Lubecca, Amburgo, proseguendo in Danimarca

Questa nostra vacanza è nata per caso durante una cena a quattro con i notri amici Livio e Anna-Sophie, la sua fidanzata originaria di Amburgo. Parlando della passione di Andrea per i mattoncini Lego fin da bambino, Anna ci dice che ad Amburgo c'è un grande negozio Lego dove si possono comprare i famosi mattoncini "a bicchieri"! Andrea non crede...
Scritto da: ghera80
lubecca, amburgo, proseguendo in danimarca
Partenza il: 02/08/2009
Ritorno il: 11/08/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Questa nostra vacanza è nata per caso durante una cena a quattro con i notri amici Livio e Anna-Sophie, la sua fidanzata originaria di Amburgo. Parlando della passione di Andrea per i mattoncini Lego fin da bambino, Anna ci dice che ad Amburgo c’è un grande negozio Lego dove si possono comprare i famosi mattoncini “a bicchieri”! Andrea non crede alle proprie orecchie e unendo questa notizia con il fatto che da anni Andrea e io volevamo andare a visitare Legoland in Danimarca, il giorno dopo metto in moto la mia mente diabolica, o meglio vacanziera, per organizzare la nostra vacanza tra Germania e Danimarca, in barba alla crisi economica e ai giorni di ferie!! Partiamo il 3 agosto da Pisa con un volo Rayanair da Pisa per Lubecca, arrivando all’aereoporto intorno a mezzogiorno e mezzo. Ritirati i bagagli aspettiamo il bus che ha una fermata vicino all’aeroporto e che ci porta in centro città, o meglio alla ZOB, cioè alla stazione dei pullman, perchè il nostro albergo l'”hotel Stadt” si trova proprio lì, e alle sue spalle c’è la stazione centrale di Lubecca. Ci tuffiamo subito verso il centro che dista a piedi circa 800 metri, passando per l’Holstentor, da lì sempre diritto fino al termine di una lieve salita che ci porta alla via principale di Lubecca, girando a sinistra ci troviamo Breite Strasse. Facciamo una visita alla Niegger, famosa per il suo marzapane che oltre ad essere molto buono, è letteralmente invasa dai turisti in preda ad una crisi glicemica!! Andrea scappa per il caldo e passeggiando tra un negozio e l’altro visitiamo la piazza del mercato, la chiesa di st. Marien e ci imbattiamo in quelli che Andrea ed io abbiamo chiamato “gli uomini palo”, cioè delle persone che tra la gente sorreggono un palo con attaccata un’insegna ti indica la direzione di un negozio o un ristorante, che non si trova sulla via principale ma in una traversa. Ritorniamo per la via del teatro fino al lungo canale, che costeggiamo guardando quale sia la compagnia di battelli più convenienti per fare un giro l’indomani. Ritornati di nuovo all’Holstentorbrucke andiamo a mangiare da “Block House” una catena che offre da mangiare dell’ottima carne, consigliataci dalla nostra amica Anna. Andrea ed io prendiamo un filetto accompagnato da una papata gigante, tagliata a metà e farcita con salsa yogur e erba cipollina, il tutto annaffiato da birra (che vi ricordo costa meno dell’acqua, che in questa vacanza abbiano pagato anche € 4,90 per l 0,75, UN FURTO!!). Ce ne andiamo in albergo stanchi morti, programmando le visite per domani.

Alzatici di buon ora, e dopo una buona colazione, prendiamo il treno per andare a Travemunde, la località balneare di Lubecca. In 20 minuti arriviamo e dopo una passeggiata di 5 minuti siamo sul lungomare, che si affaccia su una spiaggia piena di cabine di vimini, tutte numerate e rivolte nella stessa direzione. Sono le nove di mattina e la spiaggia è deserta, da noi a Rimini sarebbe già nel caos più totale! Alcuni operai hanno già terminato i lavori di smontaggio e trasloco di alcuni palchi, segno che la sera prima si era svolta una festa, tutto è già completamente pulito, non c’è una cartina per terra! In Italia ci starebbe un macello!! Da qui ci viene ancora di più il desiderio, ormai da anni radicato, di trasferci a vivere quassù. L’aria è frizzante e andiamo in riva al mare, dove stupiti vediamo che i tronti su cui è appoggiato il pontile sono ricoperti di coccinelle; migliaia di coccinelle ci volano intorno e sono bellissime!! Dopo questa breve visita, riprendiamo il treno per Wismar, e in circa un’ora arriviamo. Ci dirigiamo al centro per l’ABC-strasse, piena di piccoli negozietti, visitiamo la chiesa di st. Nikolai e tutte le vie pedonali, poi ci dirigiamo al porto dove c’è una specie di festa del pesce; ci sono musica, bancarelle piene di cose da mangiare e soprattutto tanta gente che si diverte, canta e balla! Purtroppo è già tardo pomeriggio e ritorniamo verso la stazione alla volta di Lubecca. Ceniamo in un ristorante vicino all’hotel e poi a letto.

Il terzo giorno facciamo il giro in traghetto deil canale che circonda Lubecca, peccato sia solo in tedesco e inglese, ma è molto rilassante. Prandiamo in un ristorante italiamo mangiando pizza e tagliatelle al salmone molto buone, poi il pomeriggio ci dedichiamo allo shopping e a rifare i bagagli perchè domani si riparte per la meta della prossima vacanza, Amburgo.

Alle 8:01 parte il nostro treno per Amburgo che in 45 minuti ci porta alla stazione centrale. Attraversiamo tanti paesini e la campagna e all’arrivo andiamo subito al Tourist Information dove facciamo la Hamburg card per 3 giorni, per poter circolare su autobus, metro e treni gratuitamente, più che altro per non avere l’impegno ogni volta di dover fare biglietti, che a dir la verità non sono proprio economici! Il nostro Hotel è l’ “IBIS Alster, distante 500 metri dalla stazione e 50 dal lago di Amburgo. Pulito, silenzioso, colazione ottima, avevamo già sperimentato questa catena e sapevamo che non saremmo rimasti delusi. Ci tuffiamo subito in Spitaler-strasse, dove vediamo che fino alle 10 i nogozi sono chiusi, aspettiamo con impazienza che apra il negozio Lego, facciamo un giro, e notiamo che i prezzi sono gli stessi che in Italia, ma c’è una discreta scelta (cosa che non si verificherà nella nostra visita al parco di Legoland!); Andrea non vuole comprare nulla immaginando che a Legoland in Danimarca, tra qualche giorno, avrebbe comprato di tutto e di più. Continuamo a passeggiare sempre tra un negozio e l’altro, visitando la chesa di st. Petri fino alla Rathaus, il municipio, ritorniamo per Monkebergerstrasse, dove in una traversa io scopro un negozio di vestiti per taglie comode, per chi come me ha qualche chilo in più un vero miraggio, soprattutto per il fatto che i prezzi sono molto più bassi dell’Italia e con vestiti veramente carini e colorati, perchè in Italia si pensa solo a fare abiti blu, nero, grigio, marrone!! Io mi perdo nel negozio a provare abiti, ci sono anche i saldi, e il mio Andrea si addormenta in un angolino seduto, in preda alla stanchezza!! Per cena proviamo un locale dentro la stazione che ci convince a tornare anche le sere seguenti, sia per il prezzo che per la qualità! L’indomani mattina compriamo i biglietti per fare il giro in bus con il Sighseeing, buon sistema per avere una visione d’insieme della città, con la possibilità di scendere e salire a qualsiasi fermata, scendiamo a Landugsbruken, al porto di Amburgo,che ci fa capire ala realta commerciale di questa città e dopo una passeggiata di 15 minuti andiamo ai magazzini Speicherstadt, i vecchi magazzini delle merci, ora dedicati a vari musei tra cui il Miniatur Wonderlan, un grande museo di modellismo ferroviario, dove Andrea impazzisce (oltre i Lego e un appassionato di treni!) e io rimango stupita dalla particolare cura con cui sono ricostruite intere città, quartieri, porti, paesi di montagna, campagna,e chi più ne ha più ne metta. Passiamo più di due ore a guardare questa meraviglia con treni che ci passano sopra la testa, sotto i piedi , poi stanchi e affamati mangiamo al self-service un wurstel al curry e una wiener schniztel con paratine fritte. Prima di uscire però, in preda all’eccitazione e convinta di essere capace, mi compro due modellini casette in stile tirolese da ricostruire una volta a casa (ora mi rendo conto che bisogna essere proprio appassionati, ma i miei risultati non sono proprio male!). Dopodichè visitiamo il musero delle Spezie della via dietro, dove ci facciamo 4 piani di scale (non c’è l’ascensore!) strette e ripide, per ritrovarci in una grande stanza dove ci danno una bustina di pepe nero come biglietto di ingresso, e dove ci sono tante spezie con raccontata la loro provenzienza, dove si possono toccare, odorare, ma il tutto senza aria condizionata!! Il nostro viaggio prosegue con il bus del Sightseeing verso un’altra parte del porto, dove è attraccata la nave da crociera Queen Mary 2, è enorme, immensa, ma la nostra fermata è all’ U 434, un sottomarino militare russo degli anni 70, in disuso ormeggiato al porto e trasformato in museo. Andrea và e lo visita in 20 minuti, perchè dentro fa molto caldo, io resto fuori ad aspettarlo perchè mi dava la senzazione i claustrofobia. Andrea esce tutto contento e mi racconta la sua visita, tra bloccaporti, fili, tubi, porta missili, ma mi conferma che io non avrei resistito a lungo a causa degli spazi stretti e per il fatto che per passare da un ambiente ad un altro ci sono i bloccaporti, dove si passa con difficoltà e io con la mia schiena non ce l’avrei fatta! Rifacciamo un giro in centro poi via in albergo perchè alla stazione stanno arrivando i tifosi del Friburgo (stasera allo stadio di Amburgo c’è la partita Amburgo-Friburgo) e non ci sembrano molto tranquilli, c’è un sacco di polizia,quindi ci allontaniamo non prima però di aver fatto una passeggiata al lago, dove è così ventoso che ritorniamo in hotel.

Il terzo giorno, sabato 9 agosto, andiamo a nord della città a vedere la filiale di un negozio del nostro amico Livio, poi ripassiamo per il centro a fare un pò di shopping e ci imbattiamo nel Gay Pride; la manifestazione si svolge in alcune vie principali e oltre ad essere festosa e colorita, è molto civile, ordinata e per nulla volgare, non c’è nemmeno la polizia a vigilare e subito dopo la sfilata dei carri, sono passate le macchine pulitrici a pulire e tutto è tornato come prima! Ma il perchè in Italia ci deve essere sempre un gran casino prima, dopo e durante le manifestazioni, proprio non me lo so spiegare! Domenica 10 agosto: ci alziamo di buon ora per andare a vedere il mercato del pesce al porto.La metro che porta a Landusgbruken è piena di gente, e una volta scesi seguiamo la fiumana di gente che si dirige nella nostra stessa direzione. Dopo 1,5 km arriviamo al mercato, sembra di stare ai mercati rionali di una volta, venditori che offrono i loro prodotti, pesce, pasta, frutta, piante ecc. Solo che non si passa da quanta gente c’è così ce ne andiamo e prendiamo il treno per andare a visitare il campo di concentramento di Neuegamme a circa 30 km da Amburgo. Ci impiegamo circa 2 ore a causa di lavori sulla linea ferroviaria, ma alla fine ce la facciamo. Non aggiungo altro su questa visita, perchè come tutte le altre visite che abbiamo fatto ai campi di concentramento, non ci sono parole per descrivere una cosa così disumana, inoltre il nonno di Andrea è stato un deportato a Mauthausen.

Il pomeriggio rientriamo in hotel e prerariamo i bagagli, la nostra vacanza in Germania è finita, ma proseguirà domani per la Danimarca! Se volete sapere il resto del nostro viaggio ci leggerete nella sezione Danimarca.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche