Normandia & Bretagna

Alla scoperta della Normandia e un assaggio di Bretagna
Scritto da: valentina1983
normandia & bretagna
Partenza il: 18/08/2012
Ritorno il: 26/08/2012
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
Finalmente dopo un anno di duro lavoro si parte… quest’anno niente settimana al mare ma viaggio che possa arricchire la mente! Itinerario studiato prendendo spunto da racconti su internet e cercando un po’ di villaggi francesi che valeva la pena visitare. Siamo 2 coppie di amici. Si parte da Bergamo destinazione Beauvais, arriviamo giusto in tempo per ritirare la macchina presso la Hertz. La nostra super vettura è naturalmente una monovolume di marca francese (vedrete circolare pochissime auto italiane… i francesi sono molto nazionalisti!).

I Giorno: Giverny-Rouen

In realtà Giverny è più vicino a Parigi che alla Normandia, ma il primo itinerario prevedeva arrivo a Charles de Gaulle. In ogni caso sarebbe stato un vero peccato non recarsi a Giverny. Questo piccolo e incantevole villaggio è soprattutto famoso perché qui il grande pittore impressionista Claude Monet ha abitato per 40 anni. Andate a visitare la sua casa ma soprattutto il suo giardino, troverete ogni tipo di fiore e colore tutti mescolati insieme creando un quadro impressionista “en plein air”. E’ qui che potrete ammirare il famoso ponte giapponese e il lago delle ninfee. Anche la tomba di Monet si trova a Giverny nel cimitero di una piccola chiesetta, ma qui più che la tomba di Monet mi ha colpito la tomba di 7 soldati inglesi precipitati a Giverny durante la II seconda guerra mondiale. E’ qui che la storia inizia a testimoniare quello è successo in quella zona della Francia.

Lasciamo Giverny e ci dirigiamo verso Rouen, purtroppo fa un caldo pazzesco e i miei compagni di viaggio non apprezzano molto la città. Rouen è una città che sorge sulla Senna. Qui iniziamo a vedere le prime case a graticcio tipiche delle Normandia e devo dire che sono davvero caratteristiche. La cattedrale è imponente, peccato ci siano i lavori in corso e metà facciata sia coperta. Quello che colpisce dello stile gotico di tutte le cattedrali che abbiamo incontrato è che sono imponenti all’esterno tutte con navate altissime ma poi all’interno non hanno decori o affreschi particolari. Questo edificio è stato dipinto da Monet mi pare 32 volte a seconda della luce! Dalla cattedrale inizia la via + bella della città quella dominata dalle case a graticcio fino alla Torre dell’Orologio. Pranzo in piazza del Vieux Marché, dove fu arsa viva Giovanna D’Arco. Molto pittoresca la piazza rovinata (parere personale) dalla Chiesa in stile moderno che è stata eretta al posto di quella precedente crollata per i bombardamenti della II guerra mondiale. Pranzo con croque monsieur (che è una specie di toast con formaggio fuso sopra). Ordinate sempre una ‘caraffe d’eau’ se volete l’acqua, perché le bottiglie costano uno sproposito! La nostra prima notte in Normandia la passiamo a 15km da Rouen presso L’epicerie du Pape (in Francia i b&b vengono chiamati Chambre d’hotes, vi consiglio di prenotarli tutti prima di partire per non perdere tempo prezioso). Il nostro b&b è una graziosa casetta in mezzo alla campagna, i proprietari sono gentilissimi e ci accolgono con un buon bicchiere di Sidro, che è uno dei tipici vini a base di mele. Le camere sono arredate con particolari chic retrò davvero ricercati. Il padrone di casa ci consiglia 2 villaggi per la cena: uno è il villaggio di Madame Bovary dove ci aspetta una tipica trattoria normanna, l’altro villaggio a 11 km è Lion de la Foret . Scegliamo il primo, carino e per chi ha letto il romanzo di Flaubert sembra davvero di vedere Emma passeggiare per la via del paese! Cena normanna… i formaggi sono il re della cucina… gusti decisamente forti… per chi vuole andare sul sicuro ordinate entrecote (la nostra bistecca). Assaggiamo anche il Calvados altro vino a base di mele…ma molto molto forte è praticamente come una nostra grappa. Decidiamo di andare a vedere anche Lion de la Foret e purtroppo meritava molto di più….si attraversa una foresta di alberi altissimi (un tempo venivano utilizzati per gli alberi maestri delle navi!) e si arriva in questo paese da favola! Andate a cena lì se avete occasione. è tardi siamo stremati andiamo a dormire dando uno sguardo al cielo che è tappezzato di stelle.

II giorno Etretat-Honfleur

Dopo una splendida colazione a base di croissant e crepes lasciamo l’Epicerie e ci dirigiamo verso l’Atlantico. Il padrone di casa ci ha dato alcuni nomi di piccoli villaggi da visitare vicino a Dieppe. In realtà non sono niente di straordinario e ci fanno perdere tutta la mattinata. Le uniche cose di rilievo sono la prima vista dell’Atlantico e le coste a strapiombo sul mare. In questa parte di Normandia i canadesi sono amatissimi e osannati perché qui tentarono un primo sbarco nel 42, ma il tentativo fallì e tanti soldati persero la vita. Per gli amanti dello shopping vale la pena visitare il piccolo negozio a Varengeville “Lin et l’autre “, davvero speciale….troverete indumenti in lino (camicie, maglie, sciarpe, boxer etc…) ma avrete anche la possibilità di crearvi un braccialetto o una collana come vorrete , potete scegliere il materiale e i ciondoli ( trovate davvero qualsiasi ciondolo! ). All’ora di pranzo mangiamo una cosa al volo e avremmo tutti voglia di un caffè …ma qui non si usa il caffè al banco… bisogna sedersi ogni volta… e il tempo corre… Ci dirigiamo verso Etretat nota meta per chi viene in Normandia, infatti il paesino è pieno di turisti che vengono ad ammirare le famose falesie tanto amate dai pittori impressionisti.

Andate a piedi sulla falesia detta “L’elefante ” la vista è impagabile , avrei voluto avere tempo per vedere il tramonto da qui……Tappa successiva è Honfleur e tutti noi eravamo davvero ansiosi di visitarla . è una cittadina raccolta intorno ad un porticciolo , le case molto alte fanno venire in mente Amsterdam. L’unico problema è la quantità di persone che ci sono ….molto molto turistica…facciamo un giro veloce siamo anche abbastanza stanchi….le vie interne meno frequentate svelano l’autenticità di questo luogo , da visitare magari in un mese meno affollato. Il secondo b&b è a 30 km da Honfleur ci dirigiamo ancora una volta in mezzo alla campagna( zona del Marais Vernier ), merita davvero cercare di percorrere strade secondarie e attraversare questi pascoli immensi, i campi con i classici covoni di fieno, i piccoli paesini curatissimi e decorati da mille fiori … arriviamo in un villaggio da favola….le abitazioni qui hanno il tetto di paglia e sopra ci nascono gli iris… (anticamente queste erano le capanne dei contadini e per tappare i buchi del tetto piantavano i bulbi degli iris). Andate a cercare qualche foto su internet sono davvero fiabesche. Il nostro entusiasmo scema appena arriviamo al nostro b&b , il posto è splendido quanto di più tipico ci possa essere, ma la padrona arriva con aria interrogativa. Nonostante avessimo prenotato un mese prima con bonifico anticipato si è dimenticata la prenotazione. Dopo un primo momento di reale sua maleducazione e antipatia riconosce il suo errore e cerca una soluzione. Devo dire che siamo stati fortunatissimi !! La signora ha trovato a 2 km un’altra casetta tipica con 2 stanze e la padrona di casa Patricia molto simpatica ed accogliente . Il b&b si chiama Les Basses Terres de L’Appaloosa . è l’ideale per chi ama la natura e il relax. La signora ha una capretta simpaticissima che crede che il cavallo che vive con lei sia il suo bambino!!!! La cena è nel villaggio del nostro b&b ed è un tipico ristorante normanno! Un consiglio: i francesi tengono alla puntualità e cercate di andare a cena entro le nove altrimenti rischiate di saltare il pasto! Di ritorno ci aspetta un bicchiere di Calvados lasciato da Patricia davanti alla porta di casa!

III giorno Pont Audemer- Breuvron en Auge- Caen- Bayeux.

La colazione non ha deluso le aspettative: yogurt naturale, marmellate naturali, croissant, spremuta da arancia, creme caramel appena fatti, baguette! Senza parole… vorremmo restare qui almeno una settimana…. Salutiamo Patricia e andiamo a Pont Audemer , villaggio che sorge sui canali, molti scorci tipici… qui anche i canali di cemento sono decorati con vasi di fiori colorati! Per chi ama la fotografia molti spunti interessanti. Seconda tappa della giornata è Beuvron en Auge altro paesino classificato come uno dei più bei villaggi di Normandia …ed è vero! Tutto sembra fermo al Medioevo , le case tutte a graticcio circondano il centro ( minuscolo ) del villaggio, ogni casetta è curata con attenzioni nei minimi particolari , tutto è ordinato e armonioso. Pranziamo con un’ottima baguette e partiamo per la prima città della giornata. Rispetto agli amati villaggi Caen è immensa , ma purtroppo resta poco della vecchia città . Qui ebbe luogo una dura battaglia dopo lo sbarco , gli alleati riuscirono a prendere la città solo dopo un mese e dopo violenti bombardamenti che la rasero praticamente al suolo. Incredibilmente le 2 abbazie + famose L’Abbaye aux Hommes e L’Abbaye aux dames sono rimaste illese . Questi 2 edifici furono eretti per volere di Guglielmo il Conquistatore e della moglie Matilde per riappacificarsi con il papa. La tomba di Guglielmo si trova proprio all’interno dell’edifico . Anche questa abbazia è davvero imponente esternamente e si trova accanto all’Hotel de Ville ( il nostro comune ) . Merita la visita. A Caen si trova anche il Memoriale , che è un famoso museo il cui tema principale è il raggiungimento e il consolidamento della pace tra i popoli. Purtroppo non abbiamo il tempo necessario e proseguiamo verso Bayeux. Anche questa città ha subito pesantissimi bombardamenti ma ha mantenuto il suo antico fascino . Qui a Bayeux ho visto la più bella cattedrale tra tutte quelle viste , e lo spettacolo è maggiore di sera perché la cattedrale è illuminata magistralmente e dall’esterno si riescono a vedere i disegni delle vetrate ! Sempre a Bayeux inizia davvero il contatto con la Storia ….visitiamo il cimitero inglese: non trovo le parole giuste per esprimere le sensazioni vissute . Camminando su questo prato (il cimitero è curatissimo: il prato verde , le lapidi bianchissime, grandi alberi e tanto silenzio ) inizio a leggere nomi e date di persone reali , non sono più i documentari visti in TV, ma persone in carne e ossa che sono morte per la nostra libertà e la nostra democrazia. Leggo gli epitaffi delle famiglie e mi vengono i brividi: quanti genitori hanno pianto il figlio . Il cimitero americano è immenso e lascia stupefatti ma quello inglese rende questi soldati reali e ti commuove sul serio.

Il b&b prenotato è a pochissimi km da Bayeux ed è una elegante dimora signorile un tempo un castello medioevale. Il proprietario molto gentile ma di poche parole! Ceniamo a Bayeux , scegliendo un po’ a caso….vi consiglio di optare per i menu proposti in modo da mangiare abbastanza senza dissanguarvi!

IV giorno Le coste dello Sbarco

Questa giornata è dedicata alla Storia, allo sbarco in Normandia. In realtà ci sono talmente tante cose da vedere che ci vorrebbero più giorni. Da amante della storia e soprattutto della seconda guerra mondiale oggi è davvero una giornata carica di emozioni. Prima tappa il museo a Bayeux sulla battaglia di Normandia. Ci sono un sacco di reperti oltre alle armi (fucili, cannoni, mitragliere carri armati) le divise dei vari schieramenti, le dotazioni militari, effetti personali e tanto altro: merita la visita. Seconda tappa del tour storico Arromanches antico villaggio di pesca, entrato nella storia perché è qui che gli alleati decisero di costruire un porto artificiale. Resti ancora ben visibili. Ci dirigiamo verso Omaha Beach luogo in cui ci sono stati più morti durante lo sbarco, sulle spiagge oggi ci sono le famiglie al mare… forse sarà perché la marea è alta e quindi la spiaggia è corta, ma non ho un grande impatto emotivo alla vista di questa spiaggia. La visita prosegue al cimitero americano a Corville su Mer , è immenso croci e croci a perdita d’occhio . Su tante croci leggo 6 giugno 1944 proprio il giorno del D-Day. Ci dirigiamo quindi a Pointe du Hoc ,qui i Rangers americani riuscirono ad impadronirsi del promontorio dopo una spaventosa battaglia che dimezzò il loro numero. Guardando la costa è impossibile pensare che qualcuno abbia avuto il coraggio di sbarcare su queste spiagge minuscole e poi arrampicarsi lungo la scogliera. A testimoniare la battaglia ci sono i buchi enormi delle bombe lanciate dagli alleati e le postazioni di difesa tedesche. Mi fermo un attimo e chiudo gli occhi e penso ai rumori assordanti che ci devono essere stati, alla frenesia dei momenti al coraggio dei singoli, ai ragazzi morti. Come siamo fortunati noi a non dover confrontarci con la guerra. Il mio desiderio sarebbe andare a visitare il cimitero tedesco a La Cambe ma non abbiamo tempo . Andiamo a St Merè L’Eglise primo paese ad essere liberato , qui il paracadutista John Steele per errore rimase appeso con il suo paracadute al campanile della chiesa e si finse morto per alcune ore. C’è ancora un manichino a ricordare l’episodio.

La giornata storica è finita andiamo verso Barfleur villaggio di pesca sulla punta a nord ovest della Francia. Percorriamo la strada costiera e improvvisamente ci rendiamo conto che non c’è acqua, le barche sono appoggiate sul fondo. Ecco il primo incontro con il fenomeno delle maree tipico della zona. Ci fermiamo in un piccolo porticciolo a fare alcune foto a questa situazione inusuale.

Un consiglio: spesso sbagliando strada o percorrendo una strada secondaria si scoprono paesaggi che non vengono citati su nessuna guida!

Il b&b prenotato è vicinissimo a Barfleur, in questa zona non ci sono più le case a graticcio o le capanne con il tetto di paglia ma casette di pietra con le finestre bianche o blu. Anche la nostra dovrebbe essere così… dovrebbe perché anche in questo caso la padrona nonostante avessi una sua mail di conferma non ha riservato le stanze. Oltre all’errore la signora è davvero spiacevole e continua a sbuffare mentre cerca una soluzione al guaio da lei combinato. Vi consiglio anche se avete l’ok e un pagamento anticipato di chiamare anche il giorno prima del vostro arrivo. Non starò a raccontarvi il posto orrendo in cui siamo andati a dormire quella notte. Per la cena abbiamo deciso di recarci a Barfleur tipico villaggio di pesca, arriviamo dopo le nove nel porto non c’è acqua, anche i grandi pescherecci sono adagiati sul fondo. Sembra davvero di sentire i pescatori nelle fredde giornate di inverno chiedersi :”come è andata la pesca”! Quando usciamo dal ristorante… sorpresa l’acqua è tornata. Fate un salto anche al faro di Gatteville è lì vicino noi lo abbiamo visto di notte… magico!

V giorno Mont St Michel- St Malo-Cancale

Dopo la colazione deludente nell’hotel ci dirigiamo verso Mont St Michel. Prima però scendendo verso sud ancora una piccola tappa a Utah Beach. La marea è bassa, la spiaggia immensa, camminiamo sopra un letto di conchiglie, qualcuno passeggia a cavallo. Qui ho l’idea dello sbarco, della quantità di persone e mezzi, della situazione che deve essersi presentata ai loro occhi. Anche ad Utah c’è un museo ma non abbiamo tempo… che peccato!

La prima vista del Mont St Michel è unica: sembra che dal nulla emerga questa abbazia arroccata da uno scoglio, sembra sospesa nel tempo e nello spazio. Andiamo verso l’abbazia , fino all’anno scorso c’erano i parcheggi proprio sotto al Mont St Michel . Da quest’anno invece si parcheggia a 2km e poi si va con la navetta , ma a quanto c’è stato detto questo sistema durerà poco…

All’interno è un inferno tantissimi turisti non si riesce nemmeno a camminare, rinunciamo anche alla visita dell’Abbazia perché la coda per entrare è infinita. Se andate a Mont St Michel ad agosto scegliete di visitarlo la sera, il servizio navetta è disponibile fino all’una di notte e l’abbazia d’estate è aperta fino a mezzanotte. Facciamo una piccola tappa al nostro b&b La Jouvenelle , molto carino e semplice la signora è una vera donna bretone… un generale! Una camera con colazione costa 50 euro.

Decidiamo di fare un salto anche in Bretagna a St Malo, il paese dei corsari. La città tutta costruita dentro le mura in realtà è stata rasa al suolo durante la guerra e poi ricostruita tale e quale ai fasti antichi. Anche qui dagli alti bastioni che la circondano ammiriamo scorci pittoreschi.

È ora di cena e ci dirigiamo verso Cancale rinomata per le ostriche . Qui guidati dalla “Routard” ci dirigiamo verso Au pied du cheval un tipico ristorantino bretone. Arredamento spartano , musica marinaresca, ostriche e molluschi a volontà. Mangiamo 24 ostriche , 2 scodelle di muscoli ( qui sono tipici i muscoli alla Normanne con un salsa a base di panna e i muscoli con la patatine fritte che sembra un’eresia eppure funziona! ) 2 piatti di gamberi, 1 piatto di lumachine di mare, una bottiglia di vino e 4 caffè e spendiamo in 4… 90 euro! Ultima notte in Normandia.

VI-VII giorno Parigi

Visto che i nostri amici non sono mai stati a Parigi decidiamo di passare una giornata e mezza nella capitale francese. Per visitare Parigi non basterebbe una settimana… per me è l’occasione per andare a Versailles a visitare la reggia. Cosa dire tutto a Versailles è: grandioso, maestoso, immenso! Da visitare con l’audio-guida perché altrimenti a leggere tutto si impazzisce e in italiano non c’è scritto niente. Visitate anche i giardini, il Trianon, la residenza tanto amata da Maria Antonietta… ma affittate una bicicletta i il parco è immenso!

VIII giorno

Si torna a casa con un po’ di stanchezza nelle gambe ma tanta felicità per tutti i luoghi che siamo riusciti a vedere e con la voglia di ritornare per visitare quelli che non siamo riusciti a vedere.

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Bayeux

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Marais Vernier

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Honfleur

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Pont Audemer

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