Vacanza estate 2005: parigi, normandia, bretagna

Quando si pensa a una vacanza in Francia solitamente si pensa a Parigi, la capitale, ma noi quest'anno volevamo vedere paesaggi da fiaba, tramonti infiniti e così decidiamo, in quel di dicembre: LA NOSTRA VACANZA ESTIVA SARA' IN NORMANDIA E BRETAGNA. Per quanto riguarda il pernottamento noi abbiamo preferito, dove possibile, le chambre d'hotes o...
Scritto da: mariage
vacanza estate 2005: parigi, normandia, bretagna
Partenza il: 30/07/2005
Ritorno il: 21/08/2005
Viaggiatori: in coppia
Quando si pensa a una vacanza in Francia solitamente si pensa a Parigi, la capitale, ma noi quest’anno volevamo vedere paesaggi da fiaba, tramonti infiniti e così decidiamo, in quel di dicembre: LA NOSTRA VACANZA ESTIVA SARA’ IN NORMANDIA E BRETAGNA. Per quanto riguarda il pernottamento noi abbiamo preferito, dove possibile, le chambre d’hotes o le logis de france. Le chambre sono camere con colazione che affittano direttamente i proprietari e variano da 1 a 4 spighe, mentre le logis sono hotel e sono contraddistinti da 1 a 3 caminetti. Vi consigliamo, per nostra esperienza, di procurarvi tramite internet il catalogo e prenotare la stanza in anticipo, soprattutto se si intraprende il viaggio nel mese di agosto. Per quanto riguarda l’abbigliamento, le temperature sono gradevoli durante il giorno, ma la sera calano, quindi consigliamo maglioni e giacche per la sera, mentre di giorno pantaloncini e magliette la fanno da padroni. Ahh… Non dimenticatevi giacche a vento leggere e ombrellino, per scaramanzia… ( a noi è andata bene il sole è stato nostro compagno di viaggio).

GIORNO 1: è arrivata, non ci si crede ma è proprio così LA PARTENZA, carichiamo le valige in macchina, la nostra mitica Renault Clio, fedele compagna in tutti i momenti del viaggio. Si parte in direzione tunnel del Monte Bianco. La nostra prima tappa è Chamonix, che gia conosciamo. Prendiamo alloggio all’hotel Chamonix un 2 stelle molto accogliente. Il giorno del nostro arrivo piove, quindi decidiamo di dedicarci allo shopping nei tanti negozi caratteristici del centro.

GIORNO 2: per noi amanti della montagna e delle passeggiate in alta quota è una vera disdetta… Anche oggi piove, per cui decidiamo di andare a Megeve una ridente cittadina di villeggiatura a 32 Km da Chamonix.

GIORNO 3: finalmente il sole si affaccia sull’imponente e spettacolare ghiacciaio del Monte Bianco, decidiamo di noleggiare due mountain bike e buttarci nei bellissimi boschi di questi monti.

GIORNO 4: dopo un’abbondante colazione e una spesa veloce in previsione di un pranzo al sacco in autostrada, si parte!!! destinazione Parigi. Partendo circa alle ore 9:00 si arriva a Parigi intorno alle 15:30. Troviamo una stanza in uno dei tanti hotel parigini, un cambio abito veloce e subito giù a percorrere le strade della capitale. La visita di questa splendida e magica città dovrebbe prevedere almeno tre o quattro giorni, noi le abbiamo dedicato solo 4- 5 ore, per cui… Comunque per questo mini tour le nostre tappe sono state Tour Eiffel (consigliamo di percorrere le prime due stazioni a piedi), poi su verso l’arco di trionfo e da lì si scende percorrendo gli Champs Elyses, sosta sul ponte della Concorde per ammirare un fantastico tramonto, poi il duomo e infine ancora la Tour Eiffel per ammirare seduti sul prato, i suoi bellissimi giochi di luce soprattutto allo scoccare di ogni ora.

GIORNO 5: lasciamo Parigi con un pò di rammarico, la capitale ci ha affascinato, ma le promettiamo di ritornare dedicandole una visita più accurata. Prendiamo la A13 cha ci porta dritto dritto in Normandia. La 1° sosta la dedichiamo a Rouen capitale dell’alta Normandia. La cittadina è molto graziosa e si passeggia piacevolmente lungo le viuzze del centro storico tra campanili, negozi, e case caratteristiche a graticcio. Merita una visita la bellissima cattedrale di Notre Dame immortalata da Monet, inoltre merita un assaggio una deliziosa pasta “tartelletta” al gusto di pistacchio, gianduia, o cioccolato. Lasciamo Rouen per dirigerci sulla costa e finalmente ammirare l’oceano Atlantico. Vi proponiamo due possibili itinerari, prendere la N27 che vi porta direttamente a Dieppe oppure, come abbiamo fatto noi, cercare la D982 in direzione Jumieges e poi la D131. Questa breve escursione vi darà l’opportunità di scoprire la Normandia incontaminata con prati verdi, mucche, case a graticcio con tetti a punta… Arrivati sulla costa prendete la D68 per Dieppe e quando trovate una chambre libera fermatevi e godetevi del meritato riposo.

GIORNO 6: dopo una visita a Dieppe al suo castello e alla sua spiggia tipica di sassi levigati e bucati, proseguiamo il nostro viaggio riprendendo la strada costiera in direzione Etretat. Vi consigliamo di accedervi tramite la D11 che passa da Yport. A Etretat fermatevi e concedetevi una passeggiata alla falesia d’ Avall (quella sulla sinistra guardando l’oceano). Dopo questa piacevole passeggiata la fame potrebbe cominciare a farsi sentire, vi consigliamo delle BUONE “moules et frites” ovvere cozze in un sughetto squisito e saporito accompagnato da patatine fritte. Lasciata Etretat proseguite verso il suggestivo Pont de Normandie, ed arriverete a Honfleur. A questo punto cercate una chambre (sperando che non vi dicano la parola magica che ci fatto molte volte disperare: COMPLETE!!!) per godervi la “magia da paesaggio incantato” che questo paese sa offrirvi con il buio (peccato per i troppi turisti…). Se siete interessati alla preparazione e degustazione del Calvados, del Cidro e del Pommeau de Normandie, non potete lascarvi scappare l’opportunità di visitare le Domaine Coeur de Lion distillerie artisanale, un bellissimo complesso di case costruite in legno e paglia originali del XVI e XVII secolo.

GIORNO 7: al risveglio ci attende una brutta sorpresa… Piove, quindi dopo un rapido consulto alla cartina optiamo per la strada interna passando da Lisieux lungo la D579 e se siete in vena di visitare castelli siete sulla strada giusta!!! noi abbiamo visitato le Chateau die St. German De Livet. Proseguiamo verso St Pierre Sur Dives in direzione Caen. Caen, capitale della Bassa Normandia, ha subito violenti bombardamenti nel giugno del 1944, infatti è una città completamente ricostruita, consigliamo una visita al castello e al memoriale. Dopo un “sostenuto” pranzo con baguette ripiena di insalate maionese tonno e polpa di granchio, proseguiamo verso la costa in direzione Ouistreham sulla D515. Da Ouistreham in poi, per almeno un paio di giorni, l’aria medievale vi abbandonerà, per cedere il palcoscenico a spiaggie interminabili teatro di spaventose battaglie durante la 2° guerra mondiale. Vi consigliamo di dirigervi verso St. Aubin e prendere alloggio in un caratteristico hotel (Logis De France) Le Close Normande. Da qui proseguite verso Arromanches per visitare il museo sullo sbarco e il caratteristico cinema a 3D. Sulla spiaggia di fronte al museo del D-Day ci troviamo davanti a uno spettacolo emozionante, carcasse del porto galleggiante voluto da Churchill durante lo sbarco. Dopo una così intensa giornata lo stomaco incomincia a farsi sentire, vi consigliamo uno dei tanti ristorantini presenti sulla spiaggia per gustarvi muoles in tutte le salse, zuppe, ostriche e frutti di mare crudi. Inperdibile la torta di mele, il tutto bene annaffiato di Calvados (un liquore a base di mela) GIORNO 8: dopo un’abbondante colazione, ci rimettiamo in macchina, 1° sosta le batterie di Longues/Mer, seguendo sempre la strada costiera D514. Noi abbiamo visitato questo luogo la mattina presto e il silenzio presente su questi campi e la vista di queste mostruose costruzioni ci ha fatto venire la pelle d’oca al pensiero della spaventosa battaglia avvenuta sotto i nostri piedi. Comunque non vogliamo fare della retorica anzi vi consigliamo di godere appieno di questi splendidi paesaggi che questa terra offre. Proseguiamo verso il cimitero di guerra americano e successivamente la Pointe Du Hoc teatro di uno spaventoso bombardamento. Riprendete un tratto di N13 direzione Cherbourg. A questo punto del viaggio sicuramente la fame comincerà a farsi sentire, per cui forza e coraggio! gettatevi fuori dalla statale a due corsie la D15 e la D900, e di seguito la D901 e andate a Cap De La Hague. Arrivati al capo fermatevi al ristorante e fatevi una grassa mangiata di pesce cotto sulla piastra. Purtroppo noi non abbiamo trovato camere libere allora abbiamo preso la D900 verso Granville. Ma la giornata non è stata fortunata per le chambre e dopo un giro “svizzero” ci siamo ritrovati in un hotel a St. Lò. Eravamo molto stanchi e da quello che siamo riusciti a vedere non ci ha entusiasmati tanto.

GIORNO 9: Oggi la tappa che vi suggeriamo è assai breve: arrivare a Mont St Michel (http://www.Mont-saint-michel.Net), l’ottava meraviglia del mondo!!! Ci alziamo presto, desiderosi di lasciare questo “squallido” hotel prendiamo la N174 e di seguito la E401 e infine la N175 che vi porta dritti dritti alla vostra meta. Eccoci arrivati a Mont St Michel, dove orde di turisti invadono l’isolotto tutti i mesi dell’anno, le stradine sono strettissime e sono costeggiate da una serie di negozietti di souvenir e di ristorantini tipici. Arrivati in cima alla salita, che porta all’abbazia, si gode di una vista meravigliosa e sembra di essere ritornati indietro nel tempo. Qui scatta la dritta… Noi siamo rimasti a dormire per due notti all’hotel La Mere Poulard (www.Mere-poulard.Fr). L’hotel si trova giusto all’entrata della fortificazione, al piano inferiore si trova il famoso ristorante dove si può gustare la famosa omelette. Il pomeriggio alle due ci rintaniamo in camere per godere un pò della tranquillità di quel luogo lontano dalla folla di turisti presenti in quest’ora di punta. Una doccia, un riposino, e poi di nuovo a goderci questo fantastico borgo. Per la cena scegliamo un ristorantino (l’ultimo sulla salita) per gustarci frutti di mare, ostriche, scampi, e cosi via, (per chi non ama mangiare pesce crudo, lo sconsigliamo vivamente!!!) ah da queste parti l’ora di cena è “molto nordica”, vi consigliamo di recarvi al ristorante non più tardi delle 21:00. Lasciatevi poi il tempo per una passeggiata serale per smaltire la cena! Eh si… Al calar della notte i vicoli di questo borgo medievale vi porteranno indietro nei secoli all’epoca dei cavalieri e dei pirati. GIORNO 10: per questa giornata vi proponiamo una serie di possibili escursioni, potete farvi una bella passeggiata guidata lungo le spiaggie abbandonate temporaneamente dal mare, in modo da scoprire le insidiose sabbie mobili(vi raccomandiamo di non avventurarvi da soli); oppure seguire la strada costiera che passa per Cancale, visitare uno dei tanti allevamenti di ostriche (approfittatene per degustare quelle appena raccolte) e arrivare a St. Malò, la citta dei pirati (http://www.Ville-saint-malo.Fr). Arrivati a St. Malò fatevi una bella passeggiata nel borgo, tra i tanti negozi che costeggiano le vie. Vi consigliamo di percorrere le mura e se la fame prende piede andate alla creperia Touline (si trova all’incirca vicino al mercato del pesce all’aperto dentro le mura), approfittate per degustare la mitica super baly (lo scriviamo come ci ricordiamo…), accompagnata da una tazza di cidre. Se non soffrite di mal di mare prendete il battello che porta a Dinard, tipica cittadina di mare francese; altrimenti se il tempo lo consente andate sulla spiaggia nei pressi del borgo.

GIORNO 11: Mont St Michel adieu… Ci dirigiamo verso Combourg seguendo la D73, purtoppo il castello era visitabile dalle ore 11:00, per non perdere troppo tempo ci siamo diretti a Fougeres, una cittadina molto carina che merita una visita soprattutto al suo castello. Da qui abbiamo preso la D155 verso Doll De B. Passando attraverso una foresta (non ricordiamo il nome) la quale propone delle simpatiche escursioni tra cui un porto in miniatura, non vogliamo il piacere della scoperta… Noi ci siamo divertiti e sentiti per un pò piccoli capitani. Prossima sosta Doll De B. Piccola ma graziosa cittadina famosa per la sua bellissima cattedrale. Da qui ci fiondiamo direttamente nella nostra bellissima chambre, precedentemente prenotata­. Per la sera vi consigliamo un bellissimo ristorantino verso Mont St Michel, “La Fermette” a Beauvoir.

GIORNO12: la nostra prima tappa di oggi è Dinan un bellissimo borgo medievale, per poi proseguire , lungo la D794, e la D786, verso Cap Frehel, i paesaggi che vi accompagneranno sembrano dipinti… Il blu del cielo, l’azzurro del mare eil verde smeraldo delle distese a picco sulla Manica fanno da sfondo a stradine deserte dall’asfalto curatissimo. Da qui se amate il trekking potete seguire il sentiero che vi porta a Fort la Latte, che merita una visita. Per la sera rientro alla chambre del giorno precedente.

GIORNO13: decidiamo di dedicare la mattinata alla capitale regionale della Bretagna: Rennes. Visitare la città vecchia dove nelle strette strade regna un’atmosfera di tranquillità e se siete in vena di musei il palazzo del parlamento bretone. L’oceano inizia a mancarci per cui ritorniamo di corsa a St. Malò per gustarci una bella crepe e sdraiarci sulla bellissima e immensa spiaggia. Se amate camminare sulla spiaggia dovete prendere la strada costiera verso Mont. St. Michel e quando trovate tre o quattro enormi mulini (sulla sinistra), fermate la macchina e andate incontro all’alta marea dell’oceano è un’esperienza indimenticabile. Per i prossimi due giorni, essendo in arrivo ferragosto, decidiamo di rimanere ancora in questo angolo di paradiso, dedicandoci a piacevoli e relassanti passeggiate sulla spiaggia (di St Malò), incontri ravvicinati con l’alta marea e gustose mangiate di pesce.

GIORNO16: Da qui è possibile sceliere una serie di possibili vie per il rientro (una parola che porta con se la consapevolezza della fine di un periodo fantastico). Noi avevamo deciso (prima di partire) di ritornare facendo tappa nella incantevole valle della Loira, ma essendo stati stregati dall’oceano, decidiamo di proseguire lungo la Cotes d’Armor, facendo tappa a St. Brieuc, che non ci ha per nulla entusiasmato, proseguendo per Paimpol, lungo la D788. Paimpol è una caratteristica cittadina di mare sulla costa, con molti negozietti e in tipico stile Bretone. E’ famosa per il suo caratteristico trenino a vapore, purtroppo non siamo riuscito a prenderlo, l’ultima corsa era intorno alle 16. Da qui proseguiamo fino a Treguier, dove troviamo una stanza in una simapatica chambre. Questa antica città della Cotes d’Armor, alla confluenza di due fiumi, si trova a pochi km dalla costa settentrionale. La strada provinciale passa lungo il porto. Lasciata la macchina al parcheggio, che stranamente non è a pagamento, si sale lungo una strada con case a traliccio verso la piazza principale, molto animata, della cittadina. Su questa si affaccia la cattedrale St. Tugdual del XIV secolo, splendido edificio gotico fiammeggiante.

GIORNO 17: Il nostro viaggio, ormai agli sgoccioli, prosegue, attraversiamo senza fermarci la città di Morlaix incassata in una valle in cui scorre il fiume Dossen. Il centro è sovrastatato da un imponenete viadotto ad arcate a due piani. La nostra tappa finale di oggi è Douarnez, in Cornovaglia, a circa 20 km da Quimper. Douarnnez è una città costiera, posta proprio sull’omonima baia, importante porto di pesca e centro di lavorazione delle sardine. Ma è anche località turistica per le spiaggie e la vicinanza con interessanti località storiche e naturalistiche. L’animato Port Rhu è sede di due musei legati all’attività marinaresca, mentre, dall’altro lato della città, Port Rosmeur ha un suggestivo lungomare con simpatici ristoranti.

GIORNO 18: Oggi è l’ultima escursione e la dedichiamo alla Punta più occidentale della Cornovaglia, Pointe du Raz. Parcheggio obbligatorio a pagamento. Lo splendido panorama comprende in successione una serie di due fari, il rimescolio delle acque causato da una forte corrente di marea, l’isola di Sein e, infine, in mezzo all’oceano un ultimo faro (d’Ar-Men) GIORNO 19: Ultima tappa Chamonix, dove arriviamo in serata, dopo una tirata in autostrada e la sosta in squallidi Autogrill. GIORNO 20: Eccoci arrivati a casa…Un altro viaggio è terminato!!! Ognuno di voi, come noi d’altronde, porterà con se i ricordi indelebili dei paesaggi incontrati, delle persone conosciute stradafacendo, un tramonto, la pioggerellina, il vento, un gabbiano, una particolare strada che ci ha fatto sognare…Ma tutti, proprio tutti, da incorreggibili TURISTI PER CASO quali siamo, saremo afflitti da un’assilante e pressante domanda: e ora quale sarà il nostro prossimo viaggio? Bè noi un’indeina già l’abbiamo…Ma…Arrivederci all’anno prossimo…

Ciao e buon viaggio a tutti…Maria&Gianni



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