00 del mattino ma già ci manca il nostro Ryokan con la padrona di casa che ci coccolava preparandoci la colazione e toglieva i nostri futon a velocità supersonica quasi a volerci far evitare di perdere tempo dormendo… beh pare di essere tornati alla vita di sempre… cmq dopo rapida colazione nello Starbucks sotto l’hotel prendiamo la metro per arrivare alla stazione dove abbiamo lo Shinkansen “Hikary” delle 08.22 per Hiroshima. Stranamente oggi i treni sono tutti in ritardo. Nessun problema saliamo sul primo che passa anche senza prenotazione (le prime 5 carrozze sono libere) e percorriamo i circa 350 Km in due ore esatte.

Finalmente sul display interno leggiamo “next station Hiroshima”: ci siamo!!! Siamo nel luogo che aimè il 06 agosto 1945 fu sganciata la prima bomba atomica nella storia dell’umanità. Dal treno scendono molte persone, quasi tutti giapponesi e soprattutto diverse scolaresche venute qui per non far dimenticare ai bambini quello che accadde in quella terribile giornata.

Lasciata la stazione saliamo su un tram con destinazione A-Bomb Dome l’unico edificio ad essere sopravissuto allo scoppio della bomba.

Dopo circa 30 min sferragliando per le vie della città moderna ecco che intravediamo la cupola d’acciaio dell’A-Bomb Dome e così ci prepariamo a scendere nel “Parco della Pace” una area verde creata per commemorare quel tragico evento e situata proprio sotto l’epicentro dove scoppiò la bomba.

I pensieri su quel tragico evento ci fanno salire i brividi in corpo ripercorrendo con la mente quei tragici eventi per anni studiati, visti e rivisti in tanti documentari.

Attraversando il ponte sul fiume di fianco all’A-Bomb Dome ci ritroviamo nel parco vero e proprio e di fronte al toccante monumento per la “Pace dei Bambini” dedicato alla bambina Sadako con le numerosissime Gru di carta inviate da tutte le scuole del mondo (proprio mentre eravamo lì ne è arrivato un tir carico), in sua memoria.

La bambina si ammalò di leucemia e pensò che custruendo 1000 gru di carta si sarebbe salvata… purtroppo la storia ha un triste epilogo… Scorgiamo poco più in là la mega campana i cui rintocchi scandiscono ogni anno il momento esatto della deflagrazione di “Little Boy”.

Arriviamo al museo della pace e dopo aver pagato 3,00 euro per l’ingresso decidiamo di prenderci le audio guide per comprendere meglio quello che accadde.

Incredibile… mai avrei pensato di vedere e sentire cose del genere. Su questo punto sorvolo e lascio a tutti Voi l’immaginazione e la riflessione su quanto accaduto.

Usciti dal museo attoniti ci dirigiamo alla fermata del tram numero 2 con destinazione Miyajima-guchi località da dove parte il traghetto delle JR per MIYAJIMA una graziosissima isoletta di fronte ad Hiroshima.

La traversata dura circa 10 min e per chi come noi al Japan Rail pass è gratuita.

Il panorama è incantevole, attraversiamo la strada pedonale del centro ricca di negozi e locali dove servono ostriche alla griglia alla modica cifra di 1,00 Euro l’una, e giungiamo al famosissimo santuario Itsukushima da dove si può ammirare il celebre Torii rosso galleggiante, una delle tre vedute del Giappone più fotografate.

L’isola è considerata sacra e sul suo suolo vivono numerosissimi cervi che cercano il cibo dai turisti (attenzione a cartine e guide…) sono fantastici!!! Dopo innumerevoli foto alla ricerca della posizione migliore per immortalare il nostro passaggio da qui, ci dirigiamo a riprendere il traghetto delle JR e, preso il treno locale per Hiroshima, eccoci di nuovo in stazione ad aspettare il nostro “Hikari” delle 19.50, che per fortuna è in perfetto orario, che ci riporterà a Kyoto.

Arriviamo a Kyoto alle 21.48, cena in ristorante tipico, giretto per il centro e poi in Hotel visto che anche domani sarà una giornata bella impegnativa.

26 agosto 2008 NARA – con un treno locale (ne parte uno ogni ora) raggiungiamo questa piccola città, una volta Capitale dell’antico Giappone.

Il tragitto è breve circa un’oretta, il treno non è uno Shinkansen ma è pulito ed in perfetto orario come mostra l’orologio posto in ogni vagone. Arriviamo nella piccola stazione e dopo aver ritirato cartine e materiale informativo al locale Ufficio del Turismo percorriamo il breve tratto del centro che ci condurrà all’inizio della zona ricca di Templi e Pagode: il Nara Park.

Dopo una breve ma sostanziosa pausa pranzo iniziamo il nostro percorso seguendo ancora una volta quello riportato sulla Lonely.

Ne avevo lette tante di cose su Nara e sui suoi cervi allo stato liberi, ma trovarmi circondato da decine di questi docili animali alla ricerca disperata di biscotti venduti in banchetti a 150 Yen mi divertiva più del previsto… e mi divertiva anche vedere come Ilaria inizialmente ne girasse un po’ alla larga quasi intimorita, e così contribuito anche noi alla alimentazione dei cervi Japan iniziamo la nostra camminata. Visitiamo diversi siti fino a giungere al Toda-Ji uno dei più suggestivi, con all’interno un Buddha gigante di 16 metri con, sotto al Torii principale, due statue di guardiani “nio” che sembrerebbero reali tanto quanto son ben realizzate, posti li pronti a proteggere il Tempio. Altra curiosità: all’interno c’è una colonna di legno con un buco strettissimo (pare grosso come le narici della statua) e la leggenda narra che chi riesce ad attraversala potrà raggiungere il Buddha in un’altra vita. E’ divertente vedere persone di tutte le età e “dimensioni” che cercano di attraversarla talvolta con esito positivo ma aimè a volte anche con esito negativo rischiando di rimanere incastrati.

Proseguiamo il nostro giro visitando la via delle lanterne in pietra scansando qua e là sempre i nostri amici cervi. Credo che aver la possibilità di vederle tutte accese sia uno spettacolo unico ma non è questo il periodo e poi noi stasera in ogni caso torneremo a Kyoto.

Il Nara Park è favoloso, ogni strada, ogni angolo, ogni collinetta ci riserva sorprese ed emozioni diverse. I templi sono numerosi e su cammino incontriamo gente di tutto il mondo compreso un ragazzo spagnolo che si era perso alla ricerca del Toda-Ji.

Indicatagli la strada proseguiamo sulla via del ritorno verso la stazione e riprendiamo la Nara Line JR con direzione Kyoto. Il viaggio scorre tranquillo, quasi non ce ne accorgiamo la stanchezza accumulata durante la giornata si fa sentire e così ci risvegliamo alla periferia di Kyoto che ormai è già buio. Decidiamo di fare ancora un giro nel mega centro commerciale presente all’interno delle futuristica stazione dopodiché prendiamo un taxi che ci riporti verso il centro. Passati dall’hotel a rinfrescarci percorriamo la Sanyo-Dory sino in centro dove bazziacchiamo in vari locali tra cui una specie di sakè bar e un barettino con la possibilità di giocare su un Nintendo gigante a tutti i giochi possibili e immaginari. 27 agosto 2008 Giornata dedicata alla visita di templi, giardini zen e pagode.

Dopo aver seguito i percorsi consigliati dalla Lonely, oggi decidiamo di visitare le zone più “famose” della città. Così grazie alla fitta rete di autubus ci spostiamo da nord a sud. Iniziamo con visitare il Ryoan-ji Temple con il suo kare Sansui (i giardini secchi da meditazione curati e sorvegliati da monaci zen) sono giardini fatti per essere guardati da un’unico punto di vista. Quindici pietre in una mare di sabbia… Usciti dal tempio decidiamo di pranzare in un localino adibito a ristorante di fronte la fermata del bus: ottimo ramen e birra per Euro 8,00. Riprendiamo l’autobus e ci dirigiamo al famosissimo Kinkaku-ji Temple (tempio d’oro). Uno spettacolo. Il padigione ricoperto da una lamina in oro riflette nel laghetto sottostante creando giochi di luci incantevoli. Fatte le foto di rito passeggiamo per il parco rilassandoci e godendoci il panorama. A nostro giudizio personale forse il tempio più bello in assoluto che abbiamo visto.

Riprese le forze ci dirigiamo al Nanzenji-Temple da dove inizia il Tetsugaku non Michi (sentiero della filosofia) una passeggiata di circa 30 minuti costeggiando un canale contornato da piante di ciliegio. Sembra di essere in un’altra dimensione, la calma regna sovrana…Lo percorriamo lentamente sino a raggiungere il Ginkakuji Temple…Talmente lentamente… che arriviamo pochi minuti prima della chiusura ma per fortuna riusciamo ad entrare (infatti la maggioranza dei siti chiude alle 17.00). Terminata la visita scendiamo la strada che porta alla fermata del bus, i negozi di souvenir e i ristoranti stanno ormai chiudendo, la massa di turisti stà defluendo e anche noi ci affrettiamo a prendere l’autobus numero 5 con destinazione Kyoto Station. Scendiamo nei pressi dell’hotel, doccia, cena, acquisto ultimi souvenir: domani purtroppo si riparte già per Tokyo.

28 agosto 2008 Il tabellone della stazione indica che il nostro Shinkansen “Hikary” con destinazione Tokyo è in perfetto orario, mostrati i pass all’addetto delle JR ci dirigiamo al Track 14. Pochi minuti ed ecco la sirena che ne annuncia l’arrivo. Saliamo sulla nostra carrozza e in poco più di 2 ore e 30 minuti rieccoci a Tokyo.

Usciamo dalla stazione stavolta con più disinvoltura e prendiamo l’autobus numero 15 che con 160 Yen (circa 1 Euro) ci riporta al solito Hotel.

Sbrigate le formalità di check-in eccoci di nuovo in giro per la capitale. Prendiamo subito la metro e con la “Hibiya Line” scendiamo in poco meno di 15 minuti ad Akihabara (Electric Town) il paradiso per chiunque ami l’elettronica, manga e chincaglierie varie. Le luci sovrastano su tutto e tutti, le raffigurazioni di eroi dei cartoni animati coprono interi grattacieli, i negozi occupano spazi enormi e i venditori urlano a tutto spiano per promuovere le ultime novità o schede sd a prezzi stracciati. Non sappiamo più dove guardare e soprattutto cosa comprare. Entriamo in una miriade di negozi, alla fine ci limitiamo ad acquistare solo alcuni regali da portare con noi in Italia.

Tornati all’hotel decidiamo di trascorrere la serata a Shibuya.

29 agosto 2008 Domani purtroppo si riparte, ma oggi non pensiamoci… usciti dall’hotel percorriamo circa 800 Mt e giungiamo a Tsukiji il mercato del pesce più grande del mondo. Sono le 9.30 am, le aste sono terminate ma c’è comunque un grande via e vai di persone. L’odore di pesce è molto forte e i locali che propongono sushi e sashimi sono letteralmente invasi da folle deliranti alla ricerca del pesce più fresco. Data l’ora noi ci limitiamo solo a curiosare e a scansare i carrellini degli addetti ai lavori che sfrecciano a tutta velocità in mezzo alla gente. È un delirio. Acquistiamo anche un bel coltello da sashimi da un artigiano locale. Abbandonato il mercato e cercato l’ufficio postale per l’invio delle cartoline ritorniamo verso Ginza dove prendiamo la metro con direzione Roppongi. Qui vistiamo Roppongi Hills (zona dedicata al commercio e divertimento) e poi puntiamo sulla Tokyo Tower la torre televisiva costruita sulla copia della Torre Eiffel (questa però è rossa e bianca). Non saliamo data l’ora e visto che già il nostro hotel ci offriva panorami stupendi, riprendiamo la via del ritorno. Il programma della serata è di ritornare a Shibuya ma un improvviso temporale ci fà cambiare idea: l’ultima sera la trascorreremo a Ginza. Cercato un locale per cena, passeggiando bagnati fradici per le vie del centro tra negozi e locali rientriamo in hotel a prepararci per la partenza del giorno seguente.

30 agosto 2008 Ci siamo! Tutte le cose belle finiscono! Autobus numero 15 per Tokyo Central Station, Narita Express per International Airport… ed eccoci davanti al check-in Alitalia. Stampate le carte di imbarco e svolte le rapide formalità di uscita dal paese, acquistiamo al Duty-Free ancora qualche ricordino tra cui una bella bottiglia di Sakè. Il volo AZ787 delle 12.35 (ora di Tokyo) è in perfetto orario e alle 18.00 (ora di Roma) atterriamo a Mxp. Avventura finita ma ricordo indelebile.

CONSIGLI: – il viaggio ne vale veramente la pena, il posto è bellissimo, tranquillo e i giapponesi sono disponibilissimi; – non preoccupatevi per la lingua, loro si faranno capire in ogni modo e in tutti gli uffici, stazioni, aeroporto parlano correttamente l’inglese; – la metropolitana è semplicissima e si girà tutta Tokyo, ha tutte le indicazioni anche scritte in Inglese; – si mangia bene e se spende poco: IL GIAPPONE NON E’ CARO!!!!! – per telefonare procuratevi un telefonino UMTS e non avrete problemi, attivando Vodafone Passport potrete ricevere telefonate spendendo 1,00 € ogni 30 min.

– Ultima cosa attenzione alle carte di credito: in diverse banche è impossibile prelevare accettano solo quelle emesse in Giappone, ma ci salvano gli uffici postali!!! E’ conveniente portarsi Yen da casa, tutte le banche e le poste italiane li cambiano.

ARIGATO’ – SAYONARA



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