Il nostro egitto “responsabile”

L'Egitto.Paese cosi'sconvolto dal turismo , ma cosi' affascinante.Lo abbiamo gia' visitato tre volte(Sharm, crociera sul Nilo+cairo,Hurghada),anche se dopo il viaggio che sto per raccontarvi, mi rendo conto che tutto cio' che avevamo visto in passato era un po', anzi meno di un po' del vero Egitto. Partiamo l'8 Aprile da Roma fiumicino con volo...
Scritto da: lucrezia78
il nostro egitto responsabile
Partenza il: 08/04/2009
Ritorno il: 19/04/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
L’Egitto.Paese cosi’sconvolto dal turismo , ma cosi’ affascinante.Lo abbiamo gia’ visitato tre volte(Sharm, crociera sul Nilo+cairo,Hurghada),anche se dopo il viaggio che sto per raccontarvi, mi rendo conto che tutto cio’ che avevamo visto in passato era un po’, anzi meno di un po’ del vero Egitto.

Partiamo l’8 Aprile da Roma fiumicino con volo Egyptair.Destinazione Cairo.L’itinerario che abbiamo scelto quest’anno e’ a dir poco alternativo ma estremamente istruttivo e ,come ci ha spiegato sin dall’inizio l’operatore locale con cui abbiamo prenotato, RESPONSABILE.

Si parla tanto di questa nuova tipologia di viaggio, ma in verita’ noi non l’avevamo mai sperimentata.

Il nostro Tour parte dal Cairo,attraversa un villaggio VERO nel Sud dell’Egitto,nella provincia di Luxor, una breve minicrociera in felucca nubiana e il soggiorno ad Aswan.Itinerario intenso, ma che credetemi merita.

Passiamo una notte al Cairo, in un piccolo albergo proprio al centro, stile rinascimentale,Il cosmopolitan.Facciamo una giornata di escursioni tipiche,Museo Egizio,le tre piramidi,la Sfinge,il mercato della scorsa bomba ed un plus,una passeggiata in una via bellissima piena di resti storici.La strada elmoez.Una strada nel centro storico,molto ben tenuta e con un’illuminazione particolare che rende suggestiva l’intera via.Partiamo in serata in treno ,nei vagoni letto destinazione nagah ammedi,provincia appunto di Luxor.Arriviamo la mattina poco dopo l’alba,verso le 6.30.Il viaggio e’ stato comodo e ci siamo sistemati in 3 cabine(eravamo in 5).Ogni cabina ha un letto a castello.Insomma, arriviamo nella cittadina, naturalmente scortati dalla nostra fedele guida e troviamo ad attenderci diversi uomini vestiti con le tipiche tuniche lunghe .Sono I padroni della casa dove alloggeremo per tre notti.Si,avete capito bene..Abbiamo alloggiato nel villaggio sul Nilo,proprio in una casa locale,abitata appunto da locali.Ci salutano cordiali e ci accompagnano in vecchie pegeout 8 posti nel villaggio.Quest’ultimo, sembra uscito dai documentari di Quark o le ricostruzioni dell’antico Egitto.Ci e’ sembrato di fare un tuffo di 5000 anni indietro..Mucche e buoi che trainano I mulini ad acqua per l’irrigazione,case in fango o terracotta, vegetazione splendida..Insomma eravamo rapiti ed entusiasti!Sarebbe lunghissimo raccontarvi nel dettaglio I 4 giorni passati li’, ma di qualcosa voglio rendervi partecipi.Abbiamo alloggiato in una casa di fango, pulita, con letti in legno e lenzuola di bucato, fresca ed illuminata.Per 4 giorni abbiamo assaggiato I piatti tipici di questa gente condividendo I loro sorrisi che parlavano piu’ di 1000 parole, le loro giornate e , per come potevamo, rendendoci utili…Una parte della nostra quota del viaggio e’ stata devoluta a 2 associazioni umanitarie locali che lavorano quotidianamente al miglioramento e allo sviluppo delle condizioni di vita ,sopratutto dei bambini.Con quest’ultimi abbiamo passato molto tempo,giocando, colorando e abbiamo anche partecipato ad una lezione scolastica.Vi guiro e’ stato tutto bellissimo e profondo.Il giorno della partenza, le donne hanno preparato per noi , all’alba il tipico pane del sole, di cui sono stati trovati resti anche nelle tombe faraoniche.Loro usano un forno in terracotta, credo di antichissima tradizione.Insomma questo pane, viene preparato all’alba e, diviso in panetti,lascito lievitare sotto il sole.Da qui il nome pane del sole.Dopo ore di lievitazione(2 o 3)comincia la cottura nel forno di terracotta.Una volta cotto,il pane somiglia un po’ alle nostre pagnottine, anche se, devo dirvi la verita’, non abbiamo mai mangiato nulla di cosi’ buono.Dopo pranzo, tra abbracci ed occhi umidi, siamo costretti a ripartire.Durante il viaggio rimaniamo in silenzio.Ognuno assort tra I ricordi dei bellissimi giorni e la dolcezza degli abbracci di sincere affetto delle donne e I bambini.Arriviamo a Luxor.E subito ci sentiamo assaliti dall’odore del turismo..Ora sapevamo bene cos’era e com’era il vero popolo egiziano e credetemi, tutto aveva per noi una nuova visione.Iniziamo subito con la visita al Tempio di Karnak e il Tempio di Luxor.Distratti, ascoltiamo le spiegazioni.Un po’ perche’ le avevamo gia’ sentite, un po’ perche’ la nostra mente era ancora nel villaggio sul Nilo.Ci accompagnano nell’albergo sulla riva ovest di Luxor , in una bell’isoletta.Decidiamo di cenare in albergo.Non avevamo voglia di fare passeggiate nei mercati o giri in calesse.Rimanimo in hotel, in giardino a guardarci , con le lacrime agli occhi ,gli scatti fatti ai bambini durante quei bellissimi giorni..

L’indomani, visitiamo La Valle dei Re, il Tempio di Madinet Habu e I colossi di Memnon.Pranzo al volo e partenza per Aswan.Arriviamo e ci imbarchiamo in una felucca, una barca a vela di legno,abbastanza ampia, dove, come da programma ,pernotteremo 2 notti.L’atmosfera della felucca e l’equipaggio,sono un asana medicina allanostra malinconia.La prima serata la passiamo in spiaggia, al falo’ ballando al suono del tamburello, mangiando pollo alla brace e fumando una buonissima shisha(narghile’ con la pipa)al gusto di mela.L’atmosfera e’ bellissima.Immersi nella natura, ci rendiamo conto di quanto tempo avevamo perso con quei Viaggi standardizzati che ci avevano nascosto tanta bellezza e purezza.Ci addormentiamo sfiniti nei nostril sacchi a pelo in felucca.

L’indomani, breve navigazione ed escursioni: il Tempio di Filae,l’Alta diga e la Cattedrale di Aswan.Torniamo a bordo per pranzo e ci gustiamo un piatto di riso e verdure cotto li’ in felucca, navigando per il Nilo.Fa molto caldo allora chiediamo se e’ possible fermarci un po’ all’ombra.Detto fatto.Eccoci sotto un’albero di non so che a bere te’ alla menta seduti sul terriccio.Riprendiamo la navigazione.La sera siamo ospiti a cena di una famiglia nubiana, proprio nel Villaggio Nubiano.Questo villaggio e’ molto diverso da quello in cui siamo stati sul Nilo.E’ piu’ colorato e si vede che ha subito una lieve ma inevitabile influenza turistica.Ceniamo all’aperto, chiacchieriamo a gesti con I bambini e le donne, fumiamo il narghile e ripartiamo con la nostra felucca.E’ la nostra ultima sera.Non volgiamo addormentarci.I ragazzi ci portano in una bellissima spiaggia, riaccendiamo il falo’ e passiamo una serata bellissima.Ci facciamo raccontare (con la traduzione della guida) un po’ della loro vita, dei loro sogni, delle loro famiglie e ci rendiamo conto di come siano futili molto spesso I nostri problem.Se solo sapessimo accontentarci..

La mattina abbiamo la visita ad Abu Simbel.Partiamo verso le 11, salutando, con le lacrime agli occhi, questi ragazzi , pregandoli di rimanere cosi’, che sono perfetti.

Partiamo per Abu Simbel, ed anche questa visita non goe della nostra totale attenzione.Il nostro cuore e la nostra mente sono con tutte le splendid persone che hanno reso unico e speciale il nostro viaggio.

In serata partiamo in treno per il Cairo.Soliti vagoni letto.L’emozione del viaggio di andata e’ perso.Al suo posto malinconia e voglia di non partire.

La mattina arriviamo al Cairo e ci portano all’aereoporto.Durante il tragitto dalla stazione ferroviaria e l’aereoporto ci chiama la responsabile dell’agenzia egiziana con cui abbiamo prenotato.Voleva salutarci e sapere come era andato il viaggio.Credetemi, non avevamo parole per ringraziarla.Lei ci aveva “spinto” a fare questo viaggio, quando la contattammo per avere un’opinione e un itinerario che ci facesse conoscere megliol’Egitto.Cosa potevamo dirle?”Grazie..Tante tante grazie..Non vi dimenticheremo mai!” Arriaviamo all’aereoporto ed e’ ora di partire.Ed e’ anche ora di salutare la nostra guida.Ci ha accompagnato dal primo giorno fino alla fine,instancabile,sempre presente e disponibile.Grazie a lui , alla sua gente e alla sua agenzia, l’Egitto e’ per noi un paese diverso , piu’ umano e reale.Le lacrime che avevamo trattenuto salutando ed abbracciando tutte le persone che avevamo incontrato sono finalmente uscite,con lui.E anche lui , con le lacrime agli occhi ci ha ringraziato per aver saputo apprezzare la loro cultura e la loro realta’.

Arriviamo a Roma, e tutto qui sembra cosi’ vuoto,superficiale e “veloce”..Ma ora, mi chiedo, questa velocita’, non stara’ uccidendoci piano piano?



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