Berlino in giornata

Berlino 27 febbraio 2007 Abbiamo passato i momenti liberi delle settimane prima del viaggio a leggere e imparare quanto più possibile, sulla capitale tedesca, in quanto ci eravamo imposti la sfida di vederla in una sola giornata, sfruttando così l'economicità delle combinazioni dei voli 'Low Cost . Berlino è monumentale e storica come ci...
Scritto da: Albertgius
berlino in giornata
Partenza il: 27/02/2007
Ritorno il: 27/02/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Berlino 27 febbraio 2007 Abbiamo passato i momenti liberi delle settimane prima del viaggio a leggere e imparare quanto più possibile, sulla capitale tedesca, in quanto ci eravamo imposti la sfida di vederla in una sola giornata, sfruttando così l’economicità delle combinazioni dei voli ‘Low Cost .

Berlino è monumentale e storica come ci aspettavamo che fosse; avevamo grandi attese di verificare di persona tante cose, e siamo venuti via con impressioni tutte positive.

Colpisce subito il fatto che la città non nasconda il suo passato; la chiesa della memoria, il monumento alle vittime del nazismo, il muro, il Checkpoint Charlie, Bebel Platz, tutte ferite che non vengono nascoste.

Soprattutto nella parte ovest è rimasto poco della Berlino del passato, il muro ha tagliato in due la città tenendo il centro nella parte est (e infatti i berlinesi dell’ovest non avevano accesso alla porta di Brandemburgo); lo avverti subito che questa è una città imponente.

Lo respiri lungo Under den linden, lo vedi dai quartieri che si affacciano sulla tranquilla Sprea, dai suoi magnifici parchi, dalle cupole delle chiese, dalle facciate dei palazzi prussiani scampati ai bombardamenti o restaurati.

Qui e in nessun altro posto al mondo durante gli anni della guerra fredda, americani e russi si fronteggiarono a pochi metri di distanza come abbiamo verificato al Checkpoint Charlie.

Abbiamo visto all’interno della chiesa della memoria le foto della città devastata dai bombardamenti dove non si vede una singola casa ancora in piedi.

Abbiamo apprezzato tante cose di Berlino: il traffico limitato, i marciapiedi enormi e i tanti parchi in centro tutte cose che ti permettono di passeggiare per Mitte (il centro storico) senza avvertire il traffico.

Con un traffico normale di una grande città nell’ora di punta, l’aereo del ritorno l’avremmo perso Partenza da casa alle 6,30 arrivo a Berlino Tegel ore 9,50 aereoporto è piccolo e funzionale, usciamo in fretta e troviamo senza problemi la fermata dei bus che vanno in centro; prendiamo TXL che va ad Alexander Platz, da li partiamo per il nostro giro a piedi per il centro.

Alexander Platz è una piazza enorme con lavori in corso, una fontana moderna, un orologio che segna le ore di tutto il mondo. Da Akexander Platz, partono i vialoni stile Unione Sovietica di Carl Marx, sono viali enormi con palazzi squadrati.

Da Alexander Platz partiamo nella nostra camminata per incontrare la Berlino medioevale, racchiusa intorno a Nicholaichirche che è la chiesa più antica di Berlino con le due torri gemelle di mattoni rossi; intorno alla chiesa il medievale quartiere di Nikolaivertel accogliente con viali acciottolati, ispira sicurezza e calore.

Incontriamo il Rathaus palazzina di mattoni rossi con davanti la fontana di Nettuno e incredibile… Un campo da basket si trova proprio nella piazza.

Ed eccoci al Marx-Engels forum, un parco con al centro le statue di Carl Marx ed Friedrich Engels; Arriviamo al Berliner Dom, cattedrale protestante in stile barocco verde e grigia; è imponente, affascinante in uno spazio enorme con prati larghissimi davanti; Di fianco al Duomo inizia l’isola dei musei (considerata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco); un complesso costituito da 5 differenti musei (Bode, Pergamon, Altes, Neues, National Gallerie), situati sulla lunga e stretta isola sul fiume Sprea; l’attraversiamo facendo una bella doccia perché il tempo si è guastato; i musei ci ricordano con forza che questa è stata anche la culla di idee illuministe, non solo naziste Proseguiamo verso nord per vedere la Sinagoga che è bella, in particolare la cupola d’oro che ora risulta imponente, in quella Berlino che fece un genocidio assurdo e metodico. Ritorniamo al Duomo per passare attraverso il ponte più bello, ricco di statue, arriviamo a Bebel Platz la piazza che il 10 maggio 33 divenne scenario del famigerato rogo dei libri organizzato dai nazisti.

Proseguiamo per il viale Under den Linden, il più famoso di Berlino; gli alberi di tiglio in inverno sono spogli, ma si intravede la bellezza di questo viale quando la primavera la inonda di colori.

Andiamo a Gendarmenmarkt dove uno davanti all’altro sono il Duomo tedesco e il Duomo francese.

Eccoci alla porta di Branderburgo, monumento storico con la sua quadriga rubata da Napoleone e poi riconquistata, storica come la sua piazza divisa da un muro, eletta a simbolo della nuova Europa.

A destra della porta di Branderburgo, si trova il Reistagh, con al centro una cupola di vetro; è anch’esso in uno spazio enorme e circondato da verde, in una zona di ampi viali alberati.

Il monumento alla memoria delle vittime dell’olocausto è sconvolgente, perché ti rende subito l’idea di cosa vuol dire vedersi annientarsi l’anima e la carne semplicemente perché si sta varcando la porta sbagliata, o il treno sbagliato, e tutto finisce li, non il giorno che morirai veramente ma il giorno che qualcuno ti deporta ritenendoti un essere inferiore; il monumento gigantesco da proprio questo senso di sbigottimento e nullità della dimensione umana.

Era difficile per i tedeschi concepire un monumento che mettesse davanti al mondo i propri orrori e che fosse contemporaneamente un monito alle generazioni future; il monumento mette insieme un senso di vuoto, incute rispetto e soprattutto non è retorico.

Proseguiamo verso sud per arrivare a Postammer platz la piazza più moderna di Berlino con grattacieli luminosi; il Sony center è grande, modernissimo fino a toglierti il fiato e a disorientarti. Qui ci sono ancora pezzi di muro originali per non dimenticare.

Ci incamminiamo verso est per circa 1km e arriviamo al CheckPoint Charlie; li capisci che questa città non ha nessuna intenzione di dimenticare, basta il luogo i cartelli; ci sono cartelloni con foto che ricordano i momenti critici della guerra fredda, tipo quello in cui Kennedy che pronuncia il famoso discorso.

Chissà cosa si provava ad attraversare quel punto per rivedere una persona cara per qualche ora, cosa si provava a guardare quel confine e non poterlo attraversare perché qualcuno decideva per te, mentre nel resto dell’Europa le generazioni nate dopo la guerra si divertivano, crescevano, speravano e le nazioni vivevano il boom economico.

La chiesa della memoria ci è piaciuta tantissimo; sventrata l’originale dai bombardamenti hanno ricostruito due edifici moderni la chiesa e il campanile; fa venire i brividi quel campanile squarciato, quelle pareti troncate; temevamo, viste le foto che questo accostamento scioccante tra il vecchio decadente e il nuovo fosse stonato, invece l’abbiamo trovato di uno shock appropriato; la chiesa nuova è formata da vetrate azzurre che a seconda della luce esterna possono diventare di un blu intenso facendo risaltare ancora di più la figura dorata di Cristo sospesa sull’altare.

E’ ora di cercare il bus che dallo zoo porta a Tegel ma non riusciamo a trovare la fermata e i minuti passano; sono le 17,30 mancano trequarti d’ora all’imbarco, ci inquietiamo non poco, finché alle 17,50 riusciamo a prendere l’X9 che alle 18,15 attraversando una parte del centro senza traffico ci scarica davanti al terminal.

Ci alziamo in volo alle 19,05 e arriviamo a Orio alle 20,35, con un esperienza meravigliosa in più negli occhi e nell’anima. Certo Berlino meritava di più che un mordi e fuggi ma è stato tutto bellissimo.



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