Etiopia del Nord, itinerario e consigli utili

Informazioni indispensabili per visitare il Circuito storico
Scritto da: kia84_
etiopia del nord, itinerario e consigli utili
Partenza il: 10/10/2014
Ritorno il: 24/10/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
In questo articolo vi spieghiamo alcune informazioni utili ed indispensabili per chi voglia intraprendere un viaggio zaino in spalla in Etiopia. Abbiamo fatto 20 giorni in Etiopia, con mezzi pubblici e qualche volo interno. E’ stato un viaggio unico, faticoso, difficile ma indimenticabile sotto tanti punti di vista. Un viaggio zaino in spalla in Etiopia non è per tutti, ma chi ha in mente di farlo, farà bene a prepararsi prima di arrivare in terra etiope. Noi vi parliamo delle destinazione che abbiamo toccato nella parte Nord.

Bahar Dar- alt. 1.880 m

Ghion Hotel_ camera con bagno per 300 bir (trattato), hotel in mezzo al verde. Stanza pulita, bagno sporco, acqua fredda. Zanzariera rotta e parecchie zanzare. Wifi gratuito nella zona ristorante ma prezzi elevati, tutto sommato rimane una buona scelta. Ci hanno organizzato l’escursione al Lago Tana con visita delle Chiese e la visita alle Cascate del Nilo Azzurro (Tis Abay) per il costo di 600 Bir a persona. Questo è il prezzo che abbiamo letto all’ingresso del lago che applicano a tutti senza agenzia, cercate di farvi fare questo prezzo.

Balageru Cultural Club_ dovete venire in questo locale per assistere ai tipici balli azmari, siamo stati invitati a ballare e ci siamo divertiti un sacco, eravamo gli unici bianchi (come dappertutto!). Attenzione: non mangiate qui o ve ne pentirete dato che noi abbiamo preso una brutta dissenteria!

Cosa vedere:

Mercato_ un grande confusione di persone, tante cianfrusaglie, se avete tempo fatevi un giro.

Lago Tana_ Il lago è molto grande e per arrivare alla penisola di Zege ci si impiega circa 1 ora ( se la barca ce la fa!), la Chiesa più bella da vedere è la “Debre Mariam” al costo di 100 Bir a persona senza guida. L’interno è carino e merita una visita. Siamo andati in un’altra isola per vedere un’altra chiesa, altri 100 Bir. Ci siamo resi conto che le chiese sono tutte abbastanza uguali, ne vedi una come se le vedessi tutte. Nell’ultima chiesa, tutti (noi,2 inglesi,2 olandesi) abbiamo deciso di non entrare e di berci un caffè.

Cascate del Nilo Azzurro (Tis Abay)_ Queste cascate non ve le dovete perdere!! Qui abbiamo visto uno dei più bei paesaggi di tutto il viaggio. E’ proprio qui infatti che inizia il corso del Fiume Nilo che terminerà, dopo 5000 Km, nel Mar Mediterraneo.

Dopo 1 ora di strada sterrata, si accede alle cascate per il costo di 50 Bir a persona. In un modo o nell’altro vi dicono che è necessario avere una guida che costa 50 Bir a persona. Dovete poi aggiungere 10 Bir a persona per l’attraversamento del fiume in barca per arrivare alle cascate, potete, volendo, andare a piedi ma vi diranno che non è sicuro e che il sole scende presto: insomma alla fine risulta quasi obbligatorio prendere tutti ‘sti extra. Le cascate sono a circa mezz’ora di cammino da dove vi ferma il barcaiolo e durante tutta la visita sarete circondati da bambini che cercano di vedervi di tutto. Attenzione! Foto alle persone= Money. Siamo stati fortunati ed abbiamo trovato le cascate a pieno regime d’acqua (in altri periodi potrebbe esserci solo un rivolo d’acqua!) La visuale di queste cascate, lunghe 440 metri ed alte 450 metri, è davvero maestosa. La guida ci dice che queste cascate, come grandezza, sono le seconde africane dopo la Cascata Vittoria, gli crediamo.

Trasporti_ Abbiamo preso l’autobus per andare da Bahar Dar a Gondar e qui inizia il circo. Parola d’ordine: TRATTARE. Andiamo alla stazione un giorno prima della partenza, ci vogliono propinare un biglietto per 150 Bir a persona.

Giriamo i tacchi e chiediamo al nostro Hotel che ci dice 130 Bir. Andiamo di prima mattina in stazione e qui ci vogliono fare dei prezzi assurdi. Noi vogliamo pagare 150 Bir in due perché questa è la giusta tariffa (sarebbe anche meno). Dopo aver contrattato all’infinito ed aver minacciato di andare in un altro bus (ogni bus ha il suo bagarino) acconsentono e partiamo. In circa 4-5 ore si arriva a Gondar.

Gondar – alt. 2.300 m

Avevamo programmato diversi giorni da fare a Gondar per fare trekking sui Monti Simien, è stata infatti una fortuna perché siamo stati male ed i giorni previsti per il trekking li abbiamo spesi in Hotel a riposarci.

Belegez Hotel_ camera con bagno per 196 Bir (prezzo fisso). Hotel molto semplice ma accogliente e carino, staff gentile, disponibile e onesto, camera pulita, bagno pulito, acqua calda! Decisamente il miglior hotel di tutto il viaggio. Difronte all’Hotel c’è un ristorante davvero ottimo dal nome “MasterChef”. Cosa vedere:

Cittadella_ Patrimonio Unesco, entrata 200 Bir. E’ un grande complesso di 70.000 mq che comprende numerosi castelli e palazzi (alcuni in decadenza).

Bagni di Fasiladas_ Ingresso incluso nel prezzo del biglietto della Cittadella. Qui vi si trova un edificio e tutt’attorno ad esso c’è una grande vasca che serviva per il bagno dei regnanti.

Chiesa di Debre Berhan Selassia_ Entrata 200 Bir (eccessivo). La Chiesa è carina, vecchia ma carina. Sul soffitto ci sono dei bellissimi disegni di cherubini, purtroppo non stavamo bene e non abbiamo nemmeno una foto. Mannaggia a noi!

Wolleka (Villaggio Falasha)_ Questo villaggio si trova a circa 3 Km dal centro cittadino, dovete prendere un tuc-tuc. Qui vi risiedeva una comunità di ebrei trasferitisi in Israele, oggi vi si trova un nucleo di case particolari e la sinagoga (entrata 20 Bir). Non vogliamo svelarvi troppo ma sarete circondati da bambini di tutte le età. Una bella escursione. Mercato_ Una strada e tanti negozi, tanta gente e tante persone che vendono la loro mercanzia per la strada. Vi sentirete osservati e sarà difficile fare foto (un pò come dappertutto). Un’esperienza da fare comunque.

Monti Simien_ Abbiamo organizzato l’escursione sul posto con un’agenzia locale di Gondar e nonostante mille accortezze sono riusciti a fregarci. Quello che vi possiamo dire e di fare molta attenzione a tutte le clausole e a quanto vi dicono sia pagato e non: fatevelo mettere per iscritto. Abbiamo pagato circa 160 USD a testa per 1 notte in tenda, incluso il cibo (no le bibite), la tenda, materassini e coperta, guida e scorta armata (obbligatoria), ingresso al Parco e trasporto a/r per i Monti. Sui Monti Simien (Patrimonio Unesco) si vede un paesaggio davvero incredibile: ci si trova in mezzo ad un grande altopiano dove si ha una prospettiva infinita, si vedono pinnacoli e canaloni, remote pianure ed una ricca fauna, dagli uccelli ai più famosi babbuini gelada. Un’ escursione da non perdere. La notte in tenda è stata un’esperienza davvero unica, noi la consigliamo a tutti, parola d’ordine: adattarsi e soprattutto avere vestiti caldi perché il campo base è a 3.200 metri e c’è solo una coperta in dotazione!

Il giro più classico, quello che abbiamo fatto noi avendo ristretto la visita ad 1 notte (avevamo preventivato 2) è stato:

1 giorno_ Partenza da Buyit Ras ed in circa 6 ore si arriva a Sankaber, poco dislivello e camminata semplice.

2 giorno_ Partenza da Sankaber ed in circa 3 ore si arriva alle Jinbar Waterfall, le cascate più famose della zona. Carine, anche se non imperdibili. Tutta la zona è raggiungibile con mezzi motorizzati, vi verranno a prendere al punto concordato.

Lalibela_ 2.630 metri Non essendoci mezzi pubblici diretti da Gondar a Lalibela, abbiamo preso un volo interno. A Lalibela abbiamo trascorso dei giorni davvero belli, sono stati gli unici giorni dove eravamo in “piena” forma e ce li siamo proprio goduti. A Lalibela sono molto ben organizzati, in aeroporto troverete degli “operatori” seduti a dei tavoli con una vasta scelta di Hotel, parola d’ordine: trattare. Vi scorteranno con dei minibus al vostro Hotel e la tariffa fissa è 70 Bir a persona (non ci sono comunque altre alternative). Blulal Hotel_ camera con bagno per 190Bir (trattato all’infinito). A dieci minuti a piedi dalle famose chiese, acqua calda e camera spartana ma pulita e con terrazza. Lalibela è famosa solo per le chiese ma secondo noi ha una marcia in più. Ha qualche negozio di souvenir valido e abbiamo trovato dei ristoranti deliziosi. Certo, è un villaggio e le strade non sono asfaltate ma ha un fascino unico.

Il biglietto alle Chiese rupestri (11 in totale divise in due gruppi) costa 50 dollari a persona, è nominale ed è valevole per 4 giorni. Sì, avete capito bene. Costa così molto e non è inclusa nemmeno la guida, anzi, cercheranno in tutti i modi di proporvela, vi diranno che è indispensabile e vi daranno anche la caccia, Chiara ci ha pure litigato con una pseudo guida che aveva davvero esagerato con le parole . Non sappiamo dirvi se il prezzo del biglietto sia giusto o meno, sicuramente per questo motivo i turisti si sono dimezzati ( noi abbiamo trovato solo qualche piccolo gruppo di viaggi organizzati). Quello che è certo è che queste chiese sono davvero uniche e siamo sicuri che le foto non renderanno giustizia alla bellezza del luogo ed alle emozioni che abbiamo provato nel vedere queste meraviglie. Le Chiese di Lalibela infatti, sono tutte costruite sotto il livello del mare, ma non sono scavate nella roccia, sono completamente staccate da essa! Sia internamente che esternamente sono di buona fattura, è per questo motivo che alcuni credono non sia completamente opera di semplici essere umani e noi in fondo, non possiamo dargli torto non riuscendo a capire come abbiano fatto a costruirle: ci sono molti misteri e leggende legate proprio alla costruzione di esse.

Non vi stiamo ad elencare ogni chiesa perché ognuna ha la sua particolarità ed a noi sono piaciute tutte. In una dicono ci siano le tombe di Abramo, Isacco e Giacobbe, in un’altra si arriva tramite una galleria buia e lunga (ci vuole la pila!), in altre si devono percorrere dei labirinti per raggiungerle; insomma, dovete avere la cartina alla mano e scoprirle , il bello è proprio perdersi nei vicoli e cercare di capire dove portano i cunicoli scavati sotto terra. Andateci alle 6, con le prime luci del mattino, quando i fedeli sono in preghiera e respirerete un’atmosfera davvero magica, d’altri tempi. Un altro suggerimento è di osservarle prima dall’alto e poi di scendere e vederle da sotto e quindi internamente. Se c’è un posto da non lasciarsi scappare in Etiopia, nonostante il prezzo del biglietto, è proprio questo!

Il nostro viaggio è poi proseguito con la visita di Addis Abeba e la visita dell’Etiopia del Sud. Per avere qualsiasi tipo di informazione potete visitare www.dueingiro.blogspot.it oppure scrivere a: dueingiro16@gmail.com



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