Viaggio in barca tra le isole Eolie

E' ora di partire:la fuga dal Nord Italia verso le Isole Eolie inizia il 15 agosto del 2008. Decidiamo di andare in aereo da Torino fino a Reggio Calabria (costo 290 €) e poi da lì prendere l'aliscafo per Lipari (50 € A/R), campo base della nostra vacanza. Dall' aeroporto di Reggio Calabria c'è un pulman che vi porta direttamente al Porto...
Scritto da: piccolopulcino
viaggio in barca tra le isole eolie
Partenza il: 15/08/2008
Ritorno il: 24/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
E’ ora di partire:la fuga dal Nord Italia verso le Isole Eolie inizia il 15 agosto del 2008. Decidiamo di andare in aereo da Torino fino a Reggio Calabria (costo 290 €) e poi da lì prendere l’aliscafo per Lipari (50 € A/R), campo base della nostra vacanza. Dall’ aeroporto di Reggio Calabria c’è un pulman che vi porta direttamente al Porto (è il numero 125 ed il costo è di 1 €); se invece siete di fretta troverete diversi taxi che vi porteranno giù al porto al prezzo fisso di 30 €. L’hotel scelto per il nostro soggiorno è Villa De Pasquale (€ 110 B&B) : l’abbiamo scelto su Booking per gli ottimi giudizi lasciati dagli altri utenti ed effettivamente il soggiorno è stato ineccepibile.

Il primo e più importante consiglio che mi sento di dare è quello di EVITARE di fare gite organizzate (barche da 30 a 150 persone) che sicuramente vi proporranno i ragazzi per strada perchè facendo così non riuscirete a gustare il vero sapore delle isole.

Se invece volete vivere intense emozioni a contatto con la natura vi CONSIGLIO di fare gite organizzate dai vari pescatori locali con i loro gozzi (max 12 persone): se andate a Marina Corta ne troverete alcuni; noi siamo andati con PINO (lo trovate tutte le sere in piazza di Marina Corta sotto la statua di San Bartolomeo) e con lui vivrete il vero spirito eoliano. Ovviamente dovete andare muniti di pinne e maschere! 1° giorno: giro in motorino dell’isola di Lipari Con il motorino abbiamo percorso tutto il perimetro dell’isola: Canneto (spiaggia non eccezionale ma da qui partono barche per le White Beach…), Acquacalda (consiglio pausa pranzo al bar/ristorante Aurora), Quattropani (seguire l’indicazione per la Chiesa Vecchia: da lì potrete ammirare un bellissimo panorama sull’isola di Salina), Terme di San Calogero (da qui con i motorini si prendono delle stradine che finiscono a strapiombo sul mare), Pianoconte, Quattrocchi (chiamata così per il panorama che offre) e poi tornati a Lipari seguite le indicazioni per l’Osservatorio dove potrete ammirare un tramonto mozzafiato sulle isole di Alicudi e Filicudi.

2° giorno: giro dell’isola di Salina e Lipari Restiamo affascinati subito dalla natura vulcanica dell’isola, apprezzando la costa e gli scogli a picco sul mare. La prima sosta bagno è a Punta Perciato dove si erige un arco scavato nella roccia vulcanica del promontorio e poi plasmato dal mare.

Proseguiamo per il Faraglione di Pollara (famosa perchè qui hanno girato il film Il Postino di Troisi). Dopo il consueto bagno ci fermiamo per rifocillarci dal famosissimo Alfredo: pane cunzato e granita sono un must! Proseguiamo il nostro viaggio di ritorno verso Lipari e dalla barca ammiriamo grotte, spiagge, bellissime baie e rocce a picco sul mare. Passiamo per i faraglioni di Pietra Lunga e Pietra Menalda dove ci va un bel bagno e poi dopo un susseguirsi di insenature raggiungiamo il porto di Marina Corta.

3° giorno: giro dell’Isola di Panarea Si riparte questa volta per circunnavigare l’isola di Panarea. Prima sosta: Baia di Cala Junco. E’ una piscina naturale ed è caratterizzata da acque trasparenti anche se nei mesi estivi e presa d’assalto dai turisti. Ci dirigiamo poi verso gli isolotti dell’isola: incontriamo Le Formiche, Liscia Nera, Dattilo, Bottaro e decidiamo di fermarci vicino a Lisca Bianca. Qui mettiamo pinne e occhiali e scendiamo giù perchè vi è una zona dove l’acqua ribolle e si vedono milioni di bollicine: ci troviamo al centro del vulcano originario che evidentemente non è ancora del tutto inattivo! Costeggiamo poi Liscia Bianca che al suo interno ha la Grotta degli Innamorati. Proseguiamo in direzione di Basiluzzo: ammiriamo la sua vegetazione ricca di palme nane e rimaniamo incantati dalle coste alte, frastagliate e inaccessibili. Ci fermiamo in una caletta di Basiluzzo per la nostra pausa pranzo a base di panini del famoso Gilberto di Lipari. Qui nuotiamo in mezzo ad insenatura create dal mare e siamo circondati da specie marine di ogni genere (e per la prima volta non siamo circondati da milioni di barche): è il nostro angolo di paradiso! 4° giorno: Stromboli e sciara del fuoco Questa volta partiamo alla scoperta di Stromboli però optiamo per una escursione serale. Ci avviciniamo piano piano all’isola di Stromboli dove ammiriamo subito l’imponenza del vulcano e le stupende spiagge nere. Ci dirigiamo verso il centro dell’isola dove di fermiamo per la cena (buona pizza dal Maladrino): quello che colpisce appena arrivi è il buio del paese. Non ci sono lampioni e l’unica luce arriva dalle case e dai negozi. Fatto un giretto nel paese riprendiamo la barca per andare ad ammirare la Sciara del Fuoco: le colate di lava assomigliano a cascate di fuoco ed il tutto è condito dalla luce delle stelle e dalla luna.

5° giorno: giro dell’Isola di Vulcano Costeggiamo le bellissime coste dell’isola e la prima sosta la facciamo alla Piscina di Venere: anfiteatro naturale circondato da rocce di basalto e di tufo in cui le acque del mare assumono indescrivibili tinte turchesi e cristalline. E’ uno scenario unico! Più avanti incontriamo la Grotta del Cavallo dove le acque sulfuree ed vapori hanno creato delle formazioni di volte a cupola molto particolari. Ci fermiamo poi per una pausa pranzo a Gelso dove gustiamo una buonissima insalata eoliana. Ci dirigiamo verso la baia di Sabbie Nere ed il giro si conclude costeggiando il Vulcanello dove la lava solidificatosi ha creato figure fantastiche: la suggestiva Valle dei Mostri. 6 7 8° giorno: Lipari e relax Durante gli ultimi giorni della vacanza ci concediamo un pò di relax e dedichiamo un pò di tempo per visitare il Museo Eoliano uno più importanti Musei archeologici d’Europa. Per i ristoranti i miei preferiti sono stati: la Kasba (ottima è la pasta al pesto oliano) e la Trattoria d’Oro (è ottimo il pese).

L’unico rammarico che abbiamo è stato quello di non aver visitato Alicudi e Filicudi: sono molto lontane da Lipari e gite con rientro in giornata non ci avrebbero permesso di gustare la bellezza di queste isole selvagge. E’ un buon pretesto però per tornarci la prossima estate!



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