Helsinki invernale sola soletta

Eccomi qua, per raccontare brevemente i miei pochi giorni nella capitale finlandese, sola soletta proprio perchè ho approfittato di un viaggio di lavoro per fermarmi lassù durante il week end. Prima della partenza ho temuto il freddo gelido che avrei dovuto sopportare; fortuna ha voluto che anche per la Finlandia questo fosse l'inverno più...
Scritto da: Brigitte
helsinki invernale sola soletta
Partenza il: 01/02/2007
Ritorno il: 04/02/2007
Viaggiatori: da solo
Spesa: 500 €
Eccomi qua, per raccontare brevemente i miei pochi giorni nella capitale finlandese, sola soletta proprio perchè ho approfittato di un viaggio di lavoro per fermarmi lassù durante il week end.

Prima della partenza ho temuto il freddo gelido che avrei dovuto sopportare; fortuna ha voluto che anche per la Finlandia questo fosse l’inverno più caldo degli ultimi 1000 anni e quindi ho avuto la possibilità di osservare Helsinki ammantata di neve, con il mare parzialmente ghiacciato, senza morire assiderata. Mi sono persa sicuramente alcune gite, sconsigliate quando la temperatura è sotto lo 0°, ma non posso dimenticare alcuni posti resi suggestivi proprio dalla presenza della neve e del ghiaccio. Ecco quindi alcuni consigli e suggerimenti per una breve visita.

Il museo d’arte moderna Kiasma, prima meta della mia visita è veramente bello, sia architettonicamente sia a livello di contenuti ( anche se questo dipenderà sicuramente dalla mostra temporanea che vi si svolge ). Dalle sua grandi vetrate laterali si può osservare, al di là della strada Mannerheimintie, il parlamento finlandese. Se amate l’arte moderna è il museo per voi e fate come me, andateci il venerdì sera: è gratis.

Già dalla prima passegiata in centro si capisce come Helsinki sia una città ordinata e sicura. Io ho sempre passeggiato sola, con guida alla mano ( segno indiscutibile di turista ) e telecamera per il mio primo filmino, e non mi sono mai sentita a disagio o impaurita.

Un’altra cosa che spicca oltre la sicurezza, è l’estremo ordine, pulizia e bellezza degli edifici. Mentre si cammina si incontrano palazzi di ogni stile, uniti alle architetture più moderne ed interamente di vetro come ad esempio il Lasipalatsi. Quindi: guardatevi sempre in giro.

Ad Helsinki si può imparare l’amore e la venerazione dei finlandesi per il Design, che, oltre ad avere interi musei a celebrarlo e negozi ovunque, si può osservare in ogni piccola cosa come i lampioni davanti allo stesso Kiasma.

Sempre durante il mio primo vagabondaggio scopro la Vanha Kirkko, chiesa in legno del 1826. Dell’interno non posso dire nulla, ma la posizione, l’illuminazione e il parco antistante con il cimitero luterano ammantato di neve, l’hanno resa un posto veramente suggestivo, nel pieno cuore della città.

Vado a letto dopo un’ottima cena a base di salmone, pronta ad affrontare un sabato a zonzo.

Prima parte della mattina dedicata a piazza Senaatintori con il palazzo del consiglio di stato, l’università e soprattutto la cattedrale luterana, uno dei simboli di Helsinki. Merita sicuramente una visita anche l’interno, così diverso dalle chiese a cui siamo abituati in Italia.

Da lì raggiungo il mare…E vederlo ghiacciato ( almeno nelle parti dove si incunea di più verso l’interno) è stata una sensazione troppo strana, per un’italiana come me che pensa al mare come luogo di vacanza estiva proprio per fare il bagno.

Solo il mare ghiacciato è un valido motivo per venire quassù in inverno.

Nuova tappa: il mercato coperto. Quando vado all’estero non perdo mai i mercati, vera anima del popolo che stai conoscendo.

Approfittatene di sabato, ricordando che è aperto fino alle 14.00. I negozi sono solo di gastronomia con alcuni ristorantini. Consiglio la visita assolutamente e uno spuntino take away dall’ultimo banco del pesce che ha in bella mostra una miriade di differenti tartine al salmone.

Fuori ci sono altre bancarelle ma non troppo interessanti.

Proseguo nello shopping percorrendo avanti ed indietro il viale Esplanadi. Mi fermo solo nei negozi di design, facendomi una cultura sulle nuove tendenze ed Alvar AAlto architetto finlandese diventato mito e leggenda. Qualcosa di carino a prezzi ragionevoli si trova, però i costi sono in generale particolarmente elevati. Per quanto riguarda l’abbigliamento…Penso è meglio lascino fare a noi italiani. Io ho evitato i grandi magazzino Stockmann e Forum, ma se siate patiti di shopping ricordate che domenica è tutto, ma proprio tutto chiuso. Quindi dedicate il sabato allo shopping e domenica alla cultura, visto che i musei rimangono aperti ( proprio il contrario dell’Italia…Sarà un caso?).

Merita una visita la Kabelfabriken, all’estremità occidentale della città. Se si ha più tempo vale sicuramente la pena vedere qualche spettacolo di ballo o altro. Io mi sono limitata ai musei al suo interno, ma sono rimasta sicuramente molto colpita dalla capacità di trasformare una vecchia fabbrica abbandonata in un centro culturale d’avanguardia.

Ho concluso la serata in maniera abbastanza alternativa. Dopo un giro alla stazione dei treni ( so che fa rabbrividire la visita alla stazione di sera, ma è perchè noi siamo abituati alle nostre stazioni pericolose anche a mezzogiorno. Qui è tutta un altra cosa) bella architettonicamente come tutto, mi ritrovo ad ascoltare un concerto di musica finlandese tipo folk. Nella piazza della stazione e del teatro nazionale hanno istallato una pista di pattinaggio su ghaccio dove ci sono un mucchio di persone che pattinano a ritmo di musica.

Spettacolo vermante carino.

Domenica mattina inizia con una chiesa: Temppeliaukion kirkko.

Io che non amo ” andar per chiese” quando viaggio, sono contenta che Helsinki mi regali sempre edifici religiosi fuori dalla norma come questo. L’ingresso ti inganna, sembra l’entrata di una metropolitana o un bunker, ma l’interno è fantastico. L’edificio è stato scavato in una collina di granito, per cui le pareti interne sono roccia pura. La luce entra dalla struttura che dalla roccia sostiene la cupola, che, meraviglia delle meraviglie, è interamente formata da un filo di rame a spirale. Altra chicca della mia Helsinki invernale.

Un’altro pezzo forte è il monumento a Sibelius, anticonvenzionale al punto giusto e reso ancora più suggestivo poichè istallato in un parco vicino al mare ( sempre più ghiacciato).

Sono contenta di averlo visitato in inverno, poichè neve e ghiaccio gli hanno conferito sicuramente un tocco suggestivo in più. Le ultime ore della mia visita si svolgono in peregrinazione per le strade, cercando altri scorci e tra i musei del design, arte che mi incuriosice molto. Sempre per amanti shopping ricordo che i negozi dei musei raccolgono i pezzi più famosi presenti nei vari negozi, ma anche cose più originali.

Ed ora mi tocca ripartire…Mi spiace, dovrò tornare poichè mi mancano ancora un sacco di posti da visitare.

Ultimi consigli: Girate Helsinki a piedi, la città è molto piccola e tutto è alla portata di chiunque.

L’aeroporto dista circa 20 minuti in taxi, difficile trovare traffico, quindi potete godervi la città fino all’ultimo minuto.

I prezzi sono alti ma si può sopravvivere, ci sono ristoranti buoni ed a buon mercato, a poi se siete in hotel con la prima colazione inclusa, potete abbuffarvi abbondantemente la mattina. Nei ristoranti c’è quasi sempre il tavolo buffet del pane, a cui potete attingere senza problemi poichè incluso nel prezzo, assaggiando tantissimi tipi di pane e focaccie deliziosi. Buonissima idea, rispetto ai panini duri serviti nei ristoranti italiani.

E’ tutto. Buon viaggio.



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