Quattro giorni a Berlino 3

Si parte!!! Finalmente, a termine di un lungo periodo di studio e di lavoro, si parte! La destinazione scelta è Berlino, meta nuova per entrambi. 4 Aprile La partenza è fissata per le ore 15.55 da Pisa con volo Easy Jet che ci porterà diretti all’aeroporto di Berlino-Schonelfeld. L’arrivo in orario alle 17.25 e da qui trasferimento verso il...
Scritto da: volasuperciccio
quattro giorni a berlino 3
Partenza il: 04/04/2007
Ritorno il: 08/04/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Si parte!!! Finalmente, a termine di un lungo periodo di studio e di lavoro, si parte! La destinazione scelta è Berlino, meta nuova per entrambi.

4 Aprile La partenza è fissata per le ore 15.55 da Pisa con volo Easy Jet che ci porterà diretti all’aeroporto di Berlino-Schonelfeld. L’arrivo in orario alle 17.25 e da qui trasferimento verso il centro. Dall’aeroporto una discreta passeggiata ci porta alla stazione e da qui un comodo trenino ci culla dolcemente fino alla stazione di Alexanderplatz. Linea S9 direzione Spandau, costo del biglietto 2.70 ma ancora non ho capito se va bene anche quello da 2.10. Le macchinette automatiche sono semplicissime e hanno ovviamente spiegazioni in inglese. Ricordate di obliterare il biglietto, come in Italia, i controlli ci sono davvero e a sorpresa (si alza un signore vestito normalmente, mostra la tessera di controllore e vi chiede il biglietto e non solo a voi perchè siete stranieri ma a tutto il vagone) Insomma per farla breve arriviamo a Alexanderplatz e da lì la metro U2 (linea rossa) ci porta in due sole fermate al Markisches Museum. Il nostro albergo è l’Art Otel Berlin in Wallstrasse, davanti alla fermata della metro e attaccato all’isola dei musei.

Attenzione S e U bahn sono collegate ma non sono la stessa cosa. Il biglietto è lo stesso ma la S è un trenino all’aperto mentre la U è la metro vera a propria. Il loro “incastro” serve per collegare le metro di Berlino Est e Ovest un tempo divise. La DB invece è la ferrovia vera e propria per i collegamenti lunghi anche se ha le stesse fermate della S dentro Berlino.

Alle 19.00 siamo già in albergo e, dopo un breve riposino, prendiamo carte e guide e usciamo. Non abbiamo una meta precisa, andiamo verso il quartiere di Nikolaiviertel dove ci dovrebbero essere un po’ di posti per cenare. Facciamo un giretto nel quartiere, tutto rifatto nel dopo guerra, fino alla Marx e Engels platz. Lì ci soffermiamo brevemente al monumento ai due filosofi comunisti e poi decidiamo di entrare in uno degli innumerevoli locali che ci sono nel quartiere. Questo si chiama KartoffelHaus N.1. Mangiamo ciccia a volontà con due bei boccali di birra chiara e leggera al costo di 14 euro a testa. Non si sta male anche se la cameriera non comprende una parola di inglese!Ma non vi preoccupate ci sono menù in tutte le lingue… Poi a nanna nel nostro bellissimo albergo (4 stelle che paghiamo 65 euro a notte a camera, poco rispetto all’Italia, senza colazione però).

5 Aprile Sveglia, colazione in un bar davanti all’albergo e inizio dei giri. Stamani il tempo è nuvoloso ma non piove. Però lungo il fiume Spree tira un vento gelido che costringe a coprirci come Eschimesi! (gli autoctoni erano a maniche corte). Ci dirigiamo verso l’isola dei Musei che è a 4 passi. Decidiamo di fermarci a visitare il Berliner Dom (il Duomo di Berlino) impossibile da non vedere con il suo cupolone verde. Ingresso 5 euro e qui commettiamo il primo errore!!! L’ingresso sarebbe compreso nella Museum Card, la famosa carta che costa 5 euro e permette di visitare per 3 giorni tutti i musei statali di Berlino, ma noi la faremo dopo e quindi paghiamo e entriamo. Va beh abbiamo buttato via 10 euro! Comunque il Duomo è bello, l’interno barocco con il gigantesco organo, il pulpito e il piccolo museo interno ma soprattutto merita salire sulla cupola per avere un bel panorama sulla città. La visita dura un’oretta più o meno che ci serve anche per riprenderci dal freddo. Dopo il Duomo abbiamo deciso di andare a vedere il Museo di Pergamo. Una breve coda per entrare (chi avesse già la Museum Card entra direttamente) e qui decidiamo di fare questa benedetta carta anche perché l’ingresso singolo costa 10 euro. Lasciato lo zaino al guardaroba ci aspetta, subito dopo l’ingresso e il banco riservato alla audioguide gratuite (ci sono anche in italiano), l’altare di Pergamo con tutto il suo splendore. Se non fosse per la gente seduta sui gradini, che lo rende più simile a un fastfood, sarebbe meraviglioso. Da qui ci sono due porte: andando a destra ci sarebbe la porta del mercato di Mileto che purtroppo è in restauro ma che non avrebbe niente da invidiare all’altare di Pergamo, e da lì si continua nella parte dedicata agli AssiroBabilonesi (veramente molto bella), con la ricostruzione di un palazzo Assiro con splendide formelle blu e una infinità di reperti. Salendo le scale c’è il settore dedicato all’arte islamica. Ritorniamo verso l’altare e da lì prendiamo l’altra porta (a sinistra) che presenta una vasta collezione di resti e statue dell’età ellenistica. La visita al museo dura circa 2 ore ma ci lascia davvero molto soddisfatti.

Usciti prendiamo un panino con wurstel, senape e ketchup da un banchino lì nei pressi, sarà il primo di una lunga serie. Costano poco e sono un ottimo pranzo. I Wurstel possono metterli nel panino o servirli tagliati a pezzetti su un piatto.

Dal museo di Pergamo andiamo verso la Unter den linden, il famoso violone che arriva fino alla porta di Brendeburgo. Ce lo facciamo tutto a piedi con fermate nei posti più interessanti e sguardi sulle vetrine (ancora non è giunta l’ora dello shopping!). La porta di Brandeburgo si apre davanti a noi in tutto il suo splendore e ci leggiamo la storia della piazza nei cartelli (in inglese e tedesco) con foto posti agli angoli della piazza.

Passata la porta e visto che non è tardi voltiamo a destra verso il palazzo del Reichstag. Fatto il giro intorno ci mettiamo in fila per l’ingesso sulla cupola mentre studiamo le guide gratuite che distribuiscono lì fuori (anche in italiano) che spiegano la storia del palazzo e più in generale il funzionamento del Parlamento Tedesco (il palazzo ospita appunto il Deutsch Bundestag).

Una mezz’oretta di fila e siamo dentro. Saliamo fino in cima alla cupola per il panorama e ci vediamo anche la storia della Germania in immagini sui pannelli sottostanti.

Dal Reichstag prendiamo la strada per Potsdamer Platz attraversando la nuova piazza dedicata ai morti dell’olocausto. Dopo un caffè ristoratore da Starbucks, entriamo nella piazza, vero tempio dedicato alle costruzioni moderne: Sony Center, Grandi Magazzini Arkadia, palazzi di Isozaki, Renzo Piano ecc, somiglia davvero al Times Square di New York. Interessante la storia della piazza illustrata su pannelli (fino a 20 anni fa era vuota).

S’è fatta sera e prendiamo la via di casa (la lunghissima Liepzigstrasse) con fermata al supermercato per comprare cibarie varie.

A cena andiamo al Georgebraeu BrauHaus, sempre nel quartiere di Nikolaiviertel davanti alla statua di San Giorgio lungo le rive dello Spree. Stinco con patate, purea di piselli e crauti, zuppa di patate, strudel e birra annessa…Sugli 11 euro a testa. Locale carino e commessa quasi “materna” (avrà avuto 70 anni).

Prima eravamo stati da Zum Nussbaum (segnalato anche nelle mia guida e su internet) sempre lì nei pressi. Ci hanno accolto con maleducazione e così ce ne siamo andati…Alla faccia dei camerieri tedeschi sgarbati! 6 Aprile Colazione in camera con biscottoni comprati al supermercato e poi via di nuovo a piedi verso il quartiere del Kreuzberg attraverso la Friedrichstrasse.

Arriviamo al Check Point Charlie e ci guardiamo tutta la storia del muro di Berlino attraverso un lungo percorso fatto di immagini su pannelli (tutto in inglese). Finalmente troviamo anche qualche turista, fino ad ora ne abbiamo trovati pochissimi! Il check point Charlie non è niente di particolarmente appassionante, tutto ricostruito e ripulito.

Da lì in breve arriviamo alla Topografia del Terrore, un museo all’aperto sotto una parte conservata del muro di Berlino. Ovviamente imbocchiamo il percorso all’incontrario! Comunque è una lunga descrizione delle atrocità del regime nazista ricostruita nella piazza dove avevano sede la Gestapo e le SS…Purtroppo tutto in tedesco ma corredato da tantissime immagini.

Sempre con una breve passeggiata e una fermata da Starbucks che mi costa una litigata con la mia ragazza, siamo al Judish Museum. La Museum card ci fa entrare gratis (passate alla cassa a cambiare il biglietto se no non vi fanno entrare), l’ingresso singolo costerebbe 11 euro. Il museo è in una struttura particolare e davvero molto strana. La visita inizia dal sottosuolo, è pieno di supporti audio video (in inglese ovviamente) e racconta la storia degli ebrei nei vari periodi storici partendo dal medioevo fino ai giorni nostri. Interessante anche se faticosa la visita, tutti i cartelli sono in inglese. E’ la struttura quella che colpisce davvero, entrando si ha l’impressione di perdersi (non a caso per la visita ci sono degli appositi segnali per terra!!!). Riconosco che per un Ebreo visitarlo deve essere molto molto bello, comunque è anche per noi è stato “istruttivo”.

Usciti dal museo la nostra visita ha in previsione un breve passaggio in metro fino ad Alexanderplatz. La mitica Alexanderplatz si rivela un bel cantiere. E’ una grandissima spianata dove è in previsione un “piano di recupero”. Per adesso ci sono solo alcuni grandi magazzini, dove non entriamo, e delle bancarelle soprattutto di cibo. Ovviamente ci concediamo il solito wurstelone ma soprattutto c’è un fantastico banco di dolci! Mangio una palla di cioccolato e biscotto veramente ottima, ma soffro nell’evitare di comprare altri dolciumi (la frutta cioccolatosa sembrava ottima), non andate dai McDonald e Burgher King nei pressi perchè vi perdereste una meraviglia del genere.

Da Alexanderplatz ci muoviamo verso la gigantesca torre della televisione e da lì siamo in pochi passi nella zona a nord del Mitte dove c’è la Nuova Sinagoga di Berlinco (vorremmo entrare ma sono già passate le 16.00 e chiudeva a quell’ora) e i famosi cortili dell’Hackesche Hofe. Sinceramente niente di particolare, solo cortiletti pieni di negozi e di gente…Mi aspettavo qualcosa di diverso.

Ritorniamo fino alla Marx e Engles Platz passando lungo la Spree e accanto all’isola dei musei che è davvero bellissima vista da qui. Visitiamo la Marienkirche (chiesa di Maria) proprio davanti alla torre della televisione e poi andiamo nel Nikolaiviertel e entriamo anche nella Nikolaikirche (interamente ricostruita nel dopoguerra, dentro è un museo nemmeno una Chiesa).

Per cena andiamo proprio dietro alla Nikolaikirche, il locale mi pare si chiami Kartoffel-Laube. Mangiamo benissimo: piattone unico con salmone birra e un magnifico dolce di patate che è la fine del mondo. Prendete la Berline Weisse, una birra poco fermentata servita in grandi coppe e mischiata con sciroppo di lampone (rosso) o asperula (verde). I tedeschi ne bevono a litri. Io c’ho messo un po’ per farmi capire dal cameriere che però si è dimostrato gentilissimo e super disponibile.

Locale davvero da consigliare.

7 Aprile E’ già l’ultimo giorno ma oggi c’è uno splendido sole!!!Andremo in mattinata a Charlottenburg. Facciamo l’abbonamento giornaliero alla metro (costo 6,10 euro, vale per autobus, S e U Bahn, tram) e arriviamo, dopo esserci persi (per colpa mia ci siamo ritrovati in Adenauerplatz) con discreto ritardo. L’ingresso al castello non è compreso nella Museum Card così ci facciamo un giro nell’immenso parco retrostante e nelle vie intorno. Ci sarebbe il museo egizio proprio lì davanti ma Daria non vuole venire così rinunciamo…

Prendiamo la metro e facciamo rotta per la zona del Ku-damm, l’ex Berlino ovest. Visitiamo al chiesa distrutta dai bombardamenti (ingresso gratis). C’è una bella confusione che un po’ ci spiazza vista la “solitudine” dei giorni precedenti, comunque niente di preoccupante. Ecco qui mi devono spiegare perchè hanno fatto, negli anni 60, questa nuova specie di Chiesa accanto a quella distrutta. Per me è davvero orrenda…Un bauletto esagonale con campanile…Boh… Da qui gironzoliamo fino all’ingresso dello Zoo di Berlino e dentro l’Europa Center che sta proprio nella piazza della chiesa. Ci mangiamo un currywurst (wurstel con il curry) con patate fritte affogate nel ketchup sugli scalini (buono ma caro rispetto ad altri posti). E’ il sabato precedente la Pasqua e la gente affolla questa zona di negozi e grandi magazzini. Naturalmente andiamo a vedere il KaDeWe, il famoso megastore proprio lì dietro. C’è un bel macello di gente ma niente di trascendentale. Al sesto piano del Kadewe c’è il reparto alimentari che è fenomenale: tutto da tutto il mondo! Si può anche mangiare lì. E’ dura resistere alla tentazione. Un giretto merita anche il reparto giocattoli, ci sono i modelli dei treni e un sacco di accessori per i plastici che lasciano estasiato un collezionista dilettante come me. Appena entrati ci sono le guide, anche in italiano, su cosa troverete ai vari piani.

Dal Kadewe andiamo a giro per il Kurfurstendamm con fermata da Starbucks (mitico frappuccino) e giretto per regalini da riportare.

E’ quasi presto e decido, d’imperio, di prendere la metro e andare a vedere l’OlimpiaStadium dove abbiamo vinto gli ultimi mondiali. Venti minuti di metro e pochi passi e ci siamo, c’è appena stata una partita (Herta Berlino – Armina Bielefeld: 1-1…Ndr). Un paio di foto tanto per fare gli italiani sboroni per la vittoria del mondiale e ritorniamo in centro. (Ps: lo stadio lo facevo più grande…) Camminiamo fino a Savignyplatz ma non è che ci sia tutto sto gran che di locali quindi decidiamo di cenare all’EuropaCenter e ci prepariamo a mangiare male. Mangiamo al Kartoffel Kiste: una schintzel affogata nella salsa con patate, crauti e birra berlinese. Vi dirò credevo peggio, porzioni a dir poco energetiche (ci si mangerebbe in 2 tranquillamente) comunque prezzi nella norma, sui 14 euro a testa.

Torniamo in albergo verso le 23.30 in metro, super affollata di gente.

8 Aprile E’ Pasqua ma noi partiamo e l’albergo ci riserva l’ultima bella sorpresa: fuori dalla porta della camera ci fa trovare il regalo di Pasqua, un coniglio con un ovetto! Che carini! Abbiamo l’aereo alle 12.00 e partiamo con calma. Colazione e passaggi tranquilli tra U e S Bahn (S9 direzione Schoenefeld, non c’è verso sbagliare perchè il treno si ferma lì). Arriviamo in largo anticipo, tipo alle 10.00…Facciamo uno spuntino al bar dopo il checkin e ci sono dei muffin ottimi (il bar interno ha il forno per farseli da solo).

Volo EasyJet tranquillo e arrivo nell’afa di Pisa alle 14.00…E a casa alle 16.00 dove ci fanno rimangiare gli avanzi del pranzo di Pasqua!!! Ricapitolando Berlino è la capitale dell’architettura moderna, qui non hanno paura a ributtare giù e ricostruire. Viali immensi e, strano a dirsi, traffico scarsissimo. La zona est a noi è piaciuta di più, c’è meno gente e si respira un’atmofera più mitteleuropea, prima della guerra doveva essere veramente splendida. La zona ovest è commercialissima anche se non manca di fascino, però non sembra di stare in Germania.

Per il resto efficienza tedesca nei bagni, sempre puliti e disponibili nei musei o nei bar (finalmente niente fughe da McDonald per farla), nei trasporti e nel resto delle cose che qui da noi funzionano all’italiana.

Se andate d’estate consigliatissimo affittare una bici. Ci sono piste ciclabili ovunque! Lungo le strade vedrete bici marcate DB (ferrovie tedesche) che si possono prendere previo una chiamata a un numero verde e una carta di credito…Mi sa che però bisogna conoscere bene il tedesco! Ci siamo persi la Gemaldegalerie, museo di pittura molto bello, se avete tempo andateci.

Berlino è troppo grande per essere vista in soli 3 giorni, ne servirebbero almeno 5.

Alla prossima, scriveteci per notizie…Rispondiamo a tutti.

Daria e Leo



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