Helsinki, tallinn

Giugno è un mese perfetto per andarsene in giro, soprattutto se piacciono le giornate lunghe e il sole che ci accompagna per gran parte della giornata. Per questo nostro viaggio di giugno abbiamo scelto, come nostra prima meta, Helsinki. All'arrivo la capitale della Finlandia ci accoglie immersa nel verde e nel blu. Gli occhi, dall'alto...
Scritto da: Roberto Piran
helsinki, tallinn
Partenza il: 05/06/2006
Ritorno il: 14/06/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Giugno è un mese perfetto per andarsene in giro, soprattutto se piacciono le giornate lunghe e il sole che ci accompagna per gran parte della giornata. Per questo nostro viaggio di giugno abbiamo scelto, come nostra prima meta, Helsinki. All’arrivo la capitale della Finlandia ci accoglie immersa nel verde e nel blu. Gli occhi, dall’alto dell’aereo, sembrano perdersi in tutto quel verde puntellato, ovunque, da piccoli e grandi laghi. L’impatto con questa città del nord Europa, dalla temperatura mite, dall’aria fresca e dal cielo di un blu intenso, dà una strana sensazione; al di fuori tutto è natura, all’interno tutto è moderno e ordinato. La città non ha un vero centro storico ma agli amanti dei musei non mancano occasioni per dilettarsi. Arte, storia e cultura sembrano dare il meglio di sé, almeno dopo la fatica che si fa a scovarli. Passeggiare per questa città è gradevole, numerosi bar e centri commerciali assistono il viandante in tutte le sue necessità. Da non perdere il mercatino giornaliero nella zona del porto che offre oggetti dell’artigianato locale, frutti di bosco di tutti i tipi e piccoli chioschi per la colazione o uno spuntino veloce. La città sorprende per le sue strutture alte, si dovrebbe camminare sempre con il naso all’insù per coglierne i lati più intriganti con i suoi palazzi austeri che si stagliano imponenti nel blu del cielo. L’animazione per le vie cittadine non manca, c’è sempre gente che corre, gente seduta all’esterno dei locali, anche se la temperatura non è di certo alta, e musica dal vivo nel tardo pomeriggio proprio al centro della città. Per chi non disdegna il mare è consigliabile prendere uno dei traghetti che in soli 10 minuti portano all’isola di Suomenlinna, ex base militare e, dal 1972, isola museo aperta al pubblico. Niente macchine sull’isola, ma solo il rumore del vento che ci accompagna su stradine acciottolate in un continuo saliscendi, tra caffè dall’aria fiabesca e il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli. Da non perdere una fetta di torta e un caffè nello stesso locale del museo delle bambole, per sentirsi un po’ coccolati dopo essere tornati bambini per qualche minuto. La sera si può scegliere di cenare in uno dei ristoranti che offrono piatti tipici ma, personalmente, li ho trovati molto deludenti: prezzi alti, servizio molto scadente e pulizia che lasciava a desiderare. La cosa migliore resta quella di affidarsi ad uno dei tanti ristoranti che offrono cucina tipica, di altri paesi, però. Buoni i ristoranti messicani e indiani dove servizio e prezzo vanno perfettamente d’accordo. Arriva anche l’ora di andare a dormire e qui sorge un grande problema per chi ama il buio: in giugno al massimo si può aspirare ad avere qualche ora di una luce grigiastra che rende queste notti bianche molto accattivanti. Una cosa che si nota subito è che non ci sono poi così tante bionde come ci si potrebbe immaginare. Le bambine sono bionde ma poi, quando crescono, sembra che vogliano a tutti i costi tingersi i capelli di scuro. Com’è vero che l’erba del vicino è sempre più verde.

Da Helsinki comodi traghetti trasportano, ogni giorno, molte persone a Tallinn, bella capitale dell’Estonia. Tre ore di navigazione immersi nella bellezza della costa finlandese, prima, e poi, dopo un breve tragitto in mare aperto, in quella estone, conducono il visitatore curioso a conoscere gli aspetti diversi di queste due città che sono accomunate da fatti storici, architetti, notti bianche ma che rimangono ancora così distanti tra di loro.

Le giornate a Tallinn possono scorrere molto veloci. Il tempo può essere impiegato in moltissimi modi, il turista non si annoia di certo. Per gli amanti della cultura numerosi musei, anche se molti sono piccoli e richiedono solo pochi minuti per la visita, sono sparsi per tutta la città. Per chi ama fare qualche giretto anche nei dintorni, comodi autobus, forniti di audio guide, portano in giro la gente raccontando la storia della città abbinandola alle varie zone. Da non perdere, e adatto sia per adulti che per bambini, il museo etnografico di Rocca al Mare, avete capito bene: Rocca al Mare, proprio in italiano. In questo parco che si affaccia sul mare si cammina tra case del diciannovesimo secolo, portate qui a formare un villaggio, e si può assistere a canti, balli e altre manifestazioni in costume. Per il pranzo non ci sono problemi, molto carino è mangiare qualcosa in uno dei bar della piazza del Municipio dove, all’ombra del campanile, si servono piatti di tutti i tipi e gustose fette di torta.

Gli amanti dello shopping non hanno di che lamentarsi. Tallinn offre una gran varietà di negozi, anche se a mio parere la maggior parte è decisamente troppo turistica. Questa bella città racchiusa da mura è completamente incentrata sul turismo. Per le strade ragazze in costume attirano i turisti, locali alla moda hanno tutti i camerieri in abiti d’epoca. Peccato che tutto sembri terribilmente falso. Per la cena si può optare per un ristorante del centro, dove i camerieri fanno a gara per sottrarsi i clienti. Nella maggior parte di questi locali il trattamento non è dei migliori e bisogna implorare per farsi dare qualche salvietta per pulirsi la bocca. Si può anche scegliere di andare in qualche stradina laterale dove, cercando bene, ci si può anche imbattere in ristoranti con un buon rapporto qualità prezzo. Da provare le birrerie, anche queste altamente turistiche ma molto carine e con una buona qualità. Da ricordare che i menù sono sempre molto scarni e la scelta sempre molto limitata. Per i più romantici è consigliata una passeggiata in piazza verso le dieci della sera, quando il sole picchia ancora sulla torre del campanile e si perde la cognizione del tempo.

Anche a Tallinn sono sempre tutti di corsa. Passeggiare per le vie della città è una delizia per l’occhio maschile, un po’ meno per quello femminile. Una gran quantità di belle ragazze bionde passeggia in abiti decisamente da spiaggia. Pantaloni bianchi, dalla stoffa sottile, fasciano cosce che faticheranno non poco per uscirne, e gonne, dalla lunghezza di poco superiore a quella di un cinturone, svolazzano su gambe che sembrano non finire mai. Per quanto riguarda il mondo maschile si potrebbe dire che è insignificante. Volendo guardare oltre l’apparenza ci si accorge subito che il maschilismo è un dato di fatto palpabile anche se sembrano le donne quelle che lavorano di più.

La città sembra tranquilla anche se dopo una certa ora, e in certe zone che non si possono considerare ancora periferia, bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi. Sono tantissime le persone che dormono per strada. Volendo scoprire qualche altro lato dell’Estonia ci dirigiamo verso Vōsu, paesetto inserito magnificamente nel parco nazionale Lahemaa. Qui si possono fare infinite passeggiate all’interno di un parco in cui le cime degli alberi neanche si vedono da quanto sono alte, e dove si può camminare per delle ore senza incontrare nessuno. Il paese sembra uscito da una cartolina, casette in legno dai colori pastelli sono perfettamente inserite nella pineta circostante. Una bella spiaggia, quasi vuota, invita a godersi il sole mentre la quiete è un toccasana per l’animo. Qui si mangia bene, si spende poco e si viene serviti molto bene. Di tipico, però, non si mangia niente, tranne il pane d’orzo, particolare, dolciastro ma da provare.



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