Da Lubecca verso est

Questo è il (molto ritardato) racconto di tre giorni passati, insieme alla mia infaticabile compagna (non solo di viaggi) Sabrina, alla scoperta di una parte della Germania del Nord ancora poco battuta dal turismo in grande stile ma dove è forse più intatta la cultura germanica e dove, a detta dei tedeschi stessi, si parla la vera lingua...
Scritto da: FedeFerra
da lubecca verso est
Partenza il: 04/02/2005
Ritorno il: 06/02/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Questo è il (molto ritardato) racconto di tre giorni passati, insieme alla mia infaticabile compagna (non solo di viaggi) Sabrina, alla scoperta di una parte della Germania del Nord ancora poco battuta dal turismo in grande stile ma dove è forse più intatta la cultura germanica e dove, a detta dei tedeschi stessi, si parla la vera lingua teutonica! Ven. 4 febbraio (ne è passato di tempo) Prendiamo l’aereo Ryanair da Orio al Serio per Lubecca (dovrebbero darmi un volo-premio da quante volte ho viaggiato con questa compagnia fin dalle prime rotte in Italia!) ove arrivamo come sempre in anticipo rispetto all’orario previsto.

L’aeroporto “Blankensee” (come spesso accade ex-militare) è piccolo ma funzionale e situato alla periferia della città.

Ritiriamo l’auto Herz prenotata dall’Italia e, con qualche difficoltà causa mancanza di indicazioni, prendiamo l’autostrada direzione Rostock.

Prima tappa è la cittadina di Bad Doberan, nel land Mecklenburg-Vorpommern, che attira la nostra attenzione non per qualche monumento particolare ma per…Una ferrovia.

Infatti questa cittadina è collegata con il paese costiero di Kuehlungsborn da una ferrovia a scartamento ridotto e con trazione a vapore.

E infatti ci godiamo il passaggio del treno al traino di una sbuffante vaporiera che attraversa il centro del paese lungo la strada principale (diciamo come un tram, per farvi capire), sfiorando al suono di una campana case, negozi e gente che cammina tranquillamente come nulla fosse! E’ uno spettacolo veramente suggestivo e si capisce, dalle vetrine dei negozi e dai nomi scritti, che questo treno è una grande attrazione turistica ed è molto amato dalla popolazione.

Lasciamo Bad Doberan e ci dirigiamo nella citta anseatica di Wismar, posta sul Mar Baltico.

La prima impressione sul paese è affascinante, con il centro storico ricco di tipiche case anseatiche, con canali, chiese e monumenti vari.

Non mancano testimonianze del passato governo DDR ma si capisce che lo sforzo per ridare smalto e vitalità alla città è importante.

Ci fermiamo qualche minuto nel nostro hotel (Hotel “Alter Speicher”, bello e consigliato) e poi iniziamo il giro della città con i negozi ancora aperti.

Non può mancare una tappa in una golosa pasticceria per “rinfrancarci” delle fatiche del giorno.

La sera cena in un bel (ma non molto economico) ristorante affacciato sul Markt, la piazza principale (a base di pesce del Baltico, ovviamente) mentre la serata si conclude in una antica birreria, situata di fronte al porto, che produce birra artigianale.

Sab. 5 febbraio La mattina ci si alza presto, come sempre, e, nonostante il tempo sia uggioso e freddo (direi tipicamente nordico), ci rechiamo al porto.

Qui ferve l’attività perchè le barche dei pescatori, appena tornate da una notte di lavoro, vendono pesce fresco ma anche affumicato (direttamente sulle barche tramite piccoli affumicatori a legna!!) mentre in un altra zona del porto (che, complice il meteo, si mostra abbandonato ma affascinante) gli ambulanti preparano le bancarelle del mercato (in effetti alquanto “povero”). In questo suggestivo ambiente si riesce a percepire l’atmosfera di un passato non troppo lontano fatto di cose piccole e povere che la ex-Germania Est lontana da Berlino cerca quasi a fatica di cancellare.

A metà mattina è ora di ripartire, meta la citta di Schwerin.

Arriviamo con un sole spettacolare e subito la prima tappa è il castello, monumento che ha reso celebre la città e che si erge sopra un lago.

Poi facciamo un giro per la zona pedonale, pranziamo a base di ottimi dolci (e cosa altrimenti, visti i gusti della mia compagna?) e ripartiamo verso la meta finale del nostro breve viaggio: Lubecca.

Ariviamo nella città del Land Schleswig-Holstein, anch’essa fondamentale porto della Lega Anseatica, col sole basso del tardo pomeriggio invernale che, con la splendida luce radente, illumina gli innumerevoli campanili che caratterizzano il profilo della città.

Lasciamo i bagagli nell’hotel prenotato (Hotel “Lindenhof”, bello) e iniziamo il giro partendo dalla celebre Holstentor, antica e turrita porta simbolo della città, per poi visitare il centro pedonale, col bellissimo municipio, il duomo e le altre chiese e la casa dei Buddenbroock, ricca famiglia di commercianti cittadini protagonista del libro di Thomas Mann che appunto visse in questa casa.

Possiamo notare che la città è abbastanza moderna e ciò è spiegabile a causa delle grandi distruzioni subite durante la Seconda Guerra Mondiale ad opera dei bombardamenti alleati.

Una bella pasticceria è nuovamente meta di metà pomeriggio (tipica di queste zone è la produzione del marzapane) mentre ceniamo al ristorante “Kartoffel-keller” (www.Kartoffel-keller.De), situato sotto l’antico “Heiligen-Geist-Hospital” e, come dice il nome, specializzato in cibi a base di patate.

Dom. 6 febbraio E’ già ora di prendere il volo del ritorno ma, grazie agli orari, abbiamo buona parte della mattina per dedicarci ad un giro della città, ancora sonnacchiosa dato il giorno festivo.

Alla fine riprendiamo l’aereo e siamo nuovamente in Italia.

Ciao F&S



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