Paradiso nelle oasi egiziane

OASI EGIZIANE Siamo Pierangelo e Maurizia di Frugarolo (AL/ITAY) e, a febbraio, abbiamo realizzato il ns. Desiderio di visitare le OASI EGIZIANE. Di grande aiuto è stata la ns. Amica Paola di Bergamo che ci ha dato il contatto con una guida egiziana con cui, via mail e SMS, siamo riusciti a realizzare questo viaggio. Prenotato, via internet, ...
Scritto da: profumo
paradiso nelle oasi egiziane
Partenza il: 04/02/2010
Ritorno il: 11/02/2010
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
OASI EGIZIANE Siamo Pierangelo e Maurizia di Frugarolo (AL/ITAY) e, a febbraio, abbiamo realizzato il ns. Desiderio di visitare le OASI EGIZIANE. Di grande aiuto è stata la ns. Amica Paola di Bergamo che ci ha dato il contatto con una guida egiziana con cui, via mail e SMS, siamo riusciti a realizzare questo viaggio. Prenotato, via internet, volo Alitalia MXP/CAIRO e ritorno (senza scali), siamo partiti il 04/02/2010 e tornati l’ 11/02/2010. Programma: Cairo-Alessandria-El Alamein-Matrouh-Oasi di: Siwa-Bahariya-Farafra-Valle delle balene (El-Faioun)-Cairo. Giovedì 04/02/2010 Aerporto del Cairo, acquisto visa ($15) c/o sportelli e cambio valuta, passaggio controlli che, avendo bagaglio a mano, è stato molto veloce. All’uscita ci attendono Sabri (la ns. Guida egiziana parlante un italiano perfetto), Mohamed (ns. Autista) con un nuovissimo fuoristrada (molto confortevole), facciamo le presentazioni e a bordo con partenza verso Alessandria (noi avevamo fatto la crociera sul Nilo nel 2005) con relative visite del Cairo ecc.). Arrivati ad Alessandria verso le 15 visitiamo la nuova Biblioteca (modernissima e tecnologicamente attrezzata) poi via all’hotel Windsor (cena in albergo con vista sulla corniche). Venerdì 05/02/2010 Colazione e alle 9 partenza per la visita delle catacombe di KOMASH-SHUQQAFA, poi visitiamo la colonna di Pompeo e ciò che è rimasto del tempio. Ci rechiamo alla Moschea di ABU ABBAS AL MURSI (ingresso separato per uomini e donne), torniamo sulla corniche e ci rechiamo alla fortezza di QAITBEY (che sorge dove un giorno si ergeva il Faro di Alessandria!) e da cui si gode di una splendida vista sulla baia della città. Ci rechiamo a vedere un cantiere navale dove tuttora vengono costruite bellissime imbarcazioni di legno, breve puntata al mercato del pesce e poi al ristorante sul mare per gustare un fantastico menù di pesce con i ns. Amici (sì, perché condivideremo con loro questa settimana di grandi emozioni e, comprendiamo che il rapporto che si sta instaurando è già diventato di AMICIZIA!). Dopo aver sorseggiato un profumato thè partiamo alla volta di EL ALAMEIN dove visiteremo un sacrario dedicato ai caduti italiani della 2^ guerra mondiale, questo posto ci ricorda quanti poveri ragazzi hanno perso la vita in una guerra che non hanno certamente voluto! Proseguiamo fino alla cittadina balneare di Matrouh, costeggiando un mare dai colori stupendi e, purtroppo, sulle cui coste si stanno costruendo parecchi villaggi turistici destinati sia agli egiziani che ai turisti stranieri. Giungiamo verso le 18 per gustarci il tramonto sulla baia di questa tranquilla località, ci fermiamo a sorseggiare un thè e verso le 19,30 partiamo alla volta di SIWA. Vi giungiamo verso le 22, ci fermiamo a cenare in un ristorantino con menù locale molto buono poi ci si reca all’hotel “Palm Trees” (da noi suggerito a Sabri e scelto sulla guida Lonely). Una buona dormita ci preparerà alle emozioni di domani. Sabato 06/02/2010 Dopo una buona colazione nel giardino dell’hotel, partiamo alla scoperta di SIWA. E’ una sorpresa veramente emozionante, Sabri ci accompagna a visitare la montagna dei morti, dove erano custodite le spoglie dei personaggi più importanti dell’oasi e che vi hanno vissuto e governato in epoca Tolemaico-Romana, visitiamo la tomba di Si-amun (forse importante commerciante dell’epoca) ed altre tombe con bellissimi bassorilievi quasi intatti, nonostante le ruberie perpetrate dai locali per farne commercio con i soldati inglesi. Visitiamo anche la tomba del coccodrillo, detta così perché vi è rimasta intatta solo questa immagine. Da questa montagna c’è una splendida vista dell’oasi, la cittadina è coronata di 300.000 palme da datteri, 70.000 alberi di ulivi e da frutta, è ricca di più di 300 sorgenti e torrenti che formano stupendi laghi che confinano con le dune del deserto formando effetti cromatici indescrivibili!!! A malincuore scendiamo dalla montagna e Mohamed ci accompagna al Tempio dell’Oracolo dedicato al dio Amon, Sabri ci descrive e ci spiega la storia di questo tempio praticamente distrutto, dove Alessandro Magno era venuto a consultare l’oracolo. Torniamo a Siwa dove saliamo alla città vecchia e alla fortezza di Shali. La città era stata costruita con pezzi di sale e pietra rivestiti di intonaco, gli edifici erano alti anche 4-5 piani ma, una serie di forti piogge nel 1926, durate ben 3 giorni, danneggiarono gravemente queste strutture costringendo gli abitanti ad abbandonarle, nonostante ciò la vista è ancora affascinante ed anche il panorama! Partiamo alla volta dei Bagni di Cleopatra, si tratta di una vasca circolare con un’acqua limpidissima di color smeraldo circondata dal palme verdeggianti, è molto frequentata dagli egiziani e dai turisti che vi si immergono nonostante l‘aria frizzante.Ci sediamo a goderci un caldo sole in attesa di consumare il pranzo sul terrazzo del piccolo ristorante con vista sulla vasca. Si mangia pollo alla griglia, verdure stufate, riso e pomodori dolcissimi. Un buon thè e verso le 15 partiamo alla volta della sorgente di FETNAS, altra vasca situata in un’oasi di palme ed ulivi, più tranquilla ed anch’essa dall’acqua limpidissima. Ci inoltriamo in questo giardino sino alle rive del lago salato dove attendiamoli tramonto sorseggiando l’immancabile ottimo thè. Inutile dire che lo spettacolo è emozionante (anche se sono arrivati parecchi turisti egiziani che sono un po’… rumorosi!!!). Torniamo e ceniamo nel centro di Siwa godendoci lo spettacolo dei carretti tirati da piccoli asinelli e guidati da adulti e ragazzini che trasportano sia persone che merci, curiosiamo nei piccoli negozi pieni di datteri ed olive in salamoia (prodotti tipici di questa oasi) banchi di frutta e verdura coloratissimi e tappeti e piccoli lavori artigianali esposti un po’ dovunque. La giornata è stata piena e molto interessante. Domenica 07/02/2010 Alle 7 colazione e alle 8 partenza passando dall’ufficio di polizia per fare permessi per il deserto. Sabri ci spiega che per andarci si deve pagare un permesso dando tutti i dati dei partecipanti e del mezzo di trasporto, quanto tempo si impiegherà, perché in caso di problemi si attiveranno le ricerche. Sabri si dimostra molto responsabile perché, nonostante lui e l’autista conoscano bene questo deserto ha preferito avvalersi della presenza di un abitante di Siwa, conoscitore di questi posti, che ci accompagnerà e guiderà ( bisogna tenere presente che il Grande Mare di Sabbia che andremo a visitare si estende per 800 Km. Tra Egitto e Libia con dune che possono raggiungere anche i 150 mt. Di altezza ed è uno dei deserti non ancora completamente esplorati). Dopo aver sgonfiato le gomme per poter viaggiare sulla sabbia diamo il via all’EMOZIONE!! I colori, il vento che sposta continuamente la sabbia creando vere e proprie onde, salire e scendere a picco su queste dune sono sensazioni veramente intense!!! Scopriamo che ci sono tantissime conchiglie e fossili, tra cui uno scheletro di un pesce ancora intatto dopo 40.000.000 di anni!!! Verso le 13 arriviamo ad un grande lago salato circa a 12 Km. Dalla Libia, i colori dell’acqua hanno sfumature di mille tonalità dallo smeraldo al turchese. Mohamed ed Amed ci preparano uno squisito pranzo accompagnato da un gustosissimo thè siwano: cosa chiedere di più quando ci si sente in paradiso? Peccato che stanno arrivando ben 7 jeep con turisti egiziani rumorosissimi e con musica da discoteca, Sabri è piuttosto infastidito ma noi gli facciamo presente che sino ad allora quel paradiso egoisticamente era stato solo nostro e… tanto stiamo per andarcene verso un altro lago, più piccolo e silenzioso i cui abitanti sono solo dei pesci. Questi laghi sono come occhi blu in questo oceano di sabbia dorata e l’effetto non lo potete immaginare!!! Dopo una breve sosta andiamo alla sorgente di acqua calda di Bir Wahid (circa 38°), vorremmo fare il bagno ma la pozza è piccola e ci sono parecchi egiziani per cui rinunciamo e ripartiamo per cercare una duna da cui fotografare il tramonto. Il silenzio ci permette di percepire i suoni del vento e della sabbia in movimento, gli occhi catturano i colori che cambiano in continuazione in una infinita varietà di sfumature. Torniamo a Siwa e dopo esserci rifocillati ci dedichiamo ad un buon sonno. Lunedì 08/02/2010 Dopo la colazione partenza per l’oasi di BAARIYYA, la strada è lunga, asfaltata ma spesso danneggiata o inesistente, bisogna superare parecchi posti di controllo effettuati da ragazzi militari che controllano documenti e permessi. Verso le 12 lasciamo l’asfalto inoltrandoci nel deserto verso la depressione di quattara (134 mt. Sotto livello del mare), arriviamo vicino a delle rocce e, con grande meraviglia, scopriamo che sono interamente ricoperte di conchiglie e resti di stelle marine fossili. C’è parecchio vento ma ci mettiamo al riparo delle due rocce e facciamo pic-nic. Dopo parecchio fuori pista si riprende la strada asfaltata e dopo altri controlli arriviamo all’osi al tramonto. Mohamed ci lascia all’hotel Palm Valley con bei giardini fioriti, la ns. Camera è una suite fin tropo grande per noi! Mentre il ns. Autista va a fare gli acquisti per domani ci prepariamo per la cena. Alle 20 ci ritroviamo con i nostri amici e dopo una cena deliziosa ci rechiamo in centro dove in un bel bar all’aperto Sabri e Pierangelo si fumano la “sciscia” sorseggiando l’irrinunciabile thè. Lle 6Martedì 09/02/2010 Al termine di un’abbndante colazione ci rechiamo al museo delle mummie dorate, queste mummie sono state trovate casualmente da un asino sprofondato in una buca nel 1995. Ce ne sono una quindicina ed alcune sono quasi perfette, erano interamente ricoperte di lamine d’oro, i visi ed i colori sono così vividi da sembrare appena dipinte! andiamo a visitare due tombe romane ed i resti di 2 templi. Le spiegazioni di Sabri sono sempre dettagliatissime e ci fanno comprendere questa storia così complessa. Veniamo raggiunti da Mohamed e da un abitante di Bahariyya che resterà con noi sino al ritorno al Cairo e che aiuterà Mohamed ad orientarsi nel deserto bianco ed a cucinare. Partiamo dopo i soliti permessi e dopo circa 50 km. Di asfalto arriviamo al deserto nero. Vi sono dune coperte di frammenti di lava sfumate dalla sabbia dorata, sono veramente affascinanti! Pranzo pic-nic e proseguimento verso la montagna di cristallo, una concrezione naturale di quarzo a forma di arco, tutto intorno ci sono fossili di ogni genere! Proseguiamo ancora per parecchi chilometri ed arriviamo al deserto bianco che è stato scoperto dai beduini solo nel 1995 dopo che una tremenda tempesta di sabbia ne ha rivelato l’esistenza e, nel 2005 è stato dichiarato patrimonio dell’umanità. Più avanziamo in questo meraviglia e più i ns. Occhi si riempiono di immagini stupende: funghi, ombrelli, accampamenti di tende, un grande coniglio, un pulcino sotto ad un fungo, ognuno può sbizzarrirsi ad immaginare qualunque cosa ma, la cosa spettacolare è il candore e la composizione: si tratta di ossa fossili !! cerchiamo una postazione idonea per accamparci e, mentre noi ci dedichiamo alle foto ed alle riprese viene montato l’accampamento. Gustiamo una piacevole e squisita cena e dopo un thè beduino ed un thè alle menta ascoltiamo le canzoni beduine dei ns. Amici, vicino al fuoco sotto un cielo così stellato che ci fa da cupola e sembra vicinissimo (ho visto una stella cadente!! Ed abbiamo intravisto una volpe del deserto!!!) Sono già le 23 e ci infiliamo nella ns. Tenda in questo posto che sembra il paradiso. Mercoledì 10/02/2010 Sveglia alle 6, con ancora una falce di luna nel cielo e l’alba che illumina questo luogo da sogno rendendolo ancora più candido, ancora foto, abbondante colazione e dopo aver smontato tutto partenza per l’oasi di Farafra che dista circa 180 km. Ancora controlli, il deserto cambia continuamente e la strada è parecchio disastrata. Giunti alla cittadina ancora controllo documenti e richiesta di permessi dovendo dichiarare che non vogliamo la presenza di un poliziotto. Questa oasi è piccola, tranquilla e sembra anche più ricca delle precedenti, visitiamo la parte vecchia di cui rimane poco perché distrutta da un terremoto. Andiamo a visitare la casa-museo di Badr, un artista di Farafra che nei suoi quadri e nelle sue sculture riproduce usi e costumi di questi luoghi e del deserto, sono veramente geniali e molto belli. Andiamo poi a Bir Sitta ovvero pozzo n°6, sorgente solforosa di circa 40°, si tratta di una vasca di cemento a forma di chiave in cui una turista straniera con molta maleducazione sta lavandosi i capelli con lo shampoo mentre un altro imbecille si sta facendo la barba!!! Ovviamente Sabri è contrariato e fa notare ai custodi egiziani che questo non va permesso! L’idea di fare il bagno è sfumata e ce ne andiamo umiliati dal comportamento scorretto di costoro. Torniamo a farafra, passiamo il controllo documenti (lungo e fastidioso) e partiamo per la Valle Nascosta (Wadi el Obaid), abbandoniamo l’asfalto e ci inoltriamo in questa valle dove troviamo tanti fossili di diverse forme, ci sono anche costruzioni di cui una a forma di missile, torniamo verso Bahariyya e ci fermiamo a pranzo dal ns. Amico beduino, la sua ospitalità è spontanea, ha dei bellissimi bimbi, ovviamente non vediamo la moglie. Facciamo rifornimento di viveri, acqua, legna e ripartiamo alla volta del Fayoum (circa 300 km). Vi arriviamo al tramonto dall’asfalto percorriamo 45 Km nel deserto che cambia continuamente forme e colori. Alla fine si giunge alla famosa Valle delle balene (patrimonio Unesco dal 2005). Riusciamo a vedere gli scheletri fossili di balene, delfini, altri pesci e una foresta di mangrovie. Le rocce circostanti sono coperte di concrezioni che sembrano merletti di pizzo dorato!!! Ci accampiamo al riparo di due montagne,ottima cena a base di verdure stufate, riso, pasta, e involtini di carne veramente appetitosi. Thè, canti e… la visita di una volpe che dopo la prima diffidenza viene a mangiare in mano al ns. Amico beduino. Anche qui il cielo è stellatissimo e arriva una seconda volpe a darci la buona notte. Giovedì 11/02/2010 Sveglia alle 4.30, colazione e verso le 6 partenza, sta albeggiando, con nostalgia salutiamo questa valle incantata e alle 8 raggiungiamo l’asfalto che ci porterà al Cairo dove arriviamo verso le 9.30 e che ci appare subito sotto una pessima luce: forse dopo i colori e l’aria limpida del deserto questo vento che solleva polvere e smog ci aggredisce negativamente facendoci rimpiangere il paradiso appena lasciato. Siamo tutti silenziosi e, quando alle 10.30 arriviamo all’aeroporto ci sentiamo tristi, i saluti sono commossi perché abbiamo trovato ed apprezzato SABRI (valida e preparata guida) Mohamed (bravissimo autista) entrambi molto simpatici e responsabili, Amad e la sua buona cucina, queste persone sono state soprattutto amici sinceri e spontanei. Personalmente, visto che ero l’unica donna, devo dire che mi sono sempre sentita a mio agio, rispettata e “viziata”, il tempo è passato troppo in fretta tra grandi emozioni. Questo è stato un viaggio perfetto sotto ogni punto di vista, naturalistico, culturale ed umano!!! Grazie Sabri e tanti auguri per il tuo matrimonio (18/02/2010) e grazie Pierangelo (l’idea è stata sua per questo viaggio) “il PARADISO NEL DESERTO”. P.S. Vogliamo consigliare, a chi volesse fare un tour delle oasi o altri itinerari in Egitto, la ns. Guida SABRI, perché è stata veramente valida, per ogni informazione potete scriverci alla ns. Mail: pier_mau@libero.it saremo lieti di darvi questo contatto


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