A zonzo in camper

Finalmente il grande giorno è arrivato!!!! E' il 28 luglio, venerdì (alla faccia delle partenze intelligenti ) e alle 20 mettiamo in moto il nostro camperone, puntandone la prua in direzione del casello della A1 di Modena Sud. Incredibile ma vero, Pietro "concede" che sia io a guidare fino a dopo Piacenza, dove incontriamo Fabio e Silvia,...
Scritto da: mpcc_camper
a zonzo in camper
Partenza il: 28/07/2006
Ritorno il: 23/08/2003
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
Finalmente il grande giorno è arrivato!!!! E’ il 28 luglio, venerdì (alla faccia delle partenze intelligenti ) e alle 20 mettiamo in moto il nostro camperone, puntandone la prua in direzione del casello della A1 di Modena Sud. Incredibile ma vero, Pietro “concede” che sia io a guidare fino a dopo Piacenza, dove incontriamo Fabio e Silvia, due amici che vengono da Padova. Proseguiamo il viaggio chiacchierando allegramente al CB e all’1 e 30 di notte siamo in cima al Colle del Moncenisio (dove si può dormire e si risparmia anche il costo del Frejus, non indifferente). Non è facile trovare un posto dove sistemarci per la notte, è pieno di camper e c’è chi, come al solito, fregandosene degli altri, ha parcheggiato longitudinale alla strada occupando così 3 posti invece di uno … Ma si sa, che tu ti sieda o cammini un cretino prima o poi lo incontri sempre. Il viaggio non comincia (pare) sotto una buona stella in quanto durante la notte Carolina si sveglia con la febbre e dando di stomaco, ma indietro non si torna, tanto in caso di bisogno abbiamo la nostra “casetta” e i pediatri ci sono anche in Francia. 29 luglio Cerchiamo di partire sul presto perchè vorremmo essere a Parigi entro oggi. Un po’ di disguidi causa traffico (non scordiamoci che anche i francesi vanno in ferie) ma alle 19,30 siamo al campeggio Paris Est (o du Tremblay). Abbiamo scelto questo campeggio, anzichè il famoso Bois de Boulogne (certo più “centrale”) sulla scorta dei commenti negativi in merito a caos e pulizia letti in vari racconti, in merito a quest’ultimo. Esiste anche un altro campeggio Hutopia Versailles, molto bello, ma poichè ci sposteremo poi verso Eurodisney, questo evita di attraversare Parigi in camper, il che non è poco. Il campeggio è spartano, ma tranquillo e pulito. Scegliamo piazzole all’ombra, su prato e senza corrente, tanto siamo autonomi. Ceniamo poi a nanna, domani ci aspetta la “Ville lumierè” 30 luglio Appena svegli un’abbondante colazione ci prepara alle “fatiche” della giornata. Alla reception del camping facciamo la carta Paris visite valida 3 giorni (i bimbi pagano la metà , cosa che non avviene con i carnet) che dà diritto a viaggiare su bus, RER, metro e funicolare di Montmatre illimitatamente. Considerando che solo per andare in centro dobbiamo prendere bus, RER, e forse metro ….. Conviene. Bus 101, RER fino a Chatelet Les Halles e quattro passi e girato un angolo ci appare …… Notre Dame!!! Le bimbe restano a bocca aperta e anche Silvia, che non era mai stata a parigi, rischia la sindrome di Stendhal. Siamo arrivati in tempo per la Messa della domenica e quindi prendiamo, come si dice, due piccioni con una fava, nel senso che durante la funzione possiamo anche osservare questo capolavoro con tutta calma (e non facendo fila). Subito dopo, vista la vicinanza e la pioggia che ha cominciato a cadere, andiamo a visitare la Conciergerie e la Sain Chapelle. Le bimbe sono sempre più stupefatte, quasi non parlano (e chi conosce le mie figlie sa che ciò significa che sono davvero “colpite”). I biglietti cumulativi per due adulti costano 9,50 a testa (i bambini, come in quasi tutti i musei francesi, entrano gratis). Usciti, complice il sole che tenta di fare capolino, ci godiamo una passeggiata affascinante lungo la Rive Gauche, fino al Museo d’Orsay. Purtroppo qui la coda è chilometrica e per non approfittare della pazienza delle bambine (ne abbiamo 4 al seguito, non va scordato) decidiamo di soprassedere (il che ci concede anche un’ottima scusa per programmare un viaggio invernale in questa splendida città ). Dopo aver macinato un altro bel po’ di chiometri, riprendiamo RER e bus, torniamo al camping e ci concediamo un’ottima cena e un profondo riposo.

Lunedì 31 luglio Anche oggi giornata interamente dedicata alla visita di Parigi, aspettando anche gli amici che devono raggiungerci da Genova. La mattina dopo essere arrivati in centro saliamo a Montmatre con la funicolare e ci perdiamo per un paio d’ore nei vicoletti pieni di artisti e pittori (a volte anche un po’ insistenti), non senza avere prima visitato la chiesa del Sacre Coeur e goduto di una vista mozzafiato sulla città . Scendiamo e, come fanno abiutualmente molti francesi (anche gli impiegati in pausa) ci mettiamo all’ombra in un bel parco pubblico sulle panchine a mangiare tranquillamente i nostri panini. Fa caldo e c’è un bel sole. Noi ci rilassiamo con una birra fresca (potenza degli zaini temrici) e le bimbe si scatenano nel parco giochi su scivoli altalene ecc. Il pomeriggio …. Si può venire a Parigi senza dedicare almeno mezza giornata allo shopping???? NO … Allora …. Le Galeries Lafayette ci attendono!!!!! I mariti sbuffano un po’ ma subiscono. Oltretutto è molto bella anche l’architettura liberty del palazzo. Tra le altre cose ci sono i saldi ….. Per cui, compro delle scarpe deliziose alle bimbe, molto “francesi” e lo zaino di scuola per Carolina, che andrà in prima elementare a settembre. Quante bimbe possono “vantare” uno zaino acquistato a Parigi?????? Per finire ci prendiamo un caffè sulla terrazza all’ultimo piano dei grandi magazzini, da cui si gode una vista splendida dell’Opera e della Tour Eiffel Usciti, ci dividiamo per un poco. I maschietti, per riprendersi dalle fatiche, si tuffano in un mercato coperto e in un’enoteca, da cui usciranno dopo un’ora con delizie di ogni genere. Noi femminucce andiamo poco lontano, a visitare il museo della casa di profumi Fragonard, nel cui negozio, alla fine della visita io posso finalmente acquistare la scorta del mio profumo preferito (scoperto nella fabbrica di Grasse nel 2003 e che non si trova nelle profumerie, per cui bisogna comprarlo per forza da loro) e Silvia si fa tentare da un’altra delle loro mille fragranze. Anche le bimbe vengono accontentate, con l’acquisto di un profumino “solido” (in crema, si prende con la punta del dito e se ne mette un poco dietro le orecchie) adatto a loro. Torniamo al campeggio tutti insieme, anche perchè ci hanno chiamato gli amici, stanno arrivando. Ci facciamo una lunga doccia (oggi faceva davvero caldo), prepariamo loro una gustosa cena di benvenuto, dopo cena tutti a nanna, anche domani ci aspetta Parigi. Martedì 1 agosto Ci svegliamo col rumore della pioggia sul tetto del camper. Ugualmente si fa colazione e si parte, indomiti di nuovo verso Parigi. Purtroppo, con grande delusione delle bimbe, non potremo visitare il Louvre, perchè è chiuso oggi (a differenza degli altri musei, chiusi il lunedì … Vorrà dire che ci toccherà tornare presto a Parigi … Le bimbe ci tengono … ) La nostra prima meta di oggi è la Tour Eiffel (ingresso con ascensore fino in cima, 11 € gli adulti e 6 € i bambini). La fila dura circa 45 minuti e vediamo sotto la torre parecchi militari in “assetto di guerra” che controllano la folla …. Mah! Dopo la torre, andiamo al molo sotto il Torcadero e pranziamo tutti con un bel gelato. Quindi, passeggiata al Trocadero, corsa alla metro sotto un forte temporale poi, passato il temporale, ci facciamo a piedi tutti gli Champs Elisees, dall’Arc de Triomphe alla fine. (non dimenticando di canticchiare … “siamo campini del mondo po po po po po”) Torniamo al campeggio per l’ora di cena. Elena, la nostra amica genovese non si sente bene, per cui prendiamo con noi anche le loro bimbe e in 4 adulti e 6 bambine andiamo a riprendere bus e RER per un giro notturno di Parigi. Purtroppo arriviamo in ritardo (solo 5 minuti …….. Grrrrrrr ) per prendere il battello che fa un giro turistico sulla Senna e siccome NESSUNO ci sa dire a che ora è l’ultima corsa della RER (qui sta lo scandalo, in una città come Parigi, i vari addetti dei diversi mezzi NON si parlano, nel senso che alla metro non sanno gli orari RER, e passi, ma addirittura, una linea RER NON SA gli orari di un’altra linea …. Pazzesco!!!!!! ). Non ce la sentiamo quindi di rischiare prendendo il battello successivo, quindi facciamouna passeggiata, ci gustiamo i giochi di luce della Torre alle 23 e poi riprendiamo i mezzi pubblici e a mezzanotte siamo di ritorno al campeggio. Mercoledì 2 agosto Le bimbe ci svegliano eccitatissime alle 6,30. Oggi è il giorno che aspettavano, si va a Eurodisney! Facciamo i bilgietti per il Parco prima di uscire dal campeggio (comodo, e non si paga supplemento) spendendo € 156 a famiglia. Andiamo a Eurodisney. C’è un apposito parcheggio per i camper, che costa 20 € dalla mattina fino a mezzanotte (ma se si dorme dentro e si esce al mattino dopo, nessuno chiede gli altri 20). Alle 10 entriamo al parco. Utilizziamo spesso il servizio di Fast pass, che consente di prenotare alcune attrazioni, in modo da non fare la fila. Devo ammettere che ci divertiamo anche noi grandi. Una breve pausa a mezzogiorno, torniamo ai camper per pranzo (e per far girare un poco le cagnone che purtroppo a ED non possono entrare) poi rientriamo, ceniamo dentro in un ristorante sulla Main Street (prenotato il tavolo tramite il bureau, comodo, anche qui non facciamo fila) dove si mangia ciò che si vuole a buffet per 20€ adulti e 10€ i bambini (bevande escluse). Torniamo a vedere la parata “luminosa” e i fuochi d’artificio poi, a mezzanotte, distrutti noi grandi, ancora in “pista” ed eccitatissime le bimbe, andiamo ai camper e crolliamo sui letti (che bello, pensiamo, mentre vediamo tutti quei genitori a pezzi che si avviano alle loro auto, per tornare ….. Chissà dove, mentre noi siamo già con le teste sui cuscini) Giovedì 3 agosto Sveglia presto, vogliamo riuscire ad attraversare Parigi prima dell’ora di punta. In autostrada compriamo i croissant e facciamo una colazione veloce. Le bimbe, ovviamente, dopo la giornata di ieri sono distrutte e continuano a dormire. Facciamo spesa in un Carrefour, poi ci fermiamo per pranzo. Arrivati a Chartres, abbiamo qualche problema a trovare parcheggio. Chiediamo anche a due poliziotti in moto, ma la situazione non è semplice. Alla fine riusciamo a infilarci nel parcheggio che ci indicano. Visitiamo in fretta la citadina, ma dedichiamo un’ora e mezza all’Abbazia. Che dire ….. Le foto non rendono giustizia all’imponenza e alla magnificenza di quest’opera dell’uomo. Quando ripartiamo, qualche difficoltà a trovare la strada giusta, malgrado i tom tom (che hanno però la micidiale caratteristica di perdere il segnale nei momenti meno opportuni ….. ). Ci immettiamo sulla D955 (d’ora in poi solo le splendide strade statali francesi vedranno le nostre ruote), quindi sulla N176, dove a Neully Le Vendin approfittiamo del parcheggio della chiesa, con annesso parco giochi per le bimbe, per fermarci a cena. Ripartiamo dopo cena, mentre le bimbe guardano un film e alle 23.30 siamo nell’immenso parcheggio proprio sotto Mont S. Michel, che ci appare nel suo momento più bello …. La notte. Illuminato e nel silenzio. Prima di dormire, dalle finestre della mansarda lo filmo per imprimere anche nella telecamera questa spelndida immagine, anche se dal vero fa tutto un altro effetto. 4 agosto Sveglia piuttosto tardi. Silvia e Fabio che non hanno mai visto il Mont, su nostro consiglio, sono partiti molto presto, per visitarlo prima dell’orda dei turisti. Quando tornanto, prendiamo tutte le nostre bici e ci immettiamo sulla bellissima ciclabile che, volendo, arriva fino a Cancale. Ne percorriamo un bel pezzo, poi torniamo ai camper pre pranzare, sempre con davanti a noi il bel panorama che Mont S. Michel ci regala, anche se non è periodo di maree rilevanti. Alle 17, con tutta calma si riparte verso Cancale. Ci sistemiamo nella nuova area attrezzata, un po’ lontana dal paese. Facciamo la doccia poi andiamo a piedi in paese. Antipasto a base di ostriche appena pescate sul molo (4 euro per 12 ostriche aperte, con limone) e intanto passeggiando cerchiamo un ristorante per la cena. Ne troviamo uno che fa al caso nostro, ovviamente (come dappertutto in Francia) non c’è nessun problema a portare le nostre cagnotte con noi. Noi adulti mangiamo ostriche, mules e pesce, mentre le bimbe mangiano crepes al prosciutto e patatine (70 euro ogni famiglia con 2 adulti e 2 bambini). Una lunga camminata digestiva ci riporta ai camper alle 23. buonanotte 5 agosto Sveglia alle 8,30. Al Super U a fare CS e spesa, poi si parte. Ci avviciniamo a S. Malò, sappiamo che è difficile parcheggiare per cui, arrivati a Rotheneuf, vediamo un bel parcheggio alla destra della strada, mezzo vuoto e vicino alla fermata del bus. Decidiamo di fermarci. Magiamo panini mentre aspettiamo il bus. Passeggiamo all’interno delle mura corsare, prendiamo un gelato, facciamo una sosta nella spiaggia sotto le mura, dove le bimbe, approfittando della giornata di sole, raccolgono conchiglie e si bagnano i piedi. Dopo compriamo dolci e sidro da gustare la sera. Oggi la Silvia ha scoperto il Kouign amman ed è entrata in un vortice da cui temiamo ci vorrà una comunità per farla uscire Compriamo anche una bandierina corsara a camper, da attaccare sull’antenna CB. Torniamo col bus ai camper, recandoci poi per la notte in una fattoria di France Passion, ad Andel. Ci sono già 3 camper, ma la signora ci accetta lo stesso. Producono carne. Ne acquistiamo un po’. Ceniamo sul tardi. Verso le 21,40 la padrona viene a dirci che dopo le 22 bisogna fare silenzio. Bacchettati come bambini!!!!! 6 agosto 2006 Carolina stanotte ha tossito, Camilla si sveglia con la febbre. ALLEGRIA!!!!! Prima di partire facciamo acqua. Andiamo Hillion. C’è un bel parcheggio. Facciamo una passeggiata, cercando un calvario segnato sulle guide, ma non lo troviamo. In compenso, mentre percorriamo un pezzo del sentiero dei doganieri, passo uno dei peggiori quarti d’ora della mia vita, visto che verso la fine del sentiero, mentre contiamo le bimbe, mi accorgo che non c’è Carolina. Io davo per scontato fosse con Pietro, visto che lui è stato l’ultimo a venire via dalla spiaggia, perchè si era fermato a far bere Ira. Di corsa torno indietro per il sentiero. Mi precede (è più veloce) Adriano. Nei 5 minuti seguenti non so più quanto ho corso, pregato e pianto. Per fortuna Carolina ci aspettava seduta sulla panchina della spiaggia. L’abbraccio forte e tutte e due ci mettiamo a piangere. Ringrazio il cielo per lo scmpato pericolo, ma mi accorgerò nei giorni seguenti (e settimane) che la cosa ha lasciato il segno: Carolina non si allontana mai da noi, ci tiene sempre la mano e va nel panico anche se per due minuti, quando siamo in giro, non vede la sorella. Decidiamo di fermarci presto in una fattoria. Andiamo a Pluaret, da Foie Gras Tommy. Per fortuna che siamo arrivati presto, ci riposiamo, le bimbe fanno i compiti e si riprendono dai malesseri e soprattutto abbiamo trovato posto, visto che dopo arrivano altri due camper, che sono costretti ad andarsene. Facciamo un bel barbecue. Ceniamo presto, mettiamo a letto le bimbe a andiamo prestino anche noi a dormire, è stata una giornata davvero terribile, che mi causerà incubi per tutta la notte. 7 agosto Oggi è il compleanno di Fabio! Auguri!!!!! Tanto per non smentirsi, dato che da un po’ di anni a questa parte gliene succedono di tutti i colori il giorno del suo compleanno, oggi non gli funziona l’acqua calda in camper. Lasciamo la fattoria e seguendo la D11, tra bei panorami, andiamo a Lannion. Continuamo dopo la spesa, lungo la costa di Granito Rosa. Piove, quindi il tutto non ci colpisce moltissimo. La pioggerellina è di quelle fini e fitte, che bagnano fino al midollo. Completiamo la “corniche” in camper passando per Perros Guirec, Ploumanach, fermandoci nei punti più panoramici per fotografare. Non riusciamo a fare il giro completo perchè a Tregastel, con grande gioia dei mariti, dopo essere passati a stento in mezzo alle bancarelle del mercato, ci costringono a tornare indietro. Continua a piovere, quindi decidiamo di dedicarci allo shopping. Pranziamo nel parcheggio di un Decathlon che nel pomeriggio “saccheggiamo”. Alle 15 visto che spiove decidiamo di andare a St. Tegonnech per vedere uno dei calvari più famosi. Qui troviamo una bellissima area per camper, con carico-scarico e anche attacco luce, completamente gratis. Le piazzole sono addirittura delimitate da siepi e dotate ognuna di tavolone in legno e panche. Visitiamo il calvario, aiutati da una ragazza che parla italiano, molto gentile, che fa parte di un’associazione no profit che illustra ai turisti i monumenti della Bretagna, per preservarli e valorizzarli. Ci illustra tutti i significati storici e culturali degli enclose parrosial e le lasciamo volentieri un’offerta. Torniamo all’area e approfittiamo delle ottime attrezzature per farci tutti una lunga doccia, con tanto di asciugatura con phon (tanto anche se si finisce l’acqua e si riempiono i serbatoi è tutto a portata di mano … Oggi non dobbiamo risparmiare acqua) quindi ordianiamo delle pizze da un camioncino che si è fermato nel piazzale e che fa le pizze …… Col forno a legna!!!!! Cena sui tavoloni, con tanto di torta con candeline per Fabio e champagne, poi tutti a dormire. 8 agosto 2006 Oggi ci svegliamo con comodo. Andiamo immediatamente a Carantec. Parcheggiamo, facciamo i panini, tiriamo giù le bici e poi, con tanto di cani al seguito, ci dirigiamo all’Ile de Conquet che oggi è raggiungibile dalle 10,30 alle 14,30 durante la bassa marea. Siamo tutti in bici, a parte Antonella e Carolina, che ocn la scusa di essere le piccole, sono scarrozzate sui seggiolini dai rispettivi papà . La gita si rivela una delle più belle. Giriamo tutta l’isola, pranziamo in spiaggia e alle 14,30 puntuali siamo di nuovo sulla “terraferma”, dove restiamo fino alle 16 sulla riva, con le bimbe che giocano in spiaggia, via via sempre più vicine, e noi che guardiamo la marea salire. Il tempo ci è stato talmente “amico” che siamo tutti un po’ scottati. Io che ho una pelle che si abbronza facilmente ho rimediato una terribile tintarella alla ciclista, con tanto di segno del calzino alla caviglia. C’è chi invece ha la testa molto “calda”. Ripartiamo, facendo per un po’ la strada costiera, poi, tagliando per l’autostrada arriviamo a Lampaul dove troviamo una area da “urlo” su erba, con la possibilità di aprire tendalini, tirare fuori tavoli e sedie e di avere anche lavatrice e asciugatrice a gettone, senza trascurare uno spettacolare panorama direttamente vista oceano. Il tutto alla folle cifra di 3,40 ogni 24h. Considerando inoltre che Adriano non è un formissima (le bimbe hanno colpito …..) decidiamo di fermarci qui anche tutto domani. Cena, cartoni per le bimbe e chiacchiere per noi e poi a nanna. 9 agosto 2006 Sveglia alle 10 con tutta calma. Sul momento siamo un po’ depressi, sembra novembre, c’è nebbia e pioviggina fitto fitto. Per poter giocare senza stare chiuse nei camper, le bimbe impastano e cucinano (a modo loro) sotto i tendalini. Per pranzo viene molto gradita la minestrina in brodo. Dopo, un filmino per le piccole e un bel riposino per i genitori, in compagnia di un buon libro. In fondo ogni tanto anche una giornata a non far nulla non è male … Al poemriggio esce un bel sole, tant’è che parte del bucato viene addirittura asciugato all’aria e con le bimbe si va in spiaggia. Continua il relax. Cena e poi a dormire 10 agosto Io e Elena ci svegliamo presto e alle 8,30 siamo già in cammino, in direzione del paese, dove stamattina si tiene il mercato. A differenza dall’Italia, qui i mercati sono ancora quasi completamente di alimentari e affini. Compriamo 3 chili di cozze, del latte e della creme di fattoria, prezzemolo, erba cipollina, pane e croissant. Fatto poi CS nell’area, alle 10,30 partiamo. Compiamo un giro panoramico della zona, vedendo parecchi posti che da soli valgono qualche giorno di sosta e anche altre ottime aree sosta (vorrà dire che ci toccherà tornare un altr’anno … ) Andiamo quindi alla Pointe di S. Mathieu. Ci fermiamo in un parcheggio sulla sinistra della strada, poco dopo l’abbazia. C’è il divieto di sosta notturna, ma per il giorno è perfetto. Su erba e si possono anche aprire i tendalini e prendere fuori tavoli e sedie per pranzare all’aperto. Passa anche un signore francese che ha un cane setter irlandese maschio identico a Ira, anche della stessa età . Riposiamo e verso le 16 andiamo a visitare il sito. Davvero bellissimo, suggestivo. Ci concediamo anche una bella passeggiata lungo le scogliere a picco che nascondono bellissime baiette dall’acqua trasparente (peccato la temperatura della stessa, sembrerebbe altrimenti di essere ai caraibi) Riprendiamo quindi i camper, dirigendoci a sud. Dopo poco più di un’ora superiamo, senza fermarci, Brest. Ci mettiamo un po’ a trovare la strada, ma alle 20 siamo ne parcheggio di Cap de La Chevre. Ci sono dei cartelli di divieto sosta notturna, ma dei camperisti francesi ci dicono che se non si tirano fuori tavoli e sedie (e col vento che c’è chi è il matto che lo farebbe … ) non ci sono problemi. Facciamo mangiare le bimbe divise nei camper, poi le mettiamo a vedere la TV nel nostro e noi ceniamo in quello di Adriano con “mules a la creme” cucinate da noi … Mmmmmmmmmmmm A mezzanotte tutti a letto. 11 agosto Sveglia alle 8.30. Partiamo in direzione di Morgat. Parcheggiamo nell’area camper che si trova vicino all’Ufficio del Turismo. Andiamo prendere informazioni per la gita in barca nelle grotte. Si farà nel pomeriggio, quindi ne approfittiamo per fare la spesa e poi tornare ai camper per pranzo. Portiamo anche le bimbe a saltare con gli elastici sulla spiaggia. La gita è divertente, ma forse non vale i 30 euro a famiglia, visto che nelle grotte non si entra, le fanno solo vedere dall’esterno. In compenso, a merenda, Silvia scopre i “chichis” una sorta di serpentelli di bombolone fritto, che vengono serviti o con panna o con cioccolato fuso … Mmmmmmmmmmm Partiamo quindi per Locronan, dove arriviamo alle 18,30. Il parcheggio è piuttosto pieno ma dopo un po’ di sfrozo riusciamo a sistemarci. Ceniamo ognuno nel proprio camper, data la mancanza di altre possibilità . Dopo cena un bel giro per il paese, i negozi sono già tutti chiusi, ma forse ciò rende ancora più suggestivo questo paesino medievale. 12 agosto Sveglia con tutto comodo. Alle 10,30 partiamo in direzione della Pointe du Van. Attraversiamo Duarnenez. Alla Pointe ci mettiamo nell’unico parcheggio senza sbarre limitatrici di altezza e facciamo una bella passeggiata, con vista anche sulla Pointe du Raz, su pianori a picco sul mare e spazzati dal vento. Alle 13 circa si riparte. Ci fermiamo in un paesino che si chiama Cleran Cap Sizun, dove facciamo camper service e mangiamo dei panini, scoprendo anche una bella AA completamente gratis. Ripartiamo, prendendo la strada per Audierne e cercando un supermercato dove fare rifornimento di gasolio e di generi alimentari. Arriviamo nel pomeriggio a Concarneau. L’area de la Gare è piuttosto piena, ma riusciamo a sistemarci abbastanza bene. Prendiamo la navetta per la cittadella e ci perdiamo passeggiando all’interno delle mura, curiosando nei vari negozietti. Prendiamo poi per le bimbe pollo e patatine fritti, mentre noi ci rechiamo a cena alla “Poissonade”, sul porto, una specie di sagra dei pescatori, dove magiamo pesce bene e spendendo davvero poco (25 euro per due persone, compreso il bere). Dopo cena ci concediamo tutti un bel dessert, gelato per le bimbe e dolcetti vari per noi. Prendiamo anche delle collanine con siboli celtici in regalo alle bimbe. Tornando al parcheggio vediamo il camper del nostro amico siciliano Giovanni (piccolo davvero il mondo …) così, messe a letto le bimbe, andiamo tutti a chiacchierare nel nostro camper fino a mezzanotte. 13 agosto Sveglia presto. Oggi purtroppo Elena e Adriano ci devono salutare perchè il 15 devono essere di rientro a Genova. Ci salutiamo con qualche lacrimuccia (siamo stati davvero bene insieme) e poi noi e Silvia e Fabio andiamo a Tregunc, dove assistiamo alla Messa della domenica. Finita la funzione ci dirigiamo a Pont-Aven, paese degli impressionisti. Con qualche difficoltà troviamo finalmente parcheggio (anche se molto in pendenza) e quindi, armati di panini, che consumeremo in un parco giochi del paese, ci concediamo una bella passeggiata. Il paese è molto carino, pieno di gallerie d’arte e con scorci molto suggestivi. Fantastici i biscottifici … Fuori da uno di essi troviamo addirittura la ciotola per far bere i cani!!!! Che dire … Per avere un’idea di cosa sono le Gallette de Pont Aven guardate il sito http://www.Traoumad.Com/ Ripartiamo verso la fattoria dove ci fermeremo stanotte, che si trova a Erdeven. Ci sono già in sosta un camper francese e un motorhome inglese. Ci presentamo. Mentre noi riposiamo , Fabio e Silvia con le loro bimbe vanno in bici a vedere la festa bretone che si tiene al Castello distante circa 2km. Tornati loro facciamo la doccia e poi ci concediamo un aperitivo fuori dai camper, sui tavoli gentilmente messi a disposizione dai proprietari della ferme. Invitiamo anche i signori inglesi a prenderlo con noi. I simpatici Tony e Fiona vengono da Sheffield e lui si rivela conoscere bene Bologna, in quanto motociclista, felicissimo possessore di una Ducati. Va a finire che intavoliamo una bellissima conversazione con loro, con relativo scambio eno-gastronomico-culturale, mentre le bimbe, mangiata la pasta, vanno a vedere un film a cartoni sul camper. Approfittiamo anche del passaggio della proprietaria della ferme per acquistare (dopo doverosa visita di Pietro e delle bimbe alle stalle, comprensive di tutti gli animali) del latte appena munto e anche del sidro invecchiato (trattato tipo calvados). Tiriamo tardi con Tony e Fiona in piacevole compagnia. 14 agosto 2006 Sveglia alle 9,30 con tutta calma e colazione col super latte di fattoria ….. Erano anni che non vedevo tanta panna sulla superficie di un bricco di latte!!!!! Con calma partiamo in direzione di Carnac. Non vogliamo perderci i famosi megaliti. Alle 11,30 arriviamo e troviamo parcheggio abbastanza agevolmente. A questo punto, per vedere alla meglio il sito, che è piuttosto esteso, scarichiamo le bici e lo percorriamo così agevolmente, per tutta la sua estensione. Devo dire che sono impressionanti e anche abbastanza inquietanti, sia perchè non si sa nulla su COME li abbiano eretti sia del loro PERCHE’ e pochino si sa anche di CHI fossero i popoli che li misero là . Ripartiamo quindi per Locmariaquer dove c’è un altro sito molto famoso, questo, non per il numero dei megaliti, ma per le loro dimensioni. Qui l’ingresso è a pagamento per gli adulti e costa 10€ a testa. L’enormità di questi megaliti li rende ancora più misteriosi. E’ ormai pomeriggio e quindi decidiamo di raggiungere la ferme che ci hanno consigliato i simpatici inglesi Tony e Fiona. A Clisson facciamo spesa e poi ci rechiamo a Monzillion, alla tenuta “La Tucauderie”. Non ci sono altri equipaggi in camper, quindi gli spazi sono tutti per noi. Mentre le bimbe giocano con Ira e col simpatico Golden Retriver della tenuta, noi andiamo a degustare il vino (uno degli aspetti positivi del dormire nelle ferme … ) e va a finire che ne compriamo 14 bottiglie a camper, di tipi differenti, dal muscadet al cabernet sauvignon barricato e invecchiato 3 anni. Cena tranquilla e poi a letto nel silenzio più assoluto. 15 agosto Sveglia presto. Approfittiamo del camper service gentilmente messo a disposizione dalla ferme in modo poi da essere a posto per due o tre giorni (visto che siamo a ferragosto). Andiamo insieme a Clisson e assisitiamo alla Messa. Finita questa si fa un po’ di spesa poi, a malincuore, ci separiamo. I nostri amici desiderano visitare la Loira con i suoi splendidi castelli, mentre noi (che già la vedemmo nel 2002) scendiamo per la Costa Atlantica, verso La Rochelle. Per questa parte di itinerario non abbiamo indicazioni, nè diari di bordo di altri che ci siano stati, per cui, un po’ leggeremo la Routard, un po’ andremo “a naso”. Ci fermiamo in un piccolo paesino, di cui nemmeno ricordo il nome, in una bella area comunale. Pranziamo. Pietro riposa un po’ mentre io, le bimbe e Ira facciamo una bella passeggiata lungo il fiume, che scorre proprio sotto l’area sosta. Si mette a piovere nel primo pomeriggio, per cui decidiamo di macinare un po’ di chilometri, visto che il tempo non involgia a passeggiate. Nonostante ciò poichè usiamo solo strade statali, ci godiamo comunque dei bei panorami. Tra i vari paesi attraversati vediamo Marans, che ci ricorda Annecy, attraversato da un fiume, sulle cui rive ci sono tanti locali e ristoranti. Potrebbe essere una bella meta per un’altra incursione francese. Arriviamo a La Rochelle, ma, come temevamo, il ferragosto si fa sentire anche qui. C’è un ottimo parcheggio alle Vieux Port, con navetta per il centro ma è pieno stracolmo. Poichè non amiamo il caos, decidiamo di rimandare la visita a questa città ad altra occasione e proseguiamo. Nostra meta di stasera è una ferme che produce cognac, tra cui anche uno invecchiato 40 anni. A Sablonceaux, sulla D117 troviamo questa ferme “Domaine La Palliere”. Assaggiamo il cognac ….. Mmmmmm, io non amo i superalcolici, ma devo dire che questo è super. Non si sente l’alcool, al gusto si avverte solo il profumo e il sapore morbido. Ne compriamo ovviamente una bottiglia al prezzo superconveniente di €40 (non so cosa potrebbe costare in una rivendita qui in Italia). Le signore della ferme gentilmente ci fanno fare rifornimento di acqua al camper. Una bella passeggiata tra le vigne tutti insieme, poi si rimette a piovere. Cena, un po’ di TV via satellite (e un TG) e cartoni per le bimbe mentre noi leggiamo. Poi si dorme, anche qui in un silenzio quasi incredibile.

16 agosto Stanotte ha piovuto e stamattina è nuoloso. Io e Pietro ci svegliamo alle 8,30 ma le bimbe non ne vogliono sapere. Riusciamo a partire verso Bordeaux solo alle 10,30. Il motore del Ducato ha dei problemi. Si accende la spia degli iniettori e il motore “va a tre”. Vediamo dal libretto FIAT che c’è un’assistenza autorizzata a Saintes. Impostiamo il navigatore e andiamo. Arrivati sul posto scopriamo che si sono trasferiti. Pietro non la prende bene, quando succedono questi contrattempi diventa sul nervoso andante Dopo vari giri e grazie al Tom Tom, troviamo finalmente l’officina FIAT, ma sono le 12 e ci dicono che sono chiusi fino alle 14. Che fare? Prima cosa telefoniamo alla nostra officina di fiducia in Italia, spiegati i sintomi ci fanno già la diagnosi, in modo che sapremo cosa dire al meccanico francese. Ne approfittiamo anche per fare la spesa nell’ipermercato vicino all’officina e pranziamo nel parcheggio. Alle 14 in punto siamo alla FIAT. Nel giro di 30 minuti risolvono tutto (sono i morsetti degli iniettori che si allentano – serie difettosa, a casa dovremo sostituirli – ma basta stringerli e tutto torna a posto) spiegano anche a Pietro come fare se si dovesse ripresentare il problema, e non vogliono un euro. Facciamo quindi gasolio e poi ci dirigiamo a S. Emilion, la MECCA del Bordeaux. La strada scorre tra file interminabili di bassi vigneti, un panorama davvero bello. Ogni tanto tra le vigne emerge uno “Chateaux”. Visitiamo il paesino, tutto medievale, davvero bello. Più enoteche che abitanti, ma gradevolissimo. Finita la visita ci spostiamo alla ferme “Chateau du Rol” dove ci troviamo a sostare tra le vigne. Degustiamo ed acquistiamo 12 bottiglie di Bordeaux del 2003 e 6 bottiglie di St. Emilion de Grand Cru del 1999 (il RE dei bordeaux) a un prezzo davvero vantaggioso (€88 in totale). Nel silenzio delle vigne le bimbe e Ira giocano con la setter inglese dei proprietari. Cena poi a nanna nella pace e nel silenzio. 17 agosto Ci svegliamo presto, alle 7,45 io e Pietro siamo già pronti. Mettiamo le bimbe ancora addormentate sui divani della dinette e partiamo in direzione di Arcachon. Ci fermiamo a fare colazione e alle 10 siamo arrivati. Troviamo un comodo parcheggio dietro la stazione dei treni, vicino al centro. C’è mercato, quindi ne approfittiamo e compriamo del formaggio. Decidiamo poi di prendere il trenino che fa il giro panoramico della “Ville d’Hiver”, per vedere con calma e tranquillità le belle ville liberty che sorgono sulla collina. Il posto diventò famoso tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 quando scoprirono che il clima era benefico specie per i malati di tisi, quindi i malati “ricchi” si trasferivano qui in inverno (e si costruirono le ville). Facciamo questo bel giro tra le Ville Liberty (anche Ira prende con noi il trenino senza problemi, W la Francia) e dopo 40 minuti siamo di ritorno al mercato dove ci facciamo tentare dai profumi che ne escono e per noi genitori compriamo arrosto e patate per noi genitori. Preso poi di nuovo il camper, ci tocca assolvere a una promessa fatta alle bimbe, per cui ci tocca prendere loro il Mc Donald per pranzo. Ci dirigiamo quindi verso la duna di Pyla. Subito dopo la duna, sulla strada ci fermiamo un attimo e mangiamo. Cerchiamo poi un campeggio, ma l’unico che ha posto è il “Petit Nice”. Pietro entra a chiedere, ma ne esce di corsa. Hanno solo un posto libero, stretto e nemmeno messo bene. Per 32 euro al giorno, onestamente ne facciamo a meno.Parcheggiamo quindi lungo la strada e andiamo a scalare la Duna. La Duna è lunga circa 3 km ed è alta più di 100 metri. In molti punti ci sono delle scale che facilitano la salita, ma dei tipi tosti come noi ….. Non sia mai. Che fatica salire!!! In certi punti dobbiamo metterci a 4 zampe. In cima poi veniamo accolti da una vera e propria tempesta di sabbia. Per fortuna abbiamo con noi un asciugamano, con cui copro le bimbe. Una volta scesi dalla duna (anche a ruzzoloni) e dopo esserci spogliati nella doccia e sciacquati per levarci la sabbia che ci è entrata ovunque, ci spostiamo col camper di circa 50km, a Gastes, dove troviamo iun riva al lago un’ottima area attrezzata su prato, molto tranquilla. Cena e poi tutti a nanna, la duna ci ha davvero stancato. Venerdì 18 agosto Sveglia alle 8,30. Abbiamo le grigie talmente piene che il lavaggio dei piatti della colazione causa l’allagamento del bagno. Facciamo camper service completo e alle 10,30 ripartiamo, dopo che le bimbe hanno dato pane a tutte le oche e le anatre che vivono nel lago. Percorriamo strade secondarie e panoramiche, vicino alla costa. Vediamo anche dei veri surfisti che cavalcano le onde dell’oceano. A Cap Breton riusciamo a parcheggiare. A piedi andiamo in centro del paese. Visitiamo la Cattedrale e facciamo una passeggiata nella zona pedonale. Pranziamo in un ristorantino in peinocentro. Crepes per le bimbe e le ultime mules della vacanza per noi, mi lancio e provo quelle al roquefort … Mmmmm … Ottime!!! Andiamo quindi alla ferme di France Passion a Jurancon, ai piedi dei Pirenei, nei paesi baschi francesi. Anche il vino che producono è citato nella “bibbia” di Hugh Johnson. E’ veramente isolata, ma splendida. Compriamo anche del vino, che si dice faccia concorrenza al Sauterne (e quando lo assaggeremo a casa, accompagnato al fois gras dovremo convenirne) ma costa meno (solo 8 euro la bottiglia, contro i 16 medi del Sauterne). Cena davanti a un tramonto da favola. Notte silenziosissima. Sabato 19 agosto Sveglia alle 7,30. Stanotte ha piovuto molto e siamo un po’ in apprensione, temiamo di restare impantanati e non riuscire ad uscire. Invece, nessun problema. Facciamo colazione poi andiamo a salutare i proprietari della fattoria. In particolare le bimbe salutano a malincuore Cesar, un bellissimo labrador nero di 9 mesi che ha giocato a lungo con loro. Impariamo che siamo stati i primi camperisti italiani a fermarsi in questa Ferme. Paritamo in direzione di Pau. Parcheggiamo nell’enorme Place Verdun, gratuita. Girando per le strade della città notiamo una strana animazione. Scopriamo così che oggi c’è in corso una festa popolare chiamata Hestiv’o. Ci sono bande musicali, gruppi che suonano e ballano per le strade, stand gastronomici e molta allegria. Compriamo anche due fazzoletti gialli bordati di rosso alle bimbe, con ricamato il simbolo della festa, che ricorda molto una “Feira” spagnola (infatti negli stand il piatto principale è la paella). Giriamo per il centro. Vediamo il castello solo dall’esterno perchè non ci va di riportare Ira in camper. Pranziamo negli stand. Arrosto di maiale per le bimbe e paella per noi. Alle bimbe prendiamo anche una crepe al cioccolato. Tornando al camper in un negozio che ha cose deliziose, non riesco a resistere e compro ad ognuna delle bimbe una gonna lunga, un po’ zingaresca e una maglietta coordinata. Sono le 14,30 quando ripartiamo e dopo 2 ore siamo nel camping Theil, che si trova a 3 km dalla Grotta di Lourdes e dal Santuario. Montiamo le luci sulle bici, così dopo cena le prendiamo e andiamo al Santuario per partecipare alla processione nottuna con le fiaccole. Molto suggestiva e coinvolgente. Non sto a descrivere le sensazioni provate, sono molto intime e profonde e difficili da rendere con le parole, dico solo che anche le bimbe sono state zitte e partecipi (che per loro è davvero un eccezione). Alle 23 torniamo al campeggio e andiamo subito a dormire. Domenica 20 agosto Sveglia alle 7.00. Facciamo colazione e dopo aver un po’ riassettato il camper, riprendiamo le bici e torniamo al Santuario. Prima di entrare compriamo alcune bottiglie da riempire per portarle a casa. Nella Basilica alle 9,30 assistiamo alla Messa internazionale, con centinaia di altri fedeli e tanti malati. Dopo la Messa riempiamo le bottiglie per i vari nonni e anche una tanica da 5 litri che Don Alessandro, il nostro parroco, utilizzerà durante l’anno per i battesimi. Andiamo quindi a metterci in coda per accedere alla Grotta dove Bernadette ebbe le visioni. Ad un certo punto, dopo circa 5 minuti che siamo in fila, gli addetti ci chiamano fuori dalla fila e ci fanno passare avanti, perchè chi ha bambini ha la precedenza. Recitiamo alcune Ave Maria, in particolare per i malati a noi cari, accendiamo due candele. Fuori, come promesso, compriamo alle bimbe come ricordo un quadretto con la Madonna di Lourdes, che desiderano appendere in camera loro. Torniamo in bici al campeggio e saldiamo (18 euro con elettricità ). Pranziamo, poi mentre Pietro riposa le bimbe giocano con un bambino di Palermo e io pulisco un po’ e faccio il pieno di acqua al camper. Alle 15,30 partiamo. Oggi pomeriggio vorremmo fare una lunga tappa di trasferimento, per avvicinarci al confine e concederci due o tre giorni di riposo nel Verdon. Prendiamo l’autostrada, per andare un po’ veloci, anche se sappiamo che è cara. Approfitto del viaggio per fare un riepilogo delle spese effettuate sinora. Vedo che non è andata male, abbiamo speso circa 2000 euro, ma consideriamo che ci portiamo a casa più di 500 euro in vino. Alle 18,30 passiamo Carcassone, ammirandola da lontano. C’è parecchio vento e dobbiamo un po’ rallentare. Alle 20,40 ci fermiamo vicino a Montpellier per cenare con calma. Riaprtiamo alle 22, concedendo alle bimbe (che sono state molto brave) di vedere un film. Decidiamo di proseguire fino alla meta. All’una di notte siamo nel parcheggio per camper di Moustieres S. Marie. Buonanotte.

Lunedì 21 agosto Sveglia sempre prestino, verso le 8,30. Giretto con passeggiata per il paese, comprando pane e latte. Paghiamo l’area 6 euro. Percorriamo col camper tutta la Corniche e anche la Routes de Cretes. Alle 14 ci fermiamo per pranzo e per un riposino. Terminando il giro sulla Routes de Cretes vediamo una cosa da tenere presente: dopo il paesino di La Palud, verso Castellane, c’è un camping municipal dove una famiglia ocme la nostra (camper – 3 adulti – 1 bimba – 1 cane – 220v) spende poco più di 16 euro al giorno. Finiamo il giro in riva al lago, dove le bimbe fanno anche il bagno. Fa caldo. Andiamo poi all’area camper di La Salles sur Verodn, che conoscevamo già . Purtroppo dobbiamo rinunciare a fare il barbecue, per motivi di sicurezza si possono usare solo quelli a gas, non a carbonella. Cena all’aperto, un po’ di Tv e poi a letto. Martedì 22 agosto Sveglia alle 8.00. Porto fuori Ira e intanto Pietro rimette a posto tavolo e sedie. Scarichiamo e facciamo acqua. Alle 9 siamo nel parcheggio del posto dove noleggiano pedalò e canoe. Facciamo colazione. Prendiamo un pedalò per due ore visto che con due bimbe la canoa non è consigliata, per via della corrente. Dopo ci fermiamo un pochino in riva al lago e le bimbe fanno di nuovo il bagno. Ripartiamo, dopo aver comprato qualcosa per pranzo in un chiosco lì vicino. Sulla strada verso Castellane pranziamo e ci riposiamo all’ombra in una bella are pic nic lungo la strada. Alle 15,30 prendiamo il caffè e ripartiamo. A Castellane ci fermiamo un in supermercato a fare un po’ di spesa. Ripartiamo sulla 955 fino a St. Julien du Verdon che costeggia il lago di Castillon, molto bella e panoramica. Facciamo poi la N202 e a S. Andrè Les Alpes ancora la 955 fino a Barcellonette. Poco dopo Thorame Gare, sulla sinistra, vediamo un rudere con un bel prato in riva al fiume, dove sostano alcuni camper. Ne prendiamo nota per un’altra volta. Ancora lungo la D908 a La Foux, sulla destra, un piccolo parcheggio camper con aiuole fiorite e tavoli di legno. E’ una bella strada, panoramica, ma NON LA CONSIGLIAMO. Stretta (il camper ci passa giusto giusto), a strapiombo, senza protezioni. Meno male che l’abbiamo fatta di giorno e con pochissimo traffico. Se Dio vuole, alle 19,40 siamo a Barcellonette e alle 21 sul Colle della Maddalena. Cena e a letto, distrutti. Mercoledì 23 agosto Sveglia alle 8. Dobbiamo risistemare gli spinotti degli iniettori che ieri sera, arrivati sul Colle, si sono rimessi a fare i capricci. Alle 10 partiamo. Alle 12,30 ci fermiamo a Bra per pranzare al Boccondivino, osteria gestita dallo Slow Food (ottima). ripartiamo verso le 15 in direzione di casa. Per la prima volta dopo tanti giorni ci troviamo a soffrire davvero il caldo. alle 18,30 siamo a casa. Purtroppo anche questa vacanza è finita. Meno male che ci sono i week end.



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