Castelli della Loira, Bretagna e Normandia

DIARIO DI VIAGGIO LOIRA BRETAGNA NORMANDIAPartenza 06/08/2007, ritorno 19/08/2007 Partecipanti al viaggio: Massimiliano e Eleonora Diario scritto da Massimiliano BarbazzaPREFAZIONE Prima della partenza il nostro obbiettivo era visitare la Bretagna e la Normandia, posti contraddistinti da bellissime chiese e castelli, spiagge e...
Scritto da: Guzzista
castelli della loira, bretagna e normandia
Partenza il: 06/08/2007
Ritorno il: 19/08/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
DIARIO DI VIAGGIO LOIRA BRETAGNA NORMANDIA

Partenza 06/08/2007, ritorno 19/08/2007 Partecipanti al viaggio: Massimiliano e Eleonora Diario scritto da Massimiliano Barbazza

PREFAZIONE Prima della partenza il nostro obbiettivo era visitare la Bretagna e la Normandia, posti contraddistinti da bellissime chiese e castelli, spiagge e scogliere sull’oceano Atlantico.

I tempi per le visite sono stati sovradimensionati al punto che siamo riusciti a vedere anche alcuni dei più belli castelli della Loira.

Il viaggio è stato organizzato solo dal punto di vista stradale e culturale. Per i pernottamenti ci siamo recati in campeggio.

In Francia ce ne sono tantissimi ed economici (rispetto all’Italia). Per andare a colpo sicuro, senza perdere tempo per la ricerca sul posto, abbiamo reperito una lista dal sito internet: www.Eurocampings.It/it/europa/francia/.

Comunque, anche senza pernottare in campeggio, ci sono molte altre opportunità: B&B, alberghi e pensioni a prezzi apparentemente abbastanza modici. In ogni caso si può visitare questi posti senza prenotazione prima della partenza.

Non si consiglia il pernotto in un unico posto per non effettuare spostamenti giornalieri molto dispendiosi dal punto di vista economico e temporale. Si può pernottare in un unico posto solo per la visita dei castelli della Loira, perché sono nelle vicinanze di Blois in un raggio estremo di 80-100 Km.

Pernottando in campeggio e quindi dovendo portarci la tenda e tutto il resto (materassini, sacchi a pelo …) abbiamo deciso di affrontare il viaggio con un’auto comoda e spaziosa.

Un bel station wagon, quindi, è risultato molto pratico.

Attenzione alle temperature in agosto perché sono inferiori alle nostre: massime 22-24°, minime (la notte) 4-7°. Per il campeggio bisogna quindi avere dei buoni sacchi a pelo e qualche coperta.

La zona più mite è la Loira ma è anche la più umida (soprattutto di notte). La zona più piovosa e ventosa è la Normandia. Abbastanza mite la Bretagna sud-occidentale.

In tutto il viaggio, con partenza e ritorno a Noale (Venezia), abbiamo percorso 4730 Km.

DIARIO DI VIAGGIO 06/08/2007 Lunedì Partenza da Noale (Venezia) ore 04:30, arrivo a Véretz (Tours) ore 18:10.

Km 1115 Percorrendo l’autostrada A4 troviamo, stranamente, poco traffico, anche nelle vicinanze di Milano.

Arriviamo al traforo del Monte Bianco a metà mattinata e per fortuna non c’è praticamente nessuno. Il traforo che collega la Valle d’Aosta alla Francia è lungo 11,5 Km. E’ a doppio senso marcia con una sola corsia per direzione. All’ingresso del traforo c’è il casello per il pagamento del pedaggio (molto elevato: 32,30 euro a macchina).

La sicurezza, dopo la chiusura per il rogo avvenuto qualche anno fa, è stata notevolmente migliorata con numerosi interventi: molti sensori indicano la distanza di sicurezza da tenere tra due automezzi consecutivi (minimo 250 metri), controlli velocità elettronici (limite minima velocità 50 Km/h, massima 70 Km/h), estintori ogni 150 m, 2 stazioni dei vigili del fuoco all’interno del tunnel, scorta ai convogli di camion, numero controllato dei veicoli in ingresso/uscita, uscite di sicurezza in un tunnel pedonale adiacente.

Si riesce a respirare discretamente essendo il numero di mezzi in percorrenza limitato. Quindi è percorribile “agevolmente” anche in moto. Belle le montagne circostanti e il ghiacciaio sul Monte Bianco.

Arrivati in Francia notiamo che i distributori di benzina nelle autostrade sono molto rari e il prezzo della benzina è più elevato che in Italia (1,43 euro per litro in Francia contro 1,28 euro in Italia). La benzina è più conveniente lungo le strade urbane e soprattutto nei centri commerciali che però, in alcuni casi, richiedono il pagamento con la sola carta di credito.

Per strada vediamo le caratteristiche del paesaggio francese: immense campagne verdi e molti boschi, molti allevamenti di bovini e alcuni di ovini.

Nella zona di Macon troviamo molto traffico dovuto ai lavori stradali in corso. Notiamo comunque che ci sono pochissimi camion (lo noteremo durante tutto il resto del viaggio) sia lungo le autostrade che lungo le statali.

Arriviamo al campeggio di Véretz alle 18:10. Il campeggio è nelle vicinanze di Tours e in mezzo alla regione della Loira. Il responsabile del campeggio ci invita a ripensare al nostro viaggio e di includere la visita di alcuni castelli dei dintorni vista la loro eccezionale bellezza e quindi decidiamo di fermarci almeno un giorno in questi luoghi. Il campeggio è municipale, tranquillo, in riva al fiume Cher, piazzole ombreggiate e delimitate da siepi, fondo erboso, economico (12 euro a notte – 2 persone, 1 auto, piazzola-tenda), bagni puliti.

07/08/2007 Martedì Km 286 Partenza ore 07:00 dal campeggio per la visita al castello di Chenonceaux che dista 25 Km.

Siamo nella regione della Loira, il fiume più lungo di Francia (oltre 1100 Km), dove molti dei suoi affluenti sono più lunghi del Po’. Il bacino idrico della Loira, data la sua vastità, influenza anche il clima che risulta essere il più mite di Francia, limitando anche le precipitazioni.

Il paese omonimo del castello è molto curato e pulito con belle case e alberghi alcuni dei quali hanno prezzi accessibili. L’orario di visita del castello è compreso tra le 9 e le 20 e sono necessarie circa 2 ore per la visita degli interni e dei giardini, escludendo l’immenso bosco della tenuta.

Il castello (del XVI secolo) sostituisce un precedente mulino fortificato di cui è stato conservato il vecchio mastio, mentre la torre fu trasformata secondo i gusti rinascimentali.

I giardini sono un’opera d’arte: aiuole fiorite e delimitate da vialetti e fontane. Il castello è costruito come un ponte sul fiume Le Cher. Infatti buona parte della costruzione (la galleria lunga 60 m) è proprio un ponte sul fiume.

Molto belle le cucine e le sale di Luigi XIV e Francesco I per i bei arredi perfettamente conservati.

La galleria su fiume originariamente fu una sala da ballo, mentre nella 1° guerra mondiale fu trasformata in ospedale dal proprietario del castello. Anche nella 2° guerra mondiale il castello fu occupato dall’esercito.

Ripartiamo alle 11:15 direzione Nantes. Per strada, decidiamo di deviare leggermente, dal percorso autostradale, per una visita al castello di Serrant a St. Georges sur Loire, dove arriviamo alle 13:30 dopo aver percorso 175 Km.

Serrant era originariamente una fortezza medioevale che difendeva il passaggio della Loira a Chalonne. Dell’antica fortezza restano il fossato e i corridoi tra le stanze dell’abitazione.

Fu riedificato in più fasi dal XVI secolo al XVIII ed è di proprietà della famiglia Walsh che tuttora abita alcune sale del castello chiuse ai visitatori.

Il castello è circondato da un fossato e frontalmente c’è un bellissimo laghetto che è stato creato con uno sbarramento sul fiume che passa affianco.

Gli interni sono il punto forza del castello. Sono stupende soprattutto le cucine e la biblioteca che contiene 12000 volumi antichi. Belle anche le sale ricreative (bigliardo e tavoli da gioco).

Il castello ha ospitato anche diversi personaggi illustri: la regina Elisabetta d’Inghilterra, papa Giovanni Paolo II.

La visita al castello è guidata (peccato che sia solo in francese ma ci viene fornito un opuscolo in italiano per la traduzione) e dura 45 minuti.

Ripartiamo per Nantes alle 15:30 e troviamo campeggio a Bougenais (in periferia di Nantes a 10 Km dal centro) con un po’ di difficoltà per la carenza di camping nelle vicinanze della città (sono le ore 18:00).

Il campeggio è municipale e molto economico (solo 6,96 euro tutto compreso), bagni puliti, piazzole discretamente delimitate poco ombreggiate con fondo erboso.

08/08/2007 Mercoledì Km 135 Partenza ore 08:30 dal campeggio, destinazione Nantes centro.

Lasciamo la macchina nel parcheggio “La Gloriette” a due passi dal centro storico (gratuito per tutto il mese di agosto altrimenti a pagamento nei giorni feriali del resto dell’anno). Raggiungiamo a piedi il Castello dei Duchi di Bretagna, il monumento principale della città.

Eretto nel XIII secolo fu riedificato in più fasi. Munito di fossati e di ponte levatoio, di alte mura e di sei robuste torri cilindriche, nella corte interna presenta un pozzo e alcuni edifici, tra cui il primitivo mastio, il palazzo e un edificio edificato dall’esercito tedesco durante la 2° guerra mondiale. All’interno del palazzo c’è un museo sulla storia di Nantes.

Nantes è da sempre un porto che, soprattutto nell’antichità, si occupava del commercio con le indie e le americhe (zucchero, cacao, schiavi…). Ci sono sale che spiegano la storia dei cibi in scatola soprattutto delle sardine, che venivano inscatolate a mano da abili lattonieri che riuscivano a confezionarne 80 all’ora.

La visita al museo (10 euro a persona) consente di visitare gli interni del palazzo che sono molto spogli, senza arredi e dipinti ma comunque ben conservati, mentre esternamente il castello è decisamente molto bello.

Il resto del centro storico è bello solo nelle vicinanze del castello e della cattedrale di St Pierre et St Paul costruita nel 1434 e ultimata nel 1891.

Lasciamo Nantes alle 13:00 per Vannes dove arriviamo alle 15:00.

Parcheggiamo l’auto in un parcheggio a pagamento nelle vicinanze del centro (2 euro per 2 ore).

Il centro, affollato da molti turisti, è molto bello. Suggestive le mura medioevali del XIII secolo che delimitano a est il centro storico.

Tra le mura e il fossato ci sono dei bellissimi giardini con aiole fiorite. Belle anche le porte della città e i lavatoi sul corso del Marle che funge anche da fossato per la fortificazione.

Il centro è caratterizzato dalla cattedrale di St Pierre (sec. XIII-XIX) e dalle numerose case a graticcio, tipiche in tutta la Bretagna. Le pareti di queste ultime sono costruite con pali di legno fissati, in alcuni casi, in modo irregolare. Tra palo e palo viene edificato il muro con un impasto di pietre e malta. In alcuni casi, gli edifici vengono ornati con intarsi sulle travature in legno e sculture lignee agli angoli o sulle finestre.

Lasciamo Vannes e cerchiamo alloggio nel campeggio “de Conleon” sul golfo di Morbihan nelle vicinanze di Vannes.

Il camping è molto affollato, le piazzole non sono ne delimitate ne ombreggiate, fondo erboso, bagni discreti. Prezzo 14,80 euro a notte per due persone e auto.

09/08/2007 Giovedì Km 195 Partiamo dal campeggio di Vannes alle 08:00 direzione Auray-Carnac.

Auray è un bel porto fluviale con una bella chiesa gotica in centro storico mentre Carnac è una località balneare sulla Baia di Quiberon. La spiaggia è sabbiosa e c’è molto vento che favorisce gli sport a vela (ci sono molte barche a vela e centri per surfisti). Carnac è famosa per i suoi siti preistorici contenenti grossi megaliti. E’ definita la Stonehenge francese. Si vedono alcuni megaliti anche lungo la strada. Percorriamo la strada panoramica costiera e ci dirigiamo a Quimperlé passando senza sosta per Lorient. Quimperlé è attraversata dal fiume Laita che ne caratterizza il bel centro molto curato. Di rilievo le chiese gotiche Notre Dame de l’Assomption e Ste Croix con la stupenda cripta con sepolcri scolpiti del XV secolo.

Partiamo per Pont Aven, villaggio noto per le galettes, saporiti biscotti al burro. Ispirò molti artisti di fine ottocento con i suoi scorci, i mulini, le case in pietra.

Pont Aven è attraversato dal fiume-torrente Aven che crea bei giochi d’acqua.

Ripartiamo alle 13:15 per Concarneau (arrivo ore 13:45).

Graziosa cittadina di pescatori, il cui centro storico è l’isola di Ville Close, cittadella fortificata d’origine trecentesca. Il suo porto peschereccio è tra i più grandi di Francia.

Molto caratteristica la fortificazione del paese direttamente sul mare.

Lasciamo Concarneau per raggiungere Quimper (arriviamo alle 15:30).

Di notevole pregio la cattedrale di St Corentin eretta nel Duecento e ultimata nell’Ottocento con il rialzamento delle torri sormontate da guglie in granito. Lo stile prevalente è gotico flamboyant. L’interno conserva affreschi, statue e vetrate istoriate (XV secolo).

Il centro storico è tutto intorno alla cattedrale.

Come il solito, da queste parti, sono molte le case a graticcio e le insegne caratteristiche fuori dai negozi.

Lasciamo Quimper alle 17:00 per Douarnenez dove troviamo il campeggio per la notte (ore 17:30).

Il camping è il “de Trezulien” a Treboul-Douarnenez.

Collinare, terrazzato, fondo erboso, piazzole delimitate e ombreggiate, bagni abbastanza buoni. Costo 10,90 euro 2 persone-tenda, auto.

10/08/2007 Venerdì Km 180 Partenza ore 08:00 dal campeggio per il centro di Douarnenz. Porto rinomato per la pesca e la conservazione delle sardine e per i cantieri navali.

Belle anche le chiese del centro St Michel (1663) e Ste Hélène (1755) e i panorami dal porto al mare circostante.

Lasciamo Douarnenez per raggiungere Locronan (10 Km a est) centro medioevale famoso per le tele in lino e per la Grand’Place, frequente scenario di film storici, attorniata dalla chiesa gotica di St Ronan (1424-80), dalla chapelle du Penity e da stupendi negozi di prodotti tipici locali (biscotti, vino, birra, marmellate, sardine, liquori…) con belle insegne in stile e stupendi interni. Sono presenti anche diversi pittori e scultori di legno che vendono i loro manufatti a prezzi tutt’altro che convenienti.

Lasciamo Locronan prendendo la strada per Brest e dopo alcuni chilometri passiamo per Cast. La bellezza della chiesa ci impone di fermarci per una visita.

Lo stile è gotico-bretone ed è caratterizzata da una bella croce campestre nel cortile della chiesa (enclos paroissal).

Ripartiamo per Brest, grosso porto militare e mercantile che attraversiamo solo in auto, vista la carenza, a nostro avviso, di monumenti meritevoli di una sosta.

Seguendo le indicazioni per Morlaix arriviamo a Landernau. Caratteristico il Pont de Rohan, uno dei pochi ponti abitati d’Europa. Il centro è tutto attorno al ponte. Molto bella anche la chiesa Elise Saint Houardon.

Alle 15:30 ripartiamo per Guilmiliau noto per il magnifico complesso parrocchiale cinquecentesco composto dalla chiesa in gotico flamboyant di St Miliau, dal calvario e cappella funeraria.

Il calvario a forma di arco trionfale (1581-88) è tra i più belli di Bretagna: vi sono rappresentati oltre 200 personaggi.

La chiesa ha un portico con scolpite scene bibliche, all’interno un organo a ante e un battistero ligneo intarsiato.

Ore 16:00 partenza da Guilmiliau per St Pol de Leon dove ci sono due stupende chiese: la cappella del Kreisker (sec. XIV-XVI), il cui campanile tocca i 78 metri d’altezza e l’antica cattedrale di St Pol Aurélien eretta nel Due-Trecento con pregiate vetrate istoriate.

Lasciamo il centro di St Pol de Leon alla ricerca di un campeggio per la notte dirigendoci verso Roscoff, ora nota stazione turistico-balneare con molti campeggi.

Ci sistemiamo al “Quatre Saison”: piazzole non delimitate non ombreggiate, fondo erboso, bagni lontani dalle tende, sul mare con spiaggia (sabbiosa) interna. Prezzo 11,10 euro per 2 persone e auto.

11/08/2007 Sabato Km 193 Lasciamo il campeggio per il centro di Roscoff, antico villaggio di pescatori. Molto bella la chiesa gotica di Notre Dame de Kroaz batz ultimata nel 1545 con il caratteristico campanile a due livelli di campane. Nel porto notiamo l’enorme differenza del livello dell’acqua tra alta e bassa marea (ci sono le barche in secca e alcune sono riverse su un fianco). Bella la vista sull’isola di Batz dove il suo faro illumina la notte guidando i pescatori per il rientro dal mare.

Ripartiamo per Lannion (ore 10:15) dove spicca la chiesa di St Jean du Baly (sec. XVI-XVII) con torre campanaria quadrata. Caratteristiche le travature interne a sostegno della volta del soffitto in stile orientale.

Ripartiamo direzione Trégastel e le spiagge di granito rosa. Per strada graziose borgate, con costruzioni in granito con tetti in ardesia, su belle spiagge e scogliere.

Arriviamo a Tréguier antica città episcopale la cui cattedrale gotica di St Tugdual merita sicuramente una visita. All’interno stupende vetrate istoriate, gruppi lignei e il sarcofago di Saint Yves Hélori (1253-1303), protettore della Bretagna.

Ripartiamo direzione St Brieuc, dove troviamo campeggio per la notte al “Des Vallées” in centro città, adiacente al parco della piscina comunale.

Piazzole ombreggiate e delimitate da siepi, fondo erboso, bagni puliti. Prezzo 17,20 euro per 2 persone, tenda, auto.

12/08/2007 Domenica Km 192 Lasciamo il campeggio alle 08:00 direzione Dinan.

Centro medioevale costruito sulla riva sinistra della Rance è tuttora circondato dalle mura fortificate la cui lunghezza supera i 2700 metri.

La fortificazione è composta anche da 14 torri e 4 porte. Bella la chiesa di St Sauveur e la caratteristica torre dell’orologio (secolo XV).

Proseguiamo per Dinard antico borgo di pescatori, convertito nella fine 1800 in stazione turistico-balneare per la bellezza delle sue spiagge, ora affollate da molti turisti.

Lasciamo Dinard per St Malo, grossa città portuale caratterizzata dalla massiccia cinta muraria e dalle fortificazioni sui vicini isolotti, raggiungibili a piedi con bassa marea.

Il camminamento di ronda della cinta muraria consente una passeggiata panoramica attorno alla città. Nel centro merita la cattedrale di St Vincent del 1144 (ma ultimata nel 1772). Buona parte della città è stata ricostruita (fedelmente) dopo i bombardamenti del 1944.

Alle 13:00 lasciamo St Malo, direzione Le Mont Saint Michel. Il tempo è incerto e pioviggina.

Alle 14:15 arriviamo nella più celebre località di tutta la Normandia (La Manche): Le Mont Saint Michel. Questo isolotto di granito alto 80 metri e del diametro di circa 900, inserito dall’Unesco, con l’omonima baia circostante, nell’elenco del Patrimonio dell’Umanità, sprigiona tutto il suo fascino in virtù della bellezza architettonica e della particolare natura del paesaggio, legato al flusso delle maree (le più profonde d’Europa, coi loro 15 metri di dislivello massimo).

Percorriamo la diga che porta all’isola e lasciamo l’auto nel parcheggio adiacente (4 euro auto, 1 euro la moto). Ci sono moltissimi turisti (anche troppi) che si apprestano a entrare nel bellissimo monastero dalla porta Bavole, percorrendo la stradina che porta sino alla sovrastante abbazia.

Ci sono dei bei scorci dal camminamento di ronda della fortezza-abbazia sulla laguna che ora è in secca e consente a molti turisti di passeggiarci o di andarci a cavallo.

Il borgo ai piedi dell’abbazia è un susseguirsi di negozietti di souvenir che stonano con il contesto storico ed ecclesiastico del posto ma come sempre prevale la legge del vil denaro! Il tempo sta migliorando ma vista la moltitudine di turisti, decidiamo di rinviare la visita dell’interno dell’abbazia al giorno seguente, sperando di apprezzare meglio la suggestione del posto con un po’ di tranquillità in più.

Lasciamo Le Mont Saint Michel alla ricerca del campeggio che risulta un po’ più difficoltosa del solito dato l’afflusso di turisti. Fortunatamente troviamo posto a Beauvoir, “Camping aux Pommiers” a 5 Km dalla nostra meta turistica. Piazzole erbose, ombreggiate e discretamente delimitate, fondo erboso, piscina e minigolf. Prezzo 14,60 a notte tutto compreso.

13/08/2007 Lunedì Km 15 Ore 08:00 partiamo nuovamente per Le Mont Saint Michel. Lasciamo la macchina al borgo subito prima della diga che porta all’isola e proseguiamo a piedi godendo di una vista stupenda sulla laguna circostante e sul monastero.

Il tempo è nuvoloso ma tende al miglioramento. La marea, diversamente da ieri pomeriggio, copre buona parte della laguna anche se le maree più consistenti non sono in questo periodo dell’anno.

In mezzora arriviamo all’isola sulla quale è stata costruita a più riprese dal 708 la fortezza-abbazia dedicata all’arcangelo Michele. La tradizione vuole sia stato l’arcangelo stesso ad apparire tre volte in sogno al vescovo Aubert di Avranches esortandolo a fondare un oratorio nel luogo chiamato allora Mont Tombe.

Nonostante le difficoltà per raggiungerla, l’abbazia fu meta di pellegrinaggio per molti secoli anche se ora le presenze monastiche e la spiritualità sono meno evidenti (anche se una minima presenza monastica è tuttora presente).

La visita all’interno dell’abbazia (8 euro a persona) ci porta alle sale del refettorio, degli ospiti, la chiesa abbaziale. Buona parte delle sale sono caratterizzate da soffitti a volta a botte perlinata (rivestimento con listelli di legno). In altre sale i soffitti sono a arco di muratura con grosse colonne a sostegno dell’immobile. All’esterno i muri perimetrali sono rinforzati da grossi contrafforti (pilastri). Adiacente la chiesa abbaziale c’è un piccolo chiostro circondato da portici sostenuti da una doppia fila di colonnine.

Purtroppo gli interni sono privi di qualsiasi arredo e ornamento tranne la chiesa abbaziale che comunque è povera di sculture e dipinti. Fino alle 10:30 l’afflusso di turisti è ancora accettabile e ci consente di visitare con un po’ di calma il monastero e il borgo. Alle 11:30 siamo costretti a scappare dal caos, ripercorrendo i prati adiacenti alla diga e ritornando alla macchina e quindi al campeggio. Notiamo che la marea sta scendendo nuovamente scoprendo le secche viste ieri.

Oggi pomeriggio ci riposeremo dopo una settimana intensa e rimarremo un’altra notte nel campeggio di Beauvoir.

14/08/2007 Martedì Km 313 Lasciamo il campeggio alle 08:00 per Coutances dove arriviamo alle 09:30. Il centro è contraddistinto dalla cattedrale di Notre Dame (1251-74) celebre per le torri gemelle della facciata con guglie e pinnacoli alte 77 m, l’ottagonale torre all’incrocio del transetto e preziose vetrate istoriate. Belle anche le chiese di St Nicolas (XIII secolo) e di St. Pierre (1495) di cui una sconsacrata e che ora è sede di esposizioni di paese.

Ripartiamo alle 10:20 destinazione nord Normandia e ci fermiamo a St Sauveur le Vicomte per visitare la sua bella rocca seicentesca (castello di Crosville sur Douve). Il cortile interno è sede di manifestazioni locali e dell’ufficio del turismo.

Lasciamo quest’ultima alle 11:50 per Cherborg, grossa città portuale. Date le cattive condizioni del tempo e a nostro avviso, la carenza di monumenti di rilievo, passiamo Cherborg senza fermarci.

Ci dirigiamo a ovest fino al faro di Gatteville (1834) uno dei più alti della Francia (alto 75 metri) e scendiamo passando per Barfleur (stazione balneare), Quettehou, Quineville, giungendo a Utah Beach (ore 14:30) teatro del sanguinoso sbarco in Normandia delle truppe americane nella 2° guerra mondiale (1944).

La spiaggia lunga 30 Km, ha assunto il nome in codice americano, ora è un museo a cielo aperto con bunker in cemento, cannoni, carri armati e i cimiteri dei caduti. Forse per il tempo o forse per il triste ed eroico evento che testimoniano questi luoghi, ma l’effetto è di grande emozione, fa riflettere su quello che è stato e che poteva essere.

Ripartiamo alle 15:00 seguendo le indicazioni per Carentan e Caen.

Arriviamo a Bayeux, primo comune liberato dall’occupazione tedesca evitando così le devastazioni belliche. Il centro storico è caratterizzato dal corso d’acqua (Quai de l’Aure), dal suo mulino (utilizzato anticamente dai tintori di tessuto) e dalla cattedrale di Notre Dame, eretta nel 1047-77 e successivamente ingrandita in forme gotiche. Bella la facciata con le torri gemelle romaniche e la torre gotica all’incrocio del transetto con cupola ottocentesca.

Suggestiva anche la cripta sotterranea.

Cerchiamo campeggio per la notte a Bayeux e ci fermiamo al “camping Municipal”. In centro città, ombreggiato, piazzole discretamente delimitate, fondo erboso, sala TV, bagni puliti. Costo 10,84 euro tutto compreso. Purtroppo ricomincia a piovere e passeremo una nottata in macchina per non accamparci sotto l’acqua.

15/08/2007 Mercoledì Km 255 Partiamo dal campeggio alle 07:10 direzione Caen. Il tempo è nuvoloso, a tratti piovoso, a tratti soleggiato.

Lasciamo l’auto nel parcheggio dell’Hotel de Ville in centro storico. La città, capoluogo del Calvados è deserta (probabilmente perché siamo a ferragosto). Città ben restaurata dopo i pesanti bombardamenti della 2° guerra mondiale. Bella la zona dell’Hotel de Ville (municipio), la chiesa adiacente di St Etienne e i giardini. La chiesa iniziata nel 1063 e aggiornata in gotico nel XIII secolo ha una armoniosa facciata con due campanili. All’incrocio del transetto ha una grossa torre a cupola esagonale. Bello soprattutto l’abside.

Passeggiamo per il centro fino a piazza St Pierre, con l’omonima chiesa con campanile alto 78 metri e facciata a ampio rosone.

Di fronte alla chiesa c’è il castello eretto nel 1060, successivamente ampliato fino a costituire un complesso di 5 ettari, è tra le più vaste fortezze urbane europee. E’ possibile percorrere il suo perimetro attraverso il cammino di ronda. L’interno è sede dei musei di Normandia e delle Belle arti.

Lungo la strada Rue St Pierre che porta fino all’Hotel de Ville, si trovano molti negozi, antichi palazzi e pasticcerie tipiche.

Alle 09:40 ripartiamo per Le Havre.

Per raggiungere Le Havre, percorrendo la A29, dopo Honfleur si oltrepassa il suggestivo Pont de Normandie (5 euro l’auto, gratuito la moto). Lungo 2 Km, poggia su due piloni alti 215 metri che con tiranti d’acciaio ne sostengono la volta.

Passiamo per la periferia di Le Havre diretti a Etretat, borgo di pescatori famoso per le sue bellissime falesie e le scogliere sull’oceano.

La spiaggia di Etretat è ghiaiosa e percorrendone un sentiero adiacente, si raggiunge la sommità delle falesie (alte più di 80 metri). Il paesaggio circostante è bellissimo. Verso terra, prati verdi che consentono l’esistenza di un campo da golf a ridosso del mare, verso l’oceano, scogliere bianche e onde impetuose che si schiantano sulla spiaggia.

Il centro del paese è una moltitudine di negozi di souvenir, ristoranti, vecchie case a graticcio, laboratori di barche. Alle 13:30 ripartiamo per Fecamp dove arriviamo dopo mezz’ora.

Breve visita al centro e al palazzo Bénédictine ora sede di un museo che raccoglie una preziosa raccolta di dipinti, statue, ferro battuto e gioielli.

Passeggiamo nel lungo mare che analogamente a Etretat è caratterizzato da alte scogliere e spiaggia ghiaiosa. Il paese è una grossa località balneare con attività portuali.

Ripartiamo alle 16:00 per Dieppe dove visitiamo il Chateau-musée costruito su una terrazza naturale a sud dell’abitato. Fondato nel 1188 e ampliato nel 1443 ora è sede di un museo (ingresso 3 euro) con collezioni che illustrano il passato di Dieppe (stampe, sculture, dipinti e la più notevole raccolta d’avori d’Europa).

Passeggiamo lungo la spiaggia nelle vicinanze dell’affollato centro storico (c’è il mercatino dell’antiquariato).

Alle 15:15 lasciamo Dieppe prendendo la strada per Rouen e ci fermiamo al campeggio “Le Columbier” di Ofranville, grazioso paesino nelle vicinanze di Dieppe sulla D27. Piazzole erbose e delimitate da alte siepi, bagni puliti, ospita anche un centro equestre. Prezzo 14,10 euro a notte per 2 persone, auto.

16/08/2007 Giovedì Km 480 Lasciamo il campeggio alle 07:45 destinazione Rouen dove arriviamo alle 08:40, tempo piovoso.

Rouen è capoluogo dell’Alta Normandia, attiva metropoli e principale porto fluviale tra Ile de France e Atlantico (è bagnata dalla Senna).

Lasciamo l’auto al parcheggio St Marc e ci incamminiamo verso il centro. Per prima visitiamo la chiesa di Saint Maclou. In stile gotico flamboyant, ha un portico a cinque arcate e tre portali scolpiti. Bello l’interno con la caratteristica scala a spirale che porta all’organo.

Proseguiamo per la cattedrale di Notre Dame, tra i massimi esempi di arte gotica francese. Costruita in più epoche dal IV secolo al 1825 quando è stata posizionata una guglia in ferro stampato sulla torre centrale rendendola la più alta di Francia (151 metri). Caratteristica la facciata rivestita con decorazioni scultoree e 350 statue di profeti, apostoli e patriarchi.

Proseguiamo per la chiesa di St Ouen adiacente all’Hotel de Ville. Unico resto dell’abbazia fondata nel VII secolo, fu eretta tra il 1318 e 1549 anche se la facciata è ottocentesca. La torre centrale sormontata da una corona ducale è alta 87 metri.

La visita prosegue per il Palais de Justice edificato nel 1499-1550 in stile gotico civile. E’ stato ben restaurato dopo i pesanti bombardamenti del 1944.

Successivamente arriviamo alla torre di Giovanna D’Arco, unico resto dell’antica fortezza (1204-5) dove fu processata e rinchiusa la stessa.

Ultimiamo la visita di Rouen passando per la torre dell’orologio (Gros Horloge) che dal 1527 indica l’ora, il giorno e le fasi lunari, in un bel quadrante dorato. L’orologio è del 1389 ed è uno dei più antichi orologi meccanici del mondo.

Alle 11:10 lasciamo Rouen e la Normandia scendendo a sud per ritornare alla regione della Loira per continuare la visita di altri castelli visto l’anticipo sulla nostra tabella di marcia.

Per portarci a destinazione prediamo l’autostrada A28 per Le Mans e successivamente per Tours, quindi la A10 per Blois (direzione Orleans). Abbiamo deciso di accamparci in una posizione centrale per poter pernottare in un unico campeggio per alcuni giorni senza smontare il campo ogni mattina, come abbiamo fatto finora.

Quindi, vista la carta geografica, abbiamo scelto la zona di Chambord, dove nelle vicinanze ci sono diversi castelli di notevole bellezza. Troviamo campeggio a Bracieux al “Des Chateaux”. Nelle vicinanze del bosco della tenuta del castello di Chambord, con piazzole ampie e delimitate, fondo erboso, poco ombreggiato, bagni puliti ampi e comodi. Prezzo 15,60 euro a notte tutto compreso.

17/08/2007 Venerdì Km 81 Partiamo alle 08:00 per il castello di Chambord a 6 Km dal campeggio di Bracieux.

La costruzione del castello ha inizio nel 1519 per commissione del giovane (25 anni) Francesco I, ispirato dall’architettura italiana del Rinascimento. Voluto come una residenza di campagna e come riserva di caccia è il castello degli eccessi: 156 metri di lunghezza, 56 metri di altezza, 77 scale, 282 camini, 426 stanze. Costruito principalmente in tufo calcareo. Il parco ha un recinto di 32 Km e comprende una tenuta di 5440 ettari, ora riserva nazionale di caccia. Il castello è di proprietà dello stato. L’ingresso al castello (9,50 euro a persona) ci porta alle belle sale interne disposte in tre piani, salendo l’ampia doppia scala a chiocciola. Gli arredamenti ci mostrano stili e mode nei secoli dall’inizio dell’edificazione sino al 1930.

L’esterno è caratterizzato dal parco e dalle canalizzazioni circostanti il castello.

Alle 10:40 partiamo per il castello di Cheverny, il castello più ben arredato tra tutti quelli della Loria.

Appartiene ai discendenti della famiglia Hurault. Famiglia di finanzieri e ufficiali, i suoi componenti si distinguono per i servizi resi ai cinque re di Francia a partire da Luigi XII.

La costruzione ebbe inizio intorno al 1620, con soluzioni all’avanguardia per l’epoca. E’ tuttora abitato dai discendenti dei costruttori del castello, che fu uno dei primi ad essere aperto al pubblico. Ricchissimi gli arredi, le decorazioni alle pareti e sulle travature dei soffitti.

Gli attuali proprietari mantengo le vecchie passioni di famiglia: la caccia e l’allevamento di cani (ne possiedono più di 70). Belli l’orto botanico e l’immenso parco. L’ingresso costa 6,80 euro a persona.

Lasciamo Cheverny alle 13:10 per il castello di Troussay, maniero del XV secolo abbellito nel XVII. Abbastanza piccolo in confronto ai precedenti, ha comunque caratteristiche esterne uniche e bei arredi. Visitabile solo al pian terreno poiché il resto è tuttora abitato dai proprietari. La visita costa 5,50 euro a persona con guida purtroppo solo in lingua francese.

Alle 14:45 ripartiamo per il castello di Beauregard in Cellettes. All’inizio del XVI secolo il re Francesco I acquistò la terra di Beauregard e vi fece costruire un casino di caccia di cui farà dono nel 1521 a suo zio, il Bastardo di Savoia. Nel 1545 il segretario di stato di Enrico II acquista la proprietà e ingrandisce il castello che passerà di proprietà fino al 1925 quando sarà acquistato dagli attuali proprietari.

La visita del castello costa 6,50 euro a persona e consente di visitare una parte del pian terreno e del primo piano. Molto bella la “galleria dei ritratti” che con i suoi 327 ritratti è la più importante collezione di questo genere che si conosca, ispirando diverse copie esposte a Versailles. Importante anche il pavimento in maiolica Delft, dipinta a mano. Normalmente questo tipo di piastrelle erano riservate a decorazioni murali. Molto belle le sedie italiane del XVII secolo incastonate con avorio e mobili decorati con madreperla. Grande il parco con alti alberi secolari.

Ripartiamo alle 16:00 per il rientro in campeggio dove arriviamo alle 17:00.

18/08/2007 Sabato Km 174 Partiamo alle 08:30 per la visita al castello di Chaumont dove arriviamo alle 09:15 (dista 41 km dal nostro campeggio).

L’origine della fortificazione risale al X secolo anche se nel 1465 l’originale fortezza fu rasa al suolo da Luigi XI per punire il proprietario Pierre d’Amboise accusato di rivolta contro il potere reale. Il castello fu ricostruito tra il 1465 e il 1510 e fu acquistato dal Caterina de Medici nel 1560 per scambiarlo con Chenonceau. Il castello passerà di proprietà fino al 1938 quando fu ceduto allo stato dalla precedente proprietà, caduta in rovina. Attendendo l’apertura del castello alle ore 10:00, facciamo una passeggiata per il parco, e per il dintorni delle scuderie. Il castello è costruito su una collina a ridosso della Loira ed è caratterizzato da un bel ponte levatoio in ingresso, tuttora funzionante anche se elettrificato nel movimento.

La visita alle sale interne (6,50 euro a persona) ci permette di ammirare dei bei arredamenti, soprattutto i bauli da viaggio e la Sala del Consiglio con pavimento in maiolica di Valenza del XVII secolo, proveniente da un palazzo di Palermo. Belle anche le scuderie costruite nel 1877, dove si possono vedere i box bei cavalli, la selleria, la scuderia dei poni, il maneggio (l’ex fornace).

Lasciamo Chaumont alle 11:00 per Aboise.

Amboise è un bel paese sulla riva sud della Loira nelle vicinanze di Tours caratterizzato dal castello omonimo.

Il castello è circondato da possenti mura al cui interno c’è anche un bellissimo cortile. L’ingresso (8,50 euro a persona) ci consente di vedere gli arredi interni che anche qui sono molto caratteristici e ben conservati.

Fortunatamente siamo accompagnati da una guida italiana che spiegandoci e facendoci notare i dettagli che a chi profano di arte e storia, come noi, normalmente sfuggono, ci permettono di capire una serie di cose che sono comuni a tutti i castelli della zona e a quelli che avevamo già visto.

Gli arredi di tutti i castelli sono composti quasi esclusivamente da valigie e bauli che consentivano di trasportare tutti gli oggetti di proprietà della corte nobiliare. L’enorme presenza di arazzi anziché dipinti sulle pareti dipende dal fatto che i primi sono facilmente trasportabili e ripiegabili nei fatidici bauli. Infatti, nel 1500, la corte di Francia era una corte errante e ciò per avere un maggior controllo sul territorio centrale (della Loira), unica parte non ancora sotto il dominio inglese. Successivamente con la liberazione della Francia, le esigenze mutarono anche in base alle mode del momento. Dallo stile Luigi XIV, al neoclassico (stile impero) sotto Napoleone. Gli arazzi lasciano il posto alle stoffe sulle pareti che preludono la carta da parati. Dalla nascita di Versailles le corti non necessitavano più di errare ma potendo stare permanentemente sul loro territorio, potevano ornare i propri castelli in maniera più stabile. Grazie alla guida scopriamo anche che gli edifici erano costruiti in blocchi di tufo calcareo e che successivamente venivano decorati e scolpiti da squadre di scalpellini che abilmente ne davano forma, vista anche la friabilità della roccia stessa.

All’interno del cortile, nella cappella di San Umberto è sepolto Leonardo da Vinci morto a Amboise nel 1519.

Alle 14:00 partiamo per Tours dove arriviamo dopo mezz’ora. Tours è una grossa città caotica. Merita una visita la cattedrale di St Gatien in stile gotico con belle vetrate.

Di rilievo storico la tomba dei figli di Anna di Bretagna e Carlo VIII morti fanciulli, lasciarono la corona priva di eredi maschi generando il caos per la pretesa al trono tra tutti i nobili francesi.

Alle 16:00 lasciamo Tours per il rientro al campeggio (ore 17:45).

Oggi è l’ultimo giorno di visita, domanti si ritorna a casa lasciando una terra bellissima, ricca di storia, arte e fascino.

19/08/2007 Domenica Km 1102 Lasciamo il campeggio alle 07:00 seguendo le indicazioni per Romorantin Lanthenay. Successivamente percorriamo l’autostrada per Vierzon-Bourgers (A85), Moulins (A71), Macon (A6), Ginevra (A40), traforo del Monte Bianco, Milano, Venezia. Arriviamo a casa alle 18:30 percorrendo 1102 km.



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