Philipphines Island hopping

Più che un diario sono appunti spese e spostamenti con qualche annotazione, cercando di non esprimere giudizi personali sui posti visitati
Scritto da: Fabiomonica2008
philipphines island hopping
Partenza il: 11/01/2018
Ritorno il: 22/02/2018
Viaggiatori: 3
Spesa: 3000 €

12/01 – Cebu

ABC hotel con Agoda, 2 notti per 3 persone 52 euro. Acquistata in aeroporto SIM Globe 900 p con 800 mega internet giornalieri e chiamate nazionali per 15 giorni. Dall’aeroporto di Mactan al centro di Cebu City abbiamo impiegato 2 ore, taxi 500 peso, hotel nei pressi del Fuente Osmena Circle dove si trova il Larsian ottimo per street food, pollo alla brace, salsiccia, una birra da litro 460 peso in 3.

13/01 Cebu City

Sabato mattina nella settimana del Santo Nino andare alla Basilica Minore del Santo Nino è come andare a Roma in Piazza San Pietro. Vista Basilica, Croce di Magellano, Fort San Pedro. Pranzo a The Original AA BBQ tre portate una birra da litro 630 peso. Rientro in hotel per ritiro bagagli e taxi per aeroporto, 1 ora, e sorpresa volo per Puerto Princesa cancellato, riprogrammato per la mattina successiva alle 05,15. Cerchiamo hotel economico per riposare fino alle 3 del mattino invece di restare in aeroporto: Islands stay hotel carino ma completo, soluzione ultima Mactan Pension Houston Incorporated scadente, una doppia con 2 letti ad una piazza e mezzo 1200 peso. Cena al BBQ Gerardo’s Liempo vicino all’Island hotel sull’altro lato della strada in corrispondenza del sovrappasso pedonale: 1 pollo intero allo spiedo, un trancio di maiale allo spiedo, una birra da litro 510 peso.

14/01 Puerto Princesa

Arrivo a Puerto Princesa alle 7 hotel Amor’s Place prenotato con Booking, camera con tre letti 1200 p a notte. Domenica deserta e gran parte dei negozi chiusi, fatichiamo a trovare un posto dove fare colazione: solo catene e fast food aperti. Prenotiamo in agenzia vicino all’hotel l’escursione all’Underground River (1800 p) il transfert per Port Barton (450 p) e noleggiamo due motorini per la giornata (350 p l’uno). Ci dirigiamo a Honda Bay ma è solo un molo dove partono le escursioni per la baia: il tempo non è buono rinunciamo all’uscita e decidiamo di andare a vedere la spiaggia di Nagtabon. Bello il tragitto tra fitta vegetazione e piccoli villaggi lungo la strada, la spiaggia niente di che complice il brutto tempo. Al rientro sosta al centro commerciale Robinson per uno spuntino, e rientro a PP. Cena da dimenticare allo street food Junction 1. Piovuto ininterrottamente e con forte intensità per tutta la notte.

15/01 – Underground River

Il tempo brutto non gratifica al massimo l’esperienza ma in compenso limita l’afflusso al sito, visitato nel primo pomeriggio. Se si ha giorni a disposizione l’escursione vale la pena farla per tre motivi: la particolarità della grotta sotterranea navigabile, il silenzio che regna all’interno rotto soltanto dal rumore dei pipistrelli che volteggiano all’interno, le tre enormi stanze illuminate soltanto dalle torce elettriche delle guide. Movimentato il trasferimento via mare da Sabang all’ingresso della grotta causa mare agitato e pioggia, ottimo il pranzo a buffet. Cena a PP al Balinsasayaw Restaurant, tre piatti, non servono birra, 450 p unico posto aperto in zona.

16/01 – 18/01 Port Barton

Sistemazione in spiaggia al Besaga Cottages, 2.200 p un cottage con tre letti una piazza e mezzo, pranzo e cena al Gacayan tre piatti, tre birre 540 p.

Bangka per White Beach 200 p andata e ritorno, ingresso spiaggia 50 p bel posto brutto tempo. Cena al Gacayan paella al pesce con tante verdure e poco pesce, buona ma la paella è un’altra cosa, tre calamari alla griglia, tre birre 850 p.

Escursione alle isole 700 p con pranzo senza bere: buoni i 3 snorkeling, la tartaruga perseguitata dai nuotatori, il pranzo alla brace con frutta, le stelle di mare giganti in quantità industriale. Cena alla pizzeria Gorgonzola: pizzone super farcito 2 birre 1 acqua 900 p. Port Barton è ancora un posto fuori dal grande giro, la strada in parte sterrata con la pioggia diventa un’ avventura, strade del paese nelle stesse condizioni, corrente erogata dalle18,00 alle 06,00 , acqua calda assente nella maggior parte delle strutture, la spiaggia e l’acqua non sono un gran che. Detto questo Port Barton ti strega con la sua atmosfera, la gente cordiale e sorridente, la musica (Bob Marley). Siamo capitati nella settimana della festa del Santo Nino e la sera nelle strade che si incrociano tra la chiesa ed il campo coperto di Pallacanesto ci sono banchetti che vendono cibo vestiti e si possono puntare soldi giocando a giochi locali.

19/01 – 22/01 El Nido

Bus da PB a El Nido 600 p 4 ore circa. Alla stazione dei minivan triciclo per trovare sistemazione: le spiagge di El Nido e Coron Coron sono brutte e gli hotel vecchi brutti e cari. Trovata camera familiare con 2 matrimoniali a La Soledad Guesthouse 2500p con prima colazione, struttura nuovissima appena interna rispetto alla strada principale a 200 metri dal centro del paese. Pranzo in spiaggia a EN da Marber’s 600 p, pomeriggio a prenotare escursioni e barca per Coron: la barca veloce si prenota solo on-line ed il primo giorno disponibile è il 10 febbraio, optiamo per quella lenta 1200 p. Cena a Osaka Castle El Nido 850p in tre. El Nido è una cittadina portuale in grande crescita urbanistica, ha una spiaggia dove si può prendere il sole ma certamente non fare il bagno: le decine di barche dei tour che partono ed arrivano in spiaggia, i traghetti in arrivo e partenza dal porticciolo contribuiscono a rendere l’ acqua inguadabile. Le strade a ridosso della spiaggia, parte delle quali la sera sono chiuse al traffico, sono piene di negozietti di souvenir e locali. A me El Nido è piaciuta a differenza di Puerto Princesa .

20/01 – Dopo colazione prendiamo un pick-up per la spiaggia di Nacpan, 45 minuti di cui 20 attualmente di strada sterrata (ancora per poco! Purtroppo!): spiaggia lunghissima sabbia bianca finissima e rosa , terreni tutti lottizzati già venduti. Ora è uno spettacolo, fra qualche anno piena di resort, locali, barche, chissà. Pranzo in spiaggia 510p in tre, cena a El Nido in Calle Hama da Naas Grile, barbecue di pesci Lapu Lapu e Marlin stir fried vegetable 1100p in tre.

21/01 – Tour A 1200 +200 ticket parco valido 10 giorni + canoe small lagoon e big Lagoon 300-400-500p a seconda del numero di persone. Tempo pessimo, pieno di barche e di gente, 7 commando nuoti in uno spicchio di mare delimitato a riva, coralli tutti rotti, small lagoon si può fare con le pinne e risparmiare i soldi del kayak, secret lagoon ti metti in fila come alla posta per entrare dentro la laguna, attraverso un buco nella roccia, all’interno c’è più gente che acqua, Shimizu island può essere uno snorkeling interessante, big lagoon noleggiare il kayak e andare dentro la laguna, quindi maschera e boccaglio ed esplorare le pareti rocciose che corrono dritte sott’acqua fino a perdersi nell’oscurità. Bella l’ambientazione, ricorda Halong Bay in Vietnam o James Bond island in Thai, ma poco altro, troppe barche dove si può nuotare, coralli distrutti ovunque, e meno male che è una meta ancora poco sfruttata turisticamente e quando lo sarà cosa succederà affonderanno le isole? Pranzo a bordo fantastico pollo maiale cozze gamberi, e pesce arrosto, cetrioli pomodori e frutta, fatto il pieno di tutto. (Tarawis agency). Cena in Calle Hama da I.B.R. Restaurant 555p.

22/01Tour C 1400 p +100 p per ingresso al santuario dell’isola di Matinloc. Helicopter Island niente di che, snorkeling da riva con zero pesci e barriera distrutta, a Matinloc ho preferito lo snorkeling molto bello alla visita del santuario, pranzo sulla Star Beach molto buono, Secret Beach affollata Hidden Beach particolare con Nemo a pelo d’acqua e pure un paio di piccoli squali innocui (40 cm circa). Cena in Calle Hama da Nasa Grile calamaro, tonno, verdure, verdure al curry, acqua e 2 birre 900p

23/01 – 26/01 Coron

Trasferimento in barca lenta da El Nido a Coron 6 ore tempo bello ustionati dal sole nonostante protezione, pranzo e acqua compresi nel prezzo: un piatto con riso delle verdure un pezzetto di pollo e due gamberetti e una banana. Buono. Trovare alloggi decenti a Coron è stata un’impresa dato l’alto numero di turisti presenti in città; alla fine siamo scesi al 4Thirteen Suite non ancora inaugurato, camere spaziose vista sulla baia spettacolare, una tripla 3000 p. Cena al Big Mama’s

24/01 – Notte insonne per il sole ed il non funzionamento dell’aria condizionata, ripristinata in giornata (la minima notturna è 28 gradi). Prenotato volo con Philippine Air per Boracay via Clark, per sabato a 9000 p con transfert in aeroporto: il diretto con Air Swift 9 posti e full fino al 2 febbraio. Preso un tricicle per Hot Spring 400 a/r, ingresso 200, acqua troppo calda per fare il bagno, posto anonimo, risparmiate i peso. A seguire Bali Beach e Cabo Beach(50p ingresso): spiaggia piccola color rosso terra acqua a riva inguardabile,non ne vale la pena. Rientro in città alle 15,00, pagato supplemento al tricicle di 200p (ne voleva 600), Pancit Bihon al Big Mama’s giro al Market, acquisto SIM Globe (45p la SIM 90 p la ricarica internet 2g per una settimana), set aghi per cucire 5p e rotolino di filo bianco 10 p. Cena al Carl’s grill 1/2 costata di maiale alla griglia, un pollo (intero non una porzione) fritto acqua e birra 1100 p.

25/01 – Ultimate Escursion 1200p all inclusive. Scenari molto suggestivi mare naturalmente bello barriera sotto la media del posto, pranzo buono, snack pomeridiano con donuts fritto in barca e coca cola. Molto bella l’escursione con bagno e vista dall’alto al Kayangan Lake. Secondo me come scenografia l’escursione di Coron non ha niente da invidiare a El Nido, il mare, la barriera ed i pesci sono invece inferiori per i posti che abbiamo visto in questa escursione. Cena al Tita Esk, frequentato esclusivamente da filippini e da noi, 2 combo Pancit Canton e Pollo fritto (un pezzo), una zuppa di Mama noodles con pollo verdure e tanto di uovo lesso intero, acqua, 310 p in tre.

26/01 – Daily tour whit motobike. Noleggiamo uno scooter (500 p) ed iniziamo un viaggio verso Busuanga 75km circa fra le colline dell’ isola su una bella strada asfaltata: oltre Coron City, incasinata dal traffico rumorosa e polverosa, non esistono sull’isola altre cittadine, ma solo dei villaggi lungo la strada più o meno grandi. Anche Old Busuanga passerebbe inosservata se non fosse per il municipio e le scuole. Dopo settanta km di piantagioni di riso vegetazione varia, banani, sali scendi dirizzoni ondulati, tornanti di montagna, maiali, capre, bufali e gli immancabili cani, troviamo la deviazione per la spiaggia di Ocam Ocam: gli ultimi 4-5 km sono in sterrato rosso con dei ripidi saliscendi. Spiaggia bella e lunga, deserta con alcuni sistemazioni con capanne spartanissime sulla spiaggia. Ocam Ocam è un villaggio con tanto di scuola in cemento sulla spiaggia, c’è una villetta in cemento di proprietà di un californiano con tanto di pontile e Jeep parcheggiata: la casa attualmente è chiusa. Pranzato sulla spiaggia dove affittano le capanne : 2 pesci alla brace per tre con verdure 510p ingresso alla spiaggia 20p a persona. Al ritorno non siamo riusciti a raggiungere New Busuanga a causa di un nuvolone nero che si è fatto minaccioso e che, immancabilmente ci ha colpito in pieno dopo una quindicina di km. : niente di grave l’aria calda ed il ritrovato sole dopo pochi km ci hanno permesso di rientrare a Coron City perfettamente asciutti. Cena al Big Mama’s 700p tre piatti con 2 riso, acqua e birra. Domani Boracay. Coron City non mi è piaciuta, troppo incasinata dal traffico sulla strada principale dove ci sono anche la maggior parte dei locali e negozi, non c’è un Walking Street, è tutto messo un po’ alla rinfusa, nei Market metà fondi sono chiusi, e poi non si possono chiudere i negozi alle 20,00 in una cittadina che vive di turismo! Non andate a dormire al 4.13 hotel nuovo di pacca, in centro: il figlio dei proprietari è uno stupido arrogante, abbiamo pagato anticipatamente 3 notti, abbiamo confermato una notte in più ed il pomeriggio del 4′ giorno la tessera magnetica non apriva la porta se non saldavamo il conto. La mattina della partenza abbiamo pagato il mini bar, e lui a chiamato l’autista del minivan per contestare 55p di una pacchetto di biscotti che avevamo comprato noi e che non erano nella disponibilità del mini bar. Maleducato!! Al telefono gli abbiamo risposto di aprire gli occhi e guardare bene prima di fare una telefonata e prendersi offese.

27/01-04/02 Boracay

Giornata interminabile: sveglia alle 6,00 trasferimento aeroporto, volo per Clark 1 ora, 3 ore attesa per volo per Caticlan 1 ora, trasferimento al porto, traghetto, tricicle per hotel Tans zona 2, arrivo 16,45 . Hotel prenotato direttamente numero preso da Google Maps, 2000 p a notte la tripla, ma veramente bruttino in un vicolo stretto dove rimbomba anche una starnuto. Trovato nuovo hotel M.N. Boracay Lodge Inn di fronte al D’Talipapa market, 2300 p camera spaziosa con terrazzo, wi-fi funzionante, pulito. Le camere fronte strada sono un pochino rumorose per chi ha il sonno leggero, la mattina il sole “picchia” forte sul terrazzo, l’aria condizionata funziona bene ma si regola male perché il modello non è recente. Giornate di relax passate sulla splendida spiaggia alla station 2, andati alla spiaggia di Puka Beach, particolare ma ventosa e con mare un po’ agitato probabilmente la giornata sbagliata 150p per andare ed altrettanti per tornare, vista anche Bulabog Beach dei kiter e dei surfisti: sempre ventosa verso terra e molto sporca di conseguenza. Rinnovato il visto mercoledì 30/01, ritirato passaporto 02/02 visto valido fino all’12/03.

3 considerazioni:

  1. Ufficio aperto dal lun al ven escluso i festivi, dalle 9 alle 17 ma
  2. La presentazione della domanda ed il pagamento di 3120 p va effettuata entro le 15,00 ed il ritiro dalle 15 alle 17
  3. Siamo arrivati nelle Filippine il 12/01 e la scadenza del visto era l’11/2; il visto ci è stato rinnovato per un mese circa (scade il 12/03) dalla data di scadenza.

Boracay a me è piaciuta. Molta gente soprattutto asiatici che in spiaggia si vedono poco, sopratutto al tramonto e la sera, ma non ho trovato tutto il caos e la vita notturna di cui avevo sentito parlare: i locali apparecchiano in spiaggia, ci sono gruppi e chitarristi che suonano o stereo che inondano di musica la spiaggia, ci sono i narghilè agli aromi, i massaggi, i venditori di tutto e niente, ma tutto questo scompare dalle 22,30 in poi. Ci sono a quest’ora 3 o 4 locali dove è possibile bere e ballare e tirare un po’ più a lungo la notte ma senza esagerare è sotto lo stretto controllo della Polizia.

04/02 – 05/02 Moalboal

Lasciamo Boracay con una bangka alla volta di Caticlan dove con Air Asia voliamo su Cebu: la stanchezza, il caldo e la poca volontà di sbattersi un po’ ci fanno optare per un taxi che per 2200p ci porta a Moalboal alla spiaggia di Panagsama. 90 km 2 ore e mezza perché di domenica c’è meno traffico. Il taxi ci porta a nord della White Beach proponendoci casa dei suoi, stanza troppo spartana, sporchina in una location da incubo, pieno di zanzare, viottolo nel mezzo al niente per arrivare alla casa passando dentro un resort modesto ma in confronto extra lusso. E intorno niente, né un ristorante uno store un tricicle, niente di niente. Ci siamo fatti portare a Panagsama Beach e fatti scaricare nella chiamiamola piazzetta del paese, poi abbiamo proseguito a piedi per lo stradino sempre più stretto ed a tratti solo camminamento con scalini e muri a sbalzo sulla spiaggia, alla ricerca di una sistemazione.

Dormire a Panagsama non è un problema, ci sono una infinita’ di bungalow, resort, affittacamere che c’è l’imbarazzo della scelta; l’imbarazzo sorge quando senti i prezzi e visiti le camere: le cose datate sono impresentabili ed hanno dei costi ragguardevoli (2000-2500 una tripla), i bungalow fronte spiaggia (mare, perché la spiaggia non c’è) anche 4000-5000p. Dopo un po’ siamo capitati nella piazzetta del D’Gecko hotel, struttura nuova ma esaurita, di fronte al quale c’è una struttura altrettanto nuova: sono le camere del Tipolo Resort, che ha anche i bungalow fronte mare. Abbiamo pagato 2000p complessivi per una doppia ed una singola a notte. Panagsama è un posto molto informale dove di giorno ti capita di incontrare turisti in costume con pinne e maschere in mano spostarsi per raggiungere un ingresso a mare per fare snorkeling, lettini per massaggi sotto gli alberi: se non fosse per le capanne in bambù e le costruzioni colorate potremmo pensare di essere su un isolotto della Grecia con il suo caratteristico villaggio di case bianche e le stradine pedonali strette strette. Non prenotate da dormire ma cercatelo quando arrivate, costa meno e vedete quello che pagate.

05/02 – Giornata di riposo necessaria. Snorkeling per trenta metri da riva il fondale è basso e si possono vedere pesci e coralli, dopo, il muro ripido che porta nel buio della profondità. Particolare. Nel pomeriggio affittato scooter (350 p per un giorno e mezzo) è andati a Moalboal, costruita sulla strada principale, molto local se si eccettuano un Seven-Eleven, ed un centro commerciale con McDonald’s.

06/02 – Kawasan Falls

Si trovano a 26 km da Panagsama percorsi sulla strada principale poco trafficata a parte Moalboal e Badian: si lascia lo scooter (50 p) e si prosegue a piedi per un tratto dove transitano anche mezzi che trasportano merci e persone che si muovono male o che non hanno voglia di camminare. A metà strada c’è la biglietteria, 45 p di ingresso. Ne ho viste di migliori è molto più “naturali”, qui hanno cementato, ristorantini, camere, ombrelloni: le prime 2 vasche molto frequentate e con due salti d’acqua discreti, al secondo si può saltare da un’altezza di 10 o 13 metri nelle acque azzurre della grande vasca. Andare alla terza vasca è un po’ meno agevole, e quando arrivi scopri ahimè che la vasca non è naturale ma frutto della costruzione di una diga vera e propria. Ambientazione a tratti suggestiva, salto da 13 metri ok, acqua fresca e azzurra, il resto troppo commerciale.

07/02 – Panagsama Beach

Giornata di snorkeling in compagnia delle tartarughe marine che vivono qui : una in particolare sembra abituata alla nostra presenza e si lascia riprendere e nuota al nostro fianco. Bellissimo. Panagsama Beach vince attualmente la classifica dei posti visti per location, tranquillità, cibo, e mare. Non c’è spiaggia e con l’alta marea sparisce anche quella poca che c’è ma la possibilità di snorkeling da riva, l’acqua bassa, il reef, le tartarughe, tutto senza dover fare un’escursione, vale tanto.

08/02 – Dumaguete

Trasferimento con tricicle (150 p) fino a Moalboal e Bus per Bato 77p, poi tricicle (150 p) al porto di Liloan e traghetto 65 p. Al porto Jeepney 20 p per la guesthouse La Contour Pension Inn 1300p la family, buna posizione pessima scelta. Giro classico città: Università con Museo, Cattedrale, mercato generale, torre, lungomare. Pranzo e cena da Sans Rival, gelato fritto da Panda Icem cream. Domani Apo.

09/02 – 10/02 Apo Island

Bus Ceres fino al bivio del porticciolo (28 p e 28 p bagaglio a bordo) circa 20 minuti, tre-quattrocento metri al porticciolo biglietto per Apo 300 p partenza quando fanno una barca! Traversata 30 minuti circa alloggio 3 tipi: Liberty Lodge family room 3700 pensione completa escluse bevute, Apo Island Beach Resort family room 3200, Vari affittacamere doppia bagno in comune 500 p. Pomeriggio ventoso escursione Spiaggia pescatori sul lato opposto dell’isola a piedi 1/2 ora con vista panoramica dall’alto.

10/02 – Giornata di relax sole snorkeling con le tartarughe pesci e coralli. Apo è un’isola tranquilla, la sera alle 22,00 tolgono la corrente, non ci sono localini, due bancarelle di souvenir che chiudono quando parte l’ultima bangka di giornalieri. Turisti sull’isola dopo il tramonto non più di una sessantina, il villaggio, la chiesa, le scuole sono concentrate in poche decine di metri sulla spiaggia e a ridosso della collinetta retrostante, non c’è acqua corrente, si lava tutto all’aperto, vestiti, persone,stoviglie; le case con le TV hanno porte o finestre aperte per far vedere i programmi a tutti.

11/02 – Siquijor

Partenza ore 8,00 da Apo 300 p 30 minuti, dalla strada principale Jeepney per Dumaguete 20 p, corsa al porto ed imbarco per Siquijor alle 10,00 costo 100p. Durata traversata 1 ora e mezza circa. Preso tricicle (200+100p) per cercare hotel zona San Juan 1000p la doppia senza acqua calda ma tiepida. Primo imprevisto: la spiaggia è bianca di sabbia finissima sembra borotalco, ma è piena di alghe a riva ed in acqua che la rendono sporca e con cattivo odore, la sabbia in acqua è fangosa tipo sabbie mobili e l’impronta del piede solleva una poltiglia scura. Una situazione simile mi è capitata a Phi Phi Island in Thai dopo lo Tsunami. Impossibile fare il bagno. Noleggiamo uno scooter 300p per cercare una spiaggia e mangiare qualcosa. Troviamo da mangiare ma non la spiaggia in zona, solo un paio di Sanctuary dove paghi 100p per fare snorkeling dentro le boe e, detto da chi stava uscendo, non c’è un gran che da vedere rispetto ad altri posti dove non paghi per entrare in acqua. Riprendiamo lo scooter ed andiamo a Larena per capire se c’è una barca che va diretta a Cebu: domani lunedì c’è una sola barca e parte alle 14,00 ferma a Tagbilaran e poi a Cebu. A malincuore ripartiamo dopo aver fatto una sosta ad una Bakery e tentiamo la via per Lazi ma il tempo si mette di traverso e comincia a piovere: guardiamo un sito filippino www.rappler.com che avvisa di un imminente peggioramento meteo con venti fino a 100kmh nord Mindanao e Visayas centrali.

Prendiamo una decisione: in fuga verso nord.

12/02 – 13/02 Maya Port

Sveglia 4.30, tricicle 250p per il porto di Siquijor barca veloce 150 p per Dumaguete alle 5.30, arrivo 6.45, poi tricicle 100 p per il porto, arrivo 7.30 barca veloce 50 p per Liloan ore 8 e biglietto con numero posto a sedere per il bus per Cebu 200 p con aria condizionata e TV con film in inglese recenti ore 8,30. Arrivo Terminal bus Cebu South ore 13 Jeepney 01k per terminal bus North 7.5 p, bus per Maya port alle 13,30 sempre Air Con e TV 215 p. Viaggio interminabile primi 2 km per uscire da Cebu 1 ora e mezza, poi acqua e vento arrivo stimato 17,00 arrivati ore 19,15 fermati al D&M Lodge a fianco della Bus station, family room 1200p, caffè thè e wi-fi sotto il loggiato, ristorante a fianco. Esausti posiamo i bagagli ed andiamo a cena accanto al Subgo Maya: bocconcini di pollo fritto, patatine fritte x2, tre birre, un’acqua 560 p, caffè sotto il loggiato con telefonata Skype pessima e poi a nanna in attesa di vedere il tempo domani. Alle 22 non piove.

13/02- Nottata vento e pioggia, oggi niente barche. Mattina a Maya per ricarica SIM, cambio soldi al Palawan Pawn 61.9 p, pranzo e cena al Subgo: non prendete il Sisig è il peggiore mangiato in tutti i posti visitati. Maya è un villaggio locale una scuola qualche chiesa due bakery qualche negozietto un hotel (il nostro è sulla strada per il nuovo porto). Siamo stati fortunati che ieri le barche sono partite e noi ieri sera abbiamo trovato da dormire, perché oggi con le barche ferme ed i turisti in arrivo i due piccoli hotel erano già full in prima mattina e chi è arrivato in giornata dorme sotto la tettoia del Subgo o dentro un autobus nel piazzale oppure se parte un bus per Cebu può tornare indietro fino al primo posto letto disponibile.

due considerazioni:

  • ci vogliono non meno di 5 ore se siete fortunati per arrivare a Maya da Cebu, se partite dopo le 13,00 quasi sicuramente non troverete un passaggio barca per Malapascua
  • Se c’è allerta Storm e le barche non partono non mettetevi in viaggio senza aver prenotato un posto letto.

14/02 – 16/02 Malapascua

Giornata non proprio bella, ancora vento e pioggia, ma le barche partono e noi andiamo. Traversata 100 p + 50 alla partenza e 20 all’arrivo per il trasporto col barchino a riva. Trovato bungalow al Dano Beach Resort 1200 p fun senza acqua calda con prima colazione in spiaggia. Noleggio moto un’ora 200 p per andare al faro. Perdersi nei vicoli stretti e bui la sera del villaggio dove la parola urbanizzazione non è arrivata: case negozietti hotel ristorantini mischiati in un groviglio di stradine e vicoli, un vero e proprio labirinto. Poi c’è la camminata lungo la spiaggia con Resort Diving e ristoranti con i tavoli sulla sabbia e l’immancabile Happy Hour. L’escursione a Kalanggaman Island 800 p + 500 p di tassa statale di ingresso merita per la spiaggia ed i colori turchesi, l’organizzazione non è impeccabile, considerando che la sosta è di circa 4 ore se non sono puntuali con l’ora del pranzo si rischia di non fare neanche il bagno. L’isola è piccolissima ma solo percorrere la lingua di sabbia per giungere all’estremità fare due foto ed un tuffo ed è già ora di pranzo. Traversata 90 minuti circa da fare col sole.

17/02 – 20/02 Bantayan

Barca da Malapascua a Maya 100+20+20p, bus da Maya al bivio per il porto di Hagnaya 50p, tricicle per il porto 50p, biglietto traghetto per Bantayan 180+10p, arrivo sotto la pioggia, 50p tassa porto, 250p tricicle per scorrazzarci 1 ora in cerca di una camera: week end full di filippini, trovata camera per domani 1500p con aircon sulla spiaggia allo Chef Panyang Resort, in costruzione bungalow nuovi di pacca, accanto allo Yooneek Beach Resort, ma per stasera ci dobbiamo accontentare di una camera sulla spiaggia in un gruppo di 4 le altre occupate da giovani filippini, che sono il male minore: la camera è… brutta, sporca, piena di bestiole, il bagno quasi inavvicinabile 1000 p. O bere o affogare. È uscito il sole, tuffo, la spiaggia ed il mare se non altro sono belli, sandwich al vicino Palm Beach Resort, e dopo esserci cambiati andiamo in centro di Santa Fe’ passando dalla spiaggia: ci sono molti occidentali, zero asiatici, diversi italiani. Il centro è carino, c’è una strada con i locali ed una piazza con i ristoranti, si vede che c’è turismo locale, i prezzi sono abbastanza contenuti. Purtroppo anche qui dopo Maya ho mangiato un pessimo Pork Sisig tutto grasso e niente carne, a Maya tutto fegato. Mi rifarò a Mactan l’ultima sera. I locali sono tutti marchiati TripAdvisor, menziono solo la piccola pasticceria Cupcake Island, che fa dei dolci deliziosi.

Dopo aver preso possesso della nuova residenza abbiamo trovato finalmente la spiaggia con mare annesso più bella del nostro viaggio nelle Filippine: Paradise Beach che una volta tanto risponde perfettamente al suo nome. Un po’ di sterrato, un sentiero a piedi tra alta vegetazione che poco lascia intravedere (al bivio svoltate a destra), la dogana alla “Non ci resta che Piangere” 50 p, poi un giardino verde con piante grasse fiori e palme, una piccola spiaggia bianca di sabbia finissima e acqua turchese. A sinistra una bassa scogliera di rocce dove sono state costruite 2 scale in bambù per scendere in acqua o fare dei piccoli tuffi, a desta le rocce creano dei piccoli anfratti nascosti alla vista dalla spiaggia. Un chioschino vende da bere e patatine confezionate e basta. Meraviglioso! Ho visto dei conchiglioni molto grandi ed un’infinità di paguri. Consiglio di contrattare con il tricicle prezzo ed ora di ritorno altrimenti per tornare se ne approfittano. In alternativa noleggiare uno scooter.

Il secondo giorno ci siamo arrivati alle 10,00 non c’era nessuno, un silenzio, una pace. Ci siamo organizzati comprando in paese del pane un dolcetto e… 5 pezzi di pollo fritto, sul posto due birre e via. Purtroppo il tempo verso le 14,00 è peggiorato ed è iniziata una pioggerellina un po’ fastidiosa. Ci siamo riparati sotto una roccia fino all’ora concordata per il rientro con il nostro tricicle che fortunatamente è arrivato prima del previsto e siamo potuti rientrare in hotel senza problemi. Per la cena i locali vanno a gusti, segnalo nella piazzetta il Chef Panyang che su alcuni piatti fa il paghi uno e un po’ e prendi due tutto commestibile, anche la “pizza hawaiana” cotto cipolla ananas.

20/02 Bantayan – Santa Fe’

Tempo instabile preferiamo restare in spiaggia zona hotel, colazione alla Bakery i dolci 20 p 2 caffè al market 30 p. L’acqua con la bassa marea è bella e la spiaggia è discretamente lunga. Il vento è una costante di questa zona tanto è vero che c’è una scuola di Kite Surf e soffia da nord correndo parallelo alla spiaggia dal porto verso sud. Consiglio di trovare alloggio a sud del porto dopo il gomito della spiaggia, l’acqua è più calma non c’è vento è francamente non c’è nessuno. Tranne il fine settimana quando arrivano i filippini, ma allora inizia un altro spettacolo! Cambiato soldi al Palawan Pawn a 63,5 il cambio migliore fatto.

21/02 – Mactan

È ora di partire. Colazione al market, un paio d’ore di sole e bagno alle 11,30 chek-out

Tricicle al porto,barca, e bus 147p per Cebu, scesi ad un incrocio e preso Jeepney per l’hotel Island Stay doppia 1600 su Booking, cena in strada da Gerardo’s Liempo la nostra griglieria di fiducia a Mactan, pollo,maiale e 2 birre grandi 620p.

22/02 – Bangkok

Salutiamo le Filippine con un volo Air Asia che via Kuala Lumpur ci porta a Bangkok per gli ultimi giorni di vacanza prima di rientrare in Italia. Di seguito la nostra personale top ten dei posti visitati:

  • Miglior isola: Malapascua
  • Miglior sabbia: Boracay
  • Miglior spiaggia e mare: Paradise Beach Bantayan
  • Miglior tour: El Nido C
  • Miglior tramonto: Apo Island
  • Miglior snorkeling: Panagsama Beach Moalboal
  • Miglior hotel con acqua calda: Besaga Cottages Port Barton
  • Miglior hotel senza acqua calda (ininfluente):Yooneek Beach Resort Bantayan
  • Miglior cibo: Panagsama Beach
  • Miglior cambio: Boracay

Un po’ meno:

  • Isola Boracay: spiaggia El Nido
  • Hotel: Mactan Pension a Mactan
  • Cibo: Puerto Princesa
  • Location: Puerto Princesa
  • Trasferimento economico: Coron-Caticlan
  • Peggior posto per sundfly: Port Barton
  • Prezzi mangiare bere: Boracay


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