Egitto fai da te con bambini

Quando ho deciso di andare in Egitto per un viaggio culturale ero molto indecisa se organizzarmi un viaggio su misura o fare la classica crociera sul nilo. Ho dato un'occhiata ai vostri diari e grazie a voi ho fatto la scelta giusta. Quindi GRAZIE GRAZIE GRAZIE a tutti i turisti x caso che con le loro esperienze mi hanno dato consigli utilissimi...
Scritto da: Paola Rosetti
egitto fai da te con bambini
Partenza il: 23/05/2010
Ritorno il: 30/05/2010
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
Il mio diario vuole essere d’aiuto a genitori che sono indecisi se andare in Egitto con i propri bambini: come al solito dipende dai bambini e da come si vuole viaggiare. Io amo la libertà, odio i viaggi organizzati, le carovane, i tempi schedulati. Quindi, dopo aver letto divrsi diari, ho escluso la crociera sul nilo. I miei bambini hanno otto e dieci anni, ma viaggiano spesso, non si lamentano, camminano a lungo, sono curiosi, amano la natura, non si ammalano spesso e mangiano quasi tutto (se c’è un Mc Donald’s nei paraggi però è meglio!). Erano già molto preparati sull’argomento: hanno visto i film La Mummia, Indiana Jones,hanno seguito Alberto Angela in tv in tutti i suoi “speciali” sull’Egitto, hanno letto libri sui faraoni da quando erano piccoli e la cosa li eccitava molto. Il tempo era poco quindi ho dovuto fare delle scelte e concentrare molte cose: siamo stati quattro notti al Cairo e due a Luxor. Al Cairo siamo arrivati al pomeriggio al Marriott: ho scelto un bell’albergo con piscina, perchè i bambini vanno ricompensati dopo una giornata di cammino con un bel bagno! (una quadrupla bella e pulita a 156 dollari) e poi c’era pure una caffetteria che faceva ottimi cappuccini e deliziosi muffin o croissant. Abbiamo passato la sera al suk, ma non quello commerciale, quello artigianale, dove la macelleria di polli sta accanto al barbiere e la bottega delle scatoline in madreperla accanto ad una montagna ( letteralmente) di immondizia ( stile discarica a cielo aperto). In mezzo a gatti malati e magri ( altro che i nostri gatti sterilizzati grassi pieni di croccantini) giocavano bambini scalzi. E’ stato un momento molto importante per i miei bambini, che hanno visto con i loro occhi la povertà per la prima volta (altro che tv!) Seguendo i consigli di altri turistixcaso abbiamo preso un taxi che ci ha portato a Giza e Saqquara in giornata, ad un prezzo concordato, anche se molto vantaggioso per lui. La cosa fantastica è stata che, grazie a voi,sapevo del trucco dei cammelli: ti portano vicino all piramidi dicendo che non si può entrare se non col cammello!!!). Quando ha fermato il taxi e mi ha aperto la portiera, senza neanche scendere dal taxi l’ho aggredito dicendo che non volevo nessun cammello. Lui è rimasto un pò disorientato e poi tranquillamente ha detto:”in una mano ci sono cinque dita! “Cioè con voi non ci campo solo io, ma un sacco di altra gente! Ovviamente davanti ale Piramidi c’è un mega parcheggio con pullmann, auto, c’è un via vai di cammelli, taxi, insomma il contesto è deludente, ma le Piramidi sono pazzesche! Siamo anche entrati in quella di Chefren e con grande sorpresa e orgoglio ho letto che l’ha “riscoperta” Belzoni nel 1818. Anche le mastabe con i geroglifici e la piramide a gradoni a Saqquara valevano il viaggio. Il giorno seguente è stata l’impresa più ardua, ma non potevamo non andare ad Abusimbel: svegliarsi alle 3 di notte per prendere l’aereo per abusimbel ( tutti i voli interni con egypt air comprati dall’Italia). Non avevamo scelta perchè lì fa caldo e si fa tutto o alla mattina o alla sera per lo spettacolo di suoni e luci(ma sono in pochi a fermarsi perchè la sistemazione per la notte non è granchè). Dall’aeroporto al sito ci sono pochi minuti di pulmann: i pulmann però sono pochi e se non ti affretti rimani a terra! I bimbi dovevano andare in bagno, così quando siamo usciti dall’aeroporto l’unico pulmann era stracolmo. Nessun problema: corrono a frotte per portartici in taxi!!! Il sito è favoloso, a differenza delle Piramidi, è rimasto cristallizato nel tempo: sembra davvero di tornare indietro di 3000 anni. E poi adoro la storia d’amore tra Ramses II ( colui che reputo il vero faraone per eccellenza, altro che Tutankamon) e Nefertari. La visita dura un paio d’ore in tutta tranquillità: a differenza di qualche pulmann di giapponesi che sono arrivati dopo e ripartiti prima, noi ci siamo pure appisolati sulle panchine all’ombra di alberi con vista sul lago nasser: a fine maggio ancora lo puoi fare, è come una giornata ad agosto da noi! Abbiamo mangiato qualcosa nell’unico punto di ristoro e siamo stati i primi a risalire sul pulmann per tornare in aeroporto! Ovviamente al ritorno piscina piscina piscina! II Cairo, lo saprete, è un vero caos. A noi piace camminare e per uscire alla sera per andare a cena o per andare al Museo Egizio abiamo deciso di andare a piedi: bè ti assalgono i taxi e le carrozzelle! E’ veramente stressante. Mi raccomando che il tassista sia anziano e sappia l’inglese: sa dove andare e capisce la nostra scrittura: è inutile insistere nel far loro vedere l’indirizzo sulla cartina se leggono solo l’arabo!

Il museo ci ha impegnato la quarta giornata: siamo andati in tarda mattinata e abbiamo fatto il primo piano. Pausa pranzo al Mc Donald’s ( cinqueminuti a piedi, ma occhio alle auto, schivano i pedoni come birilli e non ci sono nè semafori nè strisce pedonali: ti devi fare coraggio e buttare in strada sperando che ti evitino. Ho avuto davvero paura per i bambini.).Dopo pranzo siamo rientrati ( avevamo il timbro) e abbiamo visto il secondo piano. Certo il bimbo è rimasto un pò deluso perchè la mummia di Ramses II era a pagamento ( e avevamo già speso un botto!), però il tesoro di Tutankamon…è strepitoso! A parte la prima sera al Tabulà, ristorante libanese, veramente ottimo, ma un’impresa trovarlo, e L’Augergine, bar vegetariano (ottime crespelle e gnocchi fatti a mano), le altre cene sono state deludenti, compreso il famoso Felfela! Il problema con i bimbi è che è tutto molto speziato: per fortuna c’è sempre il pita bred e il riso bianco! Abbiamo rischiato di non arrivare a Luxor, dove per ore l’aeroporto è rimasto chiuso per tempesta di sabbia. Ma come dicevo i bimbi sanno passare ore in aeroporto! Poi li aspettava una mega piscina sul Nilo dell’Hotel Steigenberger. Anche qui ottima sistemazione e ottimo buffet a colazione(182 euro). Fuori dal’hotel abbiamo concordato con un taxista per portarci nella Valle dei re e al Tempio di Hashepsut. In albergo ci hanno chiesto il doppio! La valle dei re ci è piaciuta tantissimo, anche se la Tomba di Seti I era chiusa e di Tutankamon era inutilmente (visto che è vuota!) a pagamento. Comunque ne abbiamo viste tante altre meravigliose e senza la fretta dei turisti in gruppo! A luxor danno fastidio i venditori, sono veramente assilanti, vogliono il bashih per tutto e insistono a portarti in giro sul calesse in continuazione…e noi che volevamo andare a piedi. La cena al Bombay, ristorante indiano, era ottima, quella della sera dopo al Metropolitan Cafè uno strazio: sarà bello mangiare in riva al Nilo, ma il cibo era pessimo e abbiamo atteso ore per una pizza surgelata ( abbiamo scoperto che se la sono fatta fare in un altro ristorante, pazzesco!) Siamo molto soddisfatti del nostro tour fai da te, penso sia un’esperienza che nè noi, nè i nostri bimbi dimenticheremo.



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