Tour Della Germania in una settimana

VIAGGIO IN GERMANIA DI VIVIANA E PAOLO DAL 5/07/2007 AL 12/07/2007. E-MAIL: archivivi@libero.it PRIMO GIORNO (5-6/07/07): PARTENZA DA MODENA, NORIMBERGA, IPHOFEN. Ciao a tutti, vogliamo raccontare il nostro viaggio per fermare per sempre i nostri ricordi e nella speranza d’essere d’aiuto a qualcuno che vuole intraprendere una vacanza in...
Scritto da: archivivi
tour della germania in una settimana
Partenza il: 05/07/2007
Ritorno il: 12/07/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
VIAGGIO IN GERMANIA DI VIVIANA E PAOLO DAL 5/07/2007 AL 12/07/2007.

E-MAIL: archivivi@libero.It PRIMO GIORNO (5-6/07/07): PARTENZA DA MODENA, NORIMBERGA, IPHOFEN.

Ciao a tutti, vogliamo raccontare il nostro viaggio per fermare per sempre i nostri ricordi e nella speranza d’essere d’aiuto a qualcuno che vuole intraprendere una vacanza in Germania.

Siamo partiti da Modena con un treno per Bologna e da lì abbiamo preso alle 23.02 un “Euro Night Train” della DB (Ferrovia Tedesca) notturno, che arrivava a Monaco alle 6.30 del giorno dopo. Il treno come livello è tipo i nostri IC Notte, solo ha i sedili più scomodi e si dorme male! Per tutto il viaggio ci siamo avvalsi dell’uso di due guide: ”The Rough Guide-Germania del Sud” e “Monaco e la Baviera” del TCI (la prima è più descrittiva e la seconda ha ottime piantine delle città incluse).

Arrivati a Monaco abbiamo fatto colazione in uno dei bar della stazione, con strudel e caffè. Se amate il caffè espresso vero italiano, non bevete il caffè tedesco, è come un Nescaffè, ma ancora più leggero. Dopo dovevamo andare a Norimberga: ci sono treni poco dopo le 6.30 con un costo che varia dai 28 euro ai 45 euro a persona. Noi avevamo scoperto su http://www.Tuttobaviera.It/baviera-muoversi.Html che c’era la possibilità di fare il “Bayern-Ticket”, che è un biglietto giornaliero che vale fino a 5 persone e che ti permette di viaggiare dalle ore 9.00 del mattino alle 24.00 per i treni regionali ed i mezzi pubblici di tutta la Baviera. Se fate il biglietto alla biglietteria cosa 29 euro, alla macchinetta automatica costa 27euro e ci sono istruzioni in italiano. Abbiamo quindi aspettato le 9.00 ed abbiamo preso il primo treno per Norimberga. Siamo arrivati alle 11.00 ed abbiamo subito lasciato i bagagli al deposito. Costa 4 euro il grande e 2 il piccolo, vale credo 72 ore (istruzioni in inglese). Da vedere, appena usciti dalla stazione, le possenti mura di cinta, erette tra il XIV e il XV secolo, che estendendosi per 5 km racchiudono la parte più antica di Norimberga. Il tempo è brutto, pioviggina e c’è un vento forte.

Ci siamo subito diretti al Centro Informazioni Turistiche, di fronte alla stazione (konigstrasse 93), dove una gentile signora che parla italiano ci ha fornito una pianta della città ed il percorso da fare (avevamo poche ore di tempo). Ci siamo diretti quindi al “Cortile degli artigiani di Norimberga” (di fronte), una struttura molto carina con negozi dentro. Qualche foto e poi ci siamo diretti lungo tutta la konigstrasse, via principale della città, che inizia dalla Frauentorturm e corre lungo il centro storico. Seconda tappa la “Chiesa St. Lorenz”, bellissima struttura gotica che ci è piaciuta molto, la cui costruzione iniziò nel 1280 per concludersi alla fine del’400 con l’aggiunta delle due possenti torri campanarie. Affianco si trova la “Fontana delle virtù” ( Tugendbunnen), dove l’acqua esce dalle parti anatomiche delle statue…Divertente! Poi, siamo arrivati al duomo della città, la chiesa “Frauenkirche”, che è una sinagoga ebraica. Bella, ma non ci ha entusiasmato, dato che noi siamo amanti dell’arte gotica e romanica. Continuando sulla via si arriva al Municipio e, di fronte, c’è la chiesa “St. Sebald”, una chiesa tardo romanica che abbiamo trovato bellissima ed è uno dei centri della riforma protestante nel 1500. Salendo in alto sempre dalla konigstrasse si arriva alla “Fortezza Imperiale Kaiserburg”, la grande fortezza della città eretta nel 1039 come residenza degli imperatori per poi diventare del’400 cittadella militare. Dalla collina su cui si trova si può ammirare un bellissimo panorama. Gli esterni ed il giardino sono aperti al pubblico, gli interni si visitano a pagamento. Avendo poco tempo, abbiamo visto il giardino e scattato qualche foto di panoramica dall’alto. Siamo quindi ridiscesi sulla konigstrasse, dove abbiamo mangiato panini con salsiccia e crauti (buonissimi) in un locale con banco con affaccio sulla strada (Ludwing Van Metzgerei) e bevuto caffè italiano in un bar (buono). Un po’ di shopping e poi verso la stazione, ritiro bagagli e treno delle 17.05 con arrivo in un’ora per Iphofen, città piccola (2500 abitanti) ma molto bella, caratteristica e ben tenuta dove vivono i nostri grandi amici Giovanni e Julia. Giovanni è italiano e dopo la laurea si è trasferito ad Iphofen per stare con la sua ragazza tedesca. Vivono in un bilocale carinissimo, situato sotto la casa dei genitori di lei. L’accoglienza è grande e dopo baci ed abbracci ed una doccia, ci siamo diretti alla “Festa del Vino”, che si organizza ad Iphofen una volta l’anno e dura quattro giorni. L’atmosfera è bellissima e credo che in Italia sia difficile trovarla: tantissime panche con tavoli sparsi per la grande piazza centrale, un palco dove suonano e cantano in tedesco, inglese ed anche italiano (Volare di Modugno), tante bancarelle dove si può comprare quel che si vuole per mangiare tutti insieme. In Germania si usa molto la carne od il pesce con le patate od insalata in un unico piatto, poi ovviamente si trovano tutti i tipi di birra e per chi come me non riesce a mandare giù troppa birra perché astemia esiste la “Radler”, che è birra chiara leggera diluita con acqua gassata e limone. Consigli: se bevete solo acqua naturale state attenti perché la maggior parte dei tedeschi beve quella gassata. Sull’etichetta deve esserci scritto “OHNE OHLENSAURE”. Attenti poi alla cauzione: su ogni bottiglia di acqua esiste una cauzione che pagate di 0,25 centesimi e sulle birre da 0,25 ad un euro. Quando bevete per riavere i soldi dovete riportarla dove l’avete presa (o in un qualunque bar o supermercato): questo perché tedeschi fanno la raccolta differenziata, ed anche molto ben organizzata. Ritornando alla festa, abbiamo cenato con i piatti unici (wurstel con crauti e carne al pepe verde con patate ed insalata), vini vari presi dalla cantina, birra e bretzen (dolci o salati fatti con una pasta di pane particolare, si mangiano con la birra ed io ne vado pazza). Ci siamo divertiti tanto, ma siamo crollati alle 23.00, quindi a nanna.

SECONDO GIORNO (07/07/07): IPHOFEN, GEROLSHOFEN.

Sveglia alle 10.00, doccia e colazione tutti insieme nella grande tavolata a casa dei genitori di Julia, Joseph e Maria! Colazione italo-tedesca con latte e caffè con la Moka, pane locale e marmellate fatte in casa, yogurt. Alle 12.30 facciamo il Brunch in terrazza sotto gli ombrelloni, sempre tutti insieme, è una bella giornata e fa caldo. Si mangiano i bretzen con birra a volontà e delle salsicce bianche bollite ripiene di erbe, cui va tolta la pelle e che si accompagnano con la senape dolce (sono buonissime).Alle 15.00 usciamo tutti a comprare un cappello per la mamma di Julia, e visitiamo una casa di un gioielliere con un grande prato e tavoli con panche e banco con dei dolci fatti in casa. Ovviamente prendiamo tutti un dolce e mangiamo nel giardino (noi prendiamo una torta con ricotta molto buona).

Ci dirigiamo a visitare il centro storico di Gerolshofen, un paese vicino, dove ammiriamo il duomo gotico. Ritorniamo alla base, ci riposiamo e facciamo visita alla nonna di Julia, una simpatica nonnina bavarese!Ci dirigiamo poi alla festa del vino, serata numero due! La gente è ancora più scatenata perchè è sabato, ci sono persone che vengono da altri paesi vicini e si balla sui tavoli, bendo birra e vino. Anche qui prendiamo un piatto unico a base di carne e birra e vino, e crolliamo alle 0.30 circa. Nanna.

TERZO GIORNO (08/07/07): IPHOFEN, ROTHENBURG OB DER TAUBER, ULM.

Ci alziamo tardi e facciamo colazione alle 11.00, mangiando come il giorno prima. Carichiamo i bagagli in macchina e partiamo in direzione di Rothenburg Ob Der Tauber (“Tauber” è il nome di un piccolo fiumicello che scorre vicino alla città), a circa tre quarti d’ora di macchina da Iphofen, nel nord della Baviera. Il tempo è incerto, ma non fa troppo freddo.

La città si presenta come una graziosa e colorata cittadina medievale bavarese (di appena 14.000 abitanti) circondata interamente da mura del 1300-1400 con torrette, lunghe 3,4 km. E’ possibile inoltre percorrere a piedi tutti i camminamenti delle mura. Si inizia dalla “Roder Tor”, vi saliamo ed osserviamo la città dall’alto. Qui si respira un’aria d’altri tempi: osserviamo carrozze con cavalli per trasporto turisti che solcano le vie del centro, le case colorate a traliccio, le insegne ornamentali in ferro battuto delle numerose botteghe (nessun cartello pubblicitario), le torri e le stradine strette. La maggior parte dei turisti si ferma qui solo per un giorno: la città è piccola, ma è molto pulita e le macchine devono rimanere fuori (ci sono comunque ampi parcheggi fuori città). La città ha qualcosa di artificiale, è una città che si visita, una città da guardare. L’insieme tra cose antiche e autentiche e cose pseudo-medievali è comunque riuscito e bello da vedere. Scendiamo per visitare il duomo, la chiesa gotica “St. Jakob”, ornata da due magnifiche torri e le chiese di “Franzisckaner Kirche”, “Johannis Kirche”. Entriamo in una pasticceria ed assaggiamo le famose “Palle di Neve”, tipico dolce della città (buono). Ci avviamo alla Marktplatz, la piazza centrale abbellita dal Rathaus, il Municipio. Compriamo dei panini in un macellaio sulla via. Arriviamo nel famosissimo negozio dove si comprano articoli natalizi tutto l’anno. Il negozio è bellissimo ed immenso ed ha veramente di tutto, io compro delle decorazioni per l’albero di Natale. All’uscita, verso le 17.00 facciamo sosta in un bar con giardino interno con affaccio sulle mura e fontana, dove beviamo caffè freddo con panna. Alle 18.30 partiamo in direzione di Ulm, a circa un’ora e mezza di distanza. In questa città lavora Julia, che ha preso in affitto un appartamento e ci ospiterà per la notte. Appena arrivati, verso le 20.15, andiamo subito a mangiare in un locale in periferia tipicamente bavarese. Qui siamo al confine della regione, il Danubio la divide dalla città di Neu-Ulm, situata in Baviera. Lì mangiamo veramente tanto e bene perché le porzioni sono abbondanti e paghiamo circa 40 euro in 4 (neanche in Italia). Mangiamo Schnietzel (cotoletta di carne) con patate ed insalata e poi la Spatzle, un pasticcio di pasta con formaggio fuso, cipolla ed uova. Facciamo un giro a piedi nel quartiere residenziale, e verso le 23.00 ci dirigiamo alla casa, che è un quinto piano senza ascensore. Una volta saliti con le valigie, ammiriamo però la struttura, un bel sottotetto molto inclinato con travi a vista e velux con vista panoramica sulla città, cattedrale compresa. Splendida! Doccia e nanna. QUARTO GIORNO (09/07/07): ULM E MONACO DI BAVIERA.

La mattina dopo Julia va a lavoro e Giovanni si offre da guida per un giro della città. Ci alziamo alle 9.00, e dopo un bel caffè con Moka usciamo. Piove e fa freddo, ma ci incamminiamo verso la stazione per fare il “Bayern-Ticket” giornaliero, dobbiamo arrivare a Monaco. Lì facciamo anche colazione con caffè tedesco e dolce. I dolci sono tutti buoni in Germania!Ci dirigiamo in centro verso il duomo di Ulm, l’“Ulmer Munster”, una meravigliosa cattedrale luterana (ora parrocchiale evangelica) costruita in stile gotico. Si tratta della più alta chiesa del mondo, con la guglia che arriva a 161,53 metri e contiene una scala di 768 gradini. Io, da bravo architetto, avevo studiato prima la cattedrale e mi aspettavo di trovarla meravigliosa, ma sono rimasta davvero senza fiato per la sua bellezza. È assolutamente da vedere!Poi siamo andati a vedere il Rathaus (Municipio) in Marktplatz, accanto alla biblioteca della città, che vista da fuori dà l’effetto della piramide del Louvre. Una piazza davvero particolare. Scendendo da lì siamo passati nel quartiere dei pescatori, il Fischerviertel, caratterizzato da case di legno e muratura, attraversate da canali d’acqua ed unite da ponticelli di legno. Davvero caratteristico, in particolare la casa sbilenca, “Schiefes Haus”, casa del 1500 che pende verso il fiume, ma si regge ancora! Ci siamo poi diretti al fiume, che separa Ulm da Neo-Ulm, davvero bella la vista delle due città! Incontriamo Julia in pausa lavorativa, che ci porta in un tipico locale dove ordiniamo un piatto di pasta fatta con un pasticcio di carne ed uova ed un panino con carne dentro. Poi passiamo a prendere un caffè italiano buonissimo in un bel locale molto pulito ed accogliente, dove compriamo anche due stecche di cioccolata tedesca. Alle 16.25 partiamo per Monaco, salutando con affetto gli amici, che ci verranno a trovare presto in Italia. Arrivati in un paio d’ore, ci dirigiamo al nostro hotel, “Hotel Dolomit” (www.Hotel-dolomit.De), un tre stelle situato a due minuti a piedi dalla stazione centrale. Ci danno una camera non fumatori al quinto piano. La stanza è pulita, il prezzo buono per i canoni di Monaco, il bagno è interno e tutto verde militare, sembra l’interno di una nave. Usciamo dall’albergo per cena (piove e fa tanto freddo) e ci dirigiamo a piedi in centro, siamo a cinque minuti da Karlsplatz, che tramite la porta Karlstor dà ingresso al centro storico. Ci avviamo verso la Neuhauser, la via principale, dove ammiriamo di seguito le chiese “St. Michael Kirche” (carina, ma non il nostro genere) e la “Frauenkirche”, simbolo della città, fino ad arrivare in Marienplatz, dove c’è il Neues Rathaus con il famoso Glockenspiel. Molto più carino, alla destra della piazza, l’antico municipio, l’Altes Rathaus, del’300. Questa piazza credo sarà il ricordo simbolo che ci farà ricordare Monaco in futuro: è incantevole. Affamati e vogliosi di una pizza, andiamo in un locale, “La Vita” (Weinstrasse 6). Il locale carino, ma la pizza era congelata e messa in forno a scaldare, quindi evitatela se potete, ci sono anche altre pizzerie in centro (ma le abbiamo scoperte camminando dopo). Usciti dalla pizzeria ci incamminiamo a piedi verso l’hotel: il giorno successivo ci aspetta una bella camminata. QUINTO GIORNO (10/07/07): MONACO DI BAVIERA.

Ci alziamo presto e recuperiamo subito le forze mangiando l’abbondante colazione dell’hotel. E’ self-service, si può prendere quel che si vuole ed è sia europea sia continentale. Mangiamo di tutto e partiamo in esplorazione del centro storico. Ci dirigiamo verso la splendida e tardogotica “Frauenkirche”, la cattedrale di Nostra Signora, la chiesa più importante della città. Eretta nel 1400, è la sede dell’arcivescovo di Monaco. Sul pavimento, la famigerata orma del diavolo, che secondo la leggenda perse una scommessa con i costruttori della chiesa. C’è una legge che vieta la costruzione in centro di un palazzo cosi alto da oscurare la visuale di questa imponente chiesa, di fronte alla quale c’è una bellissima area verde, la Frauenplatz, con alberi ed una deliziosa fontana-laghetto. Le torri della cattedrale si vedono da quasi tuta la città, ed hanno una forma caratteristica a cipolla. Ci dirigiamo verso la Marienplatz, per vedere il famoso Glockenspiel. Alle ore 12.00 suona il rintocco dell’orologio ed assistiamo allo spettacolo, con musica e danza di tante coloratissime statuine. Il carillon incastonato nella torre principale, suona per il pubblico e racconta la storia della città: al primo piano, di nozze reali che si tennero in città; al secondo, della “danza dei bottai” (che si tiene dal vivo ogni 7 anni a Monaco) che si ballò alla fine della morte nera (la peste). Lo spettacolo ci piace, ma abbiamo visto a Praga uno spettacolo simile e ci è rimasto più nel cuore. Visitiamo la chiesa di “S.Peter”, la più antica della città, in stile gotico (solo fuori). Saliamo poi sull’Alter Peter, l’alta torre accanto alla chiesa con 96 metri di dislivello e 300 scalini. La fatica è grande, i gradini infiniti, ma quel che si vede dall’alto ci ripaga di tutto. Scattiamo bellissime panoramiche della città, scendiamo ed andiamo verso il Viktualienmarkt, il mercatino degli alimentari, ad un minuto dalla piazza. Ed è un tripudio di odori, colori e sapori. Al centro della piazza, al fresco, sotto gli alberi, lunghi tavoli di legno poter gustare le prelibatezze in vendita. Troviamo un salumificio, prendiamo dei panini, una birra, un bretzen, e mangiamo sulle panchine, piene di turisti. Bellissima atmosfera e prezzi buoni. Siamo soddisfatti. Ci dirigiamo poi verso la Max Joseph Platz: qui inizia la Maximillianstraße, la strada dei negozi di lusso, dalla quale si sbuca nella Residenzplatz dove, a cornice dei bei palazzi presenti, si trovano il NATIONALTHEATER, in stile neoclassico, la Statua di Massimiliano Giuseppe I e la RESIDENZ, il palazzo reale dei principi bavaresi. Proseguiamo verso l’Odeonplatz, una delle piazze più scenografiche, lungo la strada che fiancheggia la Residenz. Dalla Odeonplatz si entra nei bellissimi giardini dell’Hofburg: cerchiamo un po’ di riparo sotto i portici perché piove tanto. Erano i giardini del re, adesso sono aperti ai cittadini e sono affollatissimi, ma vale la pena vederli. Decidiamo di affrontare la metropolitana per andare a vedere l’Allianz-Arena, capolavoro architettonico e meta tanto agognata da Paolo. La metropolitana di Monaco è ben collegata e le corse sono frequenti, ma è molto cara ed ha un complicato sistema a zone. Alcune macchinette automatiche hanno la lingua italiana. Se siete almeno in due persone e massimo in cinque, conviene fare il biglietto giornaliero chiamato “Partner-Tageskarte”, costa 9 euro e vale dalla convalida alle sei del giorno successivo. La linea è l’U6, fermata Frottmanning. All’uscita c’è una bella camminata per arrivare allo stadio, ma ne vale la pena, la mai anima da architetto si rincuora alla vista della struttura rivestita di plastica traslucida che cambia colore a seconda delle squadre in campo. Facciamo un giro interno dello stadio, pieno di negozi, e compro una penna col simbolo che si illumina come lo stadio girandola (classica da turisti, ma ho un cognato con la passione delle penne). All’uscita il tempo è migliore e decidiamo di riprendere la metropolitana, scendendo a Munchen Freiheit e cambiando linea con l’U3, per scendere ad Olimpia-Zetrum. Meta l’all’OLYMPIAPARK, appositamente costruito per ospitare le Olimpiadi del 1972: ad accoglierci all’ingresso l’OLYMPIATURM e gli ondulati tetti degli impianti sportivi (una copertura a rete di 74.800 mq). Lo scenario è bellissimo, io da architetto mi emoziono per le strutture: la gente è tantissima, scopriamo poi che c’è il concerto dei Genesis durante la serata. Il Parco è pieno di verde e le sue colline sono state costruite ammassando qui le macerie della città dopo i bombardamenti: da lontano si nota la particolare sede della BMW (che ricorda i pistoni del motore di un’auto). Scegliamo di salire sulla torre della televisione, l’Olympiaturn, alta 290 metri (si sale in ascensore e costa 4 euro) dalla quale ammiriamo un altro splendido panorama di Monaco. Scendiamo, compriamo birra e bretzen e ci sediamo sul prato del parco, ammirandole papere nel laghetto. Il tempo peggiora e decidiamo di ritornare alla metropolitana appena in tempo, diluvia. Ritorniamo in hotel, ci cambiamo e riscendiamo in centro, stavolta con la metropolitana perché abbiamo camminato tanto (sono due fermate). Arriviamo in Marienplatz ed andiamo a cenare al Ratskeller Munchen (Marienpatz 8), un bel locale bavarese con menù in italiano fuori al locale. Ci accoglie un cameriere di Palermo. Ci accomodiamo in una zona non fumatori, un angolino delizioso con panca semicircolare, luci basse, tendine. Mangiamo di nuovo piatti di carne combinati, una birra, una radler (in due trenta euro). Siamo contenti, usciamo, facciamo un giretto e torniamo in metro all’albergo a dormire.

SESTO GIORNO (11/07/07): MONACO DI BAVIERA.

Ci alziamo presto e dopo l’abbondante colazione dell’hotel, ci dirigiamo alla stazione, dove prendiamo la metropolitana U2 fermata Theresienstrasse per andare a visitare la “Neue Pinakothek” (www.Pinakothek.De/neue-pinakothek) e la “Pinakothek der Moderne”. Uno dei miei sogni per il viaggio a Monaco era vedere i Girasoli di Van Gogh! Arriviamo verso le 10, al momento dell’apertura. E qui, con nostra grande soddisfazione, ci sono le audioguide in italiano e comprese nel biglietto. La maggior parte dei quadri, o almeno quelli più rappresentativi ha un numero, noi abbiamo una sorta di lettore cd con cuffie, basta digitare il numero e parte la spiegazione. Iniziamo cosi la visita, ci sono innumerevoli capolavori da ammirare: Klimt, le Ninfee di Monet, gli impressionisti, Picasso ecc…Ne vale davvero la pena. Terminata la visita passiamo all’altra pinacoteca, senza audioguida, ma grandissima e famosa per essere una delle più belle del mondo, infatti, ha una struttura architettonica lodevole ed un sistema espositivo ben organizzato. Qui ammiriamo opere tedesche, fotografia, cinema, arte e design. Alla fine della visita riprendiamo la metropolitana e scendiamo a Marienplatz, dove torniamo per mangiare al Viktualienmarkt, dove prendiamo panini con salsicce caldi, birra e bretzen. Nel pomeriggio ci dedichiamo allo shopping in centro ed alla visita dei negozi di abbigliamento, e compriamo di tutto. Ritorniamo all’hotel per una rinfrescata e ritorniamo in metro in Marienplatz, per dirigerci a mangiare al Bayerischer Donisl (Weinstrasse 1), un bellissimo locale bavarese con luci soffuse e musica in sottofondo. Mangiamo stinco di maiale con patate e torta bavarese, birra e radler (costo 30 euro). Usciamo soddisfatti, e prendiamo la metropolitana da Marienplatz ad Isartor (una fermata) per andare ad ammirare il fiume Isar e portare con noi l’ultimo ricordo di Monaco. Ci dirigiamo in metro verso l’hotel a far le valigie.

SETTIMO GIORNO (12/07/07): RITORNO A MODENA.

Ci alziamo presto e dopo l’abbondante colazione dell’hotel, ci dirigiamo alla stazione, dove prendiamo alle 9.33 il treno per Bologna, con arrivo alle 16.45, e riprendiamo un treno per Modena, arrivando a casa tristi per la fine della vacanza, ma contenti e soddisfatti nell’animo.

Viviana e Paolo



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