Culturale

Questa volta abbiamo deciso di partire in tre per una settimana di relax; io, Maurizio, mia moglie Stefania e mia cognata Emanuela. Il nostro viaggio inizia con l’acquisto di un volo in lastminute per Sharm El Sceikh e lunedi 29 settembre si parte dall’aeroporto di Catania ore 10,30. All’arrivo a Sharm ci aspetta subito una discussione...
Scritto da: Palearizz
culturale
Partenza il: 29/09/2003
Ritorno il: 06/10/2003
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Questa volta abbiamo deciso di partire in tre per una settimana di relax; io, Maurizio, mia moglie Stefania e mia cognata Emanuela. Il nostro viaggio inizia con l’acquisto di un volo in lastminute per Sharm El Sceikh e lunedi 29 settembre si parte dall’aeroporto di Catania ore 10,30.

All’arrivo a Sharm ci aspetta subito una discussione interminabile con l’addetto ai passaporti che a tutti i costi ci rifila il bollino del visto di entrata in Egitto (costo 25 euro) assolutamente non necessario per coloro che volessero rimanere nella penisola del Sinai. Dal momento che la discussione avrebbe messo in serio pericolo il nostro ingresso paghiamo e rimandiamo il problema a quando rientreremo in Italia.

Ci sistemiamo subito al PIGEON’S HOUSE a Naama Bay: Hammed il proprietario è cortese e simpatico ed il prezzo per una singola/doppia con bagno in camera di $10/20 (Email:Pigeon@Access.Com.Eg tel.+20 69 600996/600998).

Martedi. L’indomani si parte con l’unico pullman delle 9.00 per Nuweiba alla volta di Petra che speriamo di raggiungere in serata. Alle 11.30 siamo al botteghino della dogana egiziana, poco informata sui reali orari di partenza delle navi, ma esperta sui costi e gli ultimi aumenti del prezzo del biglietto; $50 per il battello veloce con partenza alle 15.00, un’ora di percorrenza e presentazione in dogana 2 ore prima, oppure $30 per il normale traghetto partenza a 12.00, 3 ore di viaggio con presentazione alle 10.00, praticamente impossibile. Iniziamo così il lungo iter burocratico doganale egiziano fatto di timbri, moduli da riempire lunghe attese per aspettare non si sa bene chi e poi finalmente a bordo. Il battello di proprietà giordana ci da il primo assaggio sulla differenza organizzativa tra i due paesi.

Arriviamo ad Aqaba alle 17,30 (la Giordania è 1 ora avanti) e sbrigate velocemente le pratiche di ingresso (da qui per entrare in Giordania non si paga nulla) contattiamo subito un taxista il quale si offre per $35 (noi tre e una coppia di americani) di portarci a Petra; non avendo nessuna alternativa (il primo autobus è l’indomani mattina alle 8.00), accettiamo e, strapieni partiamo. Il paesaggio è meraviglioso; la luce della sera illumina il deserto che ci regala tanta emozione. Arriviamo dopo 2 ore di macchina al Valentine House (pulito ed accogliente $8 a testa) il tempo per rifocillarci e fare un giro della città.

mercoledì Sveglia all’alba decidiamo di prendere il taxi gratuito delle 6.00 per raggiungere le rovine ed iniziare di buon mattino la visita al sito di Petra ( orari: 6.00 – 18.00 costo $ 15). Il sito è immenso ed il Sik di entrata è lungo 3 Km attraversando un paesaggio aspro e ricco di storia per poi spalancarsi come una finestra su quella che è l’immagine simbolo di Petra. Già da ieri sera siamo in compagnia di Hideo un ragazzo giapponese che studia italiano simpatico e divertente. Fa caldo ma non ci impedisce di gustare l’atmosfera di questa città un tempo importante crocevia di popoli. Usciamo da Petra per ultimi ed il tempo di rinfrescasi in albergo siamo già a tavola per una cena beduina organizzata da Hibraim il simpatico proprietario.

giovedi Anche per oggi sveglia all’alba si parte con il pulmino delle 6.00 ($4 a testa) per il Wadi Rum, oasi del deserto cara a Lawarence d’Arabia. Arriviamo alle 8.00, in tempo per un the, e per metterci d’accordo con Zedane la nostra guida e poi via nel cuore del deserto (costo dell’escursione completa di 6 ore € 17,50 cadauno comprensivo di taxi dal Wadi Rum ad Aqaba con partenza alle 17,30).

L’esperienza nel deserto è sempre entusiasmante ancora di più quando entri a contatto con i padroni di casa che a dispetto delle comodità dell’era moderna si muovono in questo ambiente in maniera naturale. L’ospitalità è per un beduino del deserto la regola prima di ogni incontro ed anche qui, dove, il turismo confonde ogni rapporto umano, ci accorgiamo che prima di tutto viene il sorriso. Ci godiamo fino in fondo l’aria che si respira, fotografando nel nostro cuore il tramonto sulle dune tanto che non ci accorgiamo di essere in forte ritardo all’appuntamento col ns taxi. Niente paura Sahir e li che ci aspetta “questo fa parte dell’integrità d’animo dei giordani” ci spiegherà dopo e via verso Aqaba dove arriviamo a sera inoltrata.

venerdi La mattina seguente sveglia con calma a gustarci la città in festa; il traghetto di ritorno in Egitto parte a 12.00, ma in dogana ci dobbiamo presentare alle 10.00 e sbrigare con calma (anzi con molta calma!) tutte le pratiche doganali (traghetto veloce solo € e/o $ prezzo $45 cadauno + tasse d’uscita solo lire giordane 5). Arriviamo a Nuweiba alle 15.00 (ora egiziana) più rilassati veramente dal momento che abbiamo più di una volta dubitato di riuscire a tornare a Sharm in tempo per fare una nuotata. Il pullman è alle 16,30 con arrivo al Pigeon’s House alle 20,00 il tempo di una doccia e via fuori alla ricerca di Sherif il nostro amico dell’agenzia che ci organizza l’escursione di domenica. Siamo stanchi ma soddisfatti di essere riusciti nell’impresa giordana e ci diamo alla pazza gioia per le vie di Sharm.

sabato Sveglia prima dell’alba il pullman per Dahab è alle 6.00 partito poi alle 7.00 non chiedeteci il motivo una ora e mezza £Egiz. 11 e arriviamo a Dahab da dove ripartiamo per il Monastero di S.Caterina alle 9.00 (£E 16). Viaggio complesso ma ricco di carica emotiva arriviamo al piazzale alle 11.45 e consapevoli di non potercela fare ad entrare al Monastero distante altri 2 Km e con orario di chiusura 12.00, ma noi siamo venuti a posta dunque il dubbio non esiste corriamo e corriamo fino al punto di prendere un taxi per gli ultimi 800m e via dentro con le porte che si chiudono dopo di noi. E’ proprio vero si sente la presenza di Dio dentro e rimaniamo a parlare con padre Nicolas fino a quando lui stesso deve lasciarci. L’autobus passa dall’incrocio distante 3Km alle 13.00 dunque via per un’altra maratona. Siamo stanchi ma felici di essere arrivati fin qui partiamo alle 13,30 e siamo a Dahab alle 15.00, in tempo per il nostro primo bagno nel Mar Rosso (stupendo, i pesci sono a migliaia di tutti i colori piccoli grandi e soprattutto vicini a noi). Siamo partiti attrezzati di maschera e boccale dall’Italia dunque passiamo l’intero pomeriggio in acqua il tempo di mangiare in uno dei tanti localini sulla spiaggia e via di ritorno a Sharm con l’ultimo bus delle 10.00.

Ritorniamo da Sheriff è già tardi ma lui è li che ci aspetta e ci organizza la gita dell’indomani alla più bella barriera corallina del Mar Rosso “Ras Mohamed”($25).

domenica Il taxi viene a prenderci in albergo alle 9.00 ed inizia così la nostra prima escursione marina ricca e soprattutto nuova per noi che abitiamo sul mare ma che i pesci siamo abituati a vederli in pescheria e non a casa loro. La nave è ben attrezzata e ci godiamo la giornata fino alle 16,30 quando ci riaccompagnano in hotel. Una doccia e via per la nostra ultima serata. Decidiamo di spingerci con i minibus fino A Old Sharm che dicono di essere meno turistica. Solo apparenza; ci sono meno luci ma per il resto non c’e differenza decidiamo di fermarci a mangiare al Sinai Resturant veramente buoni i piatti di pesce ed il prezzo “da contrattare”.

lunedi Prepariamo i nostri zaini e dopo colazione decidiamo di andare ad un’altra spiaggia famosa per la barriera; Shark Bay a 8Km (£E 15 in tre e £E10 cadauno di ingresso). Ne vale veramente la pena ci godiamo le ultime ore di mare e questo sole meraviglioso che da colore a ogni forma sott’acqua. Torniamo in albergo dove il buon Hammed (innamorato perso di Emanuela) ci da una stanza per fare una doccia e preparaci per il rientro a casa. Saluti, arrivederci e via col volo alle 17.00 Sharm – Catania in perfetto orario.

I prezzi su indicati si riferiscono sempre cadauno tranne diversa specificazione e sono in lire egiziane (£E). La dove sono espressi in dollari ($) c’è la possibilità di pagare in valuta locale.

Il soli posti dove è necessario pagare in $ o/e E sono agli uffici di frontiera Egitto e Giordania per l’acquisto del biglietto del battello.

E’ importante specificare sulla carta di immigrazione che viene data all’ingresso in Egitto sia in aeroporto che via terra se si intende rimanere solo nella Penisola del Sinai, si evita cosi di pagare inutilmente il visto che ammonta a E25.



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