Paris: ville lumière

Qualche tempo fa ho avuto l'opportunità di tornare a parigi (la mia città preferita al mondo in assoluto) per far visita ad un'amica che lavorava lì temporaneamente. con un volo low cost e l'alloggio gratis questo weekend lungo mi è constato davvero una fesseria! che dire, l'emozione di rivedere la bella parigi è sempre grande x me... Tra...
Scritto da: roberta1981
paris: ville lumière
Partenza il: 03/11/2005
Ritorno il: 07/11/2005
Viaggiatori: da solo
Spesa: 500 €
Qualche tempo fa ho avuto l’opportunità di tornare a parigi (la mia città preferita al mondo in assoluto) per far visita ad un’amica che lavorava lì temporaneamente.

con un volo low cost e l’alloggio gratis questo weekend lungo mi è constato davvero una fesseria! che dire, l’emozione di rivedere la bella parigi è sempre grande x me… Tra l’altro era qualche anno che non ci andavo, quindi ero curiosa di vedere cosa è cambiato e spt di rivedere certi posti x me magici…

il primo giorno giro da sola, mentre la mia amica lavora e ho dato sfogo alla mia passione per l’arte e la cultura, sapendo che i giorni successivi sarebbero stati più soft! inoltre adoro girare da sola per le vie di questa città.

prima tappa: hotel de la ville, perchè mi ricorda tanto le foto degli innamorati di delaunay…

di qui si prosegue obbligatoriamente, quasi stregati, verso notre dame.

è una giornata piovosa e da uno dei negozietti de l’ile de la cité prendo un ombrello stupendo con “paris” scritto dappertutto che sembra una tela dadaista: che affare, se lo perdessi starei malissimo: ci tengo molto! arrivo davanti a notre dame, che sotto la pioggia ha un fascino tutto suo: la rende ancora più “gotica”, è stupenda. Vorrei salire sulla balconata e accostarmi alle statue di viollet le duc, più che gustarmi il panorama che con la pioggia non rende, ma la coda è troppa e voglio vedere altro…

costeggio la chiesa e la sainte chappelle, dove all’esterno stanno girando una scena di un film francese…

ritorno sull’altra riva della senna, e mi dirigo verso la cosa che per me ha più valore a parigi, quella che se abitassi in quasta città vorrei vedere ogni giorno: place de vosges, una piazzetta perfetta in tutti i sensi. È geometricamente perfetta, ha case tutte uguali che la circondano sui quattro lati, tra cui la casa di victor hugo (il più grande tra i letterati francesi per me) e un giardino semplice ed intimo che ti strega. Basta sedersi qui per qualche minuto e si torna indietro nel tempo, rilassandosi con un bel libro, magari di victor hugo appunto.

visto che ci sono mi mangio una crèpe au chocolat in una brasserie li vicino: che delizia! m’incammino verso il marais, il quartiere più bello di parigi in assoluto per me: ha negozietti di abiti e accessori vintage favolosi, oltre che viette davvero pittoresche,ì! gli affitti qui son altissimi e vivere qui è davvero prestigioso: ha un pò scavalcato la tanto prestigiosa rive gauche (sempre magica bisogna dire)…

tra le viette di questo quartiere m’imbatto nel musée carnavalet,un palazzo davvero carino dove è ospitata una collezione di opere che documenta parigi in vari momenti storici e scene di vita parigine di autori quali seurat e signac, pane per i miei denti!!! son felicissima di questa tappa (gratis tra l’altro!) e proseguo per le vie del marais sostando ogni tanto in qualche piccolo giardino e davanti ll’hotel de soubise, di spendida architettura e immerso in una pace da “castello della loira”! il mio giro si spinge fino al pompidou centre: che dire, è da vedere! mi ricoro quando molti anni fa c’era un orologio che segnava i secondi che mancavano a capodanno 2000 e mi chiedevo come sarebbe cambiata quella piazza in tutto quel tempo: l’ho ritrovata uguale, ovvero vivace, piena di giovani e gente particolare intenta in giochi originalissimi! visto che ci sono vado fino a les halles per avere un bel panorama della chiesa di saint eustache, monumentale davvero! ma voglio arrivare fino al louvre oggi, passando per saint germain l’auxerrois, che ha un campanile fantastico, dove vedo il primo spiraglio di sole!! e così entrando nel cour carré del louvre mi viene in mente il tanto contestato libro di dan brown, che ho letto x semplice curiosità artistica: la religione è tutta un’altra cosa e non viene certo intaccata da credenze di questo genere. “ritorno in me” e proseguo per la place du carrousel, lasciandomi alle spalle la piramide che con la luce del sole al tramonto ha una luce particolare. E mi vengono in mente le migliaia di capolavori custoditi qui dentro, che in altre occasioni ho avuto la fortuna di ammirare e che sono impressi nella memoria. Mi giro e all’orizzonte si erge la tour eiffel: si, sono proprio a parigi! sembra messa lì come a ricordarci di essere nella ville lumière…

devo incontrare la mia amica. Si mangia a casa eppoi fuori nel quartiere latino di saint germain, che la sera è davvero il massimo: localini e brasseries in fila, gente che passeggia e passa da un localino all’altro con tanta voglia di divertirsi! con i suoi amici facciamo le 5 del mattino, e io con il mio volo alle 6 del mattino prima da orio al serio, sono sveglia da 26 ore! non ho sonno, ma la ragione mi dice di riposare…

la mattina dopo siamo troppo stanche e nel pomeriggio ci incamminiamo dall’opéra verso i grandi boulevards fino a place de la république e place de la bastille. Un bel modo per vedere l’urbanistica di parigi: è infatti una città che va assaporata passeggiando; ogni palazzo dice qualcosa e vien voglia di fotografare di tutto. Merenda nell’ennesima brasserie e via a casa x prepararci per la sera. Stavolta si mangia nel quartiere di bercy, una sorta di piccolo centro con ristoranti, locali e negozi, tutto costruito con architetture graziose e originali: manca qui a milano un posto di ritrovo così! davvero carino!!! poi a casa della mia amica per un bel tè e chiacchiere notturne, che come sempre si prolungano fino a notte fonda.

oggi è domenica e più precisamente la prima del mese, quindi la maggior parte dei musei e luoghi d’interesse a parigi sono gratuiti. Decidiamo di andare al musée d’orsay, perchè non me lo ricordo e ho studiato tante grandi opere custodite qui di artisti dell’800-‘900. per arrivarci prendiamo la metro fino al louvre e proseguiamo a piedi per i jardins des tuileries, che belli che sono!!!! sembra di tornare al settecento…

tornaimo al museo: è a dir poco stupendo: l’architettura estrappolata dalla vecchia stazione è davvero funzionale: non deve essere stato facile adattare questa struttura ad un museo, sia dal punto di vista delle luci che del sonoro… Il risultato, ad ogni modo, è molto suggestivo! le opere ovviamente sono sublimi, è un’emozione la sala di van gogh e gaugin, certi degas e i monet che mi hanno ammaliato! beh, ci tornerò di sicuro…

visto che ci siamo andiamo a place de la corcorde, scorgendo da lontano l’arc de triomphe alla fine degli champs elysées. Non li perocrriamo, abbiamo i piedi a pezzi e onestamente li ho percorsi spesso, quindi preferisco concentrarmi su altre parti di parigi che ho più a cuore… Quindi, passando davanti al mitico hotel crillon (ma quant’è bello!!) scorgiamo la madeleine, che non so perchè, ogni volta mi fa pensare alla brioschina di proust… Come se, ogni volta che la vedessi, mi provochi una forte stretta al cuore, solo per il nome… Pare una stupidaggine, ma mi fa sempre sto effetto…

impossibile perdersi place vendome, una capolavoro davvero. E oggi il cielo è proprio blu, e il contrasto con questi palazzi chiari è magico. La facciata del mitico hotel ritz è in ristrutturazione, ma vale la pena vedere chi entra e chi esce dalla famosa porta scorrevole che purtroppo tanti anni fa vide scomparire per sempre la grandissima lady d.

percorriamo la bellissima rue saint honoré, piena di negozi splendidi, e palazzi tipici parisiens..

la sera andiamo al trocadero per vederci la tour eiffel illuminata. È uno spettacolo: può piacere o non piacere, ma non lascia certo indifferenti!!l’ennesima crèpe al cioccolato e un tè buonissimo in una brasserie lì vicino eppoi a casa perchè il mio aereo parte prestissimo la mattina seguente…

e con la tour eiffel alle spalle saluto questa magica città, con la speranza un giorno di venire anch’io qui a lavorare. Speriamo che non resti solo un sogno!



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