Pedalando intorno al lago di Costanza

L'itinerario e' ben conosciuto da chi ama il cicloturismo perche' offre la possibilita' di tuffarsi in una natura splendida e protetta ; permette inoltre di fare in soli tre giorni il tour di questo bellissimo lago che affratella tre importanti nazioni dotate di molte caratteristiche similari per tradizione, cultura e civilta' . Lo sforzo...
Scritto da: bertolani
pedalando intorno al lago di costanza
Partenza il: 21/07/2005
Ritorno il: 25/07/2005
L’itinerario e’ ben conosciuto da chi ama il cicloturismo perche’ offre la possibilita’ di tuffarsi in una natura splendida e protetta ; permette inoltre di fare in soli tre giorni il tour di questo bellissimo lago che affratella tre importanti nazioni dotate di molte caratteristiche similari per tradizione, cultura e civilta’ .

Lo sforzo fisico richiesto e’ abbastanza modesto e gli aspetti logistici eccellenti anche se la sensibile presenza turistica (e ciclistica) nei periodi di alta stagione puo’ creare qualche problema nelle disponibilita’ ricettive. In caso di necessita’, una efficace rete di servizi e trasporti pubblici consente comunque di rientrare al punto di partenza senza grosse difficolta’ e in breve tempo.

Diario i viaggio 22 Luglio 2005 La prima giornata viene spesa per raggiungere il punto di partenza dell’itinerario programmato. Nonostante alcune guide turistiche diano dei suggerenti in merito, il giro del lago di Costanza puo’ iniziare da qualsiasi localita’ sita sulle sponde.

Per chi parte da Milano la strada piu’ comoda e’ sicuramente quella di attraversare la frontiera a Chiasso, percorrere il tunnel del S.Bernardino , seguire il corso del fiume Reno fino a Coira e arrivare poi al lago nei pressi di Bregenz luogo frontiera tra Svizzera e Austria.

Il primo pernottamento del viaggio avviene a Altenrhein , un paesino svizzero molto vicino al luogo dove il Reno entra nel lago. Nei pressi , un’altra piccola cittadina di nome Rorschach, offre lo spunto per la prima pedalata prima di cena che verra’ poi consumata in un ristorante specializzato a cucinare il pesce, in particolare l’ottimo pesce persico. Il tempo e’ abbastanza incerto.

23 Luglio Dopo aver parcheggiato l’auto , si inizia la “biciclettata” dirigendo verso Bregenz preferendo percorrere l’itinerario in senso antiorario. La pista ciclabile s’inoltra per boschi e luoghi ombreggiati sino ad arrivare all’ingresso del parco del Reno , area percorribile solo a piedi o appunto in bicicletta. La vegetazione che accompagna l’attraversamento del parco e’ molto fitta alimentando un’atmosfera da esploratori fino a raggiungere il lago che appare quasi all’improvviso.

Qualche turista si appresta a fare un picnic in pieno relax.

Il ritorno avviene seguendo lo stesso itinerario percorso all’andata, affiancando successivamente l’argine del Reno che entra nel lago con le sue acque, in quel tratto, limacciose.

L’attraversamento di un ponte e qualche chilometro lungo la riva del lago portano verso Bregenz ,centro che si presenta molto affollato di turisti. Siamo in Austria ma non si ha la percezione di aver attraversato la frontiera ; anche l’urbanistica si presenta molto similare a quella esistente in terra svizzera . In lontananza , la Martin Sturm, una grande torre medioevale, domina questa cittadina di confine.

Una amena strada lungo il lago conduce dopo circa 10 chilometri a Passau da non confondere con l’omonima localita’ sita sulle sponde del Danubio;siamo entrati ormai in territorio tedesco.

Questo paesino che si trova collocato su una penisoletta , sembra costruito con l’impronta del gioco danese “Lego”.

La piazza del mercato e’ infatti circondata da artistiche casette dai muri dipinti e un vivace porticciolo offre lo spunto per una rilassante passeggiata . Il luogo merita sicuramente una breve sosta e permette di assaporare la vita di questa penisoletta davvero “unica”.

Il tempo si e’ rimesso al bello e permette di continuare una distensiva pedalata fino a Eriskirch che offre confortevoli opportunita’ di pernottamento.

24 Luglio Dopo la parentesi soleggiata del giorno precedente , il tempo torna a prendersi la rivincita con basse nuvole nere che preannunciano pioggia imminente. L’entusiasmo non manca e quindi si riprende a pedalare lungo questa incantevole ciclabile che scorre lungo la sponda del fino a Friedrichshafen , una cittadina che le guide preannunciano un po’ industrializzata ma che si presenta molto piu’ carina del previsto . Nell’aria un mastodontico dirigibile vola sullo specchio d’acqua lacustre in direzione della citta’ di Costanza permettendo ai turisti imbarcati ,di gustare degli affascinanti panorami aerei nonostante il tempo incerto. Siamo vicini alla cittadina di “Zeppelin” ricordata appunto perche’ in questa localita’ furono costruiti i primi dirigibili.

Il percorso a questo punto affianca la strada provinciale e appare senza note di interesse fino a Immenstadt e poi Hagnau ,uno splendido paesino da fiaba che si snoda lungo il lago offrendo squarci panoramici pittoreschi e soprattutto una tranquillita’ paradisiaca. La ciclabile scorre infatti tra la sponda e giardini fioriti, ville e alberghetti romantici (Hotel la Villa).Con questo paesaggio idilliaco il percorso continua fino a Meesburg ove partono i traghetti per raggiungere direttamente in pochi minuti la citta’ di Costanza.Il giro completo del lago richiederebbe infatti un sensibile allungamento del percorso fattibile con maggiore disponibilita’ di tempo.

L’attracco del traghetto sulla sponda opposta ,permette di raggiungere in pochi chilometri l’isola di Mainau ove pero’ e’ impossibile entrare con bicicletta (servizio di custodia borse) ma solo a piedi. Questo piccolo gioiello della natura legato alla terra ferma da uno stretto sentiero, rappresenta il richiamo turistico piu’ bello e importante di tutto il lago.

Diversi percorsi lungo vialetti alberati, permettono di visitare l’isola offrendo incantevoli visioni su roseti profumati e piante rare sino ad arrivare sul versante opposto all’ingresso ove e’ collocata una sontuosa dimora parzialmente riconvertita a luogo di ristoro . Purtroppo la forte affluenza turistica ostacola il piacere di assaporare con tranquillita’ tutte le bellezze della natura circostante.

Onde evitare la monotonia di rifare lo stesso percorso, il rientro avviene risalendo agevolmente la collinetta sovrastante che offre uno splendido panorama del luogo con tutte le sue bellezze fiorite e fontane che scendono a cascata.

Ripresa la bicicletta, ci si avvia in direzione della citta’ di Costanza e in prossimita’ di un bivio per la penisola di Reichenau, la presenza di una provvidenziale gasthof offre la soluzione per il pernottamento e per spendere le ultime ore della giornata nella citta’ che ha donato il suo nome al lago.

Il centro storico si snoda intorno alla bella cattedrale e si presenta pero’ con note architettoniche non dissimili dalle altre cittadine tedesche . Abbastanza “singolare” e’ invece la statua che sovrasta l’ingresso del porto, raffigurante una cortigiana che tiene nelle sue mani un re e un alto prelato.L’interpretazione che ne danno le guide turistiche e’ davvero curiosa e simpatica.

25/7 Il tempo come di consueto si presenta incerto e a tratti piovigginoso .

La meta della giornata e’ quella di visitare la penisola di Reichenau e poi rientrare per riprendere il giro lacustre.

La penisola si trova sul versante opposto rispetto a Mainau, nel punto in cui il lago comincia a restringersi per poi ridare vita al fiume Reno in direzione delle cascate di Schaffusa.

Il luogo anche in questo caso e’ collegato alla terra ferma da una lunga striscia asfaltata su cui scorre una strada affiancata da un lunghissimo filare di pioppi.

Giunti nel comune omonimo, una sosta all’ufficio turistico si dimostra provvidenziale per riparasi dalla pioggia e per raccogliere informazioni sul migliore percorso da seguire con la bicicletta ; le indicazioni si dimostrano utilissime e permettono di assaporare al meglio la bellezza del luogo immerso tra praticelli, casette e giardini. Aiuole fiorite e colorate come fuochi d’artificio ravvivano il sentiero che passa attraverso grandi distese orticole talvolta protette anche da immense serre.

Nel punto apicale dell’isola una vecchia chiesetta attira per una visita i pochi turisti di passaggio.

La ciclabile con le sue indicazioni a freccia, continua seguendo la logica circolare per giungere un paesino in miniatura di nome Oberzell dove attraccano i battelli che giungono da Costanza o Schaffusa. Una imbarcazione della polizia di confine fa ricordare che di fronte, sulla sponda opposta, c’e’ la Svizzera.

Una pedalata di una decina di chilometri riporta verso la trafficata Costanza e dove costeggiando il lago,le biciclette passano tranquillamente il confine attraverso un bellissimo parco e senza alcun controllo doganale. Siamo nuovamente rientrati in Svizzera .

Lo stesso paesaggio fatto di boschi, prati e sentieri pedonali accompagna il percorso fino a Kreuzlingen dove e’ sicuramente d’obbligo visitare la chiesa locale che ospita una cappella chiamata “del monte degli ulivi” ove 300 artistiche statue in legno interpretano scene religiose e aspetti della vita di Gesu’.

La pista ciclabile da questo momento comincia a scorrere lungo il tracciato ferroviario e l’itinerario diventa piu’ monotono anche se interrotto talvolta da vivaci campeggi in riva al lago, case di vacanza e verdi distese su cui si potrebbe sicuramente giocare a golf. La parte svizzera del percorso appare meno affascinante di quella tedesca che si snoda lungo la sponda nord anche se non mancano attraenti cittadine come Romanshorn e soprattutto Arbon nota per il delizioso piccolo centro medioevale.

Gli ultimi chilometri percorsi tra sprazzi di sole e momenti di pioggerella , conducono piacevolmente verso il punto di arrivo-partenza di questo itinerario tutto immerso nella natura che semmbra non finire mai.

Alla prossima… Giorgio Bertolani Bertolani.Giorgio@libero.It



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