Belgio. Birra ma non solo

Un giro in Belgo di Paola e Danilo dal 23 al 30 agosto 2010
Scritto da: danilo66
belgio. birra ma non solo
Partenza il: 23/08/2010
Ritorno il: 30/08/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Viaggio in Belgio di Paola e Danilo dal 23 al 30 agosto 2010.

Lunedì 23 agosto.

Partenza con volo Ryanair da Bergamo alle ore 08.00 ed arrivo all’aeroporto di Charleroi intorno alle 10.00. Ci rechiamo all’autonoleggio Avis per ritirare la macchina prenotata su internet.

Ci viene assegnata una Polo rossa, e sotto il primo di una lunga serie di acquazzoni che ci accompagneranno durante la nostra permanenza in Belgio riusciamo non senza difficoltà a trovarla. Visto il colore della macchina pensiamo che se non altro non dovremmo fare fatica a trovarla nei parcheggi. Lasciamo l’aeroporto intorno alle 10.30 e ci dirigiamo verso la nostra prima tappa, il castello di Ecaussinnes-Lalaing. Capiamo subito che le indicazioni stradali saranno la nostra croce durante il viaggio, visto che sono o quasi inesistenti o difficili da scovare. Ad un certo punto ci fermiamo per sistemare meglio il bagaglio in macchina, in modo da caricare tutto nel baule, visto che a causa della pioggia abbiamo caricato in macchina le valigie velocemente. Ci fermiamo sotto un ponte in un paese, ma visto che la carreggiata e’ stretta dobbiamo desistere dal sistemare le valigie in quanto avremmo bloccato il traffico, che non e’ particolarmente intenso, ma purtroppo le poche macchine che transitano ci costringono ogni volta ad uscire da sotto il ponte per farle passare. All’arrivo di un autobus decidiamo di sistemare le valigie in un secondo momento. Raggiungiamo il castello intorno a mezzogiorno, e la pioggia continua a cadere, costringendoci a mettere le giacche a vento per ripararci. Purtroppo del castello riusciamo solo a vedere gli esterni con le sue griglie blu ed il cortile interno, visto che e’ chiuso da mezzogiorno alle 2 (tenetene conto se decidete di visitare il Belgio, visto che molti monumenti chiudono in pausa pranzo). Decidiamo allora di andare verso Mons, dove ci fermeremo per il pranzo. Nel frattempo il vento ha spazzato le nuvole nere, ed e’ apparso il sole, che ci accompagna fino a Mons. Parcheggiamo nei pressi del centro e ci incamminiamo verso la piazza principale. La cittadina e’ abbastanza viva e la piazza del municipio molto grande e con qualche locale. Ci spostiamo in una via laterale alla piazza e ci fermiamo in un pub per un panino e la prima birra trappista (Orval) della vacanza. Dopo pranzo facciamo un salto a vedere il Beffroi, la torre campanaria giusto dietro la piazza principale. Ripartiamo in direzione Nord, e visitiamo il castello di Beloil (solita difficoltà ne trovarlo). Carino, con un bel parco, ma sinceramente 8 euro per visitare 4 stanze ed una bella biblioteca mi sembrano eccessive. Il cielo intanto e’ tornato a gonfiarsi di nuvole minacciose e nere. Ripartiamo alla volta di Tournai, e sulla strada passiamo per Pipaix, piccolo paesino, dove si trova l’ultimo birrificio a vapore del Belgio, ma lo troviamo chiuso. Decidiamo allora di dirigerci verso Tournai, dove arriviamo giusto giusto per la merenda. Prima però ci conduciamo una visita alla piazza principale e alla cattedrale in ristrutturazione da una vita. Visto che e’ l’ora della merenda ci congediamo una birretta e provo una Chimay tappo blu. Dopo la birretta visitiamo un antico ponte romano e riprendiamo il viaggio verso la nostra prima meta. Arriviamo a Coutrai (o Koortrijk in fiammingo) e troviamo l’albergo Belfort in pieno centro, giusto di fronte al municipio. Parcheggiamo vicino all’albergo sulla strada dell’albergo srtesso, dove il pagamento della tariffa (pochi euro) vale fino alle 9 del mattino dopo. Ci sistemiamo in albergo ed andiamo alla ricerca di un posto dove mangiare. La cittadina e’ piccola e molto viva e prima di cena andiamo a visitare il piccolo ma molto particolare beghinaggio della città. Molto molto carino. Troviamo un ristorante – pub vicino al fiume e ad un altro ponte romano e ceniamo con pollo al curry e birrettina (tanto per cambiare). Rientriamo nella piazza principale dove abbiamo il nostro albergo e scopriamo una festa popolare dove parecchia gente (alcuna in mezze maniche nonostante il freddo ed il vento) assiste ad una specie trasmissione televisiva (almeno così sembra). Noi restiamo per qualche minuto per cercare di capire di cosa si tratta, ma essendo tutto in fiammingo desistiamo e decidiamo di andare a riposare le nostre stanche membra.

Martedì 24 agosto.

Ci svegliamo intorno alle 8 e dopo una buona colazione riprendiamo la strada in direzione di Ypres.

Grazie ad una comoda autostrada ci arriviamo in una mezzoretta, e con nostra grande sorpresa scopriamo che una volta passata la cinta di mura che circonda la città si ha come l’impressione di entrare in un altro mondo. Strade lastricate e tutte case in mattoncini. Sembra di entrare in una città degli anni 50! Lasciamo la macchina vicino alla piazza principale, dove aspettiamo che apra il museo della grande guerra. Ypres infatti e’ tristemente famosa per essere stata un nodo cruciale della prima guerra mondiale. All’interno dell’ufficio turistico troviamo un depliant sulla strada della grande guerra (the Flanders Fields), un itinerario fatto di luoghi riguardanti la prima guerra mondiale. Visitiamo il museo e poi uscendo dalla città facciamo una visita ai bastioni esterni, molto frequentati da ciclisti e persone che fanno jogging. Partiamo per il nostro tour dei luoghi della prima guerra mondiale. Prima tappa e’ l’Essex Farm Cemetery, cimitero di guerra canadese. Proseguiamo per un piccolo cimitero inglese sperduto nella campagna belga a fianco di una fattoria. Proseguiamo per il cimitero tedesco di Langemark, tutto con croci nere. Visitiamo successivamente il cimitero inglese Tyne Cote Cemetery, su una collina dalle parti di Zonnebeke.

Per pranzo ci dirigiamo verso l’Hoog Crater, dove oltre a visitare un piccolo museo ci fermiamo nel bar – ristorante attiguo e mangiamo un tramezzino con una St.Bernardus 12 abt. Nel pomeriggio visitiamo una linea di trincee subito a fianco dell’Hoog Crater. Ripartenza alla volta della prima abbazia trappista. Quella di WestVleteren. Transitiamo di fronte al bivio per l’abbazia e se non fosse per Paola che ha visto a mala pena l’indicazione non l’avremmo mai trovata. Dopo aver percorso una strada di campagna arriviamo all’abbazia. Purtroppo per noi non e’ visitabile, ma riusciamo comunque ad acquistare tre bottigliette della preziosa WestVleteren tappo giallo (praticamente introvabile in Italia). Il responsabile dell’area acquisti dietro l’abbazia ci stava consegnando una cassa da 24 di tappo giallo, ma purtroppo non avremmo saputo dove metterla in aereo! Mannaggia! Dopo esserci bevuto una WestVleteren 6 allo spaccio vicino all’abbazia ed aver acquistato due bicchieri per bercela in Italia (a proposito, lo spaccio era pieno di gente che beveva birra in allegria ed erano le 4 del pomeriggio!!!!) ripartiamo alla volta del mare del Nord. Arriviamo passando per Diskmuide e Niewpoort in vista di Ostenda. Ci fermiamo sulla costa per fotografare le spiagge (deserte) del lungo mare e ci dirigiamo verso Ostenda, nostra tappa per la notte. Il vento e’ veramente forte, e capisco come mai le spiagge sono deserte!!!! Prendiamo possesso della camera al Best Western Imperial di Ostenda e dopo esserci rilassati usciamo per farci un giretto in città e trovare un posto dove mangiare. Il vento ci perseguita, e dopo un rapido giro sul porto di Ostenda, decidiamo di cercare un ristorante che proponga piatti di pesce, visto che siamo in una città sul mare. Scegliamo il ristorante L’Enfant Terrible, dove Paola assaggia la specialità belga, patatine e cozze!!! Il pesce non e’ male ed anche la cena e’ molto buona. Rientrando in albergo passando per il centro notiamo che ci sono in giro poche persone, eccezion fatta per alcuni pub – discoteche frequentati da giovani. Facciamo un giro anche sul lungo mare dove ci sono alcuni locali e ristoranti ma a causa del troppo vento rientriamo in albergo a riposarci.

Mercoledì 25 agosto.

Ci alziamo la mattina e nel corridoio dell’albergo troviamo un ragazzo in pantaloncini e maglietta che si accinge ad andare in spiaggia. Peccato che fuori ci sono 17 gradi! Noi siamo in giro con il pile e i pantaloni lunghi. Ripartiamo da Ostenda per dirigerci verso Bruges. Arriviamo a Bruges intorno alle 10 e parcheggiamo nel parcheggio più vicino al centro. Iniziamo la nostra visita dalla piazza principale e per la prima volta finalmente il sole ci fa ammirare la piazza ancora meglio. Decidiamo di salire sul Beffroi, più di 300 scalini da fare a piedi. In cima c’e’ il carillon più grande del mondo ed una vista bellissima sulla città. Subito dopo scesi ci dirigiamo a visitare il municipio (con audio guide) e ci imbarchiamo su una della barchette che fanno il giro dei canali di Bruges, per ammirare la città dai canali. Giro molto bello e da fare! Finito il giro andiamo a mangiare qualcosa di veloce in un fast food e nel pomeriggio visitiamo gli antichi borghi soprannominati maison Dieu e la fabbrica di birra Straffe Hendrik, con degustazione di birra finale. Molto interessante e con un passaggio sul tetto del birrificio e relativa vista della città dall’alto. Andiamo a farci un giro anche al parco dell’amore (Minnewater) e all’annesso Beghinaggio. Girando per il centro entriamo in un interessante negozio dove vendono soprattutto cioccolato ( a proposito, dimenticavo che Bruges e’ piena di pasticcerie che vendono cioccolato), e notiamo che scendendo le scale si entra in un enorme beer shop, dove si trovano birre di ogni tipo e qualità! Un vero paradiso per i birraioli! Recuperiamo la macchina e rientriamo in centro per andare al Ter Brucke, piccolo alberghetto con vista sul canale. Troviamo pure parcheggio nelle vicinanze e ci riposiamo per un paio d’orette. La camera e’ molto bella e con una splendida vista su un canale. Ha ricominciato a piovere, e nonostante questo andiamo a cena a piedi (il centro non e’ distante) . Ceniamo in un ristorante argentino (carne ovviamente) e provo una birra alla ciliegia veramente disgustosa (almeno per me). Mi rifaccio subito con una Westmalle. Dopo cena ne approfittiamo per visitare la piazza principale in notturna, e libera da ingombri, visto che ho omesso di dirvi che durante il giorno era occupata dal mercato che si svolge tutti i giorni dal 1700. Facciamo alcune foto dei canali sotto una fitta pioggerellina, ma anche questo e’ il bello di Bruges! Ci resterà nel cuore! Una città molto romantica e veramente bella! Da visitare!

Giovedì 26 agosto.

Lasciamo Bruges e facciamo una capatina fuori città per fare alcune foto ai mulini a vento disposti lungo il perimetro della stessa.Sulla strada facciamo un salto a Damme, antico avanposto di Bruges, alla fine di un canale, ma decidiamo di non fermarci visto il poco interesse che ci suscita. Ci dirigiamo allora a Gand, dove vista la relativa distanza da Bruges, arriviamo abbastanza rapidamente. Parcheggiamo dietro il centro in un parcheggio a pagamento e ci dirigiamo subito verso la cattedrale, dove si trova il polittico dell’Adorazione dell’Agnello mistico dei fratelli Van Eyck. Ci sono degli audio anche in italiano che spiegano le varie parti del polittico. Subito dopo l’ingresso della chiesa c’e’ l’originale in fase di restauro. Quello che ci mostrano e’ una copia. Usciti dalla cattedrale, scopriamo che il centro città e’ un cantiere a cielo aperto. Pazienza. Visitiamo la parte di città sulle banchine, il Graslei e il Korenlei, dove si trovano alcune antiche case del 1500. Ci fermiamo per pranzo in un pub in centro e ci beviamo una Kastle. Nel pomeriggio facciamo un giro sui canali di Gand, molto meno pittoreschi di Bruges, alcuni addirittura sporchi e poco curati. Visitiamo anche il castello con all’interno una mostra sulle torture ed infine un interessante museo (Casa Alijn), riguardante la vita quotidiana tra l’ottocento ed il novecento. Alla fine della visita nel cortile del museo, c’e’ un’osteria carina dove beviamo un’ottima Duvel, a detta del nonnetto all’interno dell’osteria “the best beer in the world”. Ci dirigiamo in albergo in macchina, ma prima visita al Beghinaggio di Gand. L’albergo scelto e’ un residence un po’ fuori dal centro. Questo ci costringe ad utilizzare per la prima volta la macchina per andare a cena. Andiamo a mangiare al ristorante Amadeus, pieno di gente e molto accogliente. Musica retrò e costine di maiale. Alla fine della cena ci fermiamo in un pub su un canale a bere una birra. Per me Rochefort 8. Inizia, tanto per cambiare a piovere, e rientriamo in albergo a riposare. Gand e’ bella ma non e’ bella quanto Bruges.

Venerdi’ 27 agosto.

Partenza da Gand e ci dirigiamo verso Anversa. Sull’autostrada un sasso colpisce il parabrezza della nostra auto, scheggiandolo. Per fortuna abbiamo fatto la casco. Superiamo Anversa e ci dirigiamo verso Westmalle. L’abbazia non e’ visitabile, ma allo spaccio in fondo alla via compriamo una confezione con bicchiere e due Westmalle. Decidiamo al volo di fare una deviazione imprevista verso la sesta abbazia Achel, non prevista nell’itinerario. Per arrivare all’abbazia sconfiniamo in Olanda ed arriviamo giusto per l’ora di pranzo. C’e’ una enorme mensa e ci facciamo un tramezzino con una Achel. All’interno del cortile c’e’ un ottimo spaccio con ottime birre. Ovviamente ne approfittiamo per fare acquisti. Rientriamo verso Anversa ed arriviamo all’albergo Scheldezicht, vicino alla Schelda. Albergo un tantino retrò, con camere piccole e piene di zanzare (zampirone a manetta). Niente ascensore e scale strette. A parte questo l’albergo e’ vicino al centro.

Dopo esserci sistemati in albergo, visitiamo la casa di Rubens e la cattedrale,pagando pure 5 euro a testa x vedere i dipinti di rubens. Rientriamo in albergo x riposarci. Troviamo un parcheggio gratuito a fianco alla Schelda. Decidiamo di andare a mangiare al De Pottekiiker,consigliato dalla guida.Ottima grigliata e ottima Duvel.Usciti siamo andati a fare un giro lungo la Schelda, ma il vento fastidioso ci fa ripiegare verso il centro storico. Ci fermiamo fuori da un locale ad ascoltare un gruppo di musica jazz e poi a nanna.

Sabato 28 agosto.

Partenza da Anversa e dopo aver schivato l’ennesimo acquazzone x un pelo ci dirigiamo verso il porto x vederlo,ma riusciamo solo a vederlo tra le nuvole. Ripartiamo in direzione Lier, dove arriviamo e troviamo un mercato e una bella piazza. Ripartenza alla volta di Mechelen, visita alla cattedrale e alla piazza. Visto che e’ mezzogiorno ci beviamo una Gouden Carolus, tipica birra locale. Partenza da Mechelen dopo foto di rito con sciarpa atalantina nella piazza principale. Arriviamo a Leuven x pranzo e mi bevo una Tongerlo. Breve visita alla citta’ e ripartenza x Hoogarden, per foto di rito alla fabbrica. Passando x Huy e Andenne, dove non ci fermiamo perchè bruttini e come sempre piove. Scendendo lungo la Mosa arriviamo a Namur. Lasciamo i bagagli all’albergo Le Tanneur, con camera nel sottotetto e andiamo a visitare la città. Anche a Namur come in molte altre città ci sono lavori x le strade. Rientriamo x la doccia e decidiamo di andare a mangiare messicano trovando posto solo fuori. Per forrtuna non piove e non fa neppure troppo freddo. Finita la cena rientriamo in albergo x la notte.

Domenica 29 agosto.

Circuito delle birrerie trappiste del sud belgio. Partenza alla ricerca dell’abbazia di Floreffe, che sempre grazie alle fantastiche indicazioni belghe non troviamo al primo colpo.decidiamo allora di dirigerci a Chimay,dove dopo un viaggio di un’oretta arriviamo all’abbazia stavolta ben indicata che si trova esattamente a Scourmont. Con nostra gradita sorpresa scopriamo che si può visitare sia il giardino che la chiesa dell’abbazia che il piccolo cimitero dove sono sepolti sia monaci che suore, alcuni deceduti in età quasi centenaria. Si vede che bere birra allunga la vita!!!!

Ripartiamo e ci fermiamo allo spaccio poco distante dall’abbazia,ma apre alle 11 e decidiamo di andare direttamente a Orval. Piccolo sconfinamento in Francia x dirigerci verso Sedan e rientrare in Belgio vicino a Bouillon. Arriviamo a Orval giusto x pranzo e in fondo alla via che porta all’abbazia c’e’ una trattoria dove purtroppo c’e’ posto solo fuori. Il tempo sembra reggere anche se nuvoloni minacciosi si addensano all’orizzonte. Mangiamo io un piatto di formaggi e affettati e Paola 4 toast giganti.il tutto condito ovviamente dall’ottima Orval. Finito il pranzo a piedi andiamo a visitare l’abbazia.Si possono vedere le rovine della vecchia abbazia e ad alcuni orari la chiesa. Ripartenza sotto il solito acquazzone verso Rochefort. Solite indicazioni mancanti e infiniti giri x trovarla!si puo’visitare la chiesa,con un silenzio quasi mistico!Di birre neanche l’ombra!Decidiamo allora di fermarsi a Hal sur Lesse x berci una Rochefort in un bar.In questo paese ci sono delle grotte da visitare, ma vista la presunta umidità delle stesse meglio evitare! Di acqua ne abbiamo già presa a sufficienza! E tanto per cambiare piove ancora! Di rientro da Rochefort troviamo Floreffe (chiusa,solo visite guidate nel pomeriggio) e saliamo alla cittadella di Namur x il panorama sulla mosa. Rientro in albergo,doccia,e cena in un locale dove mangiamo carne. Namur e’deserta e piove ancora!Nanna che e’ meglio!

Lunedì 30 agosto.

Partenza da Namur in direzione Dinant. Sulla strada scendendo lungo la Mosa ci fermiamo a visitare i giardini del castello di Annevoie-Rouillon. Arriviamo a Dinant e scopriamo che e’ la città natale di Adolphe Sax, l’inventore dell’omonimo strumento, con tanto di statua in suo onore. Inizia a piovere e visto che ne abbiamo piene le scatole compriamo in un negozietto in centro una bottiglia di Rochefort e andiamo a visitare la vicina abbazia di Leffe. Facciamo una fatica boia a trovarla nonostante ci passiamo davanti per ben 2 volte! E tutto questo grazie alle solite precise indicazioni dei cartelli stradali. Ripartiamo e ci dirigiamo verso l’abbazia di Maresdsous, dove pranziamo in una enorme mensa a fianco dell’abbazia e ci becchiamo il solito acquazzone! Nel pomeriggio ci portiamo in zona Charleroi e tentiamo di visitare il sito minerario di Marcinelle, ma e’ chiuso il lunedì! Mannaggia! Andiamo a Charleroi e dopo aver girovagato per il centro senza aver trovato nulla di interessante all’ennesimo scroscio d’acqua si decide di andare in aeroporto. Attendiamo il nostro volo chiacchierando con una hostess della Ryanair di Potenza e rientriamo puntuali in Italia dove finalmente non piove!!!!

Conclusioni:

Vacanza molto bella e ricca di paesaggi molto campestri. L’unica pecca e’ stata la grande quantità di acqua che ci e’ piovuta addosso. Alla sera le città belghe sono un po’ deserte. Ma vista la grande quantità di chilometri che si facevano durante il giorno tutto sommato andare a letto presto non e’ stato poi così male. Una citazione particolare per Bruges, veramente stupenda. Il belgio e’ il paradiso della birra, e ci sono birre per tutti i gusti! PROSIT!



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