La Foresta Nera di Martin Heidegger

Bene, questo è un racconto di un sogno: uno di quei rari sogni che si avvera! L'estate scorsa, infatti, io e il mio fidanzato Marco siamo riusciti a recarci in Germania seguendo, come in una specie di pellegrinaggio, un itinerario "heideggeriano". Una doverosa precisazione: sia io che Marco siamo laureati in Filosofia e, in particolare, Marco...
Scritto da: Sere Sere
la foresta nera di martin heidegger
Partenza il: 09/08/2004
Ritorno il: 20/08/2004
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Bene, questo è un racconto di un sogno: uno di quei rari sogni che si avvera! L’estate scorsa, infatti, io e il mio fidanzato Marco siamo riusciti a recarci in Germania seguendo, come in una specie di pellegrinaggio, un itinerario “heideggeriano”. Una doverosa precisazione: sia io che Marco siamo laureati in Filosofia e, in particolare, Marco è uno studioso del filosofo Martin Heidegger che è figlio della Foresta Nera, nel Baden, dove è nato e vissuto. Tutti i nostri spostamenti li abbiamo fatti in treno (con l’Inter rail) e ci siamo trovati benissimo: in Germania i treni arrivano e partono in orario, e così anche le corriere!.

La nostra prima tappa è stata Friburgo in Brisgovia. Se vi ci recate in treno da Milano, dovere cambiare a Basilea (ai più inesperti come me, occhio alla stazione di Basilea, è davvero enorme!) FRIBURGO IN BRISGOVIA Friburgo è una città davvero incantevole, con quei buffi e rinfrescanti ruscelletti d’acqua proprio in mezzo alle strade. E poi che bei negozi, che belle librerie, vi si respirava un’atmosfera davvero soft. E poi le serate, trascorse nella piazza del Duomo, così caratteristico, a goderci quella luce così particolare…Qui c’è un sacco di gente, ma è gente rilassata, non come a Roma o a Firenze, dove tutti corrono per vedere…Per fotografare…In particolare, ci sono dei negozi davvero economici, dove abbiamo acquistato pure un album di fotografie davvero enorme (credetemi) a 2 euro! Quindi è una città molto adatta a chi non ha molti soldi in tasca! Anche per mangiare non si spende molto (una bottiglietta d’acqua in centro costa 80 cent, un panino sui 2 euro). Il centro è raccolto, si visita a piedi molto comodamente.

Vi consiglio di scegliere un albergo in centro, perchè i prezzi non sono esagerati. Ci sono delle bellissime locande! Abbiamo visitato naturalmente l’Università dove Heidegger ha insegnato e la casa dove ha vissuto, nel quartiere di Zaringen, un quartiere residenziale della vecchia Friburgo. La casa di Heidegger è autonoma su più piani, anche se è un po nascosta da una rigogliosa vegetazione probabilmente fatta crescere per nascondere la casa allo sguardo dei curiosi. Naturalmente abbiamo potuto solo ammirarla dall’esterno, e fare una velocissima fotografia! La casa, infatti, è abitata.

A Friburgo ci si rilassa, insomma, è una città davvero a misura d’uomo come ce ne sono poche, ormai.

TODNAUBERG Da Friburgo ci siamo recati, a Todnauberg, una splendida località montana (800/1000 metri) dove Heidegger avera la Hutte, la sua baita. Todnauberg è splendida, davvero. E’ una tipica cittadina di montagna della Foresta Nera, con case a graticcio, le cascate, i cavalli che gironzolano, e anche un caprone poco simpatico. La baita è abitata dai discendenti di Heidegger, non è aperta al pubblico, e abbiamo dovuto scattare una foto furtiva, perchè in quel momento c’era gente dentro.

Un soggiorno, insomma, bellissimio. Adattissimo a chi vuole passeggiare in montagna, tra i fiori dei prati.

Unico problema, trovare da depositare i rifiuti (problema non da poco in Germania, dove il cassonetto classico, all’italiana, sembra non esistere). Alla fine, dopo lunga ricerca, ho notato un bidone nero, piuttosto massiccio, dall’aria innoqua. Ma mi sbagliavo. Apro il coperchio e…Oddio…Che spettacolo…Era il bidone del compost!! Non vi dico cosa ci zampettava dentro! Sono fuggita a tutta velocità, portandomi con me i rifiuti! MESSKIRCH Abbiamo lasciato Friburgo a malincuore per recarci verso la nostra seconda tappa: Messkirch, il paese natale di Heidegger. Il viaggio da Friburgo a Messkirch è stato un pò roccambolesco, per via degli spostamenti in treno e corriera (In treno fino a Sigmaringen e poi in corriera fino a Messkirch). Messkirch è un paesino davvero unico, e non lo dico solo per via di Heidegger. E’ di per sè un amore di paesino di campagna. E’ immerso in una verdeggiante pianura rigogliosa. Pieno di pace e di serenità, davvero adatto a chi vuole trascorrere qualche giorno passeggiando e leggendo dei buoni libri. Se ci capitate di ferragosto, come noi, ricordate che dovrete adattarvi ad usufruire dell’unico supermercato perchè bar e altri negozi sono schiusi! Qui infatti il turismo è soprattutto invernale, non estivo. Abbiamo pernottato presso l’Hotel Alte Post (a Messkirch ci sono solo due alberghi, e qualche BB) dove ci siamo trovati benissimo! La camera ci è costata 60 euro a notte, con colazione. L’accoglienza è stata molto cortese e l’ambiente molto caratteristico. Sembrava di essere a Natale! Anche per via del clima che non era affatto caldo. Potrebbe essere paragonato a un nostro clima autunnale.

A Messkirch abbiamo visitato il Museo che raccoglie lettere e manoscritti di Heidegger e grazie alla gentilezza della Signora Pina Lo Passo del Tourist Information, ci siamo entrati da soli fuori orario di apertura, così abbiamo potuto fotografare. Inoltre, ci siamo recati al Cimitero e rendere omaggio alla Tomba di Heidegger. E quindi abbiamo ammirato la sua casetta natale, di fronte alla bella chiesa di San Martin. Heidegger è ancora ricordato qui non come il grande filosofo, ma come il figlio del Sacrestano. A tale proposito, potere lettere “Danubio” di Magris che dedica un capitoletto proprio alla bella Messkirch di Heidegger.

IL FELDWEG Il giorno di ferragosto, lo abbiamo trascorso sul FELDWEG, il sentiero di campagna dove il giovane Heidegger amava passeggiare e riflettere. Qui si incontra la sua panchina di legno (che emozione!) dove lui si sedeva a leggere! E’ stata una mattinata fantastica e anche faticosa (sono parecchi chilometri andata e ritorno) il feldweg costeggia un bosco splendido, che sembra quello delle fiabe. Spettacolare!! TRIBERG E veniamo all’ultima parte del nostro viaggio, dedicata alla Foresta Nera classica, gli orologi a cucù per intenderci. Ci siamo recati a Triberg, una bella cittadina caratteristica, piena zeppa di negozi grandi e piccoli che fabbricano e vendono i famosi orologi a cucù. Qui sembra di stare nel villaggio di babbo natale, anche in agosto! Da vedere assolutamente se siete romantici e un pò bambini come me! Abbiamo visitato le magnifiche CASCATE, le più alte della Germania (ricordate la copertina del numero dei meridiani dedicato alla Forensta Nera? Beh, è una foto scattata proprio qui). Ricordate di portare qualcosa per gli scoiattoli, che qui sono davvero simpatici! Potere anche comprare all’ingresso un bel sacchetto di noci! L’ingresso alle cascate costa solo 1,50 euro, ma se siete studenti entrate con 50 cent.

La natura qui è davvero rigogliosa e fittissima.

Lasciamo la Germania con il cuore davvero triste ma felici di aver visitato tutte le tappe del nostro viaggio heideggeriano. Vi consiglio tutti questi posti, anche se non siete degli studiosi di Heidegger, vale la pena di visitarli, per la loro unica bellezza e per la loro particolarità. Consiglio a tutti di fare prima o poi un viaggio “tematico” sulla tracce di qualcuno o di qualcosa…

CIAO A TUTTI A BUONE VACANZE 2005 Serena e Marco



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