Capodanno 2006 nel Mar Rosso

Partiti da Bergamo il 26 dicembre con i viaggi del Turchese, con una valigia per i vestiti e un borsone Mares contente parte dell'attrezzatura da sub, siamo atterrati in perfetto orario a Sharm. Dopo i soliti iter burocratici, veniamo fatti salire su un pullman e la guida ci accompagna fino a destinazione. Giunti al nostro hotel, l'Holiday Inn di...
Scritto da: deggyvr
capodanno 2006 nel mar rosso
Partenza il: 26/12/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Partiti da Bergamo il 26 dicembre con i viaggi del Turchese, con una valigia per i vestiti e un borsone Mares contente parte dell’attrezzatura da sub, siamo atterrati in perfetto orario a Sharm.

Dopo i soliti iter burocratici, veniamo fatti salire su un pullman e la guida ci accompagna fino a destinazione. Giunti al nostro hotel, l’Holiday Inn di Sharm, un cinque stelle di fronte alla spiaggia di Shark’s’ Bay, ci vengono consegnate le chiavi e le tessere per la spiaggia, i buoni pasto, la chiave per la cassetta di sicurezza, ecc.

L’hotel ha la solita hall con qualche negozietto, un bar e la sala da pranzo.

Le stanze nuove e spaziose sono provviste di un balcone, tv satellite, frigo, cassetta di sicurezza gratuita.

Qualche pecca nel cibo che, gira e rigira, e’ sempre la solita sbobba internazione, ben diverso dal Grand Resort della Valtur, villaggio dove eravamo stati sei mesi prima, chiaramente per via del fatto che alla Valtur c’erano solo italiani, mentre qui la maggior parte erano dei paesi dell’est.

Animazione completamente assente, per cui è sconsigliato a chi ha bambini.

Spiagge pulite, con un snack bar dove si puo’ pranzare, lettini/asciugamani gratuiti,e un comodo pontile che ci porta fino al di là della barriera corallina (avendo come unico paragone quello della Valtur, la barriera di Shark’s Bay non mi e’ sembrata un gran che, mentre quella della Valtur era gia’ discreta).

Il sole puo’ essere preso dalla 9.00 alle 16.00, la lieve brezza consente di abbronzarsi senza soffrire il caldo, cosa che invece accade in estate. Nel caso in cui il venticello dovesse essere fastidioso, e’ sufficiente ripararsi con qualche lettino messo in verticale; al termine della vacanza e’ comunque assicurata una abbronzatura da favola.

Snorkeling: il primo giorno l’acqua era di 24 gradi, quindi meglio indossare un mutino, gli ultimi giorni invece la temperatura e’ salita fino a 28 gradi.

L’unica escursione fatta e’ stata la classica motorata nel deserto, una moto in due, molto divertente.

La sola subacquea in questi luoghi meravigliosi vale il costo del viaggio! Nonostante l’assenza di pesci grossi (come squali) nel periodo invernale, nelle mie otto immersioni, ho potuto apprezzare un paio di napoleone, dei barracuda, delle murene, un paio di pesci pietra, un paio di pesci coccodrillo, dei trigoni, una decina di carinissimi cavallucci marini, stelle marine e molto altro.

Per immergersi basta una muta da 5 mm intera, invece per chi ha la salopette consiglio di portarsi anche la parte sopra.

Per chi e’ interessato il centro diving presente nell’hotel e’ il “sun’s fun divers”.

Ma arriviamo alla nota dolente, il cenone di Capodanno! Si è trattato di un cenone a buffet, dove i tavoli degli italiani si trovavano nel lato opposto delle cibarie, quindi si doveva percorrere lo spazio dal tavolo alle pietanze e poi mettersi in coda come in mensa. Il cibo del cenone non si discostava molto da quello delle altre sere.

Ma la cosa piu’ triste era il costo proibitivo del vino, il menu ne offriva ben quattro tipi: un anonimo vino egiziano (il bianco sapeva da piscio di cammello e il rosso da tavernello scaduto) ognuno per la “modica cifra” di 150 LE (25 euro!!!), un paio di vini internazionali anche questi anonimi (ci e’ arrivato al tavolo un cabernet, fatto portare indietro subito) con prezzi di 450 LE e di 475 LE (75 e 80 euro!!!), e per finire un champagne da oltre 1500 LE (250 euro !!!) anche questo ANONIMO, nonostante la cifra considerevole! Manco a dirlo la serata e’ trascorsa con acqua e birra, aspettando il ritorno in Italia per stappare una bella bottiglia di Amarone! Per chi voleva portare vini dall’Italia ci e’ stato detto che doveva venir pagata una tassa di 30 euro.

La massiccia presenza di russi nell’hotel ci ha costretti ad una animazione prettamente dell’est, con canzoncine che avrei potuto apprezzare solo dopo un paio di bottiglie nostrane.

Al di là di quanto detto, a tavola, con la compagnia giusta e qualche bottiglia di birra, si poteva tranquillamente trascorrere la serata in allegria.

Conclusione: anche questa vacanza e’ stata una bella esperienza. Sharm rimane una meta ideale per chi con una spesa modesta vuole trascorrere una settimana invernale al sole in pieno relax, e per gli amanti della subacquea, come me, tornare a vedere il paradiso di coralli e pesci che offre questo splendido mare.

Sperando, raccontando questa mia recente esperienza, di essere stato di aiuto a qualcuno, vi faccio i miei migliori auguri Stefano



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