Olanda, Normandia e Bretagna

Un viaggio on the road alla scoperta di luoghi meravigliosi e antiche tradizioni
Scritto da: fedchi
olanda, normandia e bretagna
Partenza il: 08/08/2015
Ritorno il: 17/08/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Quando organizziamo un viaggio iniziamo a guardare in internet che tipo di itinerario percorrere, deciso a grandi linee compriamo la guida e via… chi ci tiene più… Così è nato questo viaggio tra l’Olanda ovest, Belgio x poco, Bretagna e Normandia!

Partiamo per Maastricht in Olanda,sono circa 950 km…il viaggio è lungo e facciamo fatica a trovare da dormire ma poi poco fuori dal centro c’è Tulip Hotel, molto bello e pulito e con servizio navetta x il centro… non perdiamo tempo! Ne è valsa la pena, il centro è molto carino pieno di piazze gremite di bar e viette antiche,ci sono anche resti romani.

Si riparte verso il bungalow che avevamo già prenotato in un campeggio a Delft ma prima ci fermiamo a Dordretcht, un’incantevole paesino con case antiche sui canali.

Giunti al camping Delf Hout ci aspetta il nostro Igloo di legno ovviamente… spettacolare,con ogni comfort tranne il bagno che è quello del campeggio.. .da qui andiamo subito alla scoperta della città davvero meravigliosa,con i suoi canali piedi di vasi di fiori bellissimi, le barchette che viaggiano placide e le persone assaporano birra nei molteplici bar della città con tavolini all’aperto,ogni tanto la chiesa ci allieta con il suo dolce carrilon.

L’indomani con le nostre bici portate da casa ci dirigiamo a Den Haag detta anche l’Aia,sono circa 8 km, la città è iper moderna e ricca di negozi di lusso, ci spostiamo nella zona di mare che ci lascia molto delusi, il mare è marrone e infondo alla costa una bella raffineria si erge sul mare…giriamo un po’, facciamo un pisolino in spiaggia e via al campeggio… che male al sedere!

L’indomani Gouda, la città del formaggio, che buono che è e la città davvero bella…c’è anche il mercato delle pulci!

E via di nuovo per Zeeland, una zona dell’Olanda particolare perché sembrano delle isole ma attaccate alla terra ferma…pensavo di trovare dei villaggi di pescatori invece è tutto molto moderno e gioiosa, il mare come al solito non è il massimo ma piste ciclabili corrono lungo la costa molto belle! Ci gusti amo un po di pesce fritto e patatine e via verso il ritorno!

Ultima tappa olandese i 19 mulini patrimonio dell’Unesco a Kinderdijk, alcuni dei quali ancora funzionanti o abitati da privati, uno spettacolo davvero impressionante, una distesa di canali e canneti tutti percorribili a piedi o in bicicletta dove si possono ammirare queste meraviglie. Noi decidiamo di farci una lunga e piacevole passeggiata, c’è un pò di afa ma le temperature qui non sono mai alte, intorno ai 20 gradi di giorno e 16 la sera.

Lasciamo l’Olanda con un pochino di tristezza, era tutto davvero bello, ma chissà quante avventure ci aspettano ancora quindi partiamo verso il Belgio dove ci fermeremo una sola notte a Gent, città molto bella in stile medioevale, con chiese ed edifici davvero importanti ed imponenti, molto molto bella…qui avevamo prenotato un hotel della catena Accor chiamati Formula 1, che generalmente sono molto comodi quando si è di passaggio perchè costano poco, circa 30 € in 2, hanno camere molto semplici con lavandino e bagno in comune ma molto puliti perchè appena si chiude la porta, si igienizza tutto ma questa volta la struttura era davvero fuori mano, vecchia e malandata, ci abbiamo messo 2 ore per trovarlo ed eravamo molto spazientiti. Lasciamo gli zaini e ci dirigiamo verso Bruges dove ci colpisce un’acquazzone pazzesco e al di la del ristorante non riusciamo a muoverci, va bhe vuol dire che in Belgio dovremo tornarci un’altra volta!

L’indomani di buona lena ci dirigiamo verso Honfleur-Normandia, prossima nostra tappa prima di andare ad una festa che avevamo trovato su internet in Bretagna. Qui è pieno di Chambre d’Hotes, delle sorta di B&B della Francia e ne troviamo uno proprio carino a 2 km che è un’appartamentino molto carino…il tempo di una rinfrescata e via verso Honfleur…wao è stupenda, le case a graticcio si affacciano sul piccolo porticciolo, ci sono tante viette gremite di ristorantini uno più invitante dell’altro e i negozi si sprecano, rimaniamo subito affascinati, le nuvole grigie si gonfiano di pioggia ma questa volta abbiamo l’ombrello che non servirà a molto perchè il vento continua a ribaltarcelo, anche questo è la Normandia!

Finalmente giungiamo in Bretagna, il viaggio è lungo ma ne vale la pena, la festa del Filet Blue porta tanto turismo e quindi fatichiamo a trovare un posto dove dormire ma con un po di aiuto troviamo una camera della villa di due anziani signori molto gentili e ci buttiamo subito nel piccolo paesino dove anche qui c’è una festa in stile celtico, si mangiano interiora,aiuto, e si balla a ritmo delle cornamusa, una signora che parla italiano ci con volge subito in balli scatenati… che meraviglia non ci posso credere!

Arrivato finalmente il giorno della festa Les Filets Bleus di Concarneau in Bretagna…è una giornata uggiosa e fredda ma non ci scoraggiamo e con le nostre bici raggiungiamo il punto d’inizio della festa,costa 8 €. Comincia la festa con una parata che mai mi sarei immaginata,tutti con abiti tradizionali d’epoca dagli adulti ai bambini in fasce, carri trainati da cavalli, musica, balli rimaniamo a bocca aperta…è una tradizione che ci porta avanti fin dal medioevo quando un’annata erano sparite le sardine dal mare,fonte di grande guadagno x il il popolo, così misero in atto questa festa per raccimolare un po di soldi. La parata sfila dalle 10.30 alle 13 sempre più bella ed entusiasmante,al la cittadina dove si svolge è proprio carina con il suo piccolo centro, il porto e la cittadella nelle mura. Dopo la festa si mangiaaa….è una sorta di sagra basata sul pesce,c’è veramente l’imbarazzo della scelta:tonno,sardine,capesante,cozze,crostini di mare,zuppa di pesce e molto altro. La musica è i balli non smettono per tutta la giornata ma noi nel pomeriggio decidiamo di andare a visitare il castello di Keriolet non lontano da qui con il suo passato di possessi turbolenti,molto carino e ben ristrutturato.

Lasciamo Concarneau per la Penisola di Crozon, consigliata da i signori dal quale alloggiavamo. La penisola è abbastanza battuta dal turismo perché ci sono spiagge e scogliere meravigliose, troviamo una camera da una signora un po’ antipatica ma in posizione strategica e cominciamo subito il nostro tour delle punte più estreme della penisola…davanti ai nostri occhi si apre un panorama meraviglioso, passiamo una bella giornata di mare e la sera concerto in piazza a Morgat, in questo paesino si mangia proprio bene, frutti di mare, pesci, crepes a prezzi modici.

Ultima tappa della Bretagna è Cancale e St. Malò, dormiamo da una signora un po’ anziana gentilissima e dolcissima e ci rechiamo a Cancale per gustarci le tipiche ostriche coltivate proprio davanti al paese. E’ impressionante la coltivazione a perdita d’occhio, quando la marea si abbassa tutti si mettono subito all’opera a raccogliere o a posizionare le ostriche, incredibile il mondo che gira intorno a queste ostriche…ne compriamo subito 12 alla bancarelle in riva al mare e in effetti sono davvero buone…mi raccomando i gusci vanno buttati in mare per aiutare il fondale a rigenerarle.

St. Malò invece è molto affascinante racchiusa nelle mura perché le mareggiate qui ogni tanto sono molto violente, all’interno è moderna cosa che non mi sarei aspettata ma molto bella.

Si parte per la Normandia, ultimi giorni di vacanza, ci fermiamo ad Arromanche, famosa spiaggia dove l’esercito inglese aveva costruito un porto formato da varie piattaforme galleggianti dove transitavano munizioni, mezzi ecc. Troviamo qui una fantastica Chambre d’Hotes in stile campagnolo, curata in ogni dettaglio. Visitiamo le spiagge delle sbarco, tra le quali Omaha Beach, la più famosa dove si è consumata una vera strage, che ora però è una tranquilla spiaggia con un bel mare dove i bambini corrono e giocano sereni…sul suo promontorio si trova il cimitero militare americano formato da circa 20.000 croci bianche, davvero impressionante. In questa zona c’è molto da visitare ma rattrista anche tanto l’idea di quello che è accaduto, noi ci limiteremo ai cannoni sulle falesie vicino ad Longues sur mer e a Pont Du Hoc dove sono ancora visibili i chiari segni dei crateri causati dalle bombe e di bunker ancora in buono stato dove si può anche entrare.

L’ultimo giorno vorremmo passarlo a Etretat passando al volo da Duville, la Montecarlo della Bretagna con i suoi lussuosi palazzi e negozietti e i suoi tipici ombrelloni colorati. A Etretat purtroppo non troviamo un posto dove dormire nemmeno spostandosi un pò e così siamo costretti ad avviarci verso Parigi per cominciare la via del ritorno…che tristezza infinita e che rabbia! Passate queste sensazioni rimangono dentro di noi ricordi indimenticabili di posti incredibili e meravigliosi!



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