Brema, una citta da vivere

Questo è un diario di viaggio che spero possa essere utile a tutti coloro che avranno voglia di andare alla scoperta di Brema, Città Libera Anseatica che, prima di questo momento noi,(io e mio marito) e penso anche molti di voi, conoscevamo solo per i famosi Quattro musicanti della favola dei fratelli Grimm. Abbiamo deciso di andare a Brema...
Scritto da: danialdo
brema, una citta da vivere
Partenza il: 21/05/2008
Ritorno il: 25/05/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Questo è un diario di viaggio che spero possa essere utile a tutti coloro che avranno voglia di andare alla scoperta di Brema, Città Libera Anseatica che, prima di questo momento noi,(io e mio marito) e penso anche molti di voi, conoscevamo solo per i famosi Quattro musicanti della favola dei fratelli Grimm.

Abbiamo deciso di andare a Brema perché era una tra le mete proposte da Ryanair con volo diretto partenza da Trapani che per noi che abitiamo in provincia di Messina è l’aeroporto più vicino dal quale si può volare con questa compagnia aerea. Abbiamo già volato con Ryanair per Londra e Stoccolma e, tutte le volte siamo rimasti molto soddisfatti per il rapporto qualità/prezzo offerto. Abbiamo acquistato via internet i voli di a/r a 0 cent (che con le tasse sono costati in totale euro 36 a testa) per part. 21 maggio ’08 e rientro 25 maggio e abbiamo prenotato, sempre via internet l’Hotel Ibis Centrum (che si trova vicino alla Stazione Centrale – Hauptbahnhof) per le prime 3 notti e l’Hotel Mercure Hanseatic per l’ultima notte (vicino aeroporto), poiché, visto che il volo di ritorno partiva alle 07,10 ci saremmo trovati a sole 3 fermate di tram.

Abbiamo anche scelto di fare il check-in on line che si può fare da 5 gg a 4 ore prima della partenza via internet e che ti permette di stampare direttamente la carta d’imbarco e di aver diritto alla priorità d’imbarco, potendosi presentare ai controlli solo 40 min prima della partenza, e risparmiando anche qualcosa! Dimenticavo: si può fare solo se si viaggio con 1 solo bagaglio a mano di peso inferiore a 10 kg.

Il volo di andata era alle ore 19,25. Siamo arrivati in aeroporto a Trapani in auto(comodissimi i parcheggi che si trovano proprio davanti all’aerostazione) e con tutta calma abbiamo fatto i controlli di rito e ci siamo accomodati in sala imbarco. La sala si è riempita in breve di viaggiatori per il 98% tedeschi e con estrema puntualità siamo partiti.

Il volo è andato benissimo (unico neo una bambina di pochi mesi che ha pianto ininterrottamente da TP a BREMA…) e alle 22,00, con 10 min di anticipo, siamo atterrati. Era ancora giorno,come da noi al tramonto, e con il ns bagaglio a mano siamo immediatamente usciti dall’aereoporto e ci siamo diretti sulla banchina del tram (a circa 100 mt). Dopo pochi min è arrivato il tram n.6 che ci ha portato in soli 10 min alla stazione centrale (i biglietti si possono fare direttamente sul tram tramite un’emettitrice e costano euro 2.15 a pers.). Appena arrivati abbiamo chiesto informazioni (parlano solo tedesco ed inglese, dimenticate l’italiano) e, a piedi , in 10 min siamo arrivati in Hotel. Scegliamo solitamente Hotel Ibis perché è l’ideale per viaggiatori come noi, poiché confortevole, molto pulito ed economico, e con 79 euro a notte + 9 euro di colazione, siamo stati benissimo.

Giovedì mattina ci siamo svegliati alle 07.30 e siamo scesi a fare colazione (molto ricca, dal dolce al salato e non manca niente) che ci avrebbe permesso di arrivare fino a cena assolutamente sazi e di poter stare in giro tranquillamente. La giornata è bellissima! Temperatura intorno ai 21°, sole splendente, cielo nitido. Ci dicono che è eccezionale questo tempo per Brema…Siamo stati fortunati! In pochi min siamo arrivati nello storico centro di questa bellissima città, attraversando un parco che si snoda intorno al fiume Weser, altra meraviglia. Ci siamo subito accorti che si respirava un’aria straordinariamente pulita e tranquilla, e…Libera. E’ impressionante la quantità di biciclette che ci sono in circolazione, che per loro sono il principale mezzo di trasporto e che hanno la precedenza su tutti, compresi i pedoni. Pochissime auto e ciclisti di tutte le età che usano la bici per andare a lavoro, a scuola, a far la spesa e anche a passeggiare! Esistono le corsie preferenziali sui marciapiedi che sono lastricati in colore diverso o delimitati da strisce che ti fanno capire che…Guai se un pedone le invade!! Subito dinnanzi a noi le due torri del Duomo di San Pietro. Attraversiamo la Piazza Domshof, sulla quale si affacciano non meno di sei edifici antichi sedi delle più importanti banche (la più interessante è quella della “Bremer Bank”con la sua facciata rinascimentale ed elementi in stile liberty. In questa piazza ogni mattina si svolge il mercato ortofrutticolo, ed è uno spettacolo vedere e sentire colori e profumi di frutta e ortaggi bellissimi. Su questa piazza si trova la moderna fontana di Nettuno dove, nel 1831 ebbe luogo l’ultima esecuzione pubblica: quella dell’avvelenatrice G.Gottfried che fu decapitata dalla mannaia del boia. In questa piazza abbiamo incontrato un uomo cui 50 che ci ha chiesto un’informazione,e, accortosi che eravamo appena arrivati e parlavamo solo pochissimo inglese, con estrema disponibilità e gentilezza ci ha descritto alcune particolarità riguardanti lo spirito libero della città di Brema che non è una città come le altre ma uno Stato e che ha sempre difeso la libertà di cui va fiera. Inoltre ci ha accompagnato sulla Piazza del Mercato, salotto di Brema, sulla quale si affacciano, oltre il meraviglioso Duomo anche lo storico Municipio (uno dei più belli della Germania), lo “Shutting”, sede dei Commercianti di Brema e residenza ufficiale del Presidente del Senato, una fila di case borghesi dalle facciate storiche come quella della “Ratsapotheke”, farmacia del Consiglio del 1894 , ed altre con ricchi ornamenti in stile rococò. Sulla stessa Piazza inoltre si affaccia, in straordinario contrasto con gli altri edifici, la moderna sede del Parlamento “Haus der Burgerschaft”, nella quale si trova il Parlamento sia del Land che della città di Brema, ed è situato al posto dell’antico edificio della Borsa (la prima borsa si tenne su questa piazza all’aperto più di 300 anni fa, ed è una delle più antiche della Germania). Al centro della Piazza del Mercato si trova, disegnata con pietre da pavimentazione, una croce anseatica, dalla quale si gode della migliore vista panoramica. Davanti alla facciata del Municipio si trova il simbolo di Brema: il “Rolando”(eretta nel 1404 dal Consiglio della città))che si distingue per la sua enorme altezza (più di mt.10) e che, con la sua spada rivolta verso il Duomo e il suo viso giovanile e misterioso, simbolizza l’amore per la libertà dei cittadini medievali, contro le pretese di dominio dell’Arcivescovo (una precedente statua in legno fu bruciata dai servitori dell’arcivescovo nel 1366). Ancora oggi Rolando è il simbolo dell’amore per la libertà dei bremesi che hanno mantenuto la loro peculiarità di dipendere direttamente dall’Impero, fino ai giorni d’oggi- con due brevi interruzioni dovute a Napoleone e Hitler). Per questo motivo si crede che la libertà sia garantita finchè Rolando rimane sul suo piedistallo; si pensi che durante i bombardamenti del 1944/45 la statua fu protetta con la costruzione di un muro e il riempimento delle intercapedini con la sabbia. Dopo esserci guardati intorno ed aver considerato che non ci aspettavamo tanto splendore abbiamo deciso di entrare all’ufficio informazioni che si trova in piazza ed abbiamo acquistato una guida della città in italiano ben fatta che ci ha accompagnato costantemente (prezzo euro 5).

Dinnanzi a noi un’altra chiesa, la “Chiesa medievale di Nostra Signora”, dinnanzi alla quale, ogni mattina si tiene il mercato dei fiori. Bellissimo e con varietà di fiori che sconoscevo. Decidiamo di dirigerci verso il Duomo, e, alla nostra sinistra vediamo la famosa statua di bronzo dei Quattro Musicanti di Brema, una scultura di G. Marcks molto carina e frequentata da visitatori che si fanno immortalare ai suoi piedi (compresi noi!)! Siamo davanti al Duomo: sulla facciata due torri gemelle alte 98 mt., collegate da una costruzione con un bel rosone gotico centrale. Le parti più antiche risalgono al XI° sec, ad opera degli arcivescovi Bezelin ed Adalberto. Notevoli le due cripte,(le sale più antiche di Brema) ed in particolare quella orientale detta “stanza del silenzio”, in cui abbiamo ammirato un bel crocefisso romanico ed un’atmosfera davvero speciale.Nella cripta occidentale, usata come battistero, si trova un piccolo organo (opera di Silbermann) e un fonte battesimale in bronzo, in stile tardo romanico (1220 circa) che forse è l’oggetto più prezioso esposto nel duomo. Molto belle le navate con volta a vela e i pilastri colorati (fasci di colonne). Consigliamo la guida per poter apprezzare al meglio tutta la bellezza del duomo.

Tradizione di Brema è la pulitura delle scale del Duomo, davanti al portale in bronzo, ai piedi della torre a nord. Uomini celibi, al compimento del loro trentesimo compleanno, vengono invitati da parenti ed amici per mezzo di un’inserzione sul giornale a recarsi al Duomo, dove devono ripulire le scale dai coriandoli, al suono di un organetto a manovella, bevendo ogni tanto qualcosa per aiutarsi. Anche le donne nubili partecipano a questa cerimonia con il compito di lucidare il portale, fino a che un bacio ben dato non le liberi da questa incombenza. Non abbiamo potuto salire sulle torri (che sicuramente meritano una visita per la stupenda vista della città di cui si può godere) poiché in quei giorni era impossibile farlo. Siamo però andati vicino al duomo a visitare la Cripta di piombo, alla quale si accede attraverso un graziosissimo cortile molto ben curato con una stata di St. Jacob al centro e una fontana. Tutt’intorno un bel portico con locali (…Beck’s). La Cripta è famosa poiché si è scoperto che l’aria straordinariamente secca che si trova in questa camera, permette di conservare i cadaveri, disseccandoli!! Così abbiamo visto otto salme mummificate nelle loro casse chiuse dal vetro (la più vecchia è del 1450). Un po’ lugubre, ma nel contempo abbiamo assistito ad un’esibizione di un coro di una ventina di ragazze molto brave che avevano deciso di esibirsi proprio lì.

Dopo aver notato diversi gruppi di coristi in giro per la città, abbiamo scoperto che proprio in coincidenza con la ns gita, Brema era la sede di un raduno molto importante di coristi, le cui esibizioni ci hanno accompagnato per tutto il viaggio. Soprattutto tedeschi dai 4 ai 99 anni: meravigliosi! Con un’allegria straordinaria si sono divertiti ed hanno colorato ogni angolo del centro, improvvisando cori molto belli. In tutte le chiese e nei luoghi di interesse pubblico era possibile assistere (tutto gratis) a vari concerti a tutte le ore del giorno e fino a tarda sera, e, volendo, anche partecipare (…!!!…) cantando con loro grazie agli spartiti che venivano consegnati a tutti.

Dalla Piazza del Mercato, a sinistra dello “Schutting” (Camera di Commercio), si accede alla “Bottcherstrasse”, strada (lunga 100 mt) di collegamento tra la Piazza ed il fiume Weser che fu acquistata dal commerciante di caffè (inventore del decaffeinato) Roselius, che insieme a tre architetti la trasformò in un centro culturale. All’entrata, in alto, abbiamo ammirato una scultura luminosissima “Il portatore di Luce”(opera di Hoetger come altre sculture presenti in questa strada). Diversi negozietti si trovano lungo la strada e sulla sinistra c’è un piccolo atrio con la “Fontana dei sette fannulloni”, con le figure dei suonatori di Brema, che rievoca una legenda che narra di sette figli di un contadino, troppo pigri per andare a prendere l’acqua al fiume Weser, tanto da scavare un pozzo per evitare di muoversi dalla casa. Guardandosi intorno ed alzando lo sguardo abbiamo ammirato le costruzioni, tutte in mattoni rossi, sede della casa di Paula Becker Modershon e del relativo museo. A metà, la strada si allarga in una piazzetta (di San Pietro) che è sempre piena di visitatori e dove è molto bello fermarsi ed ammirare le facciate delle case patrizie, ed in particolare di quella che mostra il carillon sul frontone romanico con le campane in porcellana che suonano melodie di canzoni di marinai ogni 15 min. Di fronte si trova la casa di San Pietro, dedicata al patrono della città ed ospitante il casinò e diversi ristoranti, tra cui quello dove abbiamo deciso di fermarci per la cena della prima sera. Proprio nella piazzetta. Ottima birra e piatti tipici a base di carne di maiale (enormi cotolette) e patate e pesce (salmone e merluzzo) e verdure varie. A Brema, in questo periodo, la sera si fa aspettare fino alle 23 ed oltre, e fa giorno prestissimo. Questo ci ha dato ancora più energia, anche per le splendide condizioni meterologiche che abbiamo trovato! Siamo rientrati in albergo verso le 23,30 e abbiamo scaricato le prime 200 foto utilizzando il computer dell’hotel, a disposizione dei clienti anche con uso internet, gratis.

Il 23 maggio abbiamo deciso di andare a visitare il Parco dei Rododendri, che abbiamo raggiunto con un comodo tram dalla Stazione centrale in 15 min circa. Meraviglioso nel periodo che va da aprile a giugno, è un parco unico nel suo genere in Germania, e ospita 2000 diversi tipi di rododendri ed azalee coltivati e 680 tipi selvatici su una superficie di 46 ha. All’interno del parco c’è “Botanika” ,uno Science Center verde interattivo dove i visitatori possono conoscere i processi nascosti che hanno luogo nelle piante, con la ricostruzione di ambienti, atmosfere e rumori tipici di tre mondi lontani: Montagne dell’Himalaia, Foresta tropicale del Borneo e atmosfera meditativa del giardino Giapponese. Purtroppo, Botanica è fruibile solo dai viaggiatori che parlano bene le lingue (non l’italiano), quindi abbiamo fatto a meno di visitarlo. Per tutti invece è la visita al giardino (gratis) che ci ha permesso di trascorrere una mattinata camminando su viali alberati e ricchissimi di fiori bellissimi e profumati…Tutti diversi! Non pensavamo potessero esistere tanti tipi e colori di rododendri, e ne è valsa sicuramente la pena! Abbiamo anche avuto modo di vedere uno stagno con delle bellissime tartarughe che si cibavano direttamente dalla forchetta dell’addetto alla loro cura: molto divertente! Ci hanno colpito dei papaveri giganteschi, bellissimi, che abbiamo notato anche nei giardini privati di varie villette, grandi quanto una mano! Siamo rientrati nel primo pomeriggio al centro e abbiamo fatto una sosta al bar Beck’s in piazza, a sorseggiare un’ottima birra e ammirare il paesaggio spettacolare (non mi stancavo di fare foto!). Abbiamo anche deciso (io) di assaggiare un panino che proponevano in un chiosco gestito da 3 donne anziane che tutto il giorno e fino a tarda sera cuociono wurstel di 2 tipi e li servono in un bocconcino di pane con senape: non mangio wurstel solitamente, ma questo era Buonissimo! Alle spalle della piazza c’è la zona commerciale, quartiere degli acquisti, la Sogestrasse con due gallerie, il Lloydpassage e Katharinenkloster-passage, anche con il brutto tempo si può passeggiare e far compere nei vari negozi e centri commerciali. Alla fine della strada, dirigendosi verso il fossato cittadino (Wall) abbiamo incontrato una simpaticissima scultura in bronzo (usata anche come panchina) raffigurante un gruppo di maiali con il badante ed il suo cane, e ci siamo riposati un po’! Da lì ci siamo diretti verso il Wall che è la zona verde intorno alla città e lungo il fiume, e , dopo 200 mt, alla ns sinistra abbiamo visto su una collinetta il famoso Mulino a vento, simbolo di questa zona. Ci siamo diretti in quella direzione e abbiamo attraversato il parco, ammirando la cura, la pulizia, il silenzio e la pace. Molte persone, di tutte le età, usano stendersi sul prato a piedi nudi e rilassarsi immersi in questo suggestivo spettacolo della natura. E’ bellissimo: provato.

E’ stato molto bello visitare Brema perché abbiamo deciso di farlo senza fretta, e assaporare le piccole cose diversamente da come si fa quando giri una famosa città europea e corri, corri, con la sensazione di aver talmente tanto da vedere che non ti puoi permettere il lusso di “perder tempo”… a Brema si può…E si deve! Da lì ci siamo diretti verso lo “Schnoor”, centro storico e quartiere romantico. Abbiamo attraversato la piazza del Mercato e da lì in 5-10 min a piedi siamo arrivati nel bel mezzo del quartiere medievale, che prende il nome da Schnur (filo) perché sembra che un filo leghi le tipiche casette di legno colorate e si dipani lungo i vicoli di questo quartiere. All’inizio (XIII° sec) questo quartiere era abitato da artigiani e commercianti, e più tardi (XVI° e XVII° sec) divenne residenza anche di cittadini abbienti. L’ultimo rinnovamento è stato fatto nel 1959 e le abitazioni, pur mantenendo all’esterno lo charme medievale, all’interno offrono comfort moderni. Ci sono numerosi atelier di artisti e gallerie, birrerie antichissime, negozi di artigianato, antiquariato e articoli marinari. Molto venerato San Jacopo , è raffigurato in una statua antica che si trova alla “Packhaus”, nella strada “Wuste Statte”. La Packhaus, un tempo magazzino, dal 1976 è sede del Teatro allo Schnoor che offre un programma vario e di alto livello. Bellissimo passeggiare in queste strette viuzze (una così stretta che a stento passa una persona magra) ricche di scorci molto pittoreschi. Naturalmente in Schnoor c’è anche la vecchia birreria Beck’s…Merita una visita! Torniamo al centro perché abbiamo deciso di provare a cenare alla famosa Ratskeller, che si trova sul lato stretto ad ovest del Municipio. Vi si accede da una scaletta che porta alle antiche cantine municipali (1600). Per molti bremesi questo è un punto d’incontro dove bere qualcosa all’ora dell’aperitivo o consumare un pasto. Una particolarità sono le “Priolken”, delle nicchie tutte in legno che possono accogliere max 5 persone e sono molto riservate e adatte per le conversazioni, ma noi sci siamo accontentati di un normale tavolo (non è facile trovare posto e non accettano prenotazioni). Nelle cantine contigue si trovano più di 600 varietà di vini tedeschi tra i quali rarità del Reno in botti (persino del 1653!) ancora bevibile. Le gallerie sotterranee si estendono per più di 2 Km. Ed arrivano fino alle fondamenta del Duomo. Il Ratskeller è la più antica enoteca del mondo e diede origine alla fama di Brema di essere la città del vino più importante d’Europa. La cantina municipale era stata realizzata all’epoca perché era risaputo che con un abuona coppa di vino le persone o i gruppi incaricati di negoziare fossero più disposti a scendere a compromessi…Saggio! Infatti nel medioevo i capi di delegazioni erano spesso i consiglieri che meglio sopportavano il consumo di alcool.

Nella sala di sono diverse botti molto decorate del 1700 e l’atmosfera è davvero speciale. Dopo un primo momento di panico davanti al menù in tedesco, abbiamo scoperto che avevano anche quello in italiano…Miracolo! Così abbiamo ordinato uno splendido goulash con patate all’erba cipollina e anelli croccanti di cipolla e un piatto di pesce misto tra cui salmone a vapore su un purè di piselli con crauti stufati. Il tutto accompagnato dal loro vino. Veramente buono! Belli i servizi di piatti… Assolutamente da non perdere! Abbiamo passeggiato tra migliaia di persone che bevendo fiumi di birra cantavano e ci siamo seduti ad assaporare il tutto ai piedi del Roland, e vi assicuro, tutto ciò faceva un certo effetto! Siamo andati a fare un giro allo Schlachte – Weserpromenade, il lungofiume di Brema, raggiungibile anch’esso in 10 min a piedi dalla piazza del Mercato. Che spettacolo! Il fiume che scendeva lento, 3 velieri attraccati, il sole all’orizzonte (erano le 22,30) ed una serie di locali frequentatissimi con consumo di Birra e bevande varie in quantità. Qualche veliero viene utilizzato come ristorante turistico con piatti tipici, ma non abbiamo provato. Dopo aver fatto quattro passi siamo rientrati in hotel.

Siamo al 24 maggio, ultimo giorno a disposizione, e abbiamo deciso di andare a visitare l’Universun Science Center Brema. Tram dalla Stazione Centrale che in 15 min ci ha portato nel quartiere universitario. La fermata è proprio davanti all’edificio dal design futuristico con una superficie da scoprire di più di 4000 mq e con più di 200 pezzi handson (che possono essere toccati con mano). E’ stato aperto nel 2000 ed è il posto ideale per chi ha voglia di scoprire, ricercare, provare, interagire. Il biglietto costa euro 15.50 x adulto. Il motto è partecipazione attiva anziché percezione passiva. Certo, anche qui il problema della lingua, ma questa è storia vecchia. Abbiamo deciso di addentrarci lo stesso in questo mondo ed è stato molto bello, anche se non abbiamo potuto capire tutto. La spedizione cosmo, la spedizione essere umano, il viaggio nel tempo tornando al momento del big bang, l’utero ed il cervello nei quali si può entrare… questo rende la visita un’esperienza altamente individuale ed intensa, divertimento compreso! Crediamo sia un’esperienza bellissima per i ragazzi delle scuole primarie e secondarie e lo consiglieremo senz’altro.

All’esterno c’è un parco giochi con varie attrazioni per far divertire i bambini.

Vicino si trova lo Space Center che è un’attrazione che accoglie i fan delle imprese e avventure aerospaziali. C’è un simulatore e si possono sperimentare effetti speciali e vivere l’assenza di gravità, e, grazie a trenini velocissimi, essere virtualmente più veloci della luce. Noi non siamo andati, quindi non posso commentare. Dopo la visita siamo ritornati al centro e ci abbiamo deciso di fare qualche acquisto e scrivere le cartoline per gli amici…Certo, una Beck’s ci voleva proprio! Mancava ancora la visita al Municipio, così siamo saliti e ci siamo ritrovati in una sala stupenda, dove facevano entrare ogni volta che un brano cantato dalla corale finiva. I pavimenti tutti in legno che scricchiolavano un po’, un salone meraviglioso, l’arredamento risale in gran parte al periodo della ricostruzione (inizio sec.XVII°), e questa sala non fu danneggiata dai bombardamenti del 1944/45. Le alte finestre ogivali illuminano il salone e spicca l’arredamento in legno intagliato del primo barocco, tra cui una bellissima scala a chiocciola. Dall’imponente soffitto a travi pendono quattro riproduzioni in legno di antiche navi mercanti attrezzate per la guerra , come quelle che usavano ai tempi della Lega Anseatica per respingere gli attacchi dei pirati e lampadari molto particolari. Al momento si stava svolgendo un concerto di un gruppo tedesco di sole donne molto brave e simpatiche, non ne ricordo il nome. Ci siamo soffermati un po’, che meraviglia! Dal 1545, ogni anno il 2 febbraio, si svolge in questo salone, il Banchetto dei Commercianti (Schaffermahl) che è la più blasonata fra le feste organizzate a Brema. Tre commercianti selezionati, pagano il conto del banchetto, assicurandosi così, il diritto a prendervi parte in tutti gli anni successivi. Le donne non sono ammesse, anche se, nell’occasione della 460à cena, per la prima volta prenderà parte una donna capitano. Il menù è costituito da cavolo crespo e salsiccie, pesce affumicato, arrosto di vitello con prugne, stoccafisso,… e per tutta la cena viene offerta birra.

A sera siamo tornati alla birreria Beck’s nello Schnoor dove abbiamo ordinato il piatto tipico consistente i tre tipi di carne arrosto su patate, fungni e cavolo serviti in un padellino infuocato e per finire un ottimo strudel servito su un letto caldo di crema vaniglia…Senza parole! Qui abbiamo incontrato due simpatiche viaggiatrici italiane (le uniche che abbiamo visto) che erano appena arrivate da Milano, anche loro con Ryanair…E alle quali abbiamo dato qualche consiglio sulla città.

Di ritorno ancora una passeggiata lungo il Weser dove quasi non si poteva fare un passo per la gran confusione.

Abbiamo incontrato tanta gente disponibile e simpatica, visto posti bellissimi, respirato un’aria diversa, mangiato e bevuto bene, ci siamo rilassati, insomma consigliamo caldamente di andare a conoscere Brema. Ve ne innamorerete!! Qui di seguito qualche foto… Daniela e Aldo



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