Parigi è un sogno

Eccomi finalmente a raccontare della mia stupenda settimana parigina. E’ stato un viaggio programmato nei minimi particolari, desiderato per molti mesi. Io e il mio fidanzato abbiamo deciso di festeggiare il mio 40° nella città dei sogni. E stata una scelta azzeccatissima, il problema è che non riesco a dimenticare questa città, che è...
Scritto da: orsasvita
parigi è un sogno
Partenza il: 14/09/2008
Ritorno il: 21/09/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Eccomi finalmente a raccontare della mia stupenda settimana parigina.

E’ stato un viaggio programmato nei minimi particolari, desiderato per molti mesi. Io e il mio fidanzato abbiamo deciso di festeggiare il mio 40° nella città dei sogni. E stata una scelta azzeccatissima, il problema è che non riesco a dimenticare questa città, che è davvero speciale.

Prima di descrivere le nostre giornate, cerco di dare dei consigli utili per vivere al meglio la vostra vacanza.

METRO: Meravigliosa, dopo il primo, iniziale smarrimento, basta capire il meccanismo delle coincidenze e non smetteresti più di prendere metro. L’unica nota dolente sono i percorsi, a volte infiniti ed estenuanti, all’interno della stessa stazione per prendere le coincidenze. Per l’abbonamento, sicuramente la Carte Orange è la soluzione migliore. L’abbiamo fatta il lunedì e l’abbiamo strausata fino alla domenica. E comodissima e rispetto la Paris visite molto più economica. Per tutta la settimana zone 1-6 (inizialmente volevamo andare a Fontainbleau che è nella zona 6) abbiamo pagato 37,00 € ognuno ( per la Paris visite, stesse zone, ne occorrevano il doppio. Ricordate di portare una fototessera.

PREZZI: Parigi è stracara, con c’è niente da fare, dal souvenir al cibo, tutto è molto caro. Per i pasti, basta organizzarsi. A pranzo, ci siamo arrangiati con baguette, crepes e locali etnici, per la cena abbiamo provato qualche brasserie. Due segnalazioni: una positiva: Hippopotamus (ve ne sono diversi in giro) , si mangia benissimo con prezzi medi. In negativo: una brasserie proprio dietro il museo d’Orsay. E’ cara e la crepes che ho mangiato era orribile. Inoltre ci hanno fatto pagare 4,00€ un bicchiere di coca cola riempito da una bottiglia grande! Ringrazio i turisti per caso per il suggerimento per ordinare l’acqua. Basta chiedere l’eau en caraffe e ti portano dell’acqua potabile, fresca e gradevole senza pagarla, altrimenti ti spennano.

HOTEL: Abbiamo pernottato all’Hotel Sevres Montparnasse, prenotato tramite venere.Com. E’ andato tutto molto bene, al nostro arrivo abbiamo trovato il receptionist che parlava italiano, l’unico. In generale ci siamo trovati bene, è un 2 stelle ma per gli standard parigini, abbastanza dignitoso. Abbiamo pagato 565 € per 7 notti senza colazione. La colazione costa 7,50 € a persona. E’ situato in un quartiere tranquillo con numerosi locali etnici e 2 supermarket. E soprattutto è proprio nel mezzo di due stazioni metro vicinissime la Falgueire e la Pasteur. Quest’ultima è quella che abbiamo preso tutti i giorni ed è comodissima, con le coincidenze porta ovunque. COLAZIONE: Abbiamo provato il primo giorno al bar proprio di fronte la stazione Pasteur. Una tazza di the, una di latte e 2 croissant 11,40€! Tanto vale farla in albergo. Così abbiamo preferito comprare fette, marmellata e croissant al super e per tutta la settimana abbiamo fatto colazione in albergo prima di uscire. PARIGINI: Noi ci siamo trovati benissimo, per noi non sono così antipatici anzi, sono gentili, ci davano le informazioni, ovviamente in francese o inglese. Nessun problema davvero. Ho ammirato moltissimo la loro totale apertura mentale. Si respira un’aria leggera, fatta di tolleranza e saper vivere. Gli immigrati sono totalmente integrati. Domenica 14 Settembre Siamo arrivati in tarda serata. Cena e a nanna. Il nostro vero viaggio inizierà domani.

Lunedì 15 Settembre E’ il mio compleanno e cosa c’è di meglio che ritornare bambina? Infatti siamo andati a Eurodisney! Metro Pasteur, siamo scesi a Nation e da lì la RER C ci ha portati direttamente a Marne de La Vallè. Cosa dire. Eurodisney è un mondo a parte, entri e ti dimentichi chi sei, vivi in una favola, è enorme e organizzato benissimo. La prima cosa che ho fatto è stata comprare un cerchietto con il fiocco e le orecchie di Minnie. Ho girato tutto il giorno così come se fosse la cosa più naturale del mondo. E lì lo era! Tutti i dipendenti sono in costume, è troppo divertente. Abbiamo fatto alcuni giochi ma è l’atmosfera che si respira che ti coinvolge completamente. L’ingresso è abbastanza caro 49€ per un solo parco ma ne vale la pena. Tra i giochi segnalo It’s a small world. Delizioso, emozionante. Lo abbiamo fatto due volte. Rientro in albergo, stremati ma ancora in estasi. Cena al Ristorante. E’ il mio Compleanno no? Martedì 16 Settembre Dopo colazione, stazione Pasteur, fermata Bir Hakeim, destinazione Tour Eiffel. WOW! Che emozione quando ti compare improvvisamente davanti in tutta la sua maestosità. E’ enorme e meravigliosa. Per fortuna abbiamo trovato poca fila per salire. Siamo andati al 2° piano: 7,80€. Vista mozzafiato e freddo. Foto di rito. Abbiamo passato buona parte della mattinata sulla tour. Poi, metro e destinazione Opèra e Gran Boulevard. Abbiamo visto l’Opèra solo dall’esterno. Poi siamo entrati alle Galerie Lafayette. Che dire. Sembra un teatro altro che grande magazzino. E’ fantastico. E che lusso!. Abbiamo preso una baguette al bar del magazzino e abbiamo girato un po’ in mezzo a quel lusso, abiti, oggettistica e gastronomia. Che meraviglia!. Siamo usciti nel pomeriggio in direzione Boulevard Montmartre, destinazione Museo Grevin. E’ il museo delle cere di Parigi. Davvero divertente, abbiamo fatto tantissime foto insieme a personaggi famosi. E’ molto grande e i personaggi sono divisi in categorie, sport, politica, musica, cinema, grandi personaggi. Siamo passati da Elton John a Bruce Willis a Sarkozy a Bush, fino a Papa Woityla e Madre Teresa. C’è la sezione sulla storia di Francia con Napoleone e i Re di Francia. Carina l’uscita su una galleria con tanti negozi caratteristici. Siamo ritornati alle Galerie Lafayette al reparto gourmet e abbiamo preso formaggio francese, cous cous già pronto, fesa di tacchino, baguette e ananas fresco. Abbiamo preso la metro fino all’ albergo e lì fatto cena con queste leccornie..

Mercoledì 17 settembre.

Mattinata dedicata all’Ile de la Citè. Prima tappa a Notre Dame. Maestosa, affollatissima e affascinante. Preferisco la facciata posteriore. Passeggiata lungo la Senna fino alla Sainte Chapelle. Per me più bella di Notre Dame. Le sue vetrate sono incredibili. Rimani senza fiato. Dopo la Conciergerie. Le prigioni del periodo della rivoluzione. La cella di Maria Antonietta e la cappella in suo onore. Pranzo al ristorante poi destinazione Arc de Triomphe. Foto e scale per la vetta. Anche da lì una bellissima vista su Parigi e i suoi monumenti più famosi. Siamo andati in albergo, abbiamo posato i vari sacchetti dei souvenir e grazie alla metro Pasteur che ti porta direttamente agli Champs Elysèe abbiamo passato la serata passeggiando tra quei negozi spettacolari, Cartier, Louis Vuitton e chi più ne ha più ne metta. A Parigi persino le concessionarie sembrano gioiellerie. Hanno un senso del gusto incredibile. Si è fatta sera. Dall’Arc de triomphe raggiungiamo la tour Eiffel che è meravigliosamente illuminata di blu. Con i colori della bandiera europea è semplicemente splendida. Al molo sotto la torre prendiamo il Bateaux Parisienne per la crociera notturna sulla Senna. Non ci sono parole. Mi ha colpito particolarmente Notre Dame illuminata. Favolosa. Al momento dell’imbarco una voce al microfono ci esorta a voltarci verso la Tour. Siamo rimasti a bocca aperta. La torre blu ha iniziato a brillare con mille lucine intermittenti. Ogni ora, per 10 minuti partono i giochi di luce che incantano. La crociera dura un’ora e ti permette di vedere molti edifici e monumenti illuminati. Da fare assolutamente. Giovedì 18 settembre Giornata dedicata all’arte. Finalmente andiamo al Louvre. Desideravo tanto questo momento. Siamo partiti col proposito di vedere solo quello che interessa ma in realtà non è così semplice e ci si stanca comunque tantissimo. Il Louvre, come già detto mille volte è enorme. L’esposizione è suddivisa in 3 ale ognuna distribuita in 3 piani (ammezzato, primo e secondo piano). Per passare da una zona a un’altra e poter vedere solo quello che interessa devi comunque macinare chilometri, ma credetemi, ne vale la pena davvero. Girando tra queste meraviglie si è completamente catturati dallo splendore, la magnificenza, la genialità, il bello e la perfezione. Abbiamo visto la Venere di Milo, Amore e Psiche del Canova, la Nike di Samotracia, ovviamente la Gioconda ( ma meritano anche gli altri quadri italiani e straniere). Strada facendo se ne vedono innumerevoli. Abbiamo percorso in lungo e in largo la sezione Egizia. Se piace il genere non si può perdere assolutamente. Da non perdere anche gli appartamenti di Napoleone III., molto sfarzosi e la corona con diamanti di Luigi IV° .Non siamo riusciti a vedere i quadri del Vermeer perché la sala quel giorno era chiusa. Esausti ma soddisfatti siamo andati giù, al Carrousel du Louvre, una sorta di galleria commerciale con negozi e bar e una zona con circa 14 ristoranti di tutte le nazionalità in modo da poter scegliere quello che gusta di più. Noi abbiamo scelto l’asiatico. Abbiamo mangiato bene con 20 € circa. Foto a tempesta dentro e fuori. Affascinanti le piramidi esterne e la Piramide capovolta nella zona accoglienza. Chi ha letto e visto il Codice da Vinci non mancherà di fare una foto ricordo. All’esterno da notare l’Arc du Carrousel, una sorta di arco di trionfo più piccolo.

Dopo, altra full immersion artistica, rotta Museo d’Orsay. Altro capolavoro. Sia architettonico che di contenuti. Chi ama l’impressionismo non può perderlo. Vi sono racchiusi capolavori di Van Gogh, Renoir, Manet, Monet, Toulouse Lautrec, Degas. Non ho parole per descrivere l’emozione. E poi il museo è meraviglioso. E’ una vecchia stazione allestita in modo impeccabile. Cena in una brasserie dietro il museo (da evitare come dico all’inizio di questo racconto) e stanchi ma in una sorta di estesi artistica ci avviamo in albergo.

Venerdì 19 settembre Giornata dedicata al quartiere pittoresco di Montmartre. Arrivo alla stazione di Abesses. Già al stazione metro è un’opera d’arte. In stile Art Noveau è proprio da fotografare, in più è la metro più profonda di Parigi (circa 40 metri) , infatti è l’unica dalla quale si emerge con l’ascensore. Dietro la stazione c’è un giardinetto con panchine e un muro ricoperto da piastrelle blu con scritte d’amore in tutte le lingue, il Muro dei Ti Amo. Se volete scrivere qualcosa non dimenticate un pennarello bianco. Dalla stradina a sinistra della stazione metro, raggiungiamo la funicolare per salire al Sacro Cuore. E’ valido il biglietto della Carte Orange. La chiesa è maestosa e bianca. Antistante il sagrato, la scalinata occupata quasi interamente da turisti seduti ad ammirare il panorama. La giornata era splendida, calda e assolata, cosicché la chiesa sembrava ancora più bianca. Abbiamo visitato l’interno e dopo, abbiamo fatto un giro con il trenino che è posteggiato proprio fuori la chiesa. Fa il giro di Montmartre, dal Sacro cuore a Pigalle con il Moulin Rouge, passando per il cimitero, la vigna e ritorno. Molto suggestivo e divertente. Già ora di pranzo, andiamo in una brasserie sulla strada verso Pigalle, vicino la stazione di Abesses. Dopo, scendendo la Rue Lepic, raggiungiamo Place Blanche con il Moulin Rouge. Abbiamo fatto tante foto, il mulino rosso è divertente, colorato e si presta a fare da sfondo alle foto. Abbiamo passeggiato per Pigalle che è caratteristica. Siamo entrati al Museo dell’Erotismo. Davvero particolare. Sette piani di eros in tutte le forme, pitture, disegni, sculture, filmati. La cosa che mi ha sorpreso è vedere tanti visitatori e soprattutto la varietà. Coppie giovani ma anche attempate, giovani, anziani, ragazze sole. Da noi un’apertura mentale così è impensabile. Rientriamo in albergo, dopo cena, decidiamo di tornare a pigalle per vederla di sera. Vi assicuro che non è per niente squallido o pericoloso. E’ pieno di turisti di tutte le età. E’ divertente vedere le vetrine illuminate degli innumerevoli sexy shops, dei locali di streep o lap dance. Riprendiamo in tarda serata la metro e torniamo in albergo. Noi non abbiamo avuto alcun problema a girare in metro di notte. E’ sempre piena di gente e mai deserta.

Sabato 20 settembre Giornata a Versailles. Andare a Versailles per chi va a Parigi è quasi d’obbligo ma col senno di poi avrei dedicato la giornata ad altro. Dopo vi spiego perché.

A Versaille si va con la RER C. All’arrivo si percorre un viale che porta direttamente alla Reggia. Fila interminabile, per fortuna abbiamo fatto l’entrata prioritaria. Abbiamo visitato gli Appartamenti con una sorpresa. Era allestita una mostra di Jeff Koons, per chi non lo ricordasse, ex marito di Ilona Staller. Sculture ultra moderne in alluminio colorato che rappresentavano, cani, conigli, sirene, persino Michael Jackson con una scimmia, ognuna in ogni stanza della reggia. Ovviamente stile opposto a quello del Re Sole!. A parte quello, sono rimasta un po’ delusa. Non è così sfarzosa come immaginavo, secondo me la Reggia di Caserta è molto più bella. E’ un mio parere. Abbiamo preso Il trenino che porta sia Al Grand trianon che al Petit trianon. Entrambi carini ma niente di che. Vicino la stazione per prendere la RER per il rientro, ci siamo fermati in un fast food per una baguette e rientro a Parigi. Pomeriggio dedicato al quartiere Marais. Mi è piaciuto tantissimo. Siamo scesi nei pressi del Beaubourg, il Centre di arte moderna Gorge Pompidou. Struttura particolarissima e molto colorata. Non siamo entrati perché desideravo vedere di più del quartiere. Foto di rito anche nella adiacente piazza Igor Stravinsky dove vi è una fontana colorata e surreale. E’ fantastica l’atmosfera che si respira lì. Sembra ovattata, seduti sul bordo della fontana in totale relax.

Da lì iniziamo una passeggiata che ci porterà a Place des Vosges. E’ un quartiere ricco di negozietti ed è davvero piacevole passeggiare. Abbiamo costeggiato il Museo de Carnevalet ma era chiuso, era già tardo pomeriggio. La Place des Vosges è una piazza particolare. E’ quadrata e perfettamente simmetrica delimitata da 36 palazzi tutti uguali, color mattone, suddivisi 9 per lato. Ci siamo seduti su una panchina ad assaporare l’atmosfera che ha Parigi, ovunque ti trovi è sempre speciale. Gente seduta sul prato ad assaporara bicchieri di vino, a chiacchierare, a leggere. Vi sono delle aree delimitate con sabbia di mare. I bambini giocano costruendo castelli. Questa atmosfera mi ha incantata. Dopo un episodio strano. Da lì volevamo andare a Place della Bastille. Ci incamminiamo ma ad un certo punto vediamo polizia e posti di blocco. C’era una manifestazione, forse studentesca che però è degenerata. Infatti c’erano le pensiline degli autobus divelte, vetri rotti. Abbiamo rinunciato e ci siamo diretti alla stazione metro più vicina. Per quest’ultima sera torniamo da Hippopotamus dove si mangia benissimo. Mogi mogi ci avviamo per l’ultima volta in abergo. Non vorrei andarmene più… Domenica 21 settembre L’aereo partirà nel pomeriggio, così sfruttiamo la mattinata per vedere il più possibile. Lasciamo le valigie nella hall dell’albergo e andiamo all’Hotel des Invalides che non eravamo riusciti a vedere. Quel giorno era la giornata del patrimonio quindi si entrava gratis in alcuni siti. Abbiamo visitato lil museo delle armi e il Dome dove vi è la imponente tomba di Napoleone. La prima cosa che colpisce dall’esterno è la magnifica cupola dorata. E’ scintillante. All’interno spicca il tomba in porfido rosso che sembra contenerne altre 5 di altri materiali. Tipo matriosca. E’ tutto molto suggestivo. Usciamo, da lì sempre tramite metro ci dirigiamo alla Madeleine, imponente chiesa a forma di tempio greco. Molto particolare. I negozi intorno sembrano belli ma purtroppo, essendo domenica sono chiusi. Altra metro, destinazione Saint Sulpice. Il mio itinerario del Codice da Vinci, dopo la piramide rovesciata e la Gioconda, non poteva che terminare qui a caccia del meridiano che attraversa la chiesa. Foto di rito. Purtroppo la chiesa all’esterno era incerottata per ristrutturazione. E’ ora di pranzo e ci fermiamo al bar – brasserie adiacente la chiesa. Mangiamo davvero bene senza spendere troppo. E’ già pomeriggio, rientriamo in albergo, prendiamo le valigie, metro pasteur fino alla coincidenza e RER B fino all’aeroporto. Sfruttiamo fino all’ultimo il nostro abbonamento.

Adieu Parigi…Anzi au revoir! Commenti : Non ci crederete, ma Parigi mi è rimasta ancora nel cuore. E’ l’atmosfera, è l’aria che si respira, è la gente, sono le luci, l’arte. Non so cosa sia, ma è sicuro che ci tornerò, spero presto. Ci sono ancora troppe cose da vedere. Consiglio a tutti di andare, vi incanterà e conquisterà.



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