Honeymoon, seconda parte: Fiji

Dopo 10 gg di Australia e mille giri, un po’ di relax ci vuole!!! E cosa di meglio delle Fiji? A poche ore dall’Australia (circa 5 di aereo se non sbaglio), poco inflazionate, selvagge, mare splendido, gente cordiale, cibo ottimo e tanto relax in questo paradiso terrestre. 28/12/08 Partiamo da Cairns alle 6.30, scalo a Brisbane, e nel...
Scritto da: Lisi78
honeymoon, seconda parte: fiji
Partenza il: 28/12/2008
Ritorno il: 05/01/2009
Viaggiatori: in coppia
Dopo 10 gg di Australia e mille giri, un po’ di relax ci vuole!!! E cosa di meglio delle Fiji? A poche ore dall’Australia (circa 5 di aereo se non sbaglio), poco inflazionate, selvagge, mare splendido, gente cordiale, cibo ottimo e tanto relax in questo paradiso terrestre.

28/12/08 Partiamo da Cairns alle 6.30, scalo a Brisbane, e nel pomeriggio arriviamo a Nadi, la capitale. Una signora (che però mi sa fosse proprio un uomo!!! Un lady boy tipo thai diciamo) dell’organizzazione partner del tour operator italiano ci accoglie all’aeroporto con collanine di conchiglie e bottigliette d’acqua. Ci consegna i voucher e ci fa salire sulla ns auto privata con autista! E’ stata una bella sorpresa dato che noi ci eravamo già piazzati sul pullman dell’albergo! Ci ha rincorso fino al parcheggio pullman e ci ha fatti scendere per portarci al nostro mezzo privato! YEAH! Lungo la strada dall’aeroporto all’albergo ho potuto constatare la povertà del luogo. Mi sarei aspettata una cittadina più sviluppata ma non è stato così. E le raccomandazioni della signora dell’accoglienza ci hanno fatto pensare che l’isola e la città non fossero proprio il luogo più tranquillo e sicuro del mondo! Ma comunque non abbiamo avuto nessunissimo problema. L’albergo a Nadi era il Tanoa International, ma vi abbiamo trascorso solo una notte, dato che il giorno dopo saremmo partiti per l’isola di Yaqeta nel gruppo delle Yasawa, le isole più lontane dalla capitale, quelle più piccoline, naturali e selvagge! Al porto di Denarau ci siamo imbarcati sul mitico catamarano giallo della Awesome Adventures addirittura nella Captain Lounge (altra sorpresa inaspettata) con aria condizionata e servizio al tavolo, tavolino va!, per la durata di tutto il tragitto. Tragitto che è stato piuttosto lungo, 4 ore, ma mi è sembrato che il tempo volasse! Non riuscivo a staccarmi dai finestrini per ammirare le isolette che man mano superavamo, e poi i gruppi di isole, isole più o meno grandi, verdissime, con lunghe spiagge bianche DESERTE! Non mi sembrava vero di essere là. L’avevo sognato, ma mai visto niente di così fantastico, una cartolina dietro l’altra! E finalmente eccoci all’isola di Yaqeta, dove per una settimana saremo ospiti del Navutu Stars Resort http://www.Navutustarsfiji.Com Lo so, l’avrò già scritto mille volte, però è un posto incredibile, veramente, non ho parole per descriverlo, bisogna andarci per capire! Il resort è l’unico in tutta l’isola e dall’altra parte c’è il villaggio degli autoctoni, che abbiamo ovviamente visitato.

I proprietari della struttura sono una coppia di italiani, Maddalena e Manfredi che vivono sull’isola coi loro gemellini. Anche il fatto che fossero italiani diciamo che ha contribuito a rendere il ns soggiorno perfetto. Non che i fijiani non fossero stupendi, per carità, però un pochino di Italian style, quello giusto però, non guastava, soprattutto per quanto riguarda la cucina!!! Che prelibatezze! Ora non sto a trascrivere per filo e per segno tutto quello che abbiamo fatto ogni giorno, ma mi limiterò a descrivere le attività svolte, dato che la vita scorreva in un grande relax. All’arrivo innanzitutto mega accoglienza con canzone di benvenuto, collane di fiori e cocktail! Il resort è dotato anche di un fornitissimo bar dove Sunia e Noa preparano ottimi cocktail, dai più semplici come un gin tonic, al mojito OTTIMO, per terminare con delle creazioni personali dei due! Not bad! Il resort è composto da 9 bure, se non ricordo male. Il bure è la tipica abitazione fijana col tetto fatto di foglie di palma intrecciate dalle esperte mani dei fijiani appoggiate su una struttura di legno solida e complessa. Ovviamente ogni bure era arredato in stile fijiano molto di classe, con bagno in camera e zona relax, divanetti e tavolino, frigo bar, e all’esterno sulla veranda una specie di paddok con cuscinoni su cui sdraiarsi se l’amaca di fronte fosse stata già occupata dal marito!!! Il mare distava circa 15 passi dalla veranda….. Sognoooooooooo!!!!!!!!!!! All’arrivo avevamo anche un bel massaggio di benvenuto nella piccola ma confortevole spa ovviamente in riva al mare.

Ogni sera verso le 19 ci incontravamo al bar con gli altri ospiti per un aperitivo, e poi la cena… Ragazzi che cene ci siamo pappati! Il cuoco è fijiano ma ha studiato anche la cucina italiana. Avreste mai pensato di andare in un’isoletta sperduta nelle Fiji e mangiare i ravioli di pesce fatti in casa con la macchinetta imperia??? Oppure uno spaghettino aglio olio peperoncino migliore di quello che faccio io??? E poi aragosta, granchio, e anche filetto in crosta e dolci da gran dessert… Un menu diverso ogni sera. Noi avevamo l’all inclusive e quindi per cena potevamo scegliere quello che volevamo… Che bontà, che prelibatezze. Per non parlare del cenone di capodanno. Va bè, di quello parlerò dopo.

Attività svolte alle fiji, a parte rilassarci, leggere sull’amaca o immersi in piscina, mangiare e dormire a volontà??? Innanzitutto ogni mattina mega colazione continental con accompagnamento musicale tra cui “O sole mio” cantato da Seruvi in italiano in nostro onore! Attività principale snorkeling. L’abbiamo fatto due o tre volte in zone diverse. Eddy ci portava con la barca del resort in punti diversi nelle isole vicine. Fondale più bello al Blue Lagoon, dove hanno girato il film.

Un pomeriggio siamo andati in visita al villaggio di Eddy, tipico villaggio fijiano, coi suoi bure, la vegetazione fitta, e i piccoli fijiani che ti guardano con occhi timidi ma tranquilli. Abbiamo anche acquistato alcune collanine e braccialetti allo Shell Market del paesino, allestito in quattro e quattr’otto proprio per il nostro arrivo! Il 31 dicembre il personale ha organizzato un aperitivo in barca per salutare l’ultimo tramonto del 2008 e poi alle 20 c’è stato lo spettacolo di danze e canti fijiani eseguiti dal gruppo “folk” del villaggio. Dopodiché la cena… Non posso descriverla, pubblicherò da qualche parte il menu perché a parole non renderebbe. Avranno cucinato almeno 7 portate diverse, tra cui ovviamente l’aragosta, e abbiamo pasteggiato a champagne. Una volta nella vita si può anche fare! Dopo cena balli e canti hawaiani e alla fine ballavamo tutti insieme, italiani, inglesi, australiani, tedeschi e ovviamente fijiani. E’ stato bellissimo e sembrava che ci conoscessimo da sempre! Il giorno dopo nel pomeriggio siamo andati a visitare le caves, ovvero delle grotte nel cuore di una montagna in mezzo al mare. Ci si arriva con la barca e poi dopo aver fatto un piccolo tratto a piedi ci si addentra nel cuore della montagna e ci si tuffa nell’acqua fresca color smeraldo. Abbiamo anche dovuto fare un piccolo tratto sott’acqua! Emozionante ma soprattutto mai fatto nulla di simile! Uno spettacolo della natura.

Una mattina d’accordo con un’altra coppia di australiani abbiamo deciso di andare a fare fish trolling, ovvero pesca a traina, chiaramente col mitico Seruvi esperto di pesca, ma anche di erbe medicinali, costruzione di bure, canto, ballo, insomma, esperto di tutto!!! Eravamo esaltatissimi perché poco tempo prima avevano preso un piccolo squalo e sapevamo che con questo tipo di pesca si possono prendere dei bei bestioni… 2 ore di mare e il risultato è stato NIENTE… ci siamo anche abbioccati (sveglia alle 6.30 per essere in barca alle 7)… Peccato! La mattina seguente, domenica 04/01, ci siamo recati al villaggio di Yaqeta per assistere alla loro messa metodista. I fijiani sono molto religiosi. Il coro dei bambini aveva preparato una canzone in nostro onore e poi ognuno di noi si è dovuto alzare e andare al microfono per presentarsi davanti a tutta la comunità! Anche questo mi ha fatto sentire un po’ come a casa! Ma l’esperienza che maggiormente ha dimostrato l’apertura e la convivialità dei fijiani l’abbiamo vissuta la sera della Cava. La o il cava è una bevanda tipica fijiana che dicono abbia anche effetti un po’ “rilassanti”… anche se nel nostro caso non direi proprio.

La bevanda viene preparata sciogliendo una radice nell’acqua con un metodo tipo il “calzino” per filtrare il tè che usano in Germania. Mettono le radici sbriciolate dentro questo piccolo panno che poi annodano e immergono nel tipico contenitore “cava making” pieno di acqua! E poi bevi, applaudi tre volte e MATHAAA (non so se si scrive così!!!). Il gusto non era ottimo ma nemmeno osceno, gli effetti direi che noi non li abbiamo sentiti nonostante 5 o 6 bicchieri di sto beverone! Però l’esperienza è stata unica perché i fijiani erano seduti in cerchio su una stuoia suonando e cantando mentre qualcuno preparava il miscuglio! E senza nessun problema accoglievano chiunque volesse unirsi a loro fijiano o straniero che fosse. Sembravamo una compagnia di vecchi amici! Ci hanno fatto sentire integrati.

Insomma che dire, IL PARADISO ESISTE! Io consiglierò sempre a chiunque di fare un viaggio di nozze come il nostro, soprattutto se si fa la lista nozze in agenzia viaggi! E’ stato un viaggio da sogno, non lo dimenticherò mai, e anche se è già passato quasi un anno, ho i ricordi freschi nella mente e mi sembra di aver salutato ieri con le lacrime agli occhi (e anche su tutta la faccia!!!) i dolci fijiani e i carissimi Maddalena e Manfredi. E’ stata un’esperienza bellissima.

Bula bula everybody, bula bula Navutu Stars!



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