3 giorni a Parigi

Prima volta a Parigi... stupenda e vivibile anche per i principianti... da sogno e da ritornarci appena possibile...
Scritto da: sele93
3 giorni a parigi
Partenza il: 23/11/2009
Ritorno il: 25/11/2009
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
VOLO RAYANAIR (costo andata e ritorno a testa € 6,00 consiglio di guardare spesso il sito dove è possibile trovare occasioni davvero buone per chi ha abbastanza flessibilità per le date di partenza) Partenza da Orio (aeroporto comodo e veloce) alle ore 6,30 Arrivo a Bouvais (Parigi dista circa 90 Km.) alle ore 8,05 Essendo la prima volta in questa meravigliosa (e lo dico ora al ritorno e sicuramente ci ritornerò portando anche mia figlia di 17 anni mentre questa era una gita con il marito) città ho programmato tutto prima e sono partita con cartine, guida e soprattutto abbigliamento e scarpe comode (non dimenticate l’ombrello in questo periodo) e il solo bagaglio a mano leggero e pratico da riempire con gli acquisti (massimo 5 Kg. E attenti alle dimensioni – sono molto fiscali) 1^ GIORNO Arrivati all’aeroporto molto spartano e pratico si deve comprare il biglietto per navetta verso Parigi (costo € 13,00 a tragitto – valevole 1 anno) alla biglietteria all’interno dell’aeroporto se siete i primi o direttamente all’esterno per evitare le code. Il bus aspetta comunque tutti appena fuori dall’aeroporto. Visto il traffico siamo arrivati alla fermata (dove ci si deve trovare anche per prendere la navetta al rientro) Port Maillot alle ore 10,10 (un consiglio per chi ha bisogno del bagno di attraversare la strada ed entrare nell’edificio del Palazzo del Congresso dove c’è pure un bar e alcuni negozi. Nella metropolitana nell’immediato non si trovano toilette). Prendere quindi la Metro (1 gialla) fermata Port Maillot e consiglio di comprare la Paris Visite (per 3 giorni costo € 20,00 comprendente anche la zona Disneland oppure a € 15,00 solo la zona centrale) che permette di usare tutte le Metro, i Bus, i Treni e la Funicolare (usare soprattutto la metro per il grande traffico su strada e per le tantissime fermate possibili tutte chiare e segnalate nei pannelli sotterranei e all’entrata delle varie fermate per cui è impossibile perdersi – basta cambiare linea). Visto che la prima tappa era Montmarte , siamo arrivati alla fermata CONCORDE (che sarà per tutto il tragitto la tappa principale di scambio) e abbiamo cambiato linea (12 verde) fino a PIGALLE dove abbiamo guardato e fotografato da fuori il MOULIN ROUGE e si percorso una via totalmente piena di sexy shop e locali hard da una parte e dall’altra negozi di ogni genere, vestiti e scarpe (tipo mercato) anche di marca a bassissimo prezzo. Nelle vicinanze c’è pure un Mac Donald se avete fame (non consiglio di prendere l’acqua perché costa tantissimo, compratela nel primo mini market che trovate). E’ bellissimo e consiglio di percorrere a piedi le vie fino ad arrivare alla fermata metro di ABBESSES dove seguendo le indicazioni si arriva alla funicolare per Montmartre. Se siete ancora in grado salite invece la lunga scalinata fino ad arrivare ai piedi della chiesa del Sacre Coeur davanti alla quale si apre una discesa di scale e giardini e si vede un bellissimo panorama di Parigi. Proseguire circondando tutta la chiesa fino a Place de Tertre ricca di artisti di strada e negozietti vari e arrivare alla chiesa di Saint Pierre. Siamo quindi ritornati sempre a piedi verso la fermata metro di Pigalle per poi scendere alla fermata St. Lazare dove abbiamo proseguito fino ai magazzini Printemp e poi quelli La Favette. Entrate (noi in questo periodo abbiamo avuto la fortuna di vedere tutte le vetrine allestite per natale con scenografie mobili strabilianti) anche solo per guardare e non mancate di salire fino al 7^ piano nella terrazza panoramica per godere della vista (davanti l’Opera e sul fondo la Tour Eiffel). Essendo già pomeriggio dobbiamo recarci al nostro hotel e quindi riprendere alla fermata Richelieu Drout la metro (linea 8) fino a La Tour Maubourg (vicinissima sia all’hotel “Amelie” che alla Tour Eiffel 5 minuti a piedi). Lasciamo gli zaini e subito riusciamo per non farci mancare niente in questi pochi giorni. Ora la destinazione è la zona centrale. Torniamo quindi alla nostra metro per giungere alla fermata Concorde. Usciamo e ammiriamo la piazza (ruota panoramica, obelisco, fontana). Peccato la pioggia e il vento ma il periodo natalizio ci fa proseguire dimenticando le intemperie atmosferiche. Su tutto il viale (almeno 2 Km.) e fino agli Champ Elisee, a destra e sinistra, sono presenti bancarelle di ogni genere. Stancante ma ne vale la pena percorrere tutto a piedi e, guardando un poco anche le vetrine, arrivare fino all’Arc de Trionphe con possibilità anche di salirci. E’ quasi sera e le luminarie sono bellissime. Noi abbiamo fatto tutto il percorso a ritroso a piedi fino a Concorde e quindi fino in albergo. Se si è stanchi è possibile utilizzare di nuovo la metro. 2^ GIORNO Questo intero giorno è dedicato alle bellezze storiche e monumentali. Prendere la metro fino a Concorde (solito punto di smistamento) e poi la linea 1 fino a Chatelet per il cambio con la linea 4 fino a Citè. Si è ora sull’isola centrale. Dirigersi verso Notre Dame e dopo una visita interna ed esterna sul davanti abbiamo costeggiato tutto il perimetro e sul retro c’è un piccolo giardino, tranquillo anche per una breve sosta visto che si è anche lungo la Senna. Ora è il momento del Palais de Justice che contiene la Conciergerie e la Saint Chapelle (non dovete perdere la visita € 8,00 ma le vetrate sono stupende e meritano il prezzo – potete sedervi e ammirare le storie rappresentate con l’aiuto di alcune informazioni disponibili nella sala). Visto che questa bellezza è all’interno di un unico edificio con il Tribunale prima dell’ingresso fanno passare nel metal detector come nell’aeroporto. Uscendo dalla Chapelle si attraversa quindi la piazza davanti al Tribunale per poi uscirne. Consiglio il percorso lungo la senna Senna fino al Pont Neuf, tranquillo e rilassante. Attraversato il ponte ci dirigiamo a sinistra verso il Louvre (ricordarsi che il martedì, come tutti i musei statali è chiuso) e la sua piazza trovandoci davanti la piramide di ingresso. Un consiglio pratico: ci sono delle donne che raccolgono delle fedi da terra e ti chiamano dicendo che forse l’hai persa. Sono scuse per farsi dare qualche moneta. Si trovano sia sul retro del Louvre che nei giardini davanti. E’ meglio non dare retta e dire che non si è perso nulla. Visto quindi che non è stato possibile entrare nel museo ci accontentiamo di vedere l’esterno e i giardini che arrivano fino ad un arco simile a quello di Trionfo. Ritorniamo indietro per dirigersi a Les Forum des Halles (grande centro commerciale sotterraneo dove è consigliabile anche mangiare) passando lungo una via con tantissimi negozi anche convenienti. Continuiamo per la chiesa di St. Eustache e il centro artistico Pompidou (chiuso anch’esso il martedì ) non lasciandoci mancare la sosta in una boulangerie per una baghette che tranquillamente mangiamo per la strada come si vede fanno in tanti (non dimentichiamoci di acquistare in questi negozi anche le bottiglie d’acqua). Stanchi ma senza demordere continuiamo per la Place de Vosges (racchiusa tra una serie di edifici) e la Place de la Bastille (deludente in quanto si tratta solo una colonna centrale ad un rondò molto trafficato). Riprendiamo la metro (linea 12) direzione fermata Solferino. Dobbiamo ora andare al Museo d’Orsay (ingresso € 9,00 e non riescono ad accettare la carta prepagata) e dopo un’ora circa di coda, entriamo, solito metal detector. Non è da perdere quindi la mostra permanente degli impressionisti all’ultimo piano come pure la sala al piano terra dove ci sembra di essere nell’originaria stazione di cui rimane ancora il grande orologio. E’ quindi necessaria una sosta per riposare e ammirare le varie opere presenti (stupisce la presenza di molti piccoli alunni seduti a terra davanti a quadri, con i relativi insegnanti che commentano e spiegano le opere). Il museo chiude alle 18,00 per cui usciamo e decidiamo di proseguire a piedi costeggiando tutta la Senna, alla destra del museo, per giungere dopo almeno 30 minuti alle spalle della Tour Eiffel. Restiamo ad ammirare questa meraviglia, illuminata visto la sera e con molti giochi di luce. Il vento non permette la salita a piedi e quella in ascensore ha una lunga coda di attesa. E’ quindi meglio recarsi qui la mattina. Attraversiamo i giardini de Camp de Marc girandoci di tanto in tanto ad ammirare la torre e le sue luci mentre davanti si staglia l’Ecole Militare. Giungiamo al nostro hotel, breve sosta e di nuovo in strada per una passeggiata serale tra le vie d’intorno. 3^ GIORNO Di nuovo in marcia verso Les Invalides e i suoi imponenti cannoni e piazzale interno visitabile liberamente. Vicino c’è la fermata metro di Varenne (linea 13) che prendiamo per raggiungere il Quartiere Latino, fino a Duroc per incrociare la linea 10 fermata Le moine (quartiere Latino). Il percorso a piedi e un continuo su e giù e salendo andiamo al Panteon con vicino la Sorbonne. Non è da tralasciare tutta la vicina e tipica via Mouffetard (in discesa) ricca di botteghe artigiane e prodotti tipici (aprono tutte dopo le 10,00), dove acquistare formaggio tipico e assaggiare il pesce. Arriviamo quindi alla fermata metro Censier (linea 7) fino a Jussieu per incrociare la linea 10 fino a Mabillon. Scendiamo per dirigersi alla chiesa di St. Sulpice e quella di St. Germain de Pres. Riprendere la metro vicinissima (linea 4 fermata omonima) per raggiungere Chatelet dove si incrocia la linea 1. La decisione è di proseguire per la Defense (ultima fermata della linea) dove all’uscita (sembra un terminal di una stazione ferroviaria) si trova davanti a noi le Grand Arch, costruzione moderna, e dove si trova il grandissimo centro commerciale. Sempre visto il periodo natalizio (fine novembre) tutto il piazzale attorno all’arco è coperto dal villaggio di natale con centinaia di casette in legno stile Trentino (mercatini di natale). Il pomeriggio viene passato qui tra acquisti e riposo in attesa dell’orario del ritorno. Sempre con la linea 1 si ritorna alla fermata Port Maillot per la fermata del bus di rientro in aeroporto (essere alla fermata almeno 3,30 h. Prima del volo). Nei pressi della fermata gli ultimi attimi sono dedicati ad un giro tra le vie intorno e l’acquisto di panini dolci e baghette e poi ultima sosta all’interno del palazzo dei congressi. Per essere stata la prima volta sono rimasta entusiasta e soddisfatta e, anche se il continuo saliscendi i gradini della metro e tutta quella strada a piedi hanno messo a dura prova i miei menischi, rifarei tutto e anche di più e sicuramente ripeterò l’esperienza.


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