Sharm – Mariclub Aloha e immersioni

Breve racconto di una vacanza da rivivere al più presto!!!!! 22 Ottobre Partenza da Verona con volo Blu panorama. L’aereo, un Boeing 757, parte alle 17.10 in perfetto orario. Qualche perplessità al banco del check-in, grazie all’attrezzatura subacquea la mia valigia e quella dell’amico Alex sono un po’ fuori peso. Comunque tutto ok e...
Scritto da: a_emme75
sharm – mariclub aloha e immersioni
Partenza il: 22/10/2005
Ritorno il: 29/10/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Breve racconto di una vacanza da rivivere al più presto!!!!! 22 Ottobre Partenza da Verona con volo Blu panorama. L’aereo, un Boeing 757, parte alle 17.10 in perfetto orario. Qualche perplessità al banco del check-in, grazie all’attrezzatura subacquea la mia valigia e quella dell’amico Alex sono un po’ fuori peso. Comunque tutto ok e soprattutto niente franchigia da 15 € al Kg!!!!!!! Volo senza scossoni e arrivo all’aeroporto di Sharm alle 21.00. I bagagli arrivano subito, i controlli in dogana rapidissimi e dopo 15 minuti siamo già sul pulmann, diretti verso il villaggio Mariclub Aloha, della Settemari, situato a Om El Sid. Al villaggio, davvero molto bello, moderno e pulito, ci vengono offerti subito un aperitivo e, poco dopo, la cena. Al nostro arrivo in camera, ampia e davvero pulita, ci aspettano le nostre valige.

23 Ottobre Giornata di assoluto relax. Dopo una colazione dove sui tavoli campeggia di tutto, ci dirigiamo in spiaggia con pinne e maschere alla mano. Al primo tuffo la meraviglia delle meraviglie, una barriera corallina fossile che ospita coralli, gorgonie e pesci di ogni colore: Anthiax, Fucilieri, pesci Chirurgo, pesci Balestra. A sei metri di profondità proprio sotto il pontile un Anemone con due pesci Pagliaccio e poco oltre una splendida Murena nella sua tana. Semplicemente da restare senza parole.

Il villaggio è animato in modo intelligente e non invadente da parte di molti ragazzi. Nei gazebo della spiaggia e della piscina vengono serviti snack a varie ore della giornata. Le bevande si prendono da dispenser vicini al bar. Dopo la presentazione degli addetti da parte del capo villaggio incontriamo lo staff del Diving Center Grand Blue. Alex era già stato in questo villaggio e conosce bene Simona, la nostra guida per le immersioni dei prossimi giorni.

Nel pomeriggio programmiamo il check dive con Simona. Arrivati al pontile la corrente è davvero molto forte, i pesci sono spariti e con loro anche i bagnanti. Proviamo solo la pesata e decidiamo di rimandare l’immersione a domani, è inutile scendere per uscire dopo 5 minuti di immersione al pontile del villaggio successivo e poi dover tornare a piedi passando dalla strada vestiti di tutto punto e carichi come somari…

La cena alla sera è allietata dalla presenza al nostro tavolo di Jessica e Caterina, due neo-medici in viaggio premio dopo la laurea, con le quali trascorreremo le prossime serate (purtroppo le due ragazze non fanno immersioni…) Caffè, una fumata di Shisha su una terrazza da le mille e una notte e dopo un po’ di musica offerta al bar della piscina. 24 Ottobre – Ras Um Sid Sveglia alle ore 7.00 e subito assalto al ristorante per la colazione: abbiamo solo l’imbarazzo della scelta, c’è di tutto e di più e spesso non si sa cosa prendere. Ritrovo al diving center con Simona e una coppia di ragazzi, Roberta e Umberto, i quali trascorreranno le prossime giornate in barca con noi. Il pullmino che ci porta al porto Travco Marina pare guidato da un emulo di Shumacher, infatti compie svariati numeri e, per concludere, un sorpasso lanciato tra due camion, chiaramente per dover fermarsi e parcheggiare dopo circa 100 metri, assurdo! La nostra Barca, la “Princess Tuna 2” è molto grande e oltre a noi c’è solo un’intera famiglia di altoatesini davvero simpatici e divertenti, con i quali usciremo anche i prossimi giorni, oltre a qualche persona dedita allo snorkeling.

Prima immersione a Temple. Il sito è composto da alcuni atolli corallini, ed è stato un po’ sconquassato dal terremoto del 1995. Pesci e coralli ovunque e una visibilità per me, subacqueo di acqua dolce scura e fredda, davvero inconcepibile, prossima ai 50 metri.

Seconda immersione poco distante a Ras Ghazlani, questa in semi-drift con ingresso in un punto e recupero da parte della barca in un punto distante circa 300 metri. Qui passiamo accanto ad un intero giardino di corallo e poco sotto un branco di barracuda davvero molto grossi. In cuor nostro aspettiamo di incontrare “qualcosa” di più grosso, anche se Simona ci ricorda che il pesce grande è qui in Agosto, ormai siamo fuori periodo… Tornati dalla seconda immersione siamo accolti da un profumo davvero invitante, sistemata l’attrezzatura possiamo apprezzare la cucina del cuoco, riso pesce e verdure davvero spettacolari. Chiedendo un po’ di sciatta, ossia piccante, diventano tutti più simpatici, e per i prossimi giorni peperoncino e spezie la faranno da padrone.

Il pomeriggio passa sereno tra un po’ di relax e quattro chiacchiere con le persone sulla barca, davvero lo stress e i pensieri quotidiani sembrano essere svaniti per chiunque. Al rientro al villaggio ceniamo con le nostre amiche, le quali incredibilmente ci sopportano ancora e soprattutto stanno ad ascoltare i dettagli pseudo-tecnico-naturalistici-eroici delle nostre immersioni, incredibile!!!!!!!!!! Caffè e shisha sulla splendida terrazza del villaggio e un clima dolce e secco che fa dimenticare il brutto tempo e il freddo dell’Italia.

25 Ottobre – Isola di Tiran Solita sveglia alle 7.00 e questa volta Jessica e Caterina sono ad aspettarci per la colazione. Sono davvero incuriosite e promettono che domani saranno in barca con noi. Partiamo dal porto di Naama Bay. La navigazione è un po’ ballerina, il mare è forte, ma arrivati dietro Gordon reef l’acqua torna piatta. Oggi ci sono con noi anche Valentina, la video operatrice del Grand Blue e un personaggio davvero particolare Weissem. Egiziano nato e vissuto a Roma per 25 anni, fa la guida subacquea e ha davvero tantissima esperienza, oltre 7000 immersioni. L’immersione è stupenda, vediamo anche il corallo nero e facciamo a gara per farci riprendere nel modo più stupido da Valentina, ometto i particolari. La seconda immersione è a Woodhouse reef, il più lungo dei quattro vicini all’isola di Tiran e qui troviamo un po’ di corrente. Simona è felicissima di guidare quattro subacquei piuttosto esperti, infatti tutto si svolge nel migliore dei modi e mai abbiamo problemi. Il pranzo e il pomeriggio con Weissem e i ragazzi altoatesini sono una girandola di battute, scherzi, barzellette e tuffi dal ponte superiore della barca, sembriamo tutti ragazzini… Le nostre amiche ci aspettano per la cena e chiedono di andare a Naama Bay. Nonostante il villaggio sia pieno di gente continuano a trascorrere le serate con noi, incredibile!!!! Il solito taxi che va alla velocità della luce ci porta in un posto fatto di hotel, resort, centri commerciali, bar, ristoranti e discoteche. Per i russi, forse la comunità turistica più presente a Sharm al momento, sembrerà la mecca, a noi sembra tutto finto e onestamente speravo di trovare qualcosa di meglio. Troviamo alcuni ragazzi del villaggio, con i quali condividiamo birra e shisha sdraiati su stuoie all’esterno di un bar e poi decidiamo di tornare tutti a letto.

26 Ottobre – Parco marino di Ras Mohammed Purtroppo Jessica e Caterina non hanno trovato posto sulla nostra barca, e con grande dispiacere nostro e loro devono restare al villaggio. Dopo la colazione partiamo con il solito pulmino-razzo verso la Travco Marina. Il porto sembra un mercato, tantissima gente, carrelli carichi di bombole, viveri e bevande, la puzza di gasolio proveniente dai motori delle barche rende quasi irrespirabile l’aria, viene solo voglia di partire e puntare verso il mare aperto.

La prima immersione è a Jolanda reef, dove nel 1980 la nave Jolanda è affondata perdendo il suo carico di sanitari, water e vasche da bagno, tutto ora concretizzato da coralli e abitato dai pesci. Un po’ di corrente ci accompagna e rende l’immersione ancora più divertente. La fantasia corre e Valentina non deve far altro che riprendere le nostre stupidaggini sottomarine, complici i water e la visibilità davvero straordinaria, lascio a voi immaginare le scene del video…

La seconda immersione è a Mars Ghazlani, in programma c’era Jackfish Halley ma il mare è un po’ mosso e gli snorkelisti cominciano ad accusare segni di mal di mare. La baia è tranquilla e ci godiamo una semplice immersione dove troviamo anche pesci Farfalla, Lionfish, Cernie, pesci Palla e ancora Barracuda.

Dopo il solito pranzo dai sapori davvero forti decidiamo di fare un po’ di snorkeling. Sarebbe bello scendere un po’ in apnea, ma dopo aver fatto due immersioni è meglio non esagerare il gas inerte presente nei nostri corpi non tollera nuove ricompressioni e quindi ci accontentiamo di mettere la faccia sotto acqua senza scendere. Al rientro al villaggio ci aspettano le nostre amiche per la cena e ci informano del fatto che saranno tra le protagoniste dello spettacolo serale al teatro del villaggio. Lo spettacolo è davvero carino, solo la stanchezza si fa sentire e un paio di volte mi addormento per qualche istante…

Un po’ di musica offerta da Andreas al bar della piscina, la gentilissima compagnia delle nostre due nuove amiche e di nuovo a letto, anche perché domani ci attende l’immersione più bella e impegnativa della vacanza.

27 Ottobre – Relitto SS Thistlegorm La sveglia è anticipata alle 6.00 in quanto il relitto è al reef di Sha’ab Ali e sono necessarie più di tre ore di navigazione. Fuori dal porto controlliamo il contenuto delle nostre bombole, oggi si scende in miscela Nitrox per poter stare giù più tempo. L’analizzatore d’aria, quasi impazzito nel porto a causa dei gas di scarico delle barche, ora riprende a funzionare a dovere e mi dice che la miscela è ok. Arrivati al punto di immersione ci attendono ben 18 barche cariche di sub. Un marinaio lega una cima dalla nostra barca al relitto, per poter scendere tranquilli nonostante la corrente.

Quando scendiamo la nave si presenta in tutta la sua imponenza, un cargo di 126 metri e la visibilità è buona. La nave è stata affondata nella notte del 6 ottobre 1941 da un ricognitore HE-Henkel tedesco durante una notte di luna piena. E’ incredibile poter vedere un pezzo di storia sorvolandolo sospesi nell’acqua. Unica nota negativa è l’eccessivo numero di subacquei presenti sul relitto. La prima immersione è dedicata all’esterno del relitto vediamo resti della locomotiva che stava sul ponte, i due carri armati e scendiamo a -30 a vedere le eliche e il cannone e la mitragliatrice che ormai sono concretizzati dai coralli. Passiamo tra le pale dell’enorme elica e risaliamo la murata dello scafo di dritta. Nel primo pomeriggio scendiamo per l’immersione all’interno delle stive. Quasi tutte le barche se ne sono andate e scendiamo quasi da soli, wow!!!!! Nelle stive troviamo il carico della nave, stivali di gomma, pneumatici, camion, auto, moto BSA, si procede in fila indiana e utilizziamo le lampade per vedere meglio. L’immersione dura 45 minuti e dopo una breve sosta di sicurezza a 5 metri torniamo in superficie, tutti meravigliati e senza parole! Al ritorno ci godiamo un favoloso tramonto egiziano e arriviamo in porto con il buio. Senza esagerare posso affermare che la sola immersione al Thistlegorm valga l’intera vacanza.

Al ritorno al villaggio troviamo fermento. E’ stata organizzata la serata al Coral Bay e nell’ordine saranno proposti il Casinò, la serata allo Smaila e la notte alla discoteca Pashà.

Dentro al casinò, causa l’impianto d’aria condizionata a palla, sembra di stare al polo Nord, giusto il tempo di assistere allo sperpero di denaro ai danni dei nostri amici del villaggio e subito ci troviamo all’esterno, complice un’altra magica notte egiziana. Allo Smaila suona un gruppo davvero molto capace e dopo pochi minuti arriva pure lui l’Umbertone Smaila nazionale, sempre uguale, molto molto divertente, simpatico e spontaneo. Dopo pochi minuti tutti, giovani e non stanno già in piedi a ballare sull’aria di vecchie canzoni anni 60 e 70 italiane. Al termine della serata pochi scelgono di andare a ballare al Pashà, noi torniamo all’hotel stanchi quanto felici per la giornata trascorsa.

28 Ottobre – Relax al villaggio La giornata è all’insegna del relax più completo, i nostri computer subacquei ci danno un tempo di non volo di ancora 14 ore, abbiamo accumulato un bel po’ di azoto e dobbiamo evitare di fare immersioni. Allora dopo la colazione via in spiaggi a prendere un po’ di sole. Oggi Jessica e Caterina trascorreranno con noi tutta la giornata, abbiamo programmato sfide a bocce, tennis-volley, calcio, freccette, danze e canti. Invece stiamo tutto il giorno in mare ad ammirare i pesci, sembra di stare in un acquario e il richiamo dell’acqua è davvero troppo forte. La sera indugiamo in spiaggia fin che si fa buio, nessuno di noi quattro vuole andarsene. La cena è sontuosa come al solito e per il dopo cena decidiamo di uscire. Questa volta niente Naama Bay, siamo diretti nella direzione opposta, a Sharm el Sheik.

Mi sento in vena di contratti e con solo 5 pound ci facciamo portare a Sharm (contro i 25 chiesti inizialmente dal taxista). Il paese è piccolo e al posto dei centri commerciali troviamo piccoli negozi, bancarelle, gente del posto riunita al bar per guardare la televisione, troviamo il mercato dei polli e delle verdure, uno spettacolo. Entro in un piccolo negozio e ne esco dopo un’ora e mezza e cinque litigi con il titolare a causa dei miei ribassi a suo dire esagerati. La spunto, e mi porto via due vasi (alabastro???) e tre dipinti (papiro???) a meno della metà di quanto chiesto per un singolo vaso, in cambio devo lasciare l’accendino quasi scarico, leggi del baratto, mah!!!! Torniamo al villaggio e restiamo fino a tardi con le nostre interessanti e gentili amiche.

29 – Ottobre Purtroppo le vacanze sono prossime al termine e con grande tristezza ci ritroviamo all’aeroporto. Il check-in è breve ed i controlli quasi nulli, e in perfetto orario ci ritroviamo in volo. Una vacanza all’insegna del mare e del contatto con persone semplici e serene, ho visto trasparire felicità dal volto di tutti e mi auguro di poter rivivere presto una simile esperienza.

Un ringraziamento particolare alla nostra guida Simona, seria, competente e paziente con le nostre assillanti richieste, oltre che tollerante nei confronti del nostro spirito goliardico e delle cavolate sparate a nastro per 5 giorni consecutivi.

Un consiglio a tutti: andate tranquillamente al Mariclub Aloha, prendetevi il brevetto, almeno l’open water diver e potrete vivere la vostra vacanza da un punto di vista davvero diverso e molto molto più entusiasmante.

Un saluto a tutti.

andrea



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