Profumo di Francia

Una vacanza indimenticabile tra i colori e i profumi della Provenza
Scritto da: beretz
profumo di francia
Partenza il: 02/07/2015
Ritorno il: 05/07/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Abbiamo già fatto due viaggi in Provenza, terra che amiamo molto, (mio marito Valter ed io Elena), decidiamo quindi di tornarci una terza volta, ma nella stagione della fioritura della lavanda.

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Decido un itinerario che non toccherà le grandi città, già visitate precedentemente, ma solo i borghi che si sviluppano intorno al Plateau di Valensole. Con l’aiuto dei racconti di altri TpC e di un sito specializzato con ottimi suggerimenti di itinerari preparo questo viaggio senza mettere in conto il gran caldo che ha invaso l’Europa in questi giorni.

La partenza è prevista per venerdì 3 luglio all’alba, e prevede di arrivare a Riez, località scelta come base di partenza per le nostre escursioni, attraversando le Gorges du Verdon.

Giovedì decidiamo di spezzare il viaggio dormendo una notte in Liguria, mai decisione fu più saggia! Trovo sul collaudato Booking.com una camera con prima colazione al Grand Hotel & Des Angles a Sanremo alla modica cifra di 44 euro, non me la lascio scappare. Partiamo da Lipomo in provincia di Como alle 18,30 e percorrendo la Pedemontana e la Gravellona Toce alle 21,30 giungiamo, affamati, al nostro Hotel, un’imponente costruzione in stile liberty molto bella. Dopo aver lasciato il bagaglio in camera ci incamminiamo alla ricerca di un ristorante. Non dobbiamo fare molta strada, ci accoglie con una bella terrazza sul mare il Ristorante Salamandra che, nonostante l’orario, fa ancora da mangiare. Dopo aver gustato del buon pesce e aver passeggiato per il centro di Sanremo andiamo a nanna.

1° giorno

Una buona colazione e poi di nuovo in autostrada per raggiungere Castellane. A Nizza lasciamo l’autostrada e percorriamo la Route Des Alpes, costeggiando per un tratto il fiume Le Van. Ci godiamo gli scenari mozzafiato tra le montagne e il fiume con il sottofondo delle canzoni di Battisti, la radio francese non si può proprio ascoltare! A pochi chilometri da Castellane ci colpisce l’azzurro intenso del lago de Castillon. Non si può fare a meno di fermarsi ad ammirare il panorama e scattare qualche foto.

A Castellane lasciamo l’auto al parcheggio gratuito delle piscine. Sul paese domina la roccia con la Chappelle Notre Dame Du Roc raggiungibile a piedi. Passeggiamo per le stradine con i tanti negozi che vendono prodotti tipici della Provenza. E’ un borgo medioevale con una torre ottagonale, una chiesa, un ponte e una fontana, la torre ottagonale dalla quale si dovrebbe godere di un bel panorama non possiamo visitarla perché in manutenzione.

Lasciamo Castellane per raggiungere Riez attraversando le Gole del Verdon. Dopo aver percorso qualche chilometro ci accorgiamo di aver preso la direzione sbagliata, non abbiamo un navigatore ma stiamo seguendo una mappa e il nostro senso dell’orientamento fa come sempre cilecca. Imboccata la giusta strada cominciano gli scenari dei Canyon millenari che caratterizzano questa zona, l’azzurro intenso del fiume Verdon spicca tra i colori delle rocce erose dal mare. Ogni tanto ci fermiamo per immortalare questi fantastici panorami. Poco dopo Rougon c’è un punto panoramico mozzafiato il Point Sublime. Si lascia l’auto al parcheggio e si percorre un tratto di 10 minuti a piedi, il sole cocente di mezzogiorno rende faticosa la camminata. Arriviamo con il fiatone alla terrazza che si affaccia su un bellissimo tratto delle gole. Merita la fatica fatta.

Riprendiamo il nostro viaggio non senza interruzioni per poter scattare foto nei vari punti dove è possibile parcheggiare. L’ultima sosta è nel punto in cui il fiume si getta nel lago Le Verdon. Ancora una volta devo dire che è spettacolare. Il colore del lago è di un azzurro intenso sembra un’acquamarina incastonata tra le rocce delle montagne. Alle due e mezzo giungiamo all’hotel Les Deux Lions. Restiamo di sasso quando ci accorgiamo che l’ingresso è chiuso e che riapre alle tre. Non possiamo fare altro che lasciare l’auto al parcheggio, fare un giro per il paese e mangiare qualcosa. Poco dopo le tre prendiamo possesso della nostra camera, facciamo una doccia e poi di nuovo in auto per il primo giro di esplorazione. Sulla strada che porta a Valensole cominciano i primi campi di lavanda. Distese di campi dai colori intensi che vanno dal blu al viola. Estasiati ci fermiamo per poter sentire anche il profumo intenso che emanano questi fiori. Non mi aspettavo di provare una forte emozione e una eccitazione di fronte a questo spettacolo della natura.

Arriviamo a Valensole e ci fermiamo nella parte alta del paesino, dove c’è la chiesa con la sua torre dell’orologio. Giriamo per le stradine acciottolate, il gran caldo tiene in casa gli abitanti. In auto ci spostiamo nella zona turistica e prima di arrivarci ci fermiamo davanti ad una bottega. Il proprietario ci saluta cordiale e quando intuisce che siamo italiani ci tiene a farci sapere che sua mamma è di Bergamo. Nel negozio ha pochi aritcoli artigianali fatti da lui, prendiamo un sacchetto di fiori di lavanda. Non ci fermiamo molto a Valensole anche perché è più entusiasmante vedere i campi di lavanda che i negozietti per turisti. Un’altra meraviglia della zona sono i campi di girasoli, poco dopo Valensole ci fermiamo ad ammirarne uno, una immensa distesa di girasoli con il capo un po’ chino rivolti al sole.

L’itinerario che facciamo per tornare a Riez tocca alcuni borghi segnalati nella guida della Provenza, Greoux les Bains paese termale dove si possono ammirare i resti del castello dei templari ora adibito a cinema all’aperto, Allemagne en Provence un tipico borgo provenzale con le vecchie case con le persiane colorate che si affacciano sui vicoli. C’è un castello ma è visitabile dalle 16 alle 17, siamo fuori orario, non ci resta che passeggiare nel viale che porta all’ingresso e ammirare le mura e i torrioni. Nella piazza c’è l’immancabile campo di bocce dove gli anziani, e non solo, disputano le loro partire commentando a voce alta. Passeggiando tra i vicoli si respira un senso di serenità, sull’uscio di casa un’anziana donna cerca un po’ di refrigerio al caldo afoso di questa giornata, la raggiunge la nipote che, dopo un caloroso abbraccio, si siede a farle compagnia. Una passeggiata ristoratrice tra i vicoli dove gli antichi negozi hanno già chiuso i battenti. Tipica dei borghi della provenza è la fontana, abbiamo notato che ogni borgo ha la sua fontana, quasi sempre al centro del paese, e anche ad Allemagne ce n’è una, all’ombra di un bellissimo albero.

Torniamo a Riez con un ricco bottino di emozioni. Ma la giornata non è finita. Dopo una doccia e un breve riposino siamo pronti per la cena. Il centro è raggiungibile a piedi dall’hotel, un po’ di ristoranti si affacciano sulla via ed espongono le loro lavagne con i menù del giorno. Nei pressi della chiesa c’è il Ristorante Le Rempart, ci piace, è meno chiassoso degli altri e ha dei bei tavoli all’aperto. La cena è stata abbondante e buona ed ottimo il servizio. Prima di rientrare in hotel gironzoliamo per i vicoli di Riez.

2° giorno

Sveglia presto, in programma abbiamo l’Abbazia di Senanque che dista da Riez quasi due ore, la scelta di Riez non è stata felice in quanto è vero che è vicina a Valensole ma dista troppo da tutte le altre località.

Cerchiamo di resistere alla tentazione di fermarci a fare foto ma il nostro proposito viene meno quando ci si para davanti uno scenario stupendo: campi di lavanda alternati a campi di girasole, i colori sono così intensi da sembrare artificiali. Il paesaggio sembra uscito da un quadro, e il profumo della lavanda quasi stordisce.

A malincuore ci rimettiamo in viaggio per raggiungere l’Abbazia in orario per fare la visita senza guida. Raggiunta Gordes, bellissimo borgo già visto in un precedente viaggio, si percorre una strada tortuosa fino a raggiungere il parcheggio. A piedi si arriva alla bellissima Abbazia Cistercense, una costruzione circondata da campi di lavanda. La moltitudine di turisti sminuisce il fascino che dovrebbe ispirare questo luogo di pace e silenzio, resta comunque immutata la bellezza dei colori della lavanda con lo sfondo della costruzione millenaria. Dopo aver immortalato lo scenario da cartolina del giardino entriamo per la visita. All’interno si osserva un religioso silenzio e seguendo la guida cartacea visitiamo il dormitorio, la chiesa e il delizioso chiostro su cui si affacciano le sale dove i monaci si radunavano per le loro attività. Alla fine della visita si entra nel negozio dove acquistiamo qualche oggetto di produzione dei monaci. Girando attorno alla costruzione si raggiunge l’ingresso della chiesa, stanno celebrando la Santa Messa, ci uniamo ai fedeli. E’ trascorso mezzogiorno quando ripartiamo, prossima tappa Roussillon. Sebbene questo borgo l’avessimo già visitato in passato ho voluto inserirlo nel nostro viaggio perché ho un bellissimo ricordo dei colori di questa località.

Il paesino arroccato lo si nota subito per i colori delle sue case che vanno dall’ocra al rosso. Lasciata l’auto ci si immerge in una tavolozza di colori che con il sole assumono delle sfumature intense dall’arancione al rosso scuro. Percorriamo il sentiero delle ocre dove la polvere gialla erosa dalle rocce ci imbratta le scarpe, è consigliabile portarsi delle scarpe lavabili, il caldo è soffocante ma vale la pena soffrire un po’ per godere di questo spettacolo della natura. Facciamo il percorso breve e prima di avviarci per le stradine del paese ci gustiamo un ottimo gelato al gusto di lavanda. Il giro del paese lo facciamo percorrendo le strade poco battute dai turisti, dove si possono ammirare le case con le persiane colorate e adornate dai fiori che si stagliano sul rosso dei mattoni.

In macchina raggiungiamo Coustellet per visitare il Museo della Lavanda. E’ qui che apprendiamo che la lavanda con le virtù medicinale è quella che si coltiva in montagna, mentre quella poco pregiata è detta lavandina e si distinguono perché la prima ha solo un fiore mentre l’altra ha più ramificazioni fiorite. Il museo espone una collezione di alambicchi di cui i più antichi risalgono al 1626, e una audioguida spiega l’evoluzione della tecnica di lavorazione del fiore per estrarre gli oli essenziali. Alla fine della visita si entra nella boutique dove poter acquistare i prodotti, i prezzi sono abbastanza alti ma un ricordino non si può non acquistare. E’ già tardo pomeriggio e il nostro itinerario prevedeva altri borghi da visitare ma decidiamo di saltarli e andare ad Apt e poi a Manosque per una breve passeggiata nei centri storici.

Ad Apt la prima sosta la facciamo in una confiserie per acquistare la frutta candita, la città è famosa per la produzione di queste prelibatezze. Il centro storico è un po’ deludente, sporco e con i negozi poco accattivanti. Arrivati alla Torre dell’Orologio visitiamo la Cattedrale di Sant’Anna dove sono conservate le reliquie della Santa. Acquisto anche un mazzetto di lavanda che qui trovo a 3 euro contro i 9 euro che volevano al museo.

Accediamo al centro storico di Manosque attraverso la Porta Saunerie, qui le stradine sono curate e ci sono delle belle piazzette invase dai tavolini dei ristoranti e delle belle fontane. La Chiesa di Saint-Sauveur che si affaccia sulla piazzetta adornata da una bella fontana è in stile romanico, ma dobbiamo accontentarci di ammirare solo la facciata e il campanile perché è chiusa. E’ rilassante passeggiare per i vicoli ora che il sole non si accanisce più su di noi.

Da Manosque a Riez c’è una distanza di 42 minuti attraversando ancora campi di lavanda e boschi e campi di grano e di girasoli. Riusciamo a farla senza ulteriori soste. Per la cena non abbiamo dubbi bissiamo Le Rempart che non ci delude.

3° giorno

L’itinerario preparato per l’ultimo giorno richiedeva ancora la percorrenza di numerosi chilometri, di comune accordo decidiamo di visitare Moustiers Sainte Marie e Sainte Croix du Verdon. Dopo un giro per le stradine di Riez, non l’avevamo ancora visitata, e una sosta al bar per la colazione ci rimettiamo in viaggio. Moustiers è un delizioso villaggio incastonato tra due maestose rocce, è attraversato da un ruscello che divide in due il paese. In altro domina la Chapelle Notre-Dame de Beauvoir raggiungibile a piedi. Il panorama spazia sulla valle sottostante. La passeggiata per le viuzze del paese è piacevole e anche entrare nelle botteghe (sono 15 secondo una guida) che vendono le maioliche prodotte dagli artigiani locali. Anche la chiesa Notre Dame de l’Assomption, che risale al 12 secolo è meritevole di una visita, bello il campanile in tufo che si staglia tra le due rocce.

Riprendiamo la strada verso Sainte Croix du Verdon, percorso tortuoso con numerose curve, per un tratto si sale poi comincia la discesa verso il lago. Ad un certo punto, dopo una curva, ci appare un’immensa distesa di lavanda. Ci addentriamo per un sentiero dove poi lasciamo l’auto per poter fare delle bellissime foto. Il colore è di un intenso blu, sembra un mare. Poco più avanti ancora lo stesso paesaggio blu, finora non avevo visto delle distese così sconfinate di campi di lavanda, qui ci sono anche le arnie delle api. Ancora ci fermiamo a fare fotografie. Ad un certo punto vedo Valter agitarsi e cominciare a sbracciare e a correre, delle api lo hanno preso di mira e lui cerca, in qualche modo di scacciarle, è una scena molto divertente. Prima di arrivare in paese ci fermiamo in una fattoria ad acquistare una pianta di lavanda da portare a casa. Di Saite Croix du Verdon è indimenticabile il panorama che si gode del lago. Il colore dell’acqua ricorda molto l’azzurro dei mari caraibici. Si possono notare diverse spiaggette attrezzate.

Facciamo una passeggiata per le strette viuzze del paese con le casette dalle persiane colorate di blu o verde.

La nostra vacanza è giunta al termine, facciamo ritorno in Italia percorrendo la A51 che lungo il percorso ci riserva bellissimi panorami tra laghi e montagne.

E’ stato un viaggio nelle emozioni, sembra incredibile come questi pochi giorni passati ad ammirare soprattutto lo splendore della natura mi abbiano ritemprato lo spirito. Lo consiglio a tutti un bel viaggio, magari con qualche giorno in più a disposizione e meno caldo, nella coloratissima e profumatissima Provenza.



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