Brema: tra fiaba e realtà

Andare a Brema d'estate è un pò particolare, lo ammetto...ma a me e Matteo, il mio ragazzo, piacciono tantissimo le mete nordiche e quindi ci è sembrata una scelta molto azzeccata -e pure economica se dobbiamo dirla tutta!-. Siamo partiti il 22/08 nel primo pomeriggio da Treviso con volo Ryanair, tariffa circa 74 euro a testa. Dopo un viaggio...
Scritto da: Saruf
brema: tra fiaba e realtà
Partenza il: 22/08/2008
Ritorno il: 27/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Andare a Brema d’estate è un pò particolare, lo ammetto…Ma a me e Matteo, il mio ragazzo, piacciono tantissimo le mete nordiche e quindi ci è sembrata una scelta molto azzeccata -e pure economica se dobbiamo dirla tutta!-.

Siamo partiti il 22/08 nel primo pomeriggio da Treviso con volo Ryanair, tariffa circa 74 euro a testa. Dopo un viaggio un pò turbolento -non sono molto amante degli aerei- finalmente siamo atterrati. Ed ecco che subito si è presentato il tipico tempo del Nord : freddo, pioggerellina e tanto tanto grigio. Presi dalla confusione abbiamo scelto di prendere un taxi -non fatelo!! il centro della città è a pochissimi km dall’aeroporto e il tassista cercherà di allungare il tragitto!!- per farci portare nella nostra piccola pensione nella zona di Neustadt. La pensione si chiama Haus Neustadt; l’ho cercata molto perché preferisco andare a dormire nei posti più tipici e familiari, con l’atmosfera del luogo, che in quei posti così grandi, anonimi e freddi. Abbiamo pagato 53 euro a notte a camera, 2 letti singoli perché non c’erano più camere matrimoniali e il bagno fuori dalla camera, ma comunque lo usavamo solo noi poichè nel nostro piano c’erano altre 2 camere con bagno interno. La pensione è una piccola casetta a schiera circondata da tantissime case colorate abitata dai proprietari, 2 signori tedeschi gentilissimi che ci hanno accompagnato alla nostra camera. Abbiamo deciso poi di andare in centro a piedi, così un pò ci si scaldava, e abbiamo raggiunto subito il Weser, il grande fiume che affianca la città, importante in passato per il commercio e ora conosciuto più che altro per la navigazione turistica, visto che il porto si è spostato più in direzione del mare. Ci siamo soffermati nella Weserpromenade, una passeggiata in riva al fiume, ritrovo di localini e tipiche baite tedesche che vendono birra e bratwurst. E come non cedere anche noi? Purtroppo aveva cominciato a piovere e con K-way addosso ci siamo avviati verso la piazza principale, la piazza del mercato la Marktplatz. Già stupenda di suo, con il cielo grigio fumo a contrasto con i tetti rossi dei palazzi storici ci ha fatto un pò credere di essere dentro ad una bella favola, una bella favola dei fratelli Grimm. Ed è proprio mentre ci godevamo questa atmosfera che abbiamo intravisto i primi musicanti di Brema! Statue coloratissime sparse per la città che quando meno te lo aspetti sbucano fuori…E ovviamente foto con tutte!! Siamo andati poi verso una piccola stradina un pò mimetizzata ma molto importante, la Bottcherstrasse, la via che anticamente collegava la piazza del mercato al fiume Weser. E’ una stradina pedonale in mezzo ad antichi edifici di mattoni rossi ed insegne coloratissime. Proprio a metà percorso sul tetto di un’edificio c’è un carillon di campanelle in porcellana che suona ogni giorno, e che noi abbiamo sempre perso per una decina di minuti. Dopo di che siamo andati al centro di informazione turistica in zona centrale e abbiamo comprato – per soli 5 euro- una guida utilissima della città in italiano. Abbiamo anche chiesto se potevano consigliarci un modo per poter andare a visitare le bellissime isole del mare del Nord, ma nessuno ci ha potuti aiutare, sebbene il mare fosse così vicino ( in seguito l’abbiamo chiesto a più persone ma niente da fare, così alla fine abbiamo deciso di rinunciarci a malincuore). In seguito abbiamo visitato il mercato alimentare dietro la piazza principale, e abbiamo scoperto con grande piacere che quasi ogni stand offriva in abbondanza assaggini che ovviamente abbiamo provato tutti. Siamo andati a cenare in un ristorantino cinese “all you can eat”. In pratica consisteva in questo: a un prezzo stracciato, mi pare 10/15 euro, potevi mangiare quanto volevi e quello che volevi. In realtà volevamo cercare un ristorante giapponese che avevo visto in internet, visto che io adoro il cibo nipponico e nella mia città non ne esiste uno vero di ristorante, ma erano tutti chiusi, quindi ormai stanchi di cercare abbiamo optato per quello cinese. 23/08 Dopo aver fatto una buona colazione e aver scoperto che sfortunatamente pioveva ancora, ci siamo avviati sempre a piedi in centro, per visitare un pò le cose principali. Per primo volevamo vedere il Duomo di San Pietro nella piazza principale. Costruito in più epoche e quindi in più stili, ricorda un pò Notre Dame di Parigi per le due torri che circondano il corpo principale. Così alto e così bello mette un pò di soggezione. Entrando abbiamo notato una scenetta un pò particolare: sulle scalinate, un ragazzo vestito in frac stava pulendo con una scopa di rami secchi il pavimento scacciando numerosi coriandoli, al suono di un organetto a manovella! Abbiamo scoperto poi tramite la guida che è una usanza della città, una cosa che vengono invitati a fare dai familiari i ragazzi celibi per il loro trentesimo compleanno. All’interno la chiesa era molto buia, ma bellissima, molto suggestiva. Il tutto poi è stato reso più emozionante dal fatto che un gruppo di turisti si è posizionato in mezzo alla navata centrale e all’improvviso hanno cantato a cappella un paio di canzoni, una cosa inaspettata e molto piacevole. Dopo di che siamo entrati nella Chiesa di Nostra Signora, una chiesa medievale, e abbiamo poi deciso di prenotare una visita guidata all’antico municipio- è l’unico modo per visitarlo, e vi assicuro che ne vale la pena!- Il pranzo lo facciamo al Beck’s Bistro in piazza del mercato con un bel piatto di currywurst e patatine e una buona birra, per la grande felicità di Matteo. Abbiamo speso pochissimo, circa 7 euro per il piatto completo, difatti abbiamo scoperto con grande piacere che mangiare a Brema in molti posti costa poco. Visto che la pioggia non voleva proprio cessare, abbiamo deciso di passare il pomeriggio al centro scientifico di Brema: l’Universum. E’ un grande edificio a forma di balena con all’interno moltissimi pezzi esposti che possono essere toccati, annusati, provati. Difatti il motto dell’Universum è: percezione attiva anziché passiva. Per raggiungerlo è stato semplicissimo, abbiamo preso un tram, pagando un biglietto giornaliero molto economico di 2/3 euro a persona. Il pomeriggio è stato divertentissimo, abbiamo formato le nuvole con il vapore, provato che temperatura c’è al polo nord, giocato con barchette ed acqua, insomma, una cosa da fare assolutamente! La sera poi l’abbiamo passata in centro,mangiato in piazza principale al Beck’s am Markt, un bel ristorantino con piatti tipici dove non si spende più di 15 euro a persona e poi una bella passeggiata nel buio delle vie cittadine. 24/08 Finalmente sole!!! La giornata era già cominciata benissimo!! La mattina avevamo appuntamento con la guida al municipio verso le undici, quindi prima ho avuto il tempo di fare un po’ di foto con il cielo azzurro alla piazza, alle tante statue dei Musicanti e alla statua del Rolando in piazza, simbolo dell’aspirazione, poi ottenuta, alla libertà di Brema. E finalmente siamo entrati nel municipio, uno splendido esempio di edificio gotico dei primi del ‘400. In realtà sono visitabili solo 3 stanze ma vale la pena vederle perché sono spettacolari. Al termine della visita ho fatto la classica foto con la statua in bronzo -quella più famosa- dei 4 musicanti di Brema. Mi raccomando, toccate le due zampe anteriori del ciucchino, porta fortuna!! Per pranzo 2 panini con wurst, senape e ketchup presi per strada e poi via al Parco dei Rododendri. Approfittando della bella giornata, siamo andati in questo bellissimo parco anche per visitare Botanika, un centro scientifico interattivo coperto dove vengono ricostruiti mondi lontani: l’Himalaya, il Giappone, il Borneo e altri ancora. Ma più che questo centro scientifico, divertente e perfino con animali da cortile pronti a farsi fare due carezze, è stato una vera sorpresa il parco. E’ suddiviso in varie piccole zone tutte caratterizzate da una flora diversa: la zona della lavanda, quella delle rose, delle azalee e tante altre. Fiori gialli e viola circondavano il paesaggio, un’esperienza bellissima. Tornati poi in città, dopo l’aperitivo di birra, abbiamo cenato al Ratskeller, ristorante con la più antica enoteca del mondo ( non mi piace il vino, ma vale la pena andarci, soprattutto per le mega porzioni di cibo, l’ambiente e i prezzi contenuti!!) 25/08 Svegliati e ormai rassegnati alla pioggia che era ritornata, abbiamo deciso di andare a vedere il quartiere medievale “Schnoor”, uno dei posti più caratteristici della città. Un piccolo labirinto di viuzze in porfido, con antichissime abitazioni, atelier di artisti e negozietti tipici del nord, piccoli e colorati, decorati di fiori, insomma un piccolo gioiello. Purtroppo siamo andati troppo presto di mattina e molti negozi erano ancora chiusi, consiglio quindi di andare dopo le 11.00. Dopo di che siamo andati a piedi fino all’unico mulino rimasto della città situato nel parco delle mura di Brema. Visto che il tempo si era un pò rasserenato, il pomeriggio l’abbiamo passato al Burger Park, l’enorme parco cittadino di Brema. Abbiamo fatto una bella passeggiata, mangiato un gelato e visto tantissimi animali. Ci voleva proprio una pausa rilassante e piacevole per riprendersi dalla stanchezza dei giorni precedenti. Volendo si può anche fare un giro in barca a remi per i lunghi fiumiciattoli e i numerosi laghetti tutti collegati -Matteo me lo ha rifiutato, provateci magari voi…-.

Dopo esserci riposati un po’ abbiamo deciso di visitare un quartiere poco turistico che Matteo aveva scovato casualmente, il Viertel. Si trova al di là degli “Schnoor”, seguendo la Ostertorsteinweg. E’ un quartiere piuttosto etnico e giovanile, con negozi alla moda un po’ alternativi e caffè divertenti e colorati. Abbiamo bevuto una cioccolata calda in un bar che dava su una piazzetta che aveva un po’ l’aria parigina e siamo andati un pò a caso curiosando tra le viuzze. In una laterale in fondo alla strada abbiamo scovato un parco giochi per bambini che dava su una casa stupenda, moderna, ultra design e anche molto fotografata dalla gente. E poi case rosa e azzurre, piccoli giardinetti, qualche colorato murales e molta bella gente.

La sera abbiamo deciso di cenare a Bremer Schlachte, la passeggiata affianco al fiume, e poi fare una passeggiata romantica in riva al Weser.

26/08 Gita giornaliera ad Amburgo.

I biglietti dei treni costano parecchio in Germania, ma facendo uno speciale biglietto siamo riusciti a risparmiare un po’. Il biglietto si chiama Niedersachsen Ticket, è giornaliero e vale per 5 persone al costo di 27,00 euro. Abbiamo deciso di andare ad Amburgo per visitare un po’ qualcosa di nuovo. Difatti Brema non è grandissima, purtroppo le isole nordiche non riuscivamo a farle, quindi abbiamo deciso per Amburgo, che sta a un’ora di treno da Brema. Arrivati mi sono accorta di quanti migliaia di negozi ci fossero, e un po’ in estasi e sopraffatta dalla voglia di shopping sono stata trascinata fuori a forza da Matteo, stanco di vedere negozi di ogni genere. Abbiamo visitato la chiesa di St. Jakobikirche, il municipio neo rinascimentale della città e la St. Michaelis-Kirche, una meravigliosa chiesa barocca. Dalla zona del municipio, zona di negozi lussuosissimi, si può camminare nei passaggi che accompagnano i canali fino al mare, strade pedonali tranquille dove si possono trovare anche molte cose positive -ho scoperto un negozietto carinissimo che vende soprattutto abbigliamento “equo-solidale” del Sudamerica, dove ho comprato due paia di calzini coloratissimi e morbidissimi!!-. Cercato invano un ristorante giapponese, per la seconda volta abbiamo scoperto che erano o chiusi o inesistenti, quindi un po’ ci siamo persi in un quartiere asiatico e in un altro che sembrava un po’ malfamato e alla fine abbiamo pranzato in un piccolo ristorantino libanese buonissimo che purtroppo non saprei mai ritrovare. Il pomeriggio siamo andati al famoso quartiere a luci rosse St. Pauli. Ero un po’ incuriosita, ma sono rimasta molto delusa, probabilmente bisogna andarci di sera, perché di pomeriggio sembrava un po’ un classico posto di villeggiatura estiva, pieno di negozi di gadget e bar di kebab. Da St. Pauli è facilmente raggiungibile il Landungsbrucken, il lungomare percorribile sia in bicicletta che a piedi. Sarà che io adoro i porti marittimi o sarà che il cielo era grigio scuro e a contrasto con il mare blu era molto suggestivo, ma questa zona mi è piaciuta moltissimo. Dopo un buon caldo caffè siamo ritornati a Brema, doccia calda e cena in un ristorantino greco a 50 metri dall’hotel. La mattina seguente, il 27/08 abbiamo preso l’aereo e siamo ritornati a casa, un po’ felici per il caldo ritrovato, ma un po’ tristi per aver lasciato una città così bella, così fiabesca.

Un consiglio? Se d’estate preferite andare al caldo, Brema è bellissima anche d’inverno, nel periodo natalizio, immersa in una atmosfera calda e piena di luci, bancarelle e cibi tipici e profumati. E non abbiate paura del freddo. A Brema ci sono moltissime gallerie coperte piene di bei negozi e tante attività da fare al chiuso e al calduccio!!



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