Sud Ovest della Francia

Tour in auto di sei giorni immersi nei colori francesi
Scritto da: Elleucia
sud ovest della francia
Partenza il: 16/08/2015
Ritorno il: 22/08/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Domenica 16 agosto 2015 partiamo da Parma per raggiungere, come prima meta Montpellier (700 km). Il nostro viaggio costerà sui 700 euro a testa. Totale 3000 km. Viaggio tra due amiche. Siamo partite con la macchina scordandoci il tom tom a casa. In questo diario di bordo vorrei elencare i posti che ho visto e lasciare qualche suggerimento. Non voglio essere ridondante con spiegazioni dettagliate di ciò che ho visto, ma condividerò un’emozione. In questo viaggio possiamo dire, di essere state fortunate con il traffico, a parte una solo occasione (che specificherò più avanti). La prima notte dormiamo in Best Hotel Montpellier Millneaire in rue Nobel. Un albergo che sconsiglio. Pagato per una notte 55 euro (in due), è fuori dal centro (quindi devi prendere la macchina per raggiungerlo), l’accoglienza non sanno nemmeno cosa sia, stanza carina e pulita ma l’albergatore veramente incivile, quasi infastidito della nostra presenza. Parcheggio compreso nel prezzo. La città è pulita, è carina, ma non l’avevamo scelta come tappa dormitorio. durante la cena scopriamo una delle prime grandi verità francesci: l’acqua e il pane, in un ristorante, sono sempre comprese nel prezzo, cioè sono gratis. il cameriere tenterà sempre di venderti la bottiglia di vetro ma se si chiede eau gratuite, oppure une caraffe ti porteranno l’acqua potabile del rubinetto, evitando di spendere 5 euro al litro. svelo anche la seconda verità: nei piccoli centri si cena presto. non osare andare a cena alle 22.00! in certe zone abbiamo trovato chiusa la cucina alle 21.15.

Ogni albergo prenotato non aveva la colazione inclusa, forse meglio così si ha la possibilità di assaggiare qualcosa nelle diverse pasticcerie e/o boulangerie a montpellier abbiamo avuto le prime difficoltà con la viabilità nelle città francesi.

L’indomani partenza per Bordeaux, ma durante il tragitto sono previste due tappe: abbazia di Fontfroide e Carcassone. l’abbazia è cistercense, è ben conservata (grazie a dei privati) ed ha un bellissimo giardino. Per arrivarci attraversi della campagne meravigliose, piene di colori e vigneti! all’interno dell’abbazia c’è la possibilità di fare delle passeggiate con tre itinerari (di lunghezza e difficoltà diversa). Con queste passeggiate si ha la possibilità di ammirare il paesaggio in cui l’abbazia è immersa. Consigliatissimo! Veramente unico!

Seconda tappa Carcassone. Siamo state molto combattute se fermarci o meno ma alla fine la curiosità l’ha fatta da padrona. abbiamo parcheggiato non accanto al borgo ma vicino alla stazione (precisamente in place gambetta) e dalla piazza abbiamo attraversato il ponte vecchio e fatto una passeggiata per raggiungere la meta finale. questa passeggiata all’esterno, ci ha fatto rendere conto di quanto sia imponente questa fortezza, riuscendo a fare delle foto in cui non appaiono turisti mozzati! pranzo lontano dal borgo. il piatto tipico si chiama cassoulet ma haimè non siamo riuscite a prenderlo. se avessimo parcheggiato subito di fianco alle mura, non ce la saremmo così goduta. entrando nel borgo siamo assalite da miriadi di turisti (e questo è scritto in tutti i diari di bordo). troppi, veramente eccessivi. abbiamo tentato di fare un giretto ma c’era una ressa tale che non riuscivi quasi a parlare, sicuramente devi camminare in fila indiana. peccato perchè si intuisce quanto sia mantenuto bene. non abbiamo fatto il museo o il giro sui bastioni perchè ci ha infastidito troppo tutta quella gente che non vedevamo l’ora di andare via. è da vedere, si sappia però di quello che si potrebbe andare incontro! in serata arriviamo a Bordeaux. abbiamo dormito a appart’hotel victoria garden, cours de la somme, ed è un posto bellissimo sia come zona che come albergo. il parcheggio è disponibile all’interno dell’albergo ma è a pagamento (sei euro al giorno) ma non sapresti dove mettere la macchina. il receptionist è stato di una gentilezza fuori dal comune, pieno di informazioni e attenzioni per noi! la camera è gigante e l’abbiamo pagata circa 54 euro a notte escluso parcheggio e colazione (a 8 euro a cranio). Bordeaux è stupenda, è una città ingentilita, pulita, facile da visitare, con dei palazzi incredibili. passeggi con il naso all’insù. è piena di vita e di colori. i palazzi sono puliti esternamente e questo rende molto romantico qualsiasi passeggiata. consigli sul cibo: cenato a Michels Bistrot rue pas saint georges (un posticino meraviglioso, camerieri squisiti, costo corretto, mangiare carne!!!); Karl – place du parlement – è famoso per la colazione con uova, oppure latte pane fresco e marmellate. per comprare il vino noi ci siamo affidate al negozio l’intendant in allées de tourny. ci siamo lasciate consigliare dal personale (che parla anche un po’ l’italiano). i vini non li abbiamo ancora assaggiati… il primo giorno dedicato a bordeaux, lo passiamo in mattinata in città e poi nel pomeriggio siamo andate verso s.emilion, paese famosissimo per la vendita di vini. per arrivare a questo paese siamo partite alle tre da bordeaux. mentre tentavamo di raggiungere questa località ci siamo fermate all’abbazia della sauve majeure. capolavoro dell’arte romanica è inserita nel patrimonio mondiale unesco. è rimasto uno scheletro e una torre di questa abbazia, ma è ben tenuta e ci sono moltissime spiegazioni (questo spiega un biglietto di ingresso un po’ caro). si può salire sulla torre dalla quale si gode di un panorama raro! consigliatissimo. continuamo verso saint emilion e scopriamo che le cantine chiudono tra le 18 e 18.30 e noi siamo arrivate là alle 18.30. quindi non abbiamo potuto accedere a niente. inutile raccontarvi i nostri tentativi di persuasione… un paese che si è spento completamente alle 20.00. abbiamo cenato in un locale che permetteva una formula (tipo antipasto e un piatto a 25 euro); cena discreta. dopo cena siamo state fortunate ad incappare nell’apertura serale della chiesa monolitica dai gregoriani i quali hanno tenuto un vespro cantato e aperto al pubblico. è stato molto suggestivo. tutto sommato ci siamo ritenute fortunate ad avere scelto (per casualità) la visita all’abbazia piuttosto che ad una cantina (non capendo niente di vini). esistono poi questi chateaux che vorrebbe dire castello ma che in realtà sono tenute enormi e bellissime (ville gigantesche) immerse nei loro vigneti. per visitare quelle si deve prendere un contatto diretto o tramite l’ufficio del turismo. consiglio per chi volesse visitare saint emilion e le sue cantine di andarci al mattino per potersi meglio organizzare.

Secondo giorno a Bordeaux direzione dune de pilat – arcachon. siamo rimaste deluse per la quantità di gente. traffico esagerato fin dall’autostrada, il parcheggio introvabile, una confusione fuori dalla norma. ci siamo fermate poco prima, a la corniche proprio per una questione di comodità. Corniche è appena prima della dune du pilat, è l’inizio di questa distesa. la differenza è che si affaccia sul golfo e di fronte hai cap ferret e non l’immensità dell’oceano. io sono rimasta comunque impressionata da questo deserto sulla testa! siamo andate da arcachon da EVITARE. il posto più turistico del mondo. terribile. terribile il paese terribile la gente terribile il mangiare terribile tutto. un appunto doveroso: siamo state là durante la settimana post ferragosto magari in un’altra stagione è migliore. superato arcachon siamo andate a gujan mestas per vedere il vecchio porto dei pescatori di ostriche. questo paese ha sette diversi porticcioli noi siamo state al primo la Hume. nel pomeriggio erano quasi tutti chiusi. aperti c’erano dei chioschetti in cui potevi fare degustazione di ostriche. sei ostriche per sei euro circa. molto suggestivo. rientro in serata a bordeaux.

Terzo giorno a Bordeaux

Il mattino torniamo in città e nel dopo pranzo affrontiamo la strada che ci porterà a Lagrasse (tra Carcassone e Narbona). prima di immetterci siamo andate al castello di La brede famoso perchè ci ha vissuto il conte Montesquieu. veramente una tappa inutile. la mia amica ha una bellissima intuizione: evitare l’autostrada e prendere la statale per arrivare alla nostra meta. durante questo viaggio abbiamo visto campagne di colori diversi, paesaggi mozzafiato, paesini disperarsi, cattedrali… abbiamo attraversato la zona in cui vissero i catari. siamo incappate vicino a castel naudary in cui c’è un mulino visitabile gratuitamente (il mulino de Cugarel). la cosa incredibile che al suo interno è ancora mantenuto. splendido. questa visita vi ruberà circa mezz’ora ma è davvero ben spesa! ripartite verso lagrasse. il viaggio tramuta sempre perchè continuiamo ad ammirare il paesaggio che varia di continuo. arriviamo anche in una zona piena di gole a picco su un fiume, superiamo paesini vuoti e disabitati (o molto poco abitati). passiamo campi di girasole, di quinoa rossa e bianca, vigneti… di tutto! UNICO a lagrasse dormiamo a chez shona per 40 euro la camera a notte. colazione esclusa. bagno in comune. molto piccolo ma molto pulito. usciamo per cenare e alle 21.15 andiamo negli unici tre locali ancora aperti ma in realtà le loro cucine erano già chiuse. ci arrangiamo con una pizzeria al taglio. questo paesino è di una bellezza rara. tutto di pietra. accanto c’è un’abbazia (che non vedremo per mancanza di tempo). dopo la pizza abbiamo passeggiato in questo centro piccolo e siamo rimaste a bocca aperta nel vedere il cielo con le stelle. addirittura si vedeva ad occhio nudo la via lattea. una pace indescrivibile.

Il giorno dopo passeggiata con la luce e ripartenza per cassis. arrivate abbiamo parcheggiato molto fuori ma gratuitamente. al costo di 1.60 cadauno si poteva usufruire della navetta a/r e cosi abbiamo fatto. siamo riuscite a prendere l’ultimo imbarco per visitare gli 8 calanchi, durata un’ora e mezza al costo di 24 euro a persona. non è il metodo migliore per vederle. molta gente ha preferito la canoa (ma non alle 15.30 orario in cui siamo arrivate noi). con il battello non puoi fare il bagno ma ti spiega e ti fa fare un bel giretto. i calanchi sono meravigliosi. c’è la possibilità di fare qualcuno di questi facendo un po’ di trekking ma attenzione a controllare bene gli orari. l’altro ieri i sentieri erano aperti dalle 06 del mattino fino alle 11.00 per paura di incendi o frane o non s’è capito. al rientro iniziamo a fare la strada della creta che collega cassis a la ciotat. una strada a prova di vertigini ma con una vista mozzafiato. abbiamo fatto foto incredibili! raggiungiamo marsiglia. dormiamo a mariette pacha a place du 4 septembre, zona porto vecchio spesa 57 euro la camera parcheggio incluso nel prezzo, colazione no. il posto è in centro. il porto è a 10 minuti a piedi. è la zona del faro. per visitare marsiglia abbiamo solo la mattina del giorno seguente. ci siamo lasciate tentare dal trenino turistico che ci ha portate a notre dame. senza il trenino, facendo quel tragitto a piedi avremmo impegate tre ore (dislivello notevole dal mare). trenino di un’oretta al costo di otto euro. i nostri amici ci avevano preparate alla sporcizia di marsiglia, alla malavita… noi, in cosi poche ore, abbiamo notato solo italiani sciatti che scendevano dalle crocere con le infradito. scherzi a parte voglio suggerire il Mucem che si può attraversare gratuitamente (paghi il biglietto se sei interessato alle mostre temporanee); la vielle charite nel quartiere panier. tempo di mangiare un boccone e siamo ripartite per l’italia. troppo poco tempo haimè, ma marsiglia, grazie a dio, è abbastanza vicina!

Altro appunto: noi abbiamo usato una macchina a metano. in francia usano un altro gas ed è molto difficile trovare il metano. abbiamo tentanto un paio di volte dopodichè abbiamo rinunciato. non esiste una carta con l elenco di tutti i distributori. è veramente un casino.

È stato un gran bel viaggio anche se avremmo dovuto sicuramente ridurre i km. troppi per soli sei giorni.



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