Berlin Berlin

Lunedì, 18 dicembre 2006: Cagliari - Olbia Finalmente dopo tanta attesa è arrivato il fatidico giorno: eccoci alla stazione di Cagliari in partenza per Olbia, dove resteremo una notte e poi l’ indomani spiccheremo il volo per la mitica Berlino. Arrivo ad Olbia puntuale, intorno alle 16.15; dopo più di quattro ore di treno siamo distrutti;...
Scritto da: ikarl
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Partenza il: 18/12/2006
Ritorno il: 23/12/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Lunedì, 18 dicembre 2006: Cagliari – Olbia Finalmente dopo tanta attesa è arrivato il fatidico giorno: eccoci alla stazione di Cagliari in partenza per Olbia, dove resteremo una notte e poi l’ indomani spiccheremo il volo per la mitica Berlino. Arrivo ad Olbia puntuale, intorno alle 16.15; dopo più di quattro ore di treno siamo distrutti; troviamo senza problemi il nostro b&b e iniziamo la nostra vacanza.

Martedì, 19 dicembre 2006: Olbia – Berlino Il nostro volo della Easy Jet parte alle 14.45 ma noi ben prima delle due ore consigliate, siamo già all’aeroporto Costa Smeralda. La giornata è piovigginosa e infatti l’aereo parte con più di un’ora di ritardo. Dopo due ore di volo eccoci finalmente… Vediamo le luci di Berlino e l’emozione inizia a farsi sentire. Abbiamo prenotato questo viaggio a Settembre e non passava giorno in cui non dicessimo “non vedo l’ora di partire!” Dopo aver recuperato i bagagli, ci rechiamo al centro informazioni dell’aeroporto Schonefeld, dove ci aspetta l’autista del German Transfer (abbiamo prenotato via internet, www.German-transfer.De, e per il costo di 23 euro da pagare al momento dell’arrivo in albergo ci siamo assicurati un ottimo servizio).

La tratta dall’aeroporto all’albergo ci offre una bellissima vista di case addobbate e illuminate, una suggestiva atmosfera natalizia che ci accoglie ci sorprende piacevolmente. Sbrigate le formalità nell’albergo (Angleterre Hotel, Friedrichstrasse, 31), lasciamo i bagagli in camera e andiamo alla ricerca di un posto in cui cenare.

Mercoledì, 20 dicembre 2006: Berlino Oggi è il vero primo giorno della nostra vacanza: colazione da Starbucks e poi dritti attraverso Unter den Linden per Alexander Platz. Vale la pena salire nella torre della televisione a 200 metri d’altezza, da dove si gode di un panorama a 360° della città. All’interno della torre c’è anche un bar rotante, in cui è possibile stando fermi e sorseggiando un caffè, godersi una vista dell’intera Berlino in circa mezz’ora. E’ già ora di pranzo e andiamo in un ristorante tedesco di cui abbiamo letto in una guida (Zum Nussbaum, in Am Nussbaum): cucina ottima, posto decisamente confortevole in un’atmosfera tipicamente berlinese. Nel pomeriggio percorriamo la Unter den Linden nel senso opposto e arriviamo sino alla porta di Brandeburgo, davvero molto bella. Da lì in 5 minuti si arriva al Reichstag, il Parlamento tedesco, in cui è possibile entrare nella cupola (gratuitamente) da dove si può gustare un bellissimo panorama; peccato che quella sera pioveva e la visibilità non era delle migliori. Alle 16.30 cala già il buio nella capitale tedesca e noi sembra ci siamo già abituati a questi orari, dato che torniamo in albergo e usciremo solo all’ora di cena per sfamarci.

Giovedì, 21 dicembre 2006: Berlino Oggi è il nostro secondo anniversario e per questa giornata speciale abbiamo in programma di andare nella zona ovest di Berlino. Ci dirigiamo verso Potsdamer Platz, prima terra di nessuno in quanto divisa dal muro, ora un grandissimo centro di affari e di commercio, in cui trova spazio il Sony Center, quartier generale della Sony Europe. Dopo prendiamo un taxi fino a Savigny Platz, vicino a Kufurstendamm in pieno centro. Facciamo una passeggiata in Kantsrasse e poi andiamo a pranzare al Kuchi, ristorante giapponese molto rinomato. Essendo la prima volta che mangiamo giapponese ci troviamo un po’ spaesati sui piatti da ordinare… Finisce che prendiamo solo un’insalata, un yakirori (tre spiedini di carne e verdure) e un kani (della polpa di granchio con riso), dopodiché andiamo all’Hard Rock Cafè in Meinekestrasse, dove ci rifocilliamo e facciamo un po’ di shopping. Nel pomeriggio passeggiamo per Kufurstendamm vero centro dello shopping berlinese, dove si trova il centro commerciale più grande d’Europa (a detta loro): il KaDeWe. Facciamo un giro molto rapido, dato che i prezzi sono proibitivi e dopo aver comprato un po’ di pizza, dolci e quant’altro, possiamo tornare in albergo.

Venerdì, 22 dicembre 2006: Berlino Colazione sempre da Starbucks, poi ci dedichiamo un po’ alla storia recente della città. A Kreuzberg andiamo a vedere la “Topografia dei Terrori” dove sino al 1945 si ergeva il sinistro quartier generale del III Reich (Gestapo, SS e servizi segreti). Le fondamenta delle celle oggi ospitano una mostra sul nazismo e sulla deportazione. Chiusa la breve parentesi dedicata alla storia, in Friedrichstrasse andiamo a fare un giretto nelle gallerie La Fayette, ma anche qui i prezzi proibitivi ci suggeriscono un rapido giro. Dopo aver fatto un giro tra le varie tipiche bancarelle natalizie, dedichiamo questa nostra ultima giornata alla ricerca dei souvenir: a Berlino ci sono tantissimi negozi dedicati alla vendita dei souvenir, avrete l’imbarazzo della scelta. Sabato, 23 dicembre 2006: Berlino – Olbia – Cagliari Ci alziamo di prima mattina e facciamo le valigie, con la consapevolezza che Berlino ci mancherà molto, insieme a quella sua particolare atmosfera di grande metropoli e luogo impregnato di storia…

L’albergo ci chiama un taxi e in cinque minuti siamo già in viaggio verso l’aeroporto. Un simpatico tassista turco ci intrattiene con curiose conversazioni in tedesco/inglese mostrando molto interesse verso l’Italia, il calcio soprattutto, e le Ferrari. Mentre le immagini della città scorrono veloci, in sottofondo ascoltiamo “I will always love you” di Whitney Houston e nei nostri cuori nostalgici salutiamo la nostra Berlin.

Alle 9 del mattino siamo già all’aeroporto; anche al ritorno l’aereo accumula un po’ di ritardo e poi a causa del maltempo atterriamo ad Alghero piuttosto che a Olbia. Così si conclude il nostro viaggio in terra tedesca. Il giudizio non può che essere positivo; ciò che ci ha sorpreso maggiormente è stata la gentilezza dei tedeschi: luogo comune vuole che i tedeschi sono dipinti come un popolo di persone fredde, ma nella nostra esperienza berlinese abbiamo potuto constatare tutto il contrario. In molti diari avevo letto che l’inglese non è molto parlato a Berlino: falso. Non c’è stato un posto, turistico e non, in cui le persone non parlassero anche l’inglese. Auf Wiedersehen Berlin, Berlin. http://www.Tuttoamerica.It http://sognandoilgiappone.Blogspot.Com



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